Ho 57 anni, alto 186, peso 70 kg. Non fumo, pratico abitualmente corsa e qualche volta ciclismo. Dop
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Ho 57 anni, alto 186, peso 70 kg. Non fumo, pratico abitualmente corsa e qualche volta ciclismo. Dopo diversi anni di prediabete curato con terapia alimentare e fisica, da febbraio 2023 ho iniziato cura per diabete 2 con 500 mg di Slowmet , una cp la sera. Per un anno glicemia stabile ( a digiuno fra 120 e 140, glicata 6,2/6,4) . Poi ad aprile 24 ho avuto un improvviso peggioramento che ha indotto il diabetologo a iniziare terapia con insulina (Toujeo u ogni pomeriggio verso le 16 , fiasp, colazione e pastI e Slowmet alla sera) in considerazione del fatto che ho poca insulina mia (c peptide 0,9 con valore di riferimento 0,8). In sole tre settimane ho avuto un netto miglioramento, anzi eccessivo, perché, pur senza avere avuto ipoglicemie, I valori soprattutto notturni (80/90) e dopo i pasti (110/120) sono considerati borderline, tanto che dopo una visita di controllo siamo passati a Toujeo e per la Fiasp lo schema e 1/4/3, con Slowmet al mattino. Il mio problema è questo: spesso, soprattutto ma non solo il pomeriggio, basta che faccia piccoli sforzi (per esempio camminare con calma, fare una spesa al supermercato ) per avere preoccupanti cali glicemici (es. Da 150 a 100 o meno in 10 minuti). È normale tutto ciò? Cosa fare?Desidererei riprendere una vita normale e poter fare un po' di attività fisica.
Grazie
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Salve, 100 mg/dl di glicemia non è di certo un calo glicemico.
Calo glicemico si intende glicemia al di sotto di 70 mg/dl e non la riduzione della glicemia (per quanto brusca possa essere).
Tuttavia viste le unità esigue che fa ai pasti (Fiasp) potrebbe provare con il suo diabetolgo a sospendere i boli e vedere come la glicemia si comporta. Soprattutto quando sa che dopo farà dell’attività fisica (anche esigua).
L’attività fisica non è assolutamente preclusa in paziente con diabete ma è chiaro che va modificata la terapia in base alla vita del paziente. Richieda un sensore glicemico, almeno inizia a vedere con più sicurezza cosa accade alla sua glicemia nei vari momenti.
Calo glicemico si intende glicemia al di sotto di 70 mg/dl e non la riduzione della glicemia (per quanto brusca possa essere).
Tuttavia viste le unità esigue che fa ai pasti (Fiasp) potrebbe provare con il suo diabetolgo a sospendere i boli e vedere come la glicemia si comporta. Soprattutto quando sa che dopo farà dell’attività fisica (anche esigua).
L’attività fisica non è assolutamente preclusa in paziente con diabete ma è chiaro che va modificata la terapia in base alla vita del paziente. Richieda un sensore glicemico, almeno inizia a vedere con più sicurezza cosa accade alla sua glicemia nei vari momenti.
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