Ho 42 anni e ho dolori cervicali cronici (quasi inversione della curva con fulcro nell'ernia in c5-c
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Ho 42 anni e ho dolori cervicali cronici (quasi inversione della curva con fulcro nell'ernia in c5-c6, compressione plesso brachiale a destra con cervicobrachialgia, artrosi) che da 4 anni hanno forzatamente bloccato la mia vecchia vita sportiva e ora anche la vita normale. Ho provato infinite terapie (laser, tecar, ipetermia, ozono, osteopatia, fisioterapia, nuoto, yoga, shatsu, mindulness ecc..) ma il dolore e la rigidità cervicale e le infinite contratture anche dorsali non passano, non riesco a fare sport nemmeno nei giorni in cui il dolore è sopportabile perchè mi infiammo, sempre. Non c'è compressione midollare ma i neurochirurghi sono per l'operazione, tutti gli altri no. Al di là del dolore ciò che mi sta provando molto da circa 4 mesi è una sorta di dispnea che si verifica in movimento, in piedi e a volte seduta (MAI sdraiata). Non riesco a fare respiri completi, sento il movimento dell'aria bloccarsi all'altezza del fegato sotto al costato a destra, sotto la clavicola e nel collo. Sono costretta a gonfiare la pancia o inarcare la schiena per consentire al respiro di fluire o a fare dei respiri altissimi ma senza successo. La conseguenza è che sono stordita, mi viene mal di testa, mi si abbassa la voce e resto in una condizione di blocco, anche digestivo fino a che non mi siedo o mi sdraio e trovo il modo meccanico di completare un respiro o uno sbadiglio (si bloccano anche quelli). Da sdraiata ho una grande padronanza del diaframma e del respiro, di notte dormo. La rmn cerebrale è negativa come anche i controlli neurologici generali. E' chiaro che vivere nel dolore cronico ha come effetti collaterali ansia e depressione, ma ho la netta percezione che si tratti di un blocco meccanico di qualche tipo, che compare indipendentemente dal mio stato emotivo e che mi provoca dolore sotto al costato a destra e nella colonna dorsale dove ho una piccola ernia d5-d6 e dolori muscolari che si irradiano verso il costato. Ho provato delle terapie osteopatiche ma lo sblocco del diaframma dura poco e poi la situazione torna come prima.
Lo pneumologo non ha riscontrato problemi respiratori, la spirometria è nella norma anche se migliora dopo il broncodilatatore. Il gastroenterologo non ha riscontrato problemi del suo campo e mi ha dato una cura per la mobilità intestinale e la gastrite ma non hanno cambiato la situazione. Mi sembra che tutti questi sistemi non lavorino in modo coordinato e io mi ritrovo con dolori e blocchi continui. Cosa può essere successo e cosa posso fare? Grazie
Lo pneumologo non ha riscontrato problemi respiratori, la spirometria è nella norma anche se migliora dopo il broncodilatatore. Il gastroenterologo non ha riscontrato problemi del suo campo e mi ha dato una cura per la mobilità intestinale e la gastrite ma non hanno cambiato la situazione. Mi sembra che tutti questi sistemi non lavorino in modo coordinato e io mi ritrovo con dolori e blocchi continui. Cosa può essere successo e cosa posso fare? Grazie
Buongiorno, per quanto le informazioni da lei presentate siano molto dettagliate e precise è davvero difficile darle una risposta altrettanto precisa senza prima aver svolto una valutazione in studio. Perciò le consiglierei di riprovare con i trattamenti osteopatici. Cordiali saluti.
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Buongiorno,
spiegare dettagliatamente il problema necessita di tempo, le problematiche che riscontra sono tutte connesse tra loro sia a livello fasciale, viscerale che neurologico, capisco l'ansia ed il disagio ma se trova un buon osteopata sono certa che la situazione potrebbe migliorare già con le prime due sedute.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
spiegare dettagliatamente il problema necessita di tempo, le problematiche che riscontra sono tutte connesse tra loro sia a livello fasciale, viscerale che neurologico, capisco l'ansia ed il disagio ma se trova un buon osteopata sono certa che la situazione potrebbe migliorare già con le prime due sedute.
