Ho 58 anni e da 11 in menopausa chirurgica, isterectomia totale per una ciste benignia. Ho fatto la

8 risposte
Ho 58 anni e da 11 in menopausa chirurgica, isterectomia totale per una ciste benignia. Ho fatto la MOC lombare e il risultato è l'osteoporosi T-score -3.3.
Negli analisi di sangue non ho le carenze di calcio e vitamina D anzi ne ho il massimo. Il medico mi ha prescritto la cura di Dralenos e Nodigap mollli . Per paura sto rimandando di iniziare la cura sperando sempre in qualche alternativa...sono un tipo abbastanza sportiva, penso che e ancora presto per iniziare con i farmaci. Il mio dubbio è se dopo anni di cura le ossa tornano a essere forti senza rischio di fratture, e volevo sapere con quale principio agisce questo medicinale?
Salve
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Salve questa è una domanda da porre più ad un medico che ad un osteopata comunque le dico che è molto variabile....se la diagnosi è corretta e le variabili esterne giocano a favore può tornare tutto alla normalità ma purtroppo come dicevo le variabili esterne son molto difficili da gestire quindi bisogna pre dere la patologia su più fronti....quello sportivo, quello alimentare, quello di integrazione etc....cordialmente Osteopata Davide Savoia
Buongiorno signora purtroppo non posso aiutarla per quanto riguarda il principio di azione del farmaco che il suo medico le ha consigliato, però l'osteoporosi è una patologia molo diffusa che non per forza viene solo in soggetti con carenza di calcio e vitamina D, a volte si è semplicemente predisposti o comunque si ha avuto un calo in un'altra fascia di età e i valori adesso sono stabili e buoni ma le ossa ne hanno risentito.

Quello che le posso consigliare è di seguire il parere medico in quanto prima si agisce sull'osteoporosi meglio è perché purtroppo è una di quelle patologie che non regrediscono quindi meglio anticipare piuttosto che aspettare che la situazione diventi veramente grave.

Per quanto riguarda lo sport chieda al suo medico curante se sia il caso di proseguirlo e magari eviterei sport traumatici.

Sperando di esserle stato utile le porgo cordiali saluti e rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott. R. Caminiti
salve, la cura naturale per l'osteoporosi è il sole i cui raggi permettono alla vitamina d3 di fissarsi alle ossa e migliorarne il tono calcico. la menopausa e la riduzione ormonale favoriscono il processo osteoporotico. esistono numerosi integratori che usualmente si prendono nei periodi invernali almeno una volta al meso, ma per la prescrizione è consigliabile affidarsi al proprio ginecologo. lo sport ed il movimento in generale sono una altra arma potente per combattere l'osteoporosi. il processo di invecchiamento delle ossa è direttamente proporzionale all'età e allo stile di vita, inoltre prevenire è sempre meglio che curare. cordiali saluti.
Buonasera, purtroppo ha sbagliato specialisti, infatti nonostante ci chiamiamo osteopati non abbiamo nulla a che vedere con le ossa (purtroppo il nome è fuorviante). Le consiglio di chiedere ad un reumatologo un parere più accurato. A presto!
Buongiorno, premetto che non sono un medico ma so a grandi linee di cosa si parla, tratto spesso pazienti con dolore lombare, cervicale e annessa osteoporosi.
Il consiglio che le è stato dato dal medico a mio avviso è corretto, l’osteoporosi è una patologia che va trattata abbastanza precocemente e ci sono varie possibilità di mantenere una buona qualità di vita riducendo di molto il rischio di fratture, ma come ho detto in precedenza, va trattata.
In genere è consigliabile:

* assunzione giornaliera di calcio e vitamina D (tra cui il Nodigap, a lei consigliato, che si tratta di Colicalciferolo ovvero un integratore, Perdonatemi il termine, di vitamina D)
* esercizio fisico (moderato),
* Eliminare il fumo e curare l’alimentazione a dovere facendosi seguire da un nutrizionista

Sebbene questi possano essere una buona soluzione alternativa con un T-score di - 3.3 sarebbe necessario un aiuto farmacologico

Il Dralenos ha come principio attivo il Sodio Alendronato che fa parte della famiglia dei Bifosfonato
I Bifosfonati sono i farmaci di prima scelta e con documentazione di efficacia sia in prevenzione primaria che
secondaria e su tutti i distretti scheletrici.

Per concludere, le consiglio di parlare bene col suo medico, esporre le sue paure al medico e valutare con lui il suo percorso terapeutico.

In caso dovesse avere altre domande sono disposto a risponderle anche in una Consulenza Online che offro come servizio.

Cordialmente e Buone Feste

Dott. Davide Peraldini
Capisco i tuoi dubbi e la tua esitazione nel cominciare la terapia per l'osteoporosi. È normale volerne sapere di più prima di iniziare un trattamento farmacologico. Rispondo alle tue domande punto per punto per aiutarti a chiarire la situazione.

1. La tua situazione
Il T-score di -3.3 indica una condizione di osteoporosi avanzata, che comporta un rischio significativamente aumentato di fratture, specialmente nella colonna vertebrale, nel femore e nei polsi. Anche se sei sportiva e non hai carenze di calcio o vitamina D, la menopausa chirurgica ti ha esposta a una riduzione drastica e precoce degli estrogeni, che hanno un ruolo chiave nella protezione della densità ossea.

