Ho 47 anni e pratico sport... I primi giorni di agosto scivolando mentre percorrevo un percorso in m
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Ho 47 anni e pratico sport... I primi giorni di agosto scivolando mentre percorrevo un percorso in montagna mi sono procurato una lesione muscolare al retto femorale... Pensando si trattasse di uno stiramento, non essendo il dolore molto forte, con l'ausilio di un cosciale e l'utilizzo frequente di ghiaccio i giorni seguenti, anche se con molta cautela, ho continuato a camminarci su... Tuttavia a distanza di un paio di settimane, avendo notato uno strano gonfiore sulla coscia ho effettuato un'ecografia che ha evidenziato la "lesione completa terzo grado del terzo medio distale del retto femorale con ematoma interlesionali di 45 mm. Si segnala inoltre ematoma interfasciale di 46 mm x 7 mm tra retto femorale e vasto intermedio nel tratto medio prossimale". Dopo un mese di cure fisioterapico (tecar, laser e Limfa) ho rieseguito ecografia che ha documentato "cicatrizzazione della lesione di 3 grado del terzo medio distale del retto-femorale ma con tratto caudale ipotrofico (spessore sin 10 mm dx 25 mm). Modesta contrattilità muscolare. Permane ematoma interfasciale con spessore di 7 mm tra retto femorale e vasto intermedio in fase di organizzazione. " il problema è che quella palla presente sul punto della lesione c'è ancora ed é ben evidente... La mia domanda é 1) posso riprendere con cautela la pratica sportiva? 2) la muscolatura tornerà come prima con il potenziamento muscolare e soprattutto quel gonfiore presente sulla coscia col tempo sparirà e/o comunque influirà sule pratiche sportive o si renderà necessario un intervento per rimuovere quella palla creatasi?
Buongiorno,
Da quanto si evince dall’esame ecografico la lesione sarebbe stata da trattare chirurgicamente. A distanza di un mese ormai la cicatrice risulterebbe di difficile trattamento, quindi proseguirei con la terapia conservativa. Sono utili pomate e massaggi locali da parte di un fisioterapista esperto.
La lesione ha cambiato l’anatomia del quadricipite andando a causare la perdita di una parte delle fibre che molto probabilmente provocherà una perdita di forza permanente. Per ora farei un’attività fisica blanda basata su cyclette e nuoto, aumentando progressivamente gli sforzi con il passare del tempo.
Un caro saluto,
Colò
Da quanto si evince dall’esame ecografico la lesione sarebbe stata da trattare chirurgicamente. A distanza di un mese ormai la cicatrice risulterebbe di difficile trattamento, quindi proseguirei con la terapia conservativa. Sono utili pomate e massaggi locali da parte di un fisioterapista esperto.
La lesione ha cambiato l’anatomia del quadricipite andando a causare la perdita di una parte delle fibre che molto probabilmente provocherà una perdita di forza permanente. Per ora farei un’attività fisica blanda basata su cyclette e nuoto, aumentando progressivamente gli sforzi con il passare del tempo.
Un caro saluto,
Colò
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