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Cordiali saluti
Buongiorno, lei ha una buona consapevolezza del proprio corpo e questo potrebbe essere un ottimo punto di partenza per cominciare con la risoluzione del problema. Nonostante lei ha descritto molto detagliattamente la sintomatologia, ci manca tutta l'anamnesi pregressa, la sua storia... Come mai la rettilineizzazione del rachide cervicale? Come mai un'ernia a livello dorsale (un po' raro da incontrare), ecc. Se provo ad immaginare la sua postura nello spazio, probabilmente tutte le curve della schiena sono fuori dalla fisiologia; la biomeccanica delle vertebre è inficiata, dalle cervicali alle lombari, sacro incluso non si muovono bene e in sinergia. Dispnea, cattiva digestione sono solo le consequenze, come lei ha intuito già. Da sdraiata respira meglio perchè non c'è la gravità e la schiena non deve "lavorare" per tenere il tronco dritto. Quando fa sport si infiamma perchè i muscoli non lavorano bene, probabilmente c'è già un ipertono e con l'attività la situazione solo peggiora. Mi dispiace che ancora non ha trovato la soluzione, non si arrenda, trova una/o brava/o osteopata nella sua zona che le aiuterà a trovare la strada giusta con un piano di trattamento giusto per lei. Un abbraccio
Salve le faccio i complimenti per la sua spiegazione dettagliata ma dare consigli precise in casi come questi si rischierebbe di incorrere facilmente in errori comuni. Meglio se va a fare una visita da un collega osteopata per valutare attentamente il problema incrociando i dati degli esami strumentali con la postura ed i vari test che noi osteopata facciamo minuziosamente. Cordialmente Osteopata Davide Savoia
salve, l'osteopatia è molto utile nei casi come il suo in cui ci sono molte disfunzioni da correggere nonostante non ci siano fortunatamente patologie conclamate. il campo in cui lavoro è specializzato nell'osteopatia cranio sacrale e viscerale oltre alla classica osteopatia strutturale che si applica all'apparato muscolo scheletrico per cui potrei aiutarla attraverso un trattamento globale . se è interessata può contattarmi in privato e sarò lieta di seguirla in uno dei miei studi a Roma. cordiali saluti.
Salve, concordo con i consigli e le osservazioni dei colleghi
I quadri di dolore cronico sono sempre complessi, e l’errore più comune che possiamo commettere noi terapisti è ragionare solo sulla riduzione del sintomo a breve termine senza una pianificazione a lungo termine che le permetta di ritornare ai massimi livelli possibili.
Ha già avuto esperienza di come l’aspetto altalenante di questo dolore influisca su tutte le sue attività di vita e di come il resto dei problemi siano concatenati.
Il mio consiglio è, visto la complessità del problema, di rivolgersi sia ad un fisioterapista ( che imposti una vera riabilitazione per aumentare la sua tolleranza agli stimoli) e contemporaneamente ad un osteopata, che attraverso il trattamento di disfunzioni chiave la aiuti a stare bene, alleviare i sintomi e recuperare meglio.
Un problema così complesso richiede un approccio multidisciplinare con personale competente.
Più facile a dirsi che a farsi certo, ma non abbandoni la sua ricerca!
Un abbraccio!
I quadri di dolore cronico sono sempre complessi, e l’errore più comune che possiamo commettere noi terapisti è ragionare solo sulla riduzione del sintomo a breve termine senza una pianificazione a lungo termine che le permetta di ritornare ai massimi livelli possibili.
Ha già avuto esperienza di come l’aspetto altalenante di questo dolore influisca su tutte le sue attività di vita e di come il resto dei problemi siano concatenati.
Il mio consiglio è, visto la complessità del problema, di rivolgersi sia ad un fisioterapista ( che imposti una vera riabilitazione per aumentare la sua tolleranza agli stimoli) e contemporaneamente ad un osteopata, che attraverso il trattamento di disfunzioni chiave la aiuti a stare bene, alleviare i sintomi e recuperare meglio.
Un problema così complesso richiede un approccio multidisciplinare con personale competente.
Più facile a dirsi che a farsi certo, ma non abbandoni la sua ricerca!
Un abbraccio!
Buongiorno, nei casi di dolore cronico è complesso è ci vuole più tempo per avere dei miglioramenti. Normalmente casi come il suo vengono tranquillamente trattati dall’’osteopata. Quindi le consiglierei di riprovare con un bravo osteopata, e di darsi del tempo per vedersi dei risultati. Cordiali saluti
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Buongiorno, le consiglio di effettuare un trattamento Osteopatico in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e risolvere il suo problema.
