Ho bisogno di aiuto. Non posso spostarmi e neanche telefonare. Sto mandando e-mail ai servizi, ma ne

20 risposte
Ho bisogno di aiuto. Non posso spostarmi e neanche telefonare. Sto mandando e-mail ai servizi, ma nessuno risponde e non credo che abbiano tempo per pensare a me. Sto male da tutta la vita per la mia famiglia disfunzionale e per niente sana. Ho vissuto quasi tutta la vita nel panico e nel terrore, soprattutto verso mia sorella. Ho subito tantissima violenza psicologica e molte aggressioni fisiche da lei in passato. Mio padre se ne lava le mani e fa finta di niente per convenienza, mette prima se stesso. Non ho nessuno dove andare e sto arrivando di nuovo al limite. A 15 anni circa ho provato 2 volte a morire con delle gocce di sonnifero che, a quanto pare, non erano abbastanza. Non ho fatto altro che scappare da una parte all'altra ed era sempre peggio. Ho bisogno di aiuto, di un posto dove poter sentirmi al sicuro e di un sostegno psicologico. Ho bisogno di allontanarmi da questa famiglia, e non essere più obbligata a dover avere a che fare con loro, implodendo per la paura che succeda qualcosa. Sono nella provincia di Roma. Se qualcuno può aiutarmi o può dirmi cosa devo fare, per favore mi aiuti. Grazie per aver letto.
Buongiorno.. Potrebbe essere difficile comunicare se non usa almeno un PC. Ma se vuole è possibile fare una video chiamata per capire al meglio la sua situazione e cercare di aiutarla nel suo cammino.
Buona vita

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Buonasera, capisco la sua situazione vivere in una famiglia in cui non ci sentiamo capiti ed amati penso che sia molto difficile. Mi sarebbe piaciuto sapere la sua età e capire meglio come mai non riesce s spostarsi e neanche contattarci online, magari ce lo farà sapere. Purtroppo non sapendo perchè di questo suo impedimento è un pò difficile poterla aiutare in un modo profondo cioè bisognerebbe elaborare il suo vissuto per poterle far superare il suo dolore, cioè elaborare i suoi traumi. Io sono disponibile ad aiutarla, di persona ha detto che non può chiaramente lei abita fuori Roma, ma potremmo sentirci online non so se lei può, altrimenti non saprei come poterla aiutare, mi dispiace mi faccia sapere, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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A quanto scrive Lei è una delle tante vittime della famigerata legge 180/78. Proprio per questo penso che il SSN abbia dei doveri istituzionali verso di Lei, per cui ritengo che Lei si debba rivolgere al Servizio Psichiatrico competente per territorio.
Buonasera. Concordo con la necessita' di contattare il CSM di zona, in quanto se fosse possibile un percorso di vita fuori casa il territorio ha possibilità di facilitare la presa in carico e lo svincolo familiare
Buongiorno, è necessario affrontare il problema in maniera sistematica e graduale. Non ci sono molte alternative, deve contattare il suo servizio territoriale di riferimento ASL ; questi sapranno indirizzarla verso il percorso che riterranno opportuno. Non ho abbastanza elementi per esprimermi in merito, ma da quello che scrive penserei alla possibilità di intraprendere un percorso in una comunità terapeutica. Lavoro in questo ambito da molti anni e, in molte situazioni, l'opportunità che questo tipo di intervento offre sono molteplici. Ovviamente è il servizio di competenza che deve ritenere adatta a lei questa soluzione, nessun altro.
Si affidi a loro. I miei auguri,
Dott.ssa Genitore
Gentile Utente,
in contesti familiari così tossici come quello che lei descrive, la messa in sicurezza dei membri più vulnerabili è la priorità, ed è l'ASL della sua zona che può indicarle i modi in cui ciò può avvenire. I passati tentativi di farsi del male sono una decompressione del clima di tensione che vive quotidianamente, ma non possono essere realmente affrontati se non si interviene prima alla radice delle situazioni che li generano. Faccia questo passo, se non ha modo di spostarsi o telefonare allora mandi una mail come ha fatto con noi, sapranno darle il supporto di cui ha bisogno. Un caro augurio di buona fortuna
Buongiorno, potrebbe provare a contattare i Servizi Sociali Territoriali del (sul sito del suo Comune di residenza trovera' i recapiti), per parlare con un assistente sociale e spiegare la sua situazione. L'operatore addetto la aiutera' ad intraprendere il percorso di sostegno piu' adatto.
