Ho 49 anni e sono in menopausa da 4 anni a seguito di chemioterapia; ho eseguito una Moc vertebrale
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Ho 49 anni e sono in menopausa da 4 anni a seguito di chemioterapia; ho eseguito una Moc vertebrale a due anni dalla prima, e questa ha rilevato una perdita di BMD del 4,9% (sono passata da Tscore -1,9 a Tscore -2,3). Un dubbio che mi attanaglia riguarda il posizionamento che il tecnico esecutore mi ha fatto assumere sul lettino. E' stato molto frettoloso e scortese: durante la scansione mi sentivo tutta storta e in tensione. Le immagini, in effetti, rivelano una forte rotazione della colonna, addirittura le linee che dividono le vertebre risultano spezzate a metà e formano delle cuspidi, mentre nel referto del primo esame la colonna era perfettamente dritta e le linee di divisione orizzontali. Ho letto che il posizionamento corretto è molto importante, e che soprattutto in caso di esami ripetuti la posizione dovrebbe essere mantenuta il più possibile costante. Ammesso che effettivamente la situazione in due anni possa essere leggermente peggiorata (nonostante io sia stata molto attenta all'alimentazione, integrazione di calcio e vitamina D e sia stata fisicamente molto attiva)... ritenete che eventuali disattenzioni nell'esecuzione dell'esame potrebbero aver invalidato il referto, sovrastimando la perdita di BMD? Non dovrebbe essere buona norma ripetere la scansione in caso di immagini non aderenti alle precedenti?
Buongiorno Signora,
non avendo le immagini a disposizione è difficile valutare l'appropriatezza dell'esame. Tuttavia tra i criteri di correttezza dell'esecuzione di una densitometria ossea, oltre al corretto posizionamento, ci sono la corretta individuazione dell'area da analizzare a livello lombare (solitamente L1-L4) e del collo femorale. Se rispettati questi criteri si può avere una buona accuratezza della densità ossea.
In alternativa essendo un esame pressoché scevro da radiazioni ionizzanti i può valutare di ripetere l'esame.
non avendo le immagini a disposizione è difficile valutare l'appropriatezza dell'esame. Tuttavia tra i criteri di correttezza dell'esecuzione di una densitometria ossea, oltre al corretto posizionamento, ci sono la corretta individuazione dell'area da analizzare a livello lombare (solitamente L1-L4) e del collo femorale. Se rispettati questi criteri si può avere una buona accuratezza della densità ossea.
In alternativa essendo un esame pressoché scevro da radiazioni ionizzanti i può valutare di ripetere l'esame.
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