Ho 17 anni. Sono un ragazzo molto timido e molto introve

19 risposte
Ho 17 anni. Sono un ragazzo molto timido e molto introverso; faccio fatica a relazionarmi con gli altri infatti non ho tantissimi amici (anzi praticamente ho solo un amico vero e proprio) non riesco a parlare con le ragazze senza balbettare, non esco quasi mai da solo la sera perché non avendo amici esco solo con i miei genitori e in passato sono stato vittima di episodi di bullismo a scuola.
Sto scrivendo perché dall’ultima volta che sono stato preso di mira dai bulli a scuola (circa 3-4 mesi fa) non riesco più a pulirmi il sedere da solo quando defeco perché mi blocco e quindi sono costretto a farmi pulire da mia mamma. Pensavo che con il passare del tempo il problema si sarebbe risolto invece ancora oggi mi pulisce mia mamma. Sto convivendo abbastanza bene con questo problema anche perché mentre mia mamma mi pulisce io mi sento sicuro e protetto. Ieri però per la prima volta mi sono vergognato tantissimo perché mentre ero a casa del mio amico ho dovuto chiedere aiuto a sua mamma. Quindi per evitare nuove situazioni imbarazzanti come queste vorrei trovare un modo per riuscire a tornare indipendente. Potreste darmi qualche consiglio?
Buon pomeriggio, mi permetto di darti del tu visto la tua giovane età. Mi dispiace molto per la situazione ed il disagio che provi nelle situazioni sociali. Sarebbe a mio avviso opportuno che tu ti ritagliarsi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi sia alla situazione presente sia a ciò che può averla scatenata: episodio di bullismo potrebbe aver incrinato in maniera decisa la tua autostima, ad esempio. Ritengo Dunque utile che tu possa rivolgersi a uno psicologo anche per trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL

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Salve è opportuno che valuti la possibilità di parlare di questa sua situazione con uno psicoterapeuta. Data la sua età è necessario il consenso dei suoi genitori. Sicuramente su questo sito potrà facilmente trovarne uno disponibile. Un cordiale saluto
Buongiorno, è assolutamente importante che tu faccia un intenso percorso psicologico.Sei un giovane sensibile ed intelligente,ma è come se il tuo percorso evolutivo avesse subito dei blocchi,costringendoti a mantenere una forte dipendenza infantile da tua madre e dagli adulti...Coraggio e auguri dottoressa Luciana Harari
Buona sera, mi dispiace per il disagio che vive. Le consigliere di dare corpo ai suoi vissuti con l’aiuto di uno psicoterapeuta che la aiuti a leggere in chiave emotiva le esperienze di cui parla.
Cordiali Saluti
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Credo che un percorso psicologico possa aiutarla a gestire la situazione e di disagio che descrive.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Carissimo, mi meraviglio che i suoi genitori non siamo ancora intervenuti per aiutarla ad uscire da questa situazione, la invito a non perdere ulteriore tempo ed avviare un percorso psicoterapeutico con l'obiettivo di imparare a gestire la timidezza e l'autonomia fondamentale per una sana qualità di vita. Un caro saluto dott.ssa Laura Prosdocimo
E’ decisamente opportuno che possa intraprendere un percorso di psicoterapia e che venga sensibilