Ho 38 anni, vivo con mia madre che ne ha 76, mio padre è morto 8 anni fa. Non ho mai avuto relazioni

17 risposte
Ho 38 anni, vivo con mia madre che ne ha 76, mio padre è morto 8 anni fa. Non ho mai avuto relazioni sentimentali vere e proprie, solo una frequentazione di sei mesi poi finita e qualche incontro senza esito. Non ho mai avuto nessuna compagnia, principalmente perché preferivo la compagnia dei miei genitori a quella dei miei coetanei. Ho due soli veri amici. Per crisi d'ansia e depressione causata da una profonda solitudine sono in cura con psicofarmaci da 17 anni, che continuo a prendere anche a causa di disturbo ossessivo compulsivo diagnosticatomi dieci anni fa. Desiderando intraprendere una relazione sentimentale ma non avendo occasioni nella vita reale (ho provato a frewuentare persone nuove ma i tentativi sono tutti falliti, in nessuna realtà ho trovato qualcuno interessato a fare amicizia con me) mi sono iscritta a un sito d'incontri.
Essendo molto angosciata (ho dvuto asdumere farmaci per lo stato emotivo in cui mi trovavo) dalla prospettiva futura di rimanere sola quando mia madre non ci sarà più, il mio psichiatra mi ha consigliato di investire tutto su una relazione sentimentale (tramite il sito sono stata contattata da un ragazzo) perché questa mi avrebbe aiutato a crescere e a condividere il futuro dolore per la perdita di mia madre.
A questo fine ho incontrato questo ragazzo due volte (stiamo in città diverse e per motivi di lavoro non ci possiamo vedere di più). Con lui mi trovo a mio agio, posso essere me stessa ma non ne sono attratta fisicamente.
La mia domanda è questa: può avere senso instaurare una relazione a fini di crescita emotiva senza essere innamorati ?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve non è detto che debba essere per forza una relazione d amore,magari può nascere un amicizia. È un modo per iniziare ad uscire fuori dal guscio ed esplorare io mondo esterno. Oltre ad assumere psicofarmaci le consiglio di iniziare una psicoterapia se non la sta facendo. Cari saluti Rossella Chiusolo
Si, ha senso. È ció che non si conosce che fa paura.
Un caro saluto
Buonasera, lo sperimentarsi in relazioni non necessariamente sentimentali ma anche amicali, oltre alla sua famiglia e ai due amici intimi, è un'esplorazione del contesto esterno faticosa e nel contempo utile per la sua autonomia. Può farsi accompagnare in questo percorso da uno psicoterapeuta. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Si, ha sempre senso crescere emotivamente e confrontarsi con persone e legami. Un caro saluto
Buongiorno a lei,
per tutte le persone è importante coltivare le relazioni con gli altri. Alcune relazioni possono diventare sentimentali, ma tutte ci permettono di conoscere lati di noi stessi che ignoravamo, ci permettono di evolvere e maturare.
Instaurare rapporti con le altre persone è benefico per se stessi!
Quando il suo psichiatra le ha detto di investire tutto su una relazione sentimentale, l'ha invitata ad intraprendere un percorso di consapevolezza di sè! Se non lo sta facendo incominci anche un percorso di psicoterapia da supporto!
Buon lavoro!
Buongiorno, mi auguro che la terapia farmacologica sia affiancata da un percorso di psicoterapia; in caso contrario le suggerisco di intraprenderlo prima possibile visto il tono dell'umore, i sintomi ossessivi e l'angoscia di rimanere da sola. In merito alla sua domanda, la risposta a mio parere è "no". Una relazione le è utile se è coinvolgente da tutti i punti di vista, altrimenti diviene una sorta di prescrizione vuota che non nutre né il suo animo, né quello dell'altro.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, la spinta verso il sociale mi sembra la cosa piu' opportuna se questa pero' e' supportata anche da un percorso di supporto psicologico che le permetta di gestire anche da sola i suoi vissuti e le emozioni. Per quanto riguarda questo ragazzo le consiglio di essere chiara con lui rispetto al vostro percorso, sicuramente potrebbe essere una bella amicizia, magari in futuro potrebbe evolvere anche, ma se in lui non trova un'attrazione le consiglio di conoscere anche altre persone.
tanti auguri
Carissima, in questo modo è già parzialmente in cammino, ed è stata fortunata ad incontrare una persona con cui si sente a suo agio. Non sarà l'uomo della sua vita? Oppure a forza di frequentarsi scoprirà in lui delle doti che la faranno innamorare? Non importa, lo scoprirà vivendo, prendendosi il rischio di soffrire ma anche di gioire. L?importante è uscire da una situazione stagnante, in cui la vita che fa evidentemente le aggiunge sintomi a sintomi. Cominci a viaggiare, a fare cose di interesse con questo ragazzo e senta come sta. Sua mamma è ancora una giovane-anziana come viene definita in psicologia dell'invecchiamento, ora non pensi alla sua morte, ma pensi a vivere la sua vita. Dato il pregresso affiancherei questi cambiamenti ad un percorso psicoterapeutico, in modo che lei abbia un luogo protetto in cui confrontarsi sulle scelte, sul suo stato emotivo ed i vissuti. Molti auguri! Dott.ssa Silvia Ragni
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Tutto a senso se sta bene ad entrambi.
Gentile utente, ha senso a mio avviso instaurare una relazione anche senza che necessariamente debba trasformarsi in una relazione amorosa ma potrebbe rimanere nella sfera di una buona amicizia.
Le suggerirei un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla ad elaborare una separazione da sua madre, un percorso che la renda indipendente. Concordo là dove una relazione potrebbe sostenerla in una distanza da sua madre ma allo stesso tempo penso che l'obiettivo è di riuscire a camminare sulle sue gambe. Se desidera possiamo approfondire insieme in presenza o on line.Cordialità Dott.ssa Alessandra Domigno
Buongiorno,