Gentile utente,
da quello che capisco non è la prima volta che chiede aiuto e percepisco un sorta di disillusione nei confronti dei territori.
Quella che descrive brevemente sembra essere una situazione molto angosciante. MI risulta difficile aiutarla attraverso messaggi. Spero che lei possa per lo meno usufruire di video-chiamate, attraverso qualsiasi applicazione, così da poter fare almeno un consulto on line.
Cordialmente
Dott.ssa Giorgia Tolio
Buonasera può chiamare in primis il suo medico di famiglia anche per avere i riferimenti territoriali necessari per il supporto di cui necessita. Nell'attesa può avvalersi di un aiuto a distanza come messo in campo da molti colleghi.
Salve,
provi a contattare uno psicoterapeuta della sua zona, molti in questo periodo stanno effettuando consulenze on line, in modo da iniziare un percorso, perchè sono tante le cose su cui lavorare.
Saluti.
Buonasera! Mancano molti dati sulla sua vita personale: età, se lavora o meno...Traspare da ciò che scrive tutta la sua profonda sofferenza ma anche la voglia di voltare pagina. Contatti il CSM della sua zona o se preferisce un supporto privato può scegliere uno psicoterapeuta da vedere in presenza o online. In bocca al lupo.
Dott.ssa Valeria Randisi
Si metta in contatto con il suo medico di famiglia così da avere tutti i riferimenti del caso. E poi se ha la possibilità cerchi dei video consulti così da poter avere la possibilità di confrontarsi con un esperto. Molto di noi forniscono primi consulti online gratuiti. Si rivolga a qualcuno che possa aiutarla a fronteggiare queste difficoltà. Un caro saluto
Gentile utente, in questo caso è utile cercare a contattare i servizi territoriali iniziando dal medico di base. Il Centro della Salute Mentale (CSM) della zona è più appropriato a curare le problematiche della sfera mentale delle persone. In più può cercare i servizi che l'asl della sua zona offre. Comunque rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti. Se lo trova utile mi può contattare direttamente da qui. Cordiali saluti.
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Salve, sicuramente deve rivolgersi al SSN ed in particolare al Servizio Psichiatrico Territoriale, che la potrà aiutare e sostenere. Saluti Dott.ssa Barbara Gizzi
Caro ragazzo, non sappiamo la sua età, ma se è ancora in famiglia e con poca autonomia, è molto probabile che sia minorenne.
Quello che lei afferma è abbastanza grave e le consiglio di rivolgersi subito ai servizi territoriali della ASL e anche ai Servizi Sociali. Se non dovessero risponderle, e lei fosse in pericolo, le consiglio di chiamare i carabinieri e fare una segnalazione. Saranno loro poi ad attivare i diretti interessati.
Spero possa trovare una soluzione con i nostri consigli.
Buonasera,
mi dispiace molto per la sua situazione. Adesso che le misure restrittive si sono allentate un pò, potrebbe recarsi personalmente presso un servizio territoriale che, inquadrando la sua situazione, può darle un aiuto concreto.
In bocca al lupo,
Fabiana Fratello
Gentilissima, chiunque ha diritto alla cura e di fare una telefonata di aiuto. Che sia un centro antiviolenza o un consultorio per ricevere il necessario supporto in questa grave situazione inaccettabile. Non siamo incarcerati se non per una rinuncia a far valere i nostri diritti. Non aspetti altre violenze.
Salve, non dice la sua età. Percepisco tutto il suo dolore e la sua ansia e mi dispiace. Come mai non può spostarsi nè telefonare? Non può fare una consulenza on line nè dal vivo? Contatti via chat whatsapp un numero di qualche centro antiviolenza e chieda un parere a loro sulla prassi da seguire per ricevere aiuto concreto e non dover subire altri abusi.
Resto a disposizione se ha bisogno, sono sia a Roma che in provincia.
Dott.ssa Silvia Polizzi Andreeff
Cara utente, mi dispiace molto per la sofferenza che lei descrive. Credo che sia necessario rivolgersi immediatamente alla ASL più vicina, se ha bisogno di un sostegno psicologico può contattarmi anche online. Rimango a disposizione e spero che trovi al più presto una soluzione.
Dott.ssa Federica Leonardi
Salve non capisco cosa le impedisce di allontanarsi da questa famiglia tossica? Problemi economici, fisici? Provi a contattare uno psicoterapeuta per andare a studio o in alternativa on-line. Deve assolutamente uscire da questa gabbia.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
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