Ho 27 anni Non ho ricordi né di elementari né di medie e né di superiori solo vaghe idee di cosa fac
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Ho 27 anni Non ho ricordi né di elementari né di medie e né di superiori solo vaghe idee di cosa facevo , e luoghi . Sto andando da una dottoressa che la voglio bene ma non mi sento di essere riuscita ad avere dei progressi , quando più mi chiede della mia vita non riesco a ricordare e quelli che ho non sono sicura che sono veri, più mi chiede su quelli che non so e più innervosisco e mi viene da piangere e non riesco a rispondere , cosa ho? Potrebbe essere un problema per mio figlio? Posso essere comunque una brava mamma?

Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Santa Maria Capua Vetere
Salve,
Mi dispiace molto che tu stia attraversando questo momento di confusione e difficoltà emotiva. Non ricordare dettagli del passato, specialmente se accompagnato da emozioni intense come il nervosismo e il pianto, può essere un'esperienza molto frustrante. Ciò che descrivi potrebbe essere legato a una serie di fattori, tra cui stress, traumi o difficoltà emotive che si riflettono nella memoria. Tuttavia, non è possibile determinare esattamente di cosa si tratti senza un’analisi approfondita.
È importante che tu sappia che la difficoltà a ricordare il passato non necessariamente compromette la tua capacità di essere una brava mamma. Essere una brava madre significa offrire amore, sostegno, e cura nel presente, e questo dipende molto di più dal tuo attuale stato emotivo e dalle risorse che metti a disposizione per tuo figlio, piuttosto che dai tuoi ricordi passati.
Se la terapia ti sta creando ansia o difficoltà, è importante parlarne con la tua dottoressa. Potresti considerare di spostare il focus verso temi che ti mettono più a tuo agio.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti o approfondimenti.
Mi dispiace molto che tu stia attraversando questo momento di confusione e difficoltà emotiva. Non ricordare dettagli del passato, specialmente se accompagnato da emozioni intense come il nervosismo e il pianto, può essere un'esperienza molto frustrante. Ciò che descrivi potrebbe essere legato a una serie di fattori, tra cui stress, traumi o difficoltà emotive che si riflettono nella memoria. Tuttavia, non è possibile determinare esattamente di cosa si tratti senza un’analisi approfondita.
È importante che tu sappia che la difficoltà a ricordare il passato non necessariamente compromette la tua capacità di essere una brava mamma. Essere una brava madre significa offrire amore, sostegno, e cura nel presente, e questo dipende molto di più dal tuo attuale stato emotivo e dalle risorse che metti a disposizione per tuo figlio, piuttosto che dai tuoi ricordi passati.
Se la terapia ti sta creando ansia o difficoltà, è importante parlarne con la tua dottoressa. Potresti considerare di spostare il focus verso temi che ti mettono più a tuo agio.
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Mostra risultati Come funziona?

Gentile utente, forse ci sono aspetti traumatici rimossi, dolorosi, che non per forza sono fatti ma anche sensazione. Se si sente troppo incalzata dalla sua terapeuta provi a parlargliene. Cordialmente, giada di Veroli

Gentile utente, innanzi tutto sarà una buona mamma a prescindere deale cose che si ricorderà del passato. Rispetto alla terapia, chiedi alla dottoressa di parlare di altri temi, i ricordi prima o poi affioreranno. Se non ti senti a tuo agio nella terapia, parlane alla tua dottoressa.Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti SR

Buonasera, probabilmente ha rimosso molti ricordi per sofferenza personale. Parli con la sua psicoterapeuta di come si sente, degli obiettivi che non sente realizzati e delle aspettative che nutre in tal senso. Essere una brava madre... Perché le vengono dubbi in proposito? Anche questo sarebbe un tema interessante da affrontare in terapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

Gentile utente, mi chiedo come mai il suo intervento si conclude con questa domanda.
Dove nasce il suo dubbio? Per approfondire questa risposta la invito a sollecitare l'argomento alla sua terapeuta.
Cordiali saluti
Resto a disposizione qualcora avesse bisogno
Dove nasce il suo dubbio? Per approfondire questa risposta la invito a sollecitare l'argomento alla sua terapeuta.
Cordiali saluti
Resto a disposizione qualcora avesse bisogno

