Ho 53 anni e da almeno 10 soffro di disfunzione erettile, curata con soddisfazione fino a circa un a

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Ho 53 anni e da almeno 10 soffro di disfunzione erettile, curata con soddisfazione fino a circa un anno fa assumendo 25mg di Viagra. Da almeno un anno la dose che usavo ha iniziato a non fare più effetto ( premetto che nel corso di questi anni ho provato anche cialis e Levitra ma pur funzionando bene mi davano sempre dei fortissimi mal di testa, problema che invece il viagra non mi da)e ho iniziato gradatamente ad aumentare la dose, però con scarsi risultati o comunque molto alterni, mi è capitato di assumere 100mg o anche più e di non avere nessun risultato! Preoccupato mi sono rivolto a un paio di specialisti, il primo mi ha sostanzialmente detto che alla mia età non posso pretendere chissà cosa (!!!), il secondo è stato più professionale, dopo aver seguito i test ematici è risultato un livello basso di testosterone e ipotiroidismo. Prima di prescrivermi una cura a base di testosterone (cosa che avrei gradito, anche perché sento che la libido si è molto abbassata) ha preferito che facessi una visita dall’endocrinologo per sistemare questo problema alla tiroide. Dopo la visita endocrinologica ho iniziato ad assumere Tirosint da 100mg tutti i giorni e i valori tiroidei sono rientrati nella norma così come quelli del testosterone sono lievemente migliorati, rientrando nella norma anche se ai limiti più bassi. Ha deciso quindi di darmi come terapia 5mg di cialis a giorni alterni e 50mg di Viagra “al bisogno”. Ho mostrato subito i miei dubbi, dato che non funzionano quasi più i 100mg di Viagra non capivo come potessero funzionarne 5mg di cialis un giorno sì e uno no, il dottore mi ha spiegato che essendo il cialis un principio attivo diverso avrebbe avuto l’effetto di un nuovo carburante per il mio corpo. Ad ogni modo dopo più di un mese di questa terapia, il risultato è sconfortante. Il medico mi ha detto di provare le onde d’urto al pene, ma ho visto che il costo è davvero molto alto.
Mi sento molto frustrato da questa situazione e obiettivamente non so più a chi rivolgermi
A parte la questione dell'ipotiroidismo che sembra adeguatamente risolta dall'endocrinologo che spero abbia ben definito le ragioni, il resto ha motivazioni che possono essere bel oltre le questioni vascolari endopeniene e che nel tempo (tamponato il sintomo con i vasodilatatori) sono presumibilmente peggiorate e quindi che non consentono ai farmaci sintomatologici (i vasodilatatori) di funzionare. Non serve continuare a cercare di tamponare ancora il sintomo e l'eventuale trattamento con le onde d'urto ha senso solo se sussistono questioni vascolari endopeniene, altrimenti sono tempo e denaro sprecati. Occorre andare oltre con una attenta valutazione delle sue condizioni cardio-vascolari, fisiche (sovrappeso e/o obesità, attività fisica), nutrizionali, metabolico-ossidative, ormonali (l'intero profilo e non solo il testosterone), genitali complessive. Un buon andrologo sarà in grado di gestire tutta la questione e darle le adeguate risposte.

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