Ho da poco cambiato psicologo, questa volta si tratta di una persona più anziana e pensavo che la co

17 risposte
Ho da poco cambiato psicologo, questa volta si tratta di una persona più anziana e pensavo che la cosa potesse aiutare, data la mia soddisfazione ondivaga rispetto alla terapia precedente, durata qualche anno. Tuttavia mi trovo a disagio relativamente alle modalità di lavoro: rispetto a quello precedente, l'attuale non dice quasi nulla, mi pone solo delle domande. La mia inclinazione sarebbe di dare comunque una chance a questa relazione terapeutica, anche perché i pochissimi commenti finora arrivati (un paio, per intenderci) mi parevano cogliere nel segno. Tuttavia andarmene dalle sedute senza un solo spunto di riflessione in più mi perturba (anche le domande che mi sono state poste, pur essendo pertinenti, non mi hanno portato a nuove riflessioni), anzi mi ritrovo a pensare che forse dovrei tornare al precedente terapeuta.
Mi chiedo quindi: è normale che le sedute si svolgano in questo modo? Dovrei esprimere questa mia perplessità e insoddisfazione? Sento l'impellenza di cambiare la mia situazione e non so se questo semplice "svuotarsi" possa davvero aiutare.
Salve,

Sicuramente parli di questo vissuto con il suo terapeuta. Potrà essere molto utile al vostro percorso.

Una buona serata

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Esistono diversi orientamenti terapeutici e pertanto diverse modalità di intervento nella "talking cure". La terapia è una vera e propria relazione e un processo collaborativo, esporre le proprie opinioni e sentimenti al proprio terapeuta è fondamentale per delineare il percorso e il successo del trattamento: la trasparenza e la comunicazione sono essenziali per costruire un rapporto terapeutico chiaro, efficace e di fiducia.
Buona sera,
Potrebbe essere molto utile condividere con il terapeuta attuale come si sente, il feedback dei pazienti è molto importante e permette anche a noi terapeuti di capire come state.
Inoltre, essendoci molti orientamenti, ognuno ha un suo "modo" di intervento ed è importante trovare quello con cui ci si sente più a proprio agio.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Claudia Tagliapietra
Buonasera. Il punto da lei sottolineato è fondamentale per ogni terapia psicologica. Il processo terapeutico presuppone un lavoro dove discutere anche dell’aspetto relazionale tra paziente e terapeuta è fondamentale. Ne parlo in modo franco e autentico con il suo psicoterapeuta.
Senza alcuna remora chieda al suo attuale terapeuta ed esprima tutte le sue perplessità. Ne ha diritto pienamente.
Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, esprimere le sue aspettative al collega e confrontarsi può aiutarla a comprendere se lo stile di lavoro dell'attuale terapeuta è adatto a lei o no, per decidere poi se proseguire il percorso o optare per altre scelte. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Gentile utente di mio dottore,

sarebbe sicuramente interessante riflettere su questo suo bisogno di cambiare terapista, soprattutto nel primo caso, dopo esser stato da uno specialista per più anni. Le consiglierei di tornare dal primo terapeuta affinché possa continuare la sua terapia e magari riflettere su questa sua voglia di fuga dalla relazione terapeutica.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Ogni percorso di terapia è unico perché unica è la relazione che si viene a creare nell’incontro tra due persone. Non esiste una regola o una guida di come debba essere questa relazione. Esiste però il suo sentire e il suo percepito. Come la fa stare questa nuova modalità in cui il terapeuta più anziano e’ soprattutto in ascolto e le fa domande? Perché ha l’impressione che queste domande non aggiungano molto al suo bagaglio? Quanta importanza ha per lei il mentale, il razionale? Quanto è allenato alla pazienza? Potr,ebbe essere molto utile esprimere le sue perplessità al terapeuta. In generale sono sempre delle grandi opportunità di crescita personale e relazionale. Espandono la fiducia nella relazione e aiutano a conoscere l’altro più da vicino. Resto a disposizione per qualsiasi altro chiarimento. Dott.ssa S. L.
Salve,
sarebbe molto utile condividere questo suo vissuto con il suo psicologo. Affrontare insieme dubbi e perplessità del paziente rispetto alla relazione terapeutica è fondamentale per proseguire nel percorso.