Buongiorno,
essendo seguita già da una collega, sarebbe importante che parlasse di questo suo disagio in seduta. Ulteriori pareri in questo momento potrebbero inquinare il setting terapeutico. Si affidi, vedrà che con il tempo riuscirà a trovare risposta alle sue domande interiori.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
essendo seguita già da una collega, sarebbe importante che parlasse di questo suo disagio in seduta. Ulteriori pareri in questo momento potrebbero inquinare il setting terapeutico. Si affidi, vedrà che con il tempo riuscirà a trovare risposta alle sue domande interiori.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
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Gentile utente, comprendo la sua preoccupazione. La invito a condividere questi suoi dubbi e disagi direttamente con la sua terapeuta, poiché ulteriori pareri potrebbero interferire con il lavoro che state svolgendo insieme.
Mi chiedo anche da dove nasca il suo dubbio finale; sarebbe utile approfondirlo in seduta.
Cordiali saluti, Dott.ssa Diana Sala
Mi chiedo anche da dove nasca il suo dubbio finale; sarebbe utile approfondirlo in seduta.
Cordiali saluti, Dott.ssa Diana Sala
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Buongiorno,
capisco che la situazione che descrive possa essere molto angosciante, specialmente quando non si riesce a ricordare parti importanti della propria vita e si prova frustrazione durante le sedute con la sua dottoressa. La difficoltà nel ricordare il passato e l'incertezza sulla veridicità dei pochi ricordi che ha possono essere sintomi di un blocco emotivo o di meccanismi di difesa che la sua mente ha sviluppato, spesso per proteggersi da esperienze difficili o traumatiche.
Questa difficoltà a ricordare non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in lei, né implica che non possa essere una brava madre per suo figlio. Anzi, il fatto che si stia ponendo queste domande e che stia cercando aiuto è un segno di grande responsabilità e cura nei confronti di suo figlio. Essere una buona mamma non significa avere un passato perfetto o dei ricordi impeccabili, ma piuttosto essere presente per suo figlio, accudirlo e cercare di offrirgli il meglio possibile, e lei lo sta facendo.
Per quanto riguarda il fatto di innervosirsi e di provare il desiderio di piangere quando la terapeuta le fa domande, è importante comunicare apertamente questi sentimenti alla dottoressa. Potrebbe essere utile rallentare il ritmo delle domande o esplorare altri aspetti della sua esperienza che non siano direttamente legati ai ricordi mancanti. La terapia è un processo che richiede tempo, e non sempre si notano progressi immediati; a volte, semplicemente prendere consapevolezza delle proprie difficoltà e imparare a sentirsi più a proprio agio nel parlare di esse è già un grande passo avanti.
Le consiglio di continuare a lavorare insieme alla sua terapeuta per esplorare questi blocchi e per cercare di comprendere meglio da dove provengano. Potrebbe anche essere utile esplorare altre modalità di terapia che non si basino unicamente sui ricordi, come terapie esperienziali o creative, che possono facilitare l'espressione e il rilascio delle emozioni.
Le auguro il meglio e resto a disposizione per qualsiasi altra domanda o bisogno di supporto.
D.ssa Raileanu
capisco che la situazione che descrive possa essere molto angosciante, specialmente quando non si riesce a ricordare parti importanti della propria vita e si prova frustrazione durante le sedute con la sua dottoressa. La difficoltà nel ricordare il passato e l'incertezza sulla veridicità dei pochi ricordi che ha possono essere sintomi di un blocco emotivo o di meccanismi di difesa che la sua mente ha sviluppato, spesso per proteggersi da esperienze difficili o traumatiche.
Questa difficoltà a ricordare non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in lei, né implica che non possa essere una brava madre per suo figlio. Anzi, il fatto che si stia ponendo queste domande e che stia cercando aiuto è un segno di grande responsabilità e cura nei confronti di suo figlio. Essere una buona mamma non significa avere un passato perfetto o dei ricordi impeccabili, ma piuttosto essere presente per suo figlio, accudirlo e cercare di offrirgli il meglio possibile, e lei lo sta facendo.
Per quanto riguarda il fatto di innervosirsi e di provare il desiderio di piangere quando la terapeuta le fa domande, è importante comunicare apertamente questi sentimenti alla dottoressa. Potrebbe essere utile rallentare il ritmo delle domande o esplorare altri aspetti della sua esperienza che non siano direttamente legati ai ricordi mancanti. La terapia è un processo che richiede tempo, e non sempre si notano progressi immediati; a volte, semplicemente prendere consapevolezza delle proprie difficoltà e imparare a sentirsi più a proprio agio nel parlare di esse è già un grande passo avanti.
Le consiglio di continuare a lavorare insieme alla sua terapeuta per esplorare questi blocchi e per cercare di comprendere meglio da dove provengano. Potrebbe anche essere utile esplorare altre modalità di terapia che non si basino unicamente sui ricordi, come terapie esperienziali o creative, che possono facilitare l'espressione e il rilascio delle emozioni.
Le auguro il meglio e resto a disposizione per qualsiasi altra domanda o bisogno di supporto.
D.ssa Raileanu

Salve, molti ricordi non gradevoli possono essere rimossi, ossia messi in angolo e apparentemente dimenticati. Quando accade può esservi una visione frammentata del proprio passato e questa rappresenta una difesa dalle emozioni negative che possono emergere. Parli anche delle sue paure relative alla maternità, vedrà che verrà accolta e accompagnata. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli Provi a parlare di questo problema emergente con la sua terapeuta, in questo modo elaborerebbe anche i suoi problemi. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

Buonasera, mi risulta un po' confusa la sua richiesta, non so a cosa si riferisce rispetto a suo figlio. Mi faccia capire meglio.