2. Principio di azione di Dralenos (alendronato)
Il Dralenos appartiene alla classe dei bifosfonati, che agiscono in questo modo:

Riducono l'attività degli osteoclasti, le cellule che riassorbono il tessuto osseo.
Questo rallenta la perdita di massa ossea e permette agli osteoblasti (cellule che costruiscono l'osso) di lavorare meglio, stabilizzando o addirittura aumentando la densità ossea.
Il farmaco non "ricostruisce" l'osso perso, ma riduce il rischio di fratture rinforzando la struttura ossea esistente.
3. Nodigap (vitamina D e calcio)
La vitamina D e il calcio sono fondamentali per mantenere la salute delle ossa:

Vitamina D: Aiuta l'assorbimento del calcio a livello intestinale.
Calcio: È il mattone principale del tessuto osseo. Anche se i tuoi livelli attuali sono buoni, la supplementazione garantisce un apporto costante.
4. Efficacia e durata della terapia
I bifosfonati come il Dralenos non si assumono a vita:

La terapia dura in genere 3-5 anni, seguiti da un "periodo di pausa" (detto drug holiday) per monitorare la densità ossea.
Gli studi dimostrano che, se assunti correttamente, i bifosfonati riducono il rischio di fratture vertebrali fino al 50-70% e quelle dell'anca fino al 40-50%.
Dopo anni di terapia, le ossa non "tornano come nuove", ma la densità ossea può migliorare o stabilizzarsi, e il rischio di frattura si riduce.

5. Alternative non farmacologiche
Sebbene l'esercizio fisico, la dieta e uno stile di vita sano siano essenziali per la salute delle ossa, non sono sufficienti da soli a contrastare un T-score così basso. Tuttavia, ecco cosa puoi fare per supportare la terapia:

Esercizi mirati:
Esercizi con pesi e di resistenza (come sollevare piccoli carichi).
Camminate, yoga, e attività che migliorano equilibrio e forza per prevenire cadute.
Dieta ricca di calcio:
Latte, yogurt, formaggi, verdure a foglia verde.
Cibi fortificati con calcio (come alcune bevande vegetali).
Evita abitudini dannose:
Fumo e consumo eccessivo di alcol.
Caffeina in eccesso, che può interferire con l'assorbimento del calcio.
6. È "presto" per iniziare la cura?
Con un T-score di -3.3, il rischio di frattura è elevato, soprattutto se consideriamo la tua età e la menopausa chirurgica. Il trattamento farmacologico è consigliabile in questa fase per evitare danni irreversibili. Rimandare potrebbe aumentare il rischio di fratture che possono compromettere gravemente la qualità della vita.

Consigli finali
Parla con il tuo medico delle tue perplessità: è possibile che possa rassicurarti o personalizzare la terapia.
Inizia gradualmente, osservando come il tuo corpo risponde. Se compaiono effetti collaterali, puoi discuterne con lo specialista.
Considera di ripetere la MOC dopo il primo anno di terapia per valutare l'efficacia e apportare eventuali modifiche al trattamento.
Se vuoi, possiamo approfondire aspetti specifici o esplorare strategie per rendere più sereno l'approccio alla terapia!
Capisco la tua preoccupazione, e in effetti, hai fatto bene a informarti prima di iniziare una terapia farmacologica. È importante, soprattutto in una situazione come la tua, valutare tutti gli aspetti della salute ossea e come un approccio osteopatico possa integrarsi con il trattamento prescritto dal medico. Risponderò alla tua domanda dal punto di vista osteopatico e ti fornirò alcune linee guida.

1. Osteoporosi e Menopausa Chirurgica
L'osteoporosi è una condizione in cui le ossa diventano più fragili e porose, aumentando il rischio di fratture. Nel tuo caso, l'osteoporosi è probabilmente stata accelerata dalla menopausa chirurgica, in quanto la perdita improvvisa degli ormoni estrogeni (che normalmente proteggono la densità ossea) ha avuto un impatto significativo sulla tua struttura ossea. Il T-score di -3.3 che hai riportato indica una condizione di osteoporosi grave, che pone le ossa a maggior rischio di fratture.

2. Cura Farmacologica: Dralenos e Nodigap
Dralenos (alendronato) è un farmaco bisfosfonato che agisce inibendo l'attività degli osteoclasti, le cellule responsabili del riassorbimento osseo. In altre parole, il farmaco rallenta il processo di distruzione ossea, favorendo la stabilizzazione della densità ossea e riducendo il rischio di fratture.

Nodigap è un integratore a base di calcio e vitamina D, che aiuta a migliorare l'assorbimento del calcio a livello intestinale e a mantenere una buona mineralizzazione ossea. Avere valori alti di calcio e vitamina D nel sangue è positivo, ma è comunque importante assicurarsi che questi nutrienti siano correttamente assorbiti e utilizzati dal corpo.

Efficacia a lungo termine:
I farmaci come il Dralenos sono generalmente efficaci nel ridurre il rischio di fratture, ma non possono "ripristinare" la densità ossea a livelli normali. In effetti, rallentano la perdita ossea e possono aumentare moderatamente la densità ossea, ma non sono una cura definitiva. Il trattamento può essere efficace per prevenire le fratture, ma dovresti considerare anche altri aspetti del tuo stile di vita per supportare la salute delle tue ossa.

Tuo timore sui farmaci:
Il timore di iniziare una cura farmacologica è comprensibile, ma va considerato che l'osteoporosi grave aumenta significativamente il rischio di fratture, che possono essere invalidanti. Quindi, l'approccio osteopatico può agire come complemento al trattamento medico, per migliorare la qualità della vita e la funzionalità muscoloscheletrica.
Dott. Lorenzo Orsolini

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