Buona giornata,
Enrica Longo
Salve, spesso parlare con il proprio terapeuta delle dinamiche che accadono in terapia, a livello processuale più che di contenuto, può fornire informazioni interessanti e permettere di superare un momento di impasse; può essere davvero un'occasione preziosa!
Buona giornata,
Dott.ssa Giulia Nicolino
Come ribadito dai colleghi ne parli col terapeuta e chieda anche, se vuole, informazioni sul suo metodo terapeutico. Dopodichè dovrà comunque valutare la parte umana del rapporto, ma almeno avrà più informazioni per quanto riguarda la parte più tecnica.
Salve, da una parte la invito a condividere le sue perplessità con il terapeuta attuale, un confronto aperto potrebbe fugare i dubbi che la attanagliano..
L' altro aspetto riguarda il grado di relazione raggiungibile,
Dal momento che non conosce il metodo utilizzato provi a chiedere informazioni,.
Infine non trascurabile è quella specie di corrente che si genera, in questo caso la possibilita di sviluppo di una relazione terapeutica di buon livello.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, non esiste una terapia se non esiste una relazione e la relazione si crea anche esponendo le sue perplessità e i suoi vissuti. Ne parli con il terapeuta attuale, sarà funzionale al vostro percorso,
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Salve, ogni terapeuta , oltre ad un orientamento psicoterapico, ha anche un proprio stile personale e delle sue caratteristiche individuali. Ogni terapia è un incontro, una relazione tra due persone diverse: parlargli di come si sente e di cosa le farebbe piacere, aiuterebbe il suo terapeuta a sintonizzarsi meglio con i suoi bisogni e sarebbe un’opportunità per lei di legittimare le sue emozioni e i suoi desideri. Nella sua domanda non c’è scritto cosa l’abbia portata a concludere la terapia precedente, ma, qualora non ci fosse stato un confronto aperto sulle ragioni in merito, sarebbe senz’altro utile parlarne anche con lui. In bocca al lupo!
Buon giorno.
Ognuno di noi lavora in modo diverso per approccio, formazione, modello, esperienza e stile terapeutico.
Quello che si crea in terapia durante gli incontri è uno spazio condiviso dove, terapeuta e paziente si incontrano, dove il terapeuta lavora, col paziente, affinché si raggiungano degli obiettivi tenendo conto delle risorse dello stesso. Il paziente ha bisogno di fidarsi e affidarsi, nonostante le sue difficoltà, ha bisogno di sentire che quello che gli viene messo a disposizione è uno spazio di espressione ma anche di trasformazione di ciò che ha dentro.
Parlare, avere consapevolezza, avere insight e saper usare la consapevolezza e quanto viene fuori, è un processo terapeutico costruttivo.
Se ha perplessità, si chieda di cosa ha bisogno e condivida col suo terapeuta.
Un saluto, dottoressa Teresita Forlano
Buongiorno, non dice come mai ha voluto cambiare psicoterapeuta. Intanto le suggerisco di parlare in seduta di ciò che non la soddisfa e valutare se sia il caso o meno di proseguire. Non basta andare in seduta, è necessario che dentro alla persona qualcosa si "muova" in modo diverso da prima. Le tecniche di terapia possono essere diverse, così come differenti sono le persone che conducono una seduta pur avendo lo stesso metodo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, dipende dall'approccio del terapeuta e dal suo stile personale. Esponga il suo dubbio e i suoi vissuti, in terapia sono utilissimi per lo svolgimento della terapia. Come ha scelto questo terapeuta? Sa con che tipo di approccio lavora? Queste informazioni è bene saperle sin dall'inizio, al primo colloquio, per conoscersi. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni

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