Buonasera,
Il Suo non ricordare può essere legato ad un fattore emotivo, che non Le permette di risalire a fatti della Sua adolescenza.
Quindi consiglio un lavoro sulle Sue emozioni anche in relazione a fatti e rapporti presenti per capire come si sente e se per Lei sono positivi, per poi entrare meglio in ciò che Lei apparentemente allontana.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Dottoressa Monika Elisabeth Ronge
Il Suo non ricordare può essere legato ad un fattore emotivo, che non Le permette di risalire a fatti della Sua adolescenza.
Quindi consiglio un lavoro sulle Sue emozioni anche in relazione a fatti e rapporti presenti per capire come si sente e se per Lei sono positivi, per poi entrare meglio in ciò che Lei apparentemente allontana.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Dottoressa Monika Elisabeth Ronge
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Gent.le utente, le consiglio di parlare di questo suo nervosismo e frustrazione in terapia, può essere anche un modo per lavorare sul "qui e ora". Ricordiamoci che, per parafrasare Freud, non siamo padroni in casa nostra. Questo sintomo, se possiamo chiamarlo così, che genera frustrazione può (è solo un'ipotesi teorica sottolineo) anche rappresentare la necessità di non concentrarsi tanto sul passato ma sul presente. Una cosa è certa però, il passato "è stato" e il futuro "non è ancora". Con affetto. Dott. Samuele BELLAGAMBA

Gentile utente grazie per la condivisione di questo suo disagio. Si sente una grande sofferenza in quello che scrive e sente che in questo momento non riesce a venirne fuori. Sembra quasi bloccata dal racconto. Non specifica che tipo di dottoressa la sta seguendo. Il consiglio che posso darle è di iniziare o continuare nel suo percorso terapeutico oppure di verificare se fosse necessario cambiare terapeuta visto che dice che ha difficoltà in questo momento ad entrare in sintonia con questa dottoressa. Cordialità dott. Gaetano Marino

Buongiorno,
Il motivo per cui non si ha più accesso a determinati ricordi del passato può essere di vario genere. Può collegarsi ad aspetti dissociativi generati da un grosso carico di sofferenza subita (o traumi, talvolta), piuttosto che ad aspetti neurologici. Sicuramente, va normalizzata e legittimata la rabbia che avverte in mancanza di suddetti ricordi, sottolineando come quest’ultima non fa di lei una mamma meno brava.
Le suggerisco di continuare il suo percorso terapeutico, cercando di creare quella relazione di fiducia ed alleanza con la figura terapeutica, che si ritiene essere alla base del buon proseguio di qualsiasi percorso.
Sperando di esserle stata d’aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Il motivo per cui non si ha più accesso a determinati ricordi del passato può essere di vario genere. Può collegarsi ad aspetti dissociativi generati da un grosso carico di sofferenza subita (o traumi, talvolta), piuttosto che ad aspetti neurologici. Sicuramente, va normalizzata e legittimata la rabbia che avverte in mancanza di suddetti ricordi, sottolineando come quest’ultima non fa di lei una mamma meno brava.
Le suggerisco di continuare il suo percorso terapeutico, cercando di creare quella relazione di fiducia ed alleanza con la figura terapeutica, che si ritiene essere alla base del buon proseguio di qualsiasi percorso.
Sperando di esserle stata d’aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero

Gentile utente, come i miei colleghi hanno già suggerito, la causa di rimozione dei ricordi e la presa di distanza da certe fasi della nostra vita può avere diverse motivazioni. Quello che è importante in questo momento mi sembra sia il suo dispiacere per non riuscire ad esaudire la richiesta della sua terapeuta, alla quale è molto legata. A questa prima preoccupazione segue il timore di non essere una buona madre. Queste due questioni seguono un filo conduttore, sul quale vale la pena concentrarsi: il timore di non essere all'altezza con le persone alle quali tiene.
Non essere una brava paziente o non essere una brava madre hanno in comune un senso di insicurezza personale molto profondo.
Poiché spesso noi dimentichiamo situazioni in cui abbiamo vissuto un doloroso senso di inadeguatezza, mi chiedo se le sue rimozioni siano dovute quindi ad un senso di disagio di questo tipo, con radici molto lontane.
Focalizzarsi sulla sensazione di non essere mai abbastanza e sulla percezione di non poterselo perdonare, potrebbe essere un'utile chiave di lettura.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Cordiali saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Non essere una brava paziente o non essere una brava madre hanno in comune un senso di insicurezza personale molto profondo.
Poiché spesso noi dimentichiamo situazioni in cui abbiamo vissuto un doloroso senso di inadeguatezza, mi chiedo se le sue rimozioni siano dovute quindi ad un senso di disagio di questo tipo, con radici molto lontane.
Focalizzarsi sulla sensazione di non essere mai abbastanza e sulla percezione di non poterselo perdonare, potrebbe essere un'utile chiave di lettura.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Cordiali saluti
Dottoressa Lorena Menoncello

L'amnesia selettiva non preclude necessariamente l'essere un buon genitore. La terapia richiede tempo e pazienza, i progressi possono essere lenti ma costanti.
Il supporto di familiari e amici può essere fondamentale nel processo di recupero
Per quanto riguarda suo figlio:
Non c'è evidenza che l'amnesia selettiva sia ereditaria
Può comunque creare nuovi ricordi significativi con lui
Essere consapevole della sua condizione le permette di adottare strategie per compensare eventuali difficoltà
Mi permetto di darle alcuni consigli:
Continui la terapia, comunicando apertamente le sue frustrazioni
Consideri tecniche di rilassamento per gestire l'ansia durante le sedute
Tenga un diario per registrare i ricordi che emergono, anche se frammentari
Si concentri sul presente e sul futuro, creando nuove esperienze positive con suo figlio.
Ricordi: la capacità di essere una buona madre non è definita dal suo passato, ma dal suo impegno e dal suo amore nel presente.* Cordiali saluti, Dott.ssa Danila Bardi, Psicologa
Il supporto di familiari e amici può essere fondamentale nel processo di recupero
Per quanto riguarda suo figlio:
Non c'è evidenza che l'amnesia selettiva sia ereditaria
Può comunque creare nuovi ricordi significativi con lui
Essere consapevole della sua condizione le permette di adottare strategie per compensare eventuali difficoltà
Mi permetto di darle alcuni consigli:
Continui la terapia, comunicando apertamente le sue frustrazioni
Consideri tecniche di rilassamento per gestire l'ansia durante le sedute
Tenga un diario per registrare i ricordi che emergono, anche se frammentari
Si concentri sul presente e sul futuro, creando nuove esperienze positive con suo figlio.
Ricordi: la capacità di essere una buona madre non è definita dal suo passato, ma dal suo impegno e dal suo amore nel presente.* Cordiali saluti, Dott.ssa Danila Bardi, Psicologa

Gentilissima, racconti un'esperienza difficile: senti di non riuscire a rispondere ad alcune domande in terapia e questo ti fa innervosire fino a farti piangere, ha davvero senso quello che racconti. Non sarebbe semplice per nessuno. Sembra esserci molta confusione nei tuoi ricordi, non li senti veri e hai dei vuoti, inoltre ti interroghi sull'essere mamma e questo tema deve davvero preoccuparti molto. Ti chiedi se quello che vivi tu può avere un impatto su di lui e questo è ciò che fanno le mamme con i loro piccoli: si preoccupano per loro, cercano di proteggerli. Pertanto sì, sei una brava mamma! Ti auguro davvero di riuscire a raggiungere i tuoi obiettivi. Un caro saluto

Cara utente, comprendo la sua preoccupazione e il dolore che prova quando cerca di accedere a questi ricordi. La mente a volte "nasconde" alcuni periodi della nostra vita come meccanismo di protezione, specialmente se ci sono stati eventi difficili o traumatici. Non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in lei. Il fatto che stia cercando aiuto e che si preoccupi per suo figlio dimostra già un'attenzione importante e apprezzabile come madre. La capacità di essere una buona mamma non dipende esclusivamente dai ricordi del suo passato, ma dall'amore e dalle cure che riesce a dare nel presente. È normale sentirti frustrata e angosciata durante le sedute quando non riesce a ricordare. Queste emozioni intense che emergono sono parte del processo di guarigione. Potrebbe parlarne apertamente con la tua terapeuta, spiegandole come si sente quando le fa queste domande. Insieme potreste trovare un approccio più funzionale.

“Per affrontare il suo problema, le consiglio di considerare la psicoterapia breve strategica. Se desidera ulteriori chiarimenti o informazioni, non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti,
Dr. Michele Scala
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