lei porta qui tantissimi temi importanti riguardanti la sua vita che meriterebbero uno spazio di ascolto più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. I suoi sintomi potrebbero esser funzionali a non lasciar sola sua madre che magari più di lei soffrirebbe troppo per un suo eventuale svincolo. Queste sue difficoltà emotive ad intraprendere una relazione potrebbero avere a che fare con un non sentirsi libera del tutto di poter scegliere. Tutto questo chiaramente potrebbe sfuggire alla sua consapevolezza, ma sarebbe possibile lavorarci.
Nel caso volesse approfondire questo discorso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, immagino quanto possa essere per lei sofferente vivere questa situazione e avere la sensazione di solitudine. Emerge dalle sue parole anche il dolore di non essere ricambiata in alcune relazioni nonostante gli sforzi; emergono tuttavia anche delle risorse che ho potuto rilevare e la motivazione nel cercare di fronteggiare la situazione (come iscriversi a siti di incontro). Le consiglio tuttavia di iniziare un percorso psicoterapeutico in modo che un professionista possa aiutarla a comprendere aspetti più profondi di lei, dai suoi vissuti alle sue credenze e pensieri disfunzionali, a metterli in relazione con la sua storia di vita. Inoltre il percorso psicoterapeutico le sarà utile per poter individuare strategie funzionali per la gestione delle sue emozioni e situazioni negative in quanto ritengo necessario affiancare alla terapia farmacologica, che mi auguro si stia dimostrando efficace, un percorso psicoterapeutico alla luce anche del quadro clinico descritto (tono dell'umore, Doc e timore dell'abbandono).
Rispetto al quesito che pone, le relazioni, di qualsiasi natura esse siano, sono sempre occasione di confronto, di crescita e di messa in discussione: non dimentichiamoci che siamo esseri sociali per natura. Molte relazioni che iniziano come amicizie si tramutano in relazioni sentimentali e talvolta capita anche il contrario: magari puà nascere una bella amicizia.
Resto a disposizione per un consulto anche online. Dott.ssa Mirgaldi Rosita
Gentile Utente, prima di accogliere il suo dubbio riguardo la possibile relazione che sta instaurando, mi piacerebbe dedicare qualche parola alla sofferenza e solitudine che ho sentito leggendo le prime righe della sua domanda. Trovo che la sua situazione sia molto complessa dal punto di vista sia relazionale che emotivo, sembra quasi come se lei abbia fino ad ora avuto paura di vivere, decidendo di restare (o magari facendosi trattenere) all’interno del nido familiare. Da come mi sembra di capire, probabilmente l’aver sperimentato e preferito la compagnia dei suoi genitori come l’unica, l’ha portata a sentirsi isolata dal resto del mondo e incapace di costruire nuovi legami, questo mi permette di accogliere il suo spavento riguardo la possibilità futura di perdere sua madre. Il tentativo con il sito d’incontri credo possa essere la strategia che ha scelto di utilizzare per provare a riconnettersi al mondo reale, fuori dalle mura sicure di casa. Più che investire tutto su una relazione sentimentale, sento possa essere più sano al momento investire su se stessa, sulla sua persona, su cosa significa per lei differenziarsi, avere una sua indipendenza emotiva, sente questo