Ho 36 anni ed ho i piedi piatti; inizio a soffrire appena sveglia di dolori all'interno del piede ap

6 risposte
Ho 36 anni ed ho i piedi piatti; inizio a soffrire appena sveglia di dolori all'interno del piede appena sotto la caviglia che poi dopo poco comunque passa; ed altri piccoli disturbi. Nel mio caso è certa una operazione? è possibile essere operata ad entrambi i piedi contemporaneamente?
Molto probabilmente lei ha una tenosinovite del tibiale posteriore , una ecografia o una RMN può dare info più precise . Tale condizione è una spia di una situazione che va affrontata chirurgicamente: la s. pronatoria o piede piatto doloroso dell'adulto. La soluzione definitiva prevede un intervento chirurgico con un tempo mediale sul tibiale posteriore che va dalla tenosinoviectomia fino alla tenodesi mediante la utilizzazione del flessore comune delle dita a seconda del danno a carico del tibiale posterire. Contemporaneamente si deve correggere il piede piatto mediante una osteotomia di medializzazione del calcagno o, come faccio molto spesso mediante la utilizzazione di una endortesi endosenorasica in titanio. Questa ultima soluzione molto meno invasiva della osteotomia di calcagno prevede la informazione del paziente circa la possibile intolleranza funzionale a tali impianto che però è rara se si utilizza un impianto sottodimensionato. Va operato ovviamente un piede per volta

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Non puo essere sicura di non avere, anche, una fascite plantare. Le consiglio una ecografia.
Molto probabilmente il dolore che riferisce è relativo ad una tendinopatia a carico del tibiale posteriore. Molto frequente nei piedi piatti dell'adulto. Un esame ecografico o meglio ancora una RM indenficano il grado dell'alterazione. Sicuramente il piede potrebbe subire un intervento chirurgico ma molto frequentemente la terapia può essere un'ortesi plantare. Ovviamente dipende da grado di alterazione e della condizione biomeccanica del suo piede. La invito inoltre ad utilizzare calzature il più robusto possibile sul calcagno, con tomaia spessa e con almeno 2 cm di tacco. Cordiali saluti
buonasera,
i dolori che lei descrive potrebbero derivare proprio dal piede piatto che Lei cita.
Tuttavia dirLe se nel suo caso sara' necessaria un'operazione chirugica risulta molto difficile.
per quanto riguarda riguarda invece la bilateralita', le dico che dipende essenzialmente dalla tipologia di intervento che si programma.
Buon giorno
consiglio sicuramente una valutazione specialistica a cui seguiranno eventualmente esami strumentali radiografici, eventualmente potrebbe essere sufficiente una correzione nell'uso di calzatura. Nel caso si debba ricorrere a un intervento chirurgico volto a correggere il valgismo calcaneare, si esegue prima un piede e successivamente a distanza di 6-12 mesi l'altro
cordiali saluti
Io inizialmente (pur non essendo ortopedico) opterei per una correzione mediante apposito plantare su calco dopo esame baropodometrico. Cordiali saluti

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