Ho 38 anni e da gennaio di quest'anno ho iniziato a frequentare una ragazza conosciuta a capodanno.

7 risposte
Ho 38 anni e da gennaio di quest'anno ho iniziato a frequentare una ragazza conosciuta a capodanno.
Dopo qualche appuntamento siamo andati a letto insieme ma per la prima volta non ho avuto un erezione. Premetto che fino a quel momento non ho mai avuto problemi.
Abbiamo riprovato una seconda volta ma nulla. Sono seguito da un andrologo che mi ha prescritto il Tasalafil e analisi specifiche per il testosterone.
Analisi perfette. Nonostante il farmaco sono riuscito ad avere solo un rapporto con questa ragazza. E poi nulla. Questo è frustrante per me e lei alla quale tengo molto.
A questo punto inizio a pensare sia un problema psicologico.
Consigli?
Buonasera, le consiglio di rivolgersi a un/a sessuologo/a per esplorare i suoi vissuti rispetto a questa ragazza, probabilmente le evoca qualcosa che la porta a bloccarsi. Le motivazioni potrebbero essere diverse e varie, non è possibile risponderle qui.

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Buongiorno, Come le ha indicato la mia collega Dott.ssa Grasso è difficile risponderle qui senza andare ad analizzare cosa succede con questa ragazza e le emozioni e stati mentali da lei provati nel momento dell'atto ma anche precedentemente e successivamente, Le consiglierei quindi di effettuare una visita sessuologica e di impostare la terapia farmacologica prescritta dall'andrologo solo sulla base degli obiettivi condivisi, altrimenti rischia di non andare a risolvere il problema ma solo di 'tamponarlo' per un tempo indefinito. Sono un promotore convinto della terapia farmacologica ma quando essa è supportata da un parallelo intervento psico-sessuologico che consenta di comprendere quali sono le cause che possono portare le difficoltà sessuali, così poi da poterci lavorare una volta individuate. Questo lavoro integrato spesso permette nel tempo di potere abbandonare la terapia farmacologica, avendo lavorato sulle cause mentali ed emotive che portavano alla perdita dell'erezione.
Buongiorno,
Le consiglio di rivolgersi ad un Sessuologo, così da comprendere meglio le motivazioni di tipo relazionale e psicologico alla base del disturbo. In questo modo si potrà capire quale tipo di intervento potrà essere più adatto a lei.
Gentile utente , le consiglio di rivolgersi ad un sessuologo che potrà approfondire con lei tutti gli aspetti relazionali e psicologici.
Da quello che scrive dice di tenere a questa persona ; si potrebbe partire da questo considerando il fatto che piacendole molto potrebbe innescarsi un stato di ansia anticipatoria che non le permette di avere un sereno rapporto sessuale.
Sono ipotesi da analizzare inquadrando il contesto di riferimento.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un abbraccio.
Dr. Luca Russo
Gentilissimo Utente, bene ha fatto a rivolgersi a un medico specialista per escludere cause organiche e tentare una terapia farmacologica. Laddove il problema dovesse persistere, discutendone anche con il suo medico, potrà approfondire gli aspetti psicologici connessi a quanto si sta verificando attraverso una consulenza sessuologica. Probabilmente, avendo posto il quesito, una parte di lei le sta suggerendo che un farmaco potrebbe non bastare. Buona giornata
Gentile utente, ha fatto benissimo a consultare un medico specialista per escludere che la sua condizione non sia di natura organica. L’unico suggerimento che posso darle è quello di consultare un sessuologo per comprendere meglio le cause di questa sua difficoltà e individuare il percorso migliore per ritrovare una sessualità più soddisfacente. Saluti, Dott. Antonello Deriu
Salve, quando si parla di sintomi sessuologici, come quelli che descrive, sarebbe importante approfondire la sua storia in un contesto appropriato dove può entrare in contatto con sé stesso per arrivare alla radice di questa situazione. Detto questo, quindi, le consiglio di valutare un percorso psicosessuologico.
Cordiali saluti,
Dott. Gabriele Boccardi.

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