come un tradimento verso sua madre?! Sente di poter essere felice anche se sua madre non lo è? La depressione e specialmente i sintomi ossessivi, sembrano quasi provare a controllare qualcosa nella sua vita al posto suo, la inviterei a dare ascolto ai suoi vissuti emotivi e anche ai suoi sintomi, come cornice della sua sofferenza. Ricercare una relazione come possibile contenitore del dolore per la perdita futura di sua madre, mi sembra quasi un modo per slittare il suo dolore e il suo bisogno di appoggiarsi su qualcun altro. In tutto questo credo possa essere utile riconnettersi con il lutto di suo padre, con le conseguenze emotive di questa perdita su di lei e su sua madre. Trovo lei possa avere il coraggio necessario per cambiare prospettiva e iniziare a guardare la sua vita con maggiore amore e accoglienza. Le auguro buona fortuna e le lascio la mia disponibilità per qualsiasi sua esigenza.
Buongiorno,
la crescita emotiva avviene in maniera funzionale in tutte le aree di relazione (tra noi stessi, con gli altri e nella cultura di appartenenza). Se in una di queste aree relazionali ci sono delle difficoltà è probabile ne risentano anche le altre (equilibrio personale).
Dato quanto presenta ci sono diversi aspetti di rilievo per cui Le consiglierei uno spazio individuale in cui analizzare la situazione e capire da che punto iniziare (prioritario) per crescere non solo nelle relazioni familiari-sentimentali, ma anche personali di cui accennava.
Saluti
Salve,lo psichiatra le ha dato una indicazione corretta, infatti investendo su nuovi affetti si riapre al mondo in generale. Può essere un ragazzo e possono essere nuove amicizie.
Si aiuti anche con un percorso serio di psicoterapia.
Rimettersi in gioco è complesso e necessita di un confronto diverso.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente, si capisce quanto possa essere difficile la situazione che sta vivendo, soprattutto con la pressione emotiva legata alla solitudine e al desiderio di costruire una relazione. È importante riconoscere che la crescita emotiva può avvenire in molte forme, anche attraverso le relazioni, ma instaurare un rapporto solo per "riempire un vuoto" o per affrontare un futuro doloroso potrebbe non essere la soluzione più adatta nel lungo termine.

Una relazione sana si basa su più fattori, tra cui l'attrazione, la connessione emotiva e il rispetto reciproco. Il fatto che si senta a suo agio con questo ragazzo è un segnale positivo, ma se manca l'attrazione fisica o l'amore, potrebbe trovarsi a vivere una relazione che, pur essendo di supporto, non la soddisfa pienamente.

La crescita emotiva può avvenire anche attraverso altre esperienze, come amicizie profonde, terapie o l'esplorazione di nuovi contesti sociali. Non deve necessariamente derivare da una relazione sentimentale, soprattutto se sente che non c'è un legame autentico a livello emotivo e fisico.

Le consiglio di prendersi il tempo per esplorare ciò che davvero desidera in una relazione e di non forzarsi a investire in qualcosa che non sente pienamente. La terapia può continuare a essere un supporto prezioso in questo percorso, e può aiutarla a esplorare anche altre strade di crescita personale e relazionale.

Un caro saluto,

D.ssa Raileanu

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