Ho 21 anni e in seguito ad un evento traumatico sono andata da uno psichiatra solo per accompagnare
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Ho 21 anni e in seguito ad un evento traumatico sono andata da uno psichiatra solo per accompagnare mia madre, durante la visita ho chiesto al dottore una psicoterapeuta a cui rivolgermi e mi ha sconsigliato la terapia e consigliato l’assunzione di un farmaco a base di desvenlafaxina.
Non so come comportarmi
Non so come comportarmi
Buonasera .
Non essendo medico non entro in merito alla prescrizione del medico della desvenlafaxina, mi chiedo invece il perchè la terapia farmacologica non possa essere integrata con una psicoterapia finalizzata ad elaborare rendere consci vissuti, pensieri ed emozioni.
Penso che anche lei debba porsi questa domanda.
nel salutarla con affetto le ricordo che sono a disposizione per ulteriore approfondimenti anche online.
Dott.ssa Laura Bova
Non essendo medico non entro in merito alla prescrizione del medico della desvenlafaxina, mi chiedo invece il perchè la terapia farmacologica non possa essere integrata con una psicoterapia finalizzata ad elaborare rendere consci vissuti, pensieri ed emozioni.
Penso che anche lei debba porsi questa domanda.
nel salutarla con affetto le ricordo che sono a disposizione per ulteriore approfondimenti anche online.
Dott.ssa Laura Bova
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Buonasera, non ho i dettagli necessari per comprendere come mai il medico si sia espresso in tal senso. Ormai è consolidato che un approccio farmacologico può essere integrato ad una psicoterapia poiché il farmaco può attenuare il sintomo invalidante ma non risolve i motivi che stanno alla base di quel sintomo, ancor meno di fronte ad un trauma che necessita di essere integrato nella propria esistenza. Approfondire il proprio vissuto attraverso una terapia è una scelta libera che non richiede il permesso di nessuno. Il suo bisogno rimane valido, vada verso quello che sente utile in questo momento della sua vita.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Resto a disposizione.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Cara utente, non essendo medico non posso entrare nel merito della terapia che le è stata data. Mi sento però di dirle che la farmacoterapia affiancata alla psicoterapia permette di ottenere ottimi risultati. Valuti la possibilità di un percorso. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera, non conoscendola e non sapendo il perché della prescrizione, non posso esprimermi sulla correttezza/scorrettezza dell’azione. Ritengo che per una prescrizione ci dovrebbe essere una prima visita specialistica e una diagnosi. Non ha pensato di provare a lavorare su di lei rispetto all’evento traumatico?
Gentile utente, la farmacologia affiancata dalla psicoterapia e un mezzo efficace per affrontare il malessere psichico e comprenderlo. Provi a farsi spiegare dallo psichiatra il perché di tale suggerimento per capire meglio come muoversi
Saluti, dr.ssa Giada Di veroli
Saluti, dr.ssa Giada Di veroli
Gentile Utente, le consiglio di prendere in considerazione la possibilità di consultare un altro psichiatra. Inoltre è importante, secondo la mia opinione, provare ad indagare in un percorso di psicoterapia le esperienze psicoemotive connesse al trauma.
Dott. Marenco
Dott. Marenco
Buongiorno, a seguito dell'esposizione ad un evento traumatico, o di più eventi traumatici è consigliabile l'avvio di un percorso di psicoterapia, perché la narrazione di quanto accaduto, nel rispetto dei tempi in cui si percepisce come tollerabile emotivamente il poterlo fare, aiuta a ristrutturare l'esperienza, rendendola più elaborabile e dunque affrontabile. In base all'intensità della sintomatologia è possibile affiancare un trattamento farmacologico, che deve essere valutato con lo psichiatra. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, le auguro di trovare la serenità che merita. Cordiali saluti.
