Ho 40 anni, donna, ho difficoltà di concentrazione, ragionamento, attenzione e memoria. Contratture
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Ho 40 anni, donna, ho difficoltà di concentrazione, ragionamento, attenzione e memoria. Contratture e dolori al collo giornalieri, ogni minima emozione negativa o frustrazione mi crea questa contrazione dei muscoli con conseguente dolore che parte da dietro al collo e arriva fino alla testa. Negli ultimi 3 anni ho subito eccessivo stress a lavoro (insegno alle scuole elementari) ed ho avuto un lutto importante (ho perso mio padre per un melanoma). In seguito allo stress lavorativo e al lutto di mio padre sono diventata un soggetto ansioso con problemi anche a livello intestinale (colite nervosa). Vorrei un consiglio su qualche integratore o farmaco omeopatico per ritrovare concentrazione, memoria e distensione/relax, senza dover usare psicofarmaci.
Ps: sono soggetto allergico dalla nascita (agli acari della polvere, graminacee, nichel e ho intolleranze alimentari) ed ho problemi di postura dovuti a bacino inclinato e valgismo.
Grazie.
Ps: sono soggetto allergico dalla nascita (agli acari della polvere, graminacee, nichel e ho intolleranze alimentari) ed ho problemi di postura dovuti a bacino inclinato e valgismo.
Grazie.
Gentile utente, tutta la sintomatologia da lei descritta si può inscrivere ad un quadro ansioso, assolutamente comprensibile dato il periodo di stress che descrive. Non essendo medico, non le posso consigliare integratori o farmaci, ma mi sento di chiederle se non ha mai pensato di intraprendere un percorso psicoterapeutico. Infatti, credo che potrebbe esserle più utile: concentrazione, memoria e relax è possibile ritrovarle in questo modo, in maniera molto più efficace e duratura, essendo sintomatologie conseguenti ad ansia e stress. Rimango disponibile per qualsiasi altra informazione in merito. Un caro saluto
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Buonasera. Credo meriti una presa in carico seria. Descrive la sua situazione come una condizione oramai data e il senso del farmaco sembra essere quello di un intervento esterno, quasi balsamico, che le permetta di andare avanti in un percorso tortuoso. A mio avviso per la parte farmacologica è bene rivolgersi al suo medico, non escludendo che possano essere necessarie anche delle analisi del sangue di routine, prima.di acquistare un prodotto anche fosse da.banco. In secondo luogo, se mai tentato, forse.un percorso di sostegno potrebbe giovarle. È una donna giovane e la rassegnazione può essere pericolosa
Buonasera! Credo che la sua situazione fisica, come da lei stessa esplicitato, sia psicosomatica. Può esserci una parte fisiologica dovuta all'anatomia che lei descrive e questo aspetto è da valutare con una visita dal fisiatra che potrebbe darle indicazioni utili sulla postura. Escluso questo argomento che non è di mia competenza, le suggerirei di trovare sostegno psicologico per il lutto di suo padre che ha avuto sicuramente un certo impatto sul suo quadro di partenza, già messo a dura prova dal lavoro che fa. Attenzione e memoria risultano spesso compromessi dall'emotività. I nostri pensieri e sentimenti più profondi, i più inconsapevoli, minano queste due componenti cognitive e credo che questo possa essere il suo caso. I farmaci omeopatici sono senza prescrizione e può farsi consigliare da chi li vende ma tenga presente che l'omeopatia e i suoi prodotti vanno indicati solo contestualizzando la storia personale del soggetto che ne deve fare uso.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti. Dott.ssa Valeria Randisi
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti. Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Signora,
La descrizione che scrive del suo stato attuale mi porta a dirle che sarebbe indicato, se già non lo ha fatto, pensare di intraprendere un percorso di psicoterapia che le può permettere di dare voce e di ricevere sostegno sia alla sintomatologia fisica sia alla sfera emotiva, le quali sembrano intimamente collegate.
Per l’aspetto farmacologico o comunque omeopatico come da lei richiesto la rimando al suo medico, in quanto non è di mia competenza.
Credo inoltre, in quanto sono trainer di training autogeno, che potrebbe giovarle, oltre alla psicoterapia, valutare la possibilità di iniziare appunto il training autogeno, fortemente benefico per i sintomi che riporta. Se lo desidera sono disponibile ad aiutarla. Un cordiale saluto. Dr.ssa Marta Fuscà
La descrizione che scrive del suo stato attuale mi porta a dirle che sarebbe indicato, se già non lo ha fatto, pensare di intraprendere un percorso di psicoterapia che le può permettere di dare voce e di ricevere sostegno sia alla sintomatologia fisica sia alla sfera emotiva, le quali sembrano intimamente collegate.
