Ho 69 anni soffro di insonnia da molti anni, ultimamente l'ho curata con 10-20 gtt di triazolam ma i
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Ho 69 anni soffro di insonnia da molti anni, ultimamente l'ho curata con 10-20 gtt di triazolam ma il farmaco sembra non funzionare più.Con quale farmaco suggerisce di proseguire il trattamento? (preferibilmente a breve emivita visto che al mattino faccio vita attiva).Grazie
Buonasera,
la cura dell'insonnia può essere resistente al trattamento, succede di frequente. Non è consigliabile fornire specifici trattamenti tramite questo mezzo. Ma le assicuro che esistono numerosissime alternative, più e meno invasive, che possono aiutarla. Ne parli con uno specialista.
la cura dell'insonnia può essere resistente al trattamento, succede di frequente. Non è consigliabile fornire specifici trattamenti tramite questo mezzo. Ma le assicuro che esistono numerosissime alternative, più e meno invasive, che possono aiutarla. Ne parli con uno specialista.
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Buongiorno,
in effetti è possibile che il triazolam che lei assume perda di efficacia quando l'assunzione diventa di lunga durata, in particolare se lei l'assume da diversi anni, come mi sembra di capire. Tendenzialmente sarebbe indicato non prolungare l'assunzione di questi farmaci oltre i brevi periodi,o quantomeno consultare uno specialista quando il problema persiste a lungo. La buona notizia è che vi sono varie alternative per il trattamento del problema, non per forza nella categoria delle benzodiazepine (anche perchè sarebbe possibile che gli effetti di assuefazione si estendano anche ad altri farmaci di questa categoria), come la mirtazapina o basse dosi di quetiapina. La inviterei a effettuare una valutazione presso psichiatra/neurologo per discutere della scelta più adatta al suo caso.
Cordiali saluti
in effetti è possibile che il triazolam che lei assume perda di efficacia quando l'assunzione diventa di lunga durata, in particolare se lei l'assume da diversi anni, come mi sembra di capire. Tendenzialmente sarebbe indicato non prolungare l'assunzione di questi farmaci oltre i brevi periodi,o quantomeno consultare uno specialista quando il problema persiste a lungo. La buona notizia è che vi sono varie alternative per il trattamento del problema, non per forza nella categoria delle benzodiazepine (anche perchè sarebbe possibile che gli effetti di assuefazione si estendano anche ad altri farmaci di questa categoria), come la mirtazapina o basse dosi di quetiapina. La inviterei a effettuare una valutazione presso psichiatra/neurologo per discutere della scelta più adatta al suo caso.
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