Ho 30 anni e per via del mio acufene costante ho eseguito esame audiometrico, impedenz. e RM a segui
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Ho 30 anni e per via del mio acufene costante ho eseguito esame audiometrico, impedenz. e RM a seguito dei quali non è stata riscontrato nulla. Ho notato che masticando aumenta la frequenza del fischio e quando muovo la mandibola sento un'accavallamento di nervi sul lato sinistro. Serve esame vestibolare?
Potrebbe essere correllato a una malocclusione dell'articolazione Temporo-mandibolare...faccia una visita con uno specialista in Ortognatodonzia....
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Potrebbe essere una sindrome di Costen che coinvolge l'articolazione temporo-mandibolare. Ha bisogno di una visita specifica
Valuti lo stato di salute della sua articolazione temporo-mandibolare da un otorinolaringoiatra o da un maxillofacciale, se digrigna i denti la notte (bruxismo), se il suo dentista le ha parlato di mettere il bite, se le manca qualche molare, insomma è probabile che l'articolazione sia una causa.
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali di certo si è già rivolta, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere in considerazione anche una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi.
La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo). In questi casi è importante valutare il risultato della terapia sugli altri sintomi eventualmente riferiti.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e di rapporti fra questa e l'Orecchio: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Può trovare qualche notizia in più sul rapporto fra ATM e orecchio entrando nel mio sito internet, il cui indirizzo trova nei recapiti dei miei studi: sem crede può chiamare quello a lei più vicino per fissare un appuntamento.
Cordiali saluti ed auguri
Vale forse la pena di prendere in considerazione anche una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi.
La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo). In questi casi è importante valutare il risultato della terapia sugli altri sintomi eventualmente riferiti.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e di rapporti fra questa e l'Orecchio: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Può trovare qualche notizia in più sul rapporto fra ATM e orecchio entrando nel mio sito internet, il cui indirizzo trova nei recapiti dei miei studi: sem crede può chiamare quello a lei più vicino per fissare un appuntamento.
Cordiali saluti ed auguri
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