Per l’aspetto farmacologico o comunque omeopatico come da lei richiesto la rimando al suo medico, in quanto non è di mia competenza.
Credo inoltre, in quanto sono trainer di training autogeno, che potrebbe giovarle, oltre alla psicoterapia, valutare la possibilità di iniziare appunto il training autogeno, fortemente benefico per i sintomi che riporta. Se lo desidera sono disponibile ad aiutarla. Un cordiale saluto. Dr.ssa Marta Fuscà
Buonasera, ciò che scrive nella sua domanda sicuramente le arreca un gran disagio ed anche doloroso a livello fisico e psicologico. Per quanto riguarda i prodotti omeopatici per alleviare i suoi disturbi, noi essendo psicoterapeuti, non possiamo consigliare e ne prescrivere nessun prodotto. Essendo una fautrice della medicina omeopatica, le consiglio di fare una visita da un medico omeopatico e sicuramente le prescriverà una cura per alleviare il suo stress che da diverso tempo l'affligge. Inoltre le consiglio di iniziare un percorso psicologico per riuscire ad elaborare cosa c'è dietro ai suoi sintomi, cioè la sua eccessiva ansia con i relativi dolori fisiologici, sicuramente nascondono i veri motivi che le procurano tutt i i suoi sintomi. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno. Rispetto ad argomenti che riguardano approcci farmacologici la rimando ad un consulto medico. Per quanto riguarda la situazione che descrive le consiglio di considerare un percorso psicoterapico, poichè la sintomatologia che porta, ha tutta l'aria di essere psicosomatica.
Cordiali saluti
Massimiliano Trossello
Cordiali saluti
Massimiliano Trossello
Carissima, credo sia assolutamente importante per lei in questo momento avviare un percorso psicologico in modo da elaborare i vissuti ed agire attivamente sulle emozioni che ne scaturiscono. Il trattamento farmacologico o di integratori rappresenta solo un "tappo" ed interviene in superficie, non in profondità dove la causa del malessere (manifestato fisicamente) ha origine. Rimango a disposizione, nel caso mi contatti. C'è un mondo in lei che può (e deve) essere esplorato
Buongiorno, l'origine dei suoi disturbi è indubbiamente psicosomatica, per cui le consiglio di pensare seriamente ad un percorso psicoterapeutico mirato a ridurre ansia e stress che qualsiasi farmaco o integratore non possono risolvere. Oltre alla necessaria elaborazione di un lutto recente, vi è la necessità di mutare uno stile ansioso nell'affrontare i problemi. Resto in ogni caso a disposizione. Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buongiorno la sintomatologia che descrive indica che c'è una forte reazione agli eventi stressanti. Il corpo ha accusato il colpo dello stress continuativo a scuola e del lutto di suo padre. La invito a rivolgersi ad uno psicoterapeuta emdr per l'elaborazione degli aspetti traumatici di queste esperienze, lo stress influisce sul sistema immunitario e ci sono molte evidenze scientifiche di come la tecnica emdr rinforzi i sistema immunitario. Può trovare informazioni sul sito associazione emdr Italia. Sono disponibile ad incontrarla sia in presenza che on line. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Salve. Come hanno già osservato alcuni colleghi. La parte medica è farmacologica non è di nostra pertinenza. Tuttavia valuti l'opportunità di uno screening medico che le tolga ogni dubbio e valuti anche l'opportunità di iniziare un percorso che la aiuti a costruire un senso d i quello che è accaduto nella sua vita.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
G.ma Signora,
Lei cerca dei palliativi. Ritengo che una psicoterapia di orientamento corporeo sia necessaria per sbloccare le Sue Risorese onde ritornare a vivere in un mondo comunque difficile. Cordialmente,
Ivano Ancora
Lei cerca dei palliativi. Ritengo che una psicoterapia di orientamento corporeo sia necessaria per sbloccare le Sue Risorese onde ritornare a vivere in un mondo comunque difficile. Cordialmente,
Ivano Ancora
Gentile Utente, ciò che descrive sembra rispondere ad un quadro ansioso e l’alto numero di sintomi fisici che riporta raccontano di una certa difficoltà ad entrarci in contatto. Racconta di una situazione complessa, anche alla luce di un lutto, e in questo casi integratori o farmacia omeopatica assicurano poco di più di un effetto rassicurante. Provi a considerare l’idea di mettere mano a queste difficoltà in un percorso terapeutico, le sarà di grande aiuto. Un caro augurio di buona fortuna