Buongiorno, i casi di dolore cronico sono sempre complessi da inquadrare, in particolare se vanno analizzati in relazione ad un testo scritto, in questo caso da lei. la risoluzione di un dolore cronico simile al suo è sicuramente possibile, è un processo che richiede tempo e impegno da parte sua e del terapista, il quale, a mio parere, dovrebbe essere una guida per lei, verso la risoluzione del suo dolore e per fare ciò non basta la sola terapia manuale osteopatica ma bensì un percorso di terapie, si fisiche (esercizi terapeutici, manipolazioni osteopatiche), ma anche psicologiche (consapevolizzazione del proprio dolore, abbattimento di credenze scorrette, gestione del proprio dolore nella quotidianità). Le consiglio una visita da un osteopata in grado di creare un percorso terapeutico di questo genere e che non si limiti alla sola terapia manuale.
Noi siamo la guida che può portarla alla risoluzione del suo dolore, ma ricordi che è lei stessa che nella sua quotidianità saprà poi gestire le situazioni sconfortevoli riguardo la sua sintomatologia.
Cordiali saluti
Daniele Catania Ost
Noi siamo la guida che può portarla alla risoluzione del suo dolore, ma ricordi che è lei stessa che nella sua quotidianità saprà poi gestire le situazioni sconfortevoli riguardo la sua sintomatologia.
Cordiali saluti
Daniele Catania Ost
Buongiorno,
la sua spiegazione è molto dettagliata e precisa.
Purtroppo è molto difficile riuscire a darle una risposta altrettanto attenta e puntuale senza prima aver svolto un anamnesi completa e una valutazione accurata.
Sicuramente vi è una correlazione fasciale, viscerale e neurologica alla base dei suoi sintomi, quindi una vista osteopatica potrebbe essere indicata per la sua problematica.
Tenga presente che quando parliamo di dolore cronico le tempistiche sono dilatate, quindi, potrebbe volerci qualche trattamento in più per diminuire la sua sintomatologia.
Resto a disposizione per eventuali dubbi o chiarimenti.
Arianna Catrambone.
la sua spiegazione è molto dettagliata e precisa.
Purtroppo è molto difficile riuscire a darle una risposta altrettanto attenta e puntuale senza prima aver svolto un anamnesi completa e una valutazione accurata.
Sicuramente vi è una correlazione fasciale, viscerale e neurologica alla base dei suoi sintomi, quindi una vista osteopatica potrebbe essere indicata per la sua problematica.
Tenga presente che quando parliamo di dolore cronico le tempistiche sono dilatate, quindi, potrebbe volerci qualche trattamento in più per diminuire la sua sintomatologia.
Resto a disposizione per eventuali dubbi o chiarimenti.
Arianna Catrambone.
Se tutte le terapie conservative non fanno risultato purtroppo si deve ricorrere all’operazione.
Cordiali
Cordiali
Buongiorno, come da Lei precisato probabilmente si tratta di una disfunzione di tipo meccanico. Le consiglio di provare un altro osteopata per un'ulteriore valutazione.
Buongiorno, la sua descrizione è stata molto precisa e traspare anche che lei abbia una buon consapevolezza del suo corpo. Nonostante ciò è difficile darle delle risposte precise senza aver fatto un'anamnesi più approfondita e una valutazione a livello posturale e palpatorio. Probabilmente bisognerà lavorare a livello globale su diverse strutture per ripristinare una corretta fisiologia e far si che le strutture lavorino al meglio in sinergia.
Saluti
Saluti
Buongiorno, le consiglio di prenotare una visita osteopatica dove l'osteopata farà una attenta valutazione e saprà rispondere ad ogni sua domanda e individuare la causa del suo disturbo. Cordiali saluti, Dott.ssa Ginevra Gozzi
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Buongiorno, nonostante la sua descrizione dettagliata per darle spiegazioni precise del sintomo sarebbe opportuno vederla in studio per una valutazione globale. Il trattamento osteopatico è un valido aiuto nei casi come il suo, quindi le consiglio di contattare un bravo osteopata che dopo un attenta anamnesi e valutazione potrà individuare la causa del suo disturbo e quindi farla stare bene. Resto a disposizione per qualsiasi domanda. Cordialmente, Francesca G.
Buongiorno, la ringrazio per la chiara descrizione del dolore, premetto che il dolore cronico spesso è un campo complesso e richiede tempo per un miglioramento. Le consiglio di prenotare una visita osteopatica in modo tale da poter valutare i suoi dolori e la sua postura per poi poterla aiutare nella gestione del dolore. Sembrerebbe comunque che i dolori da lei descritti siano correlati tra loro sia a livello strutturale che viscerale.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti
Resto a disposizione.
Cordiali saluti
Buongiorno,
Dati i sintomi e gli esiti degli esami le consiglio di effettuare un visita con un osteopata.