Gentile Utente,
come psicologa psicoterapeuta, nell'esercizio della mia pratica clinica mi è capitato di collaborare con psichiatri per un integrazione dei trattamenti. Iniziare un percorso di psicoterapia non è semplice, soprattutto se parliamo di esperienze traumatiche; penso che sei Lei pensa sia opportuno per se stessa iniziare un percorso psicoterapeutico, possa provarci, le evidenze scientifiche non escludono i due trattamenti, quello psicoterapico e farmacologico. Qualora decidesse di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta, verifichi che sia iscritto all'albo regionale degli psicologi e che sia annotato come psicoterapeuta. Ogni approccio teorico può potenzialmente occuparsi del trauma, ma potrebbe valutare uno psicoterapeuta con formazione aggiuntiva in terapia EMDR (consultabile sul sito ufficiale dell'associazione EMDR)
come psicologa psicoterapeuta, nell'esercizio della mia pratica clinica mi è capitato di collaborare con psichiatri per un integrazione dei trattamenti. Iniziare un percorso di psicoterapia non è semplice, soprattutto se parliamo di esperienze traumatiche; penso che sei Lei pensa sia opportuno per se stessa iniziare un percorso psicoterapeutico, possa provarci, le evidenze scientifiche non escludono i due trattamenti, quello psicoterapico e farmacologico. Qualora decidesse di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta, verifichi che sia iscritto all'albo regionale degli psicologi e che sia annotato come psicoterapeuta. Ogni approccio teorico può potenzialmente occuparsi del trauma, ma potrebbe valutare uno psicoterapeuta con formazione aggiuntiva in terapia EMDR (consultabile sul sito ufficiale dell'associazione EMDR)
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, servirebbero altre informazioni per poterle dare una risposta esaustiva. Credo che, il rivolgersi ad un altro specialista per avere un secondo parere.
Resto a disposizione!
AV
Resto a disposizione!
AV
Gentile utente rispetto alla terapia farmacologica non essendo medico non posso entrare nel merito, ma ritengo che affiancarla alla psicoterapia possa aiutarla maggiormente. Cordiali Saluti, Dott.ssa Francesca Gruosso.
Buongiorno, non entrando nel merito della prescrizione, rimane opportuno integrare la psicoterapia all'uso dei farmaci considerato il fatto che il farmaco va sempre a sostegno della terapia e raramente il contrario.
cordialmente.
Dott. Giueppe Berenati
cordialmente.
Dott. Giueppe Berenati
Buongiorno, non entro nel merito della prescrizione del farmaco non essendo medico, tuttavia naturalmente una terapia farmacologica non è comparabile né in antitesi con una psicoterapia. Rispetto alla gestione del trauma una psicoterapia EMDR potrebbe essere molto utile poiché è mirata proprio alla elaborazione delle situazioni traumatiche. Rimango a disposizione, cordiali saluti Dr.ssa Michela Campioli
Gentilissima, ha tutto il diritto di chiedere allo psichiatra le motivazioni di tale scelta. È consigliabile associare la psicoterapia all' assunzione di un farmaco, in quanto quest'ultimo allevia la sintomatologia, ma non favorisce l' elaborazione di quei vissuti, quei ricordi e quelle emozioni che hanno scatenato il sintomo. Bisognerà quindi scoprire simboli e significati che " bruciano" sotto la cenere del sintomo .Un caro saluto.Giuseppina Cavallo
Salve, aldilà del suggerimento sul supporto farmacologico, su cui rimando al medico curante, cercherei di dare spazio alla domanda di aiuti più profonda e complessiva che ha tentato di portare all'attenzione del collega. Non ho elementi per comprendere come mai lui non l'abbia ritenuta necessaria, ma ad ogni modo, è un solo un'opinione, un punto di vista. Posso immaginare si sia sentita smarrita e disorientata nel sentirsi rimandare che il suo bisogno di comprendere, e non solo di tamponare, non fosse una questione importante, ma credo sarebbe importante per lei dare valore al suo sentire. Legittimarlo e dargli spazio. C'è una parte di lei che cerca ascolto, e anche se questa occasione a certi livelli può essersi rivelata un ostacolo in più e un'indiretta conferma che debba rimanere da sola e inascoltata, dia seguito al suo legittimo bisogno e al suo sentire e cerchi un professionista che possa garantirle il giusto spazio e il giusto valore per occuparsi a tutto tondo delle sue questioni importanti. Un cordiale saluto
Se sente che il farmaco la può aiutare lo assuma tranquillamente.
Insieme cerchi uno psicoterapeuta con cui confrontarsi.
In questo modo avrà coperto tutte le sue perplessità.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Insieme cerchi uno psicoterapeuta con cui confrontarsi.
In questo modo avrà coperto tutte le sue perplessità.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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