Buongiorno,
sembra che il suo corpo le stia comunicando qualcosa. Quando sentiamo un'emozione spiacevole è facile contrarci proprio lì dove il nostro corpo sente quella emozione. Succede perchè cerca di proteggersi chiudendosi e contraendosi. Il problema è che questa tentata soluzione amplifica il dolore. Sarebbe utile imparare ad aprire lì dove fa male, non chiudere. Vivere le emozioni, attraversarle, elaborare cosa sostengono, aiuterebbe la gestione anche della concentrazione, dell'attenzione e della memoria. Io le suggerisco di intraprendere un percorso di sostegno psicologio che la aiuti a partire dal corpo. Il corpo le sta parlando, non lo metta a tacere, lo ascolti.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvia Polizzi Andreeff
sembra che il suo corpo le stia comunicando qualcosa. Quando sentiamo un'emozione spiacevole è facile contrarci proprio lì dove il nostro corpo sente quella emozione. Succede perchè cerca di proteggersi chiudendosi e contraendosi. Il problema è che questa tentata soluzione amplifica il dolore. Sarebbe utile imparare ad aprire lì dove fa male, non chiudere. Vivere le emozioni, attraversarle, elaborare cosa sostengono, aiuterebbe la gestione anche della concentrazione, dell'attenzione e della memoria. Io le suggerisco di intraprendere un percorso di sostegno psicologio che la aiuti a partire dal corpo. Il corpo le sta parlando, non lo metta a tacere, lo ascolti.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvia Polizzi Andreeff
Buon giorno,
certamente i trattamenti omeopatici possono aiutare a "riequilibrare il corpo", ma credo che sarebbe importante considerare anche l'aspetto psicologico, i vissuti e i pensieri che si esprimono attraverso il corpo che soffre. Trattare solo il corpo rischierebbe di "mettere a tacere" emozioni che invece hanno bisogno di esprimersi e farsi ascoltare, e che finirebbero per ricomparire sotto forma di nuovi dolori e problemi fisici.
Le suggerirei pertanto di chiedere una consulenza psicologica e iniziare un percorso terapeutico, che la aiuti a entrare in contatto con se stessa, cosa non facile certo, ma necessaria.
Un caro saluto
Rossella Ianniello
certamente i trattamenti omeopatici possono aiutare a "riequilibrare il corpo", ma credo che sarebbe importante considerare anche l'aspetto psicologico, i vissuti e i pensieri che si esprimono attraverso il corpo che soffre. Trattare solo il corpo rischierebbe di "mettere a tacere" emozioni che invece hanno bisogno di esprimersi e farsi ascoltare, e che finirebbero per ricomparire sotto forma di nuovi dolori e problemi fisici.
Le suggerirei pertanto di chiedere una consulenza psicologica e iniziare un percorso terapeutico, che la aiuti a entrare in contatto con se stessa, cosa non facile certo, ma necessaria.
Un caro saluto
Rossella Ianniello
Gentile utente, quello che sta descrivendo, mi sembra un quadro di stress e di dolore protratto negli anni.
Il fatto di cercare un farmaco per risolvere la situazione, mi fa intuire che in qualche maniera la consideri come un dato di fatto, quasi immutabile.
Ora, io non le posso indicare farmaci perché non sono medico. E anche se lo fossi, le consiglierei di associare una qualche sostanza ad un percorso di psicoterapia. Io non so cosa lei pensi a riguardo e non so per quale motivo ritenga più opportuno richiedere ad uno psicologo una sostanza anziché un intervento terapeutico. Intraprendere un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia potrebbe aiutarla ad elaborare i lutti vissuti, a diminuire la percezione dell'intensità dell'ansia e quindi a rilassarsi. Il rischio è che meno diamo spazio al nostro mondo interiore e più questo diventa un estraneo che cerca in tutti i modi di avere la nostra attenzione utilizzando ogni mezzo a disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Giorgia Tolio
Il fatto di cercare un farmaco per risolvere la situazione, mi fa intuire che in qualche maniera la consideri come un dato di fatto, quasi immutabile.