Cordiali saluti
Giulia Riguzzi
Dati i sintomi e gli esiti degli esami le consiglio di effettuare un visita con un osteopata.
Cordiali saluti
Giulia Riguzzi
Dal tuo racconto, sembra che tu abbia già esplorato molte opzioni terapeutiche e consultato diversi specialisti senza ottenere il sollievo desiderato. Proviamo ad analizzare le tue condizioni e suggerire alcune possibili strade da percorrere.
Potenziali Cause e Correlazioni
Cervicalgia e Cervicobrachialgia:
La compressione del plesso brachiale e l'ernia cervicale possono contribuire significativamente alla tua sintomatologia. Questi problemi possono causare non solo dolore e rigidità, ma anche disfunzioni respiratorie attraverso la compromissione dei nervi che innervano il diaframma e i muscoli respiratori accessori.
Problemi Muscoloscheletrici:
Le contratture muscolari croniche possono influenzare la meccanica respiratoria, soprattutto se coinvolgono i muscoli intercostali, i muscoli pettorali e i muscoli della colonna dorsale. La tua descrizione di un blocco respiratorio potrebbe essere legata a tensioni muscolari croniche che impediscono il movimento fluido del torace e del diaframma.
Blocco Diaframmatico:
La tua esperienza di sollievo respiratorio quando sei sdraiato indica che il problema potrebbe essere legato alla postura e al controllo neuromuscolare del diaframma. La tua sensazione di blocco respiratorio potrebbe essere dovuta a disfunzioni miofasciali o a una restrizione meccanica del diaframma.
Interconnessione Tra Problemi Muscolari e Nervosi:
La presenza di un'ernia dorsale e i dolori associati possono contribuire a uno stato di tensione costante che si riflette anche nella respirazione. Anche se non c'è compressione midollare evidente, l'irritazione nervosa può ancora avere un impatto significativo.
Potenziali Soluzioni e Approcci Terapeutici
Valutazione Multidisciplinare:
Considera di consultare un team multidisciplinare che includa un fisiatra, un neurologo, un fisioterapista specializzato in riabilitazione respiratoria, e un terapista del dolore. Un approccio integrato può aiutare a coordinare meglio le varie componenti del tuo trattamento.
Terapia Manuale Specializzata:
Continuare con l'osteopatia, ma cercare un osteopata o un fisioterapista specializzato in problemi respiratori e miofasciali. Tecniche di rilascio miofasciale, manipolazioni viscerali e tecniche di integrazione strutturale potrebbero offrire un sollievo più duraturo.
Rieducazione Respiratoria:
Un fisioterapista specializzato in problemi respiratori potrebbe aiutarti a sviluppare esercizi specifici per migliorare la funzionalità del diaframma e dei muscoli respiratori accessori. La rieducazione posturale e respiratoria può aiutare a migliorare il controllo neuromuscolare e ridurre la sensazione di dispnea.
Supporto Psicologico:
Anche se ritieni che il tuo problema non sia principalmente psicologico, vivere con dolore cronico può avere un impatto significativo sulla tua qualità di vita e può contribuire a tensioni muscolari e respiratorie. Considera di lavorare con uno psicologo o un terapeuta specializzato in gestione del dolore per affrontare eventuali componenti emotive o psicologiche del tuo disturbo.
Integrazione di Terapie Complementari:
Tecniche come il biofeedback, l'agopuntura, e la terapia craniosacrale potrebbero offrire ulteriori benefici. Il biofeedback può aiutare a migliorare la consapevolezza e il controllo della respirazione, mentre l'agopuntura può aiutare a ridurre il dolore e migliorare il flusso energetico.
Valutazione Ergonomica e Modifiche allo Stile di Vita:
Valuta attentamente le tue abitudini quotidiane e posturali. Piccoli aggiustamenti ergonomici nell'ambiente di lavoro e nelle attività quotidiane possono avere un impatto significativo sulla gestione del dolore e della respirazione.
Conclusione
La tua situazione è complessa e richiede un approccio integrato e personalizzato. Continuare a cercare soluzioni, combinando terapie convenzionali e complementari, potrebbe essere la chiave per trovare un sollievo duraturo. Non esitare a consultare ulteriori specialisti e a esplorare nuove modalità terapeutiche che potrebbero offrirti nuove prospettive e sollievo.
Potenziali Cause e Correlazioni
Cervicalgia e Cervicobrachialgia:
La compressione del plesso brachiale e l'ernia cervicale possono contribuire significativamente alla tua sintomatologia. Questi problemi possono causare non solo dolore e rigidità, ma anche disfunzioni respiratorie attraverso la compromissione dei nervi che innervano il diaframma e i muscoli respiratori accessori.
Problemi Muscoloscheletrici:
Le contratture muscolari croniche possono influenzare la meccanica respiratoria, soprattutto se coinvolgono i muscoli intercostali, i muscoli pettorali e i muscoli della colonna dorsale. La tua descrizione di un blocco respiratorio potrebbe essere legata a tensioni muscolari croniche che impediscono il movimento fluido del torace e del diaframma.
Blocco Diaframmatico:
La tua esperienza di sollievo respiratorio quando sei sdraiato indica che il problema potrebbe essere legato alla postura e al controllo neuromuscolare del diaframma. La tua sensazione di blocco respiratorio potrebbe essere dovuta a disfunzioni miofasciali o a una restrizione meccanica del diaframma.
Interconnessione Tra Problemi Muscolari e Nervosi:
La presenza di un'ernia dorsale e i dolori associati possono contribuire a uno stato di tensione costante che si riflette anche nella respirazione. Anche se non c'è compressione midollare evidente, l'irritazione nervosa può ancora avere un impatto significativo.
Potenziali Soluzioni e Approcci Terapeutici
Valutazione Multidisciplinare:
Considera di consultare un team multidisciplinare che includa un fisiatra, un neurologo, un fisioterapista specializzato in riabilitazione respiratoria, e un terapista del dolore. Un approccio integrato può aiutare a coordinare meglio le varie componenti del tuo trattamento.
Terapia Manuale Specializzata:
Continuare con l'osteopatia, ma cercare un osteopata o un fisioterapista specializzato in problemi respiratori e miofasciali. Tecniche di rilascio miofasciale, manipolazioni viscerali e tecniche di integrazione strutturale potrebbero offrire un sollievo più duraturo.
Rieducazione Respiratoria:
Un fisioterapista specializzato in problemi respiratori potrebbe aiutarti a sviluppare esercizi specifici per migliorare la funzionalità del diaframma e dei muscoli respiratori accessori. La rieducazione posturale e respiratoria può aiutare a migliorare il controllo neuromuscolare e ridurre la sensazione di dispnea.
Supporto Psicologico:
Anche se ritieni che il tuo problema non sia principalmente psicologico, vivere con dolore cronico può avere un impatto significativo sulla tua qualità di vita e può contribuire a tensioni muscolari e respiratorie. Considera di lavorare con uno psicologo o un terapeuta specializzato in gestione del dolore per affrontare eventuali componenti emotive o psicologiche del tuo disturbo.
Integrazione di Terapie Complementari:
Tecniche come il biofeedback, l'agopuntura, e la terapia craniosacrale potrebbero offrire ulteriori benefici. Il biofeedback può aiutare a migliorare la consapevolezza e il controllo della respirazione, mentre l'agopuntura può aiutare a ridurre il dolore e migliorare il flusso energetico.
Valutazione Ergonomica e Modifiche allo Stile di Vita:
Valuta attentamente le tue abitudini quotidiane e posturali. Piccoli aggiustamenti ergonomici nell'ambiente di lavoro e nelle attività quotidiane possono avere un impatto significativo sulla gestione del dolore e della respirazione.
Conclusione
La tua situazione è complessa e richiede un approccio integrato e personalizzato. Continuare a cercare soluzioni, combinando terapie convenzionali e complementari, potrebbe essere la chiave per trovare un sollievo duraturo. Non esitare a consultare ulteriori specialisti e a esplorare nuove modalità terapeutiche che potrebbero offrirti nuove prospettive e sollievo.
Salve, è probabile che ci sia alla base una forte compromissione del diaframma non solo dal punto di vista muscolare e fasciale e di conseguenza legato anche agli organi presenti a livello sotto costale ma anche dal punto di vista metamerico con una conseguente compromissione delle strutture nervose collegate al diaframma. Ovvero il muscolo diaframma ha un' innervazione principale legata al nervo frenico la cui funzione può essere stata compromessa. Ritengo che possa continuare con i trattamenti Osteopatici in modo continuativo al fine di eliminare la causa principale del blocco diaframmatico.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Buongiorno, è sempre molto complicato dare opinioni senza poter fare prima una valutazione visiva, soprattutto nel suo caso. Anche tensioni provenienti da altri distretti del corpo, come la zona lombare e il bacino, possono portare ad una difficoltà respiratoria generale.
Cordiali saluti,
Matteo Listorto
Cordiali saluti,
Matteo Listorto
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