Ora, io non le posso indicare farmaci perché non sono medico. E anche se lo fossi, le consiglierei di associare una qualche sostanza ad un percorso di psicoterapia. Io non so cosa lei pensi a riguardo e non so per quale motivo ritenga più opportuno richiedere ad uno psicologo una sostanza anziché un intervento terapeutico. Intraprendere un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia potrebbe aiutarla ad elaborare i lutti vissuti, a diminuire la percezione dell'intensità dell'ansia e quindi a rilassarsi. Il rischio è che meno diamo spazio al nostro mondo interiore e più questo diventa un estraneo che cerca in tutti i modi di avere la nostra attenzione utilizzando ogni mezzo a disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Giorgia Tolio
Gentile I farmaci omeopatici, non sono farmaci, funzionano per 'suggestione', per effetto placebo, le consiglio di informarsi bene in merito, già su Wikipedia può trovare informazioni adeguate. Il cosiddetto rimedio omeopatico non ha mai ricevuto riscontro scientifico, è preparato secondo un metodo che prevede innumerevoli diluizioni, fino alla completa perdita del principio attivo. La maggior parte degli omeopatici è fatta di acqua alcol e zucchero e ha costi esorbitanti. Diffidi di chi le prescrive costose visite e rimedi di tal tipo che non hanno alcuna scientificità e non portano a cura! Tornando a lei, sembra che ciò che ha vissuto, il suo stress, le difficoltà, oggi lo sta somatizzando a livello corporeo con tali contratture. Tali vissuti corporei sono diretta espressione del disagio emotivo che la pervade. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta ad indirizzo gestaltico per gestire al meglio e risolvere tale situazione di disagio. Un saluto e cordialità.
Gentile signora, lo stress sul lavoro e il lutto che ha subito incidono comprensibilmente sul suo benessere psico-fisico. Il fisico tende a dar voce alle sue emozioni quindi ritengo più utile porsi in ascolto di queste voci affidandosi all'aiuto di uno psicoterapeuta. Aprire uno spazio personale in cui esprimere ed elaborare la sofferenza per la sua perdita o le preoccupazioni lavorative l'aiuterà sicuramente a sciogliere le sue contratture, a curare la colite (che le sta parlando della sua paura) e a recuperare la concentrazione.
Buongiorno, traspare una situazione di profondo malessere psicofisico, accompagnato da tanta sofferenza. Io in questi casi applico una terapia psicosomatica che tenga conto non solo della mente anche del corpo, sono anche un aromaterapeuta e quindi le consiglierei anche degli oli...è necessario sciogliere tutte quelle contrazioni muscolari create da conflitti emotivi e far rifluire il benessere nel suo corpo. Per ogni chiarimento resto a sua disposizione, buona giornata.
Buona sera,
non credo che abbia bisogno di tisane ma di movimento , il quadro che lei fa è un quadro di STRESS lavorativo e Familiare .
Deve coltivare quello che amo definire sano "Egoismo" , cioè momenti che dedica esclusivamente a se stessa . Lo Stress crea vari disturbi sia fisici che cognitivi, quindi da dottore le segno tre camminate al giorno , passo veloce ma non corsa. Un momento per lei stessa dove deve fare una cosa che la fa sentire in pace con il mondo. Ascoltare musica, Ballare, andare in Palestra, attività caritatevoli, un bagno caldo pieno di sali profumati ....scelga lei. Se però seguendo queste indicazioni non vede un miglioramento allora le consiglio un percorso terapeutico. Buona Vita
non credo che abbia bisogno di tisane ma di movimento , il quadro che lei fa è un quadro di STRESS lavorativo e Familiare .
Deve coltivare quello che amo definire sano "Egoismo" , cioè momenti che dedica esclusivamente a se stessa . Lo Stress crea vari disturbi sia fisici che cognitivi, quindi da dottore le segno tre camminate al giorno , passo veloce ma non corsa. Un momento per lei stessa dove deve fare una cosa che la fa sentire in pace con il mondo. Ascoltare musica, Ballare, andare in Palestra, attività caritatevoli, un bagno caldo pieno di sali profumati ....scelga lei. Se però seguendo queste indicazioni non vede un miglioramento allora le consiglio un percorso terapeutico. Buona Vita
Salve, riguardo ai farmaci si consulti sempre con un medico ed eviti di cercare informazioni su internet.
Le consiglio vivamente di rivolgersi ad un professionista per elaborare sia il lutto che lo stress al lavoro, vedrà che le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Le consiglio vivamente di rivolgersi ad un professionista per elaborare sia il lutto che lo stress al lavoro, vedrà che le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve,
gli effetti prolungati dello stress sull organismo, sono oggetto di tanti studi, che può facilmente recuperare su internet.
Il consiglio è di approfondire questi temi con un esperto.
Un saluto,
MMM
gli effetti prolungati dello stress sull organismo, sono oggetto di tanti studi, che può facilmente recuperare su internet.
Il consiglio è di approfondire questi temi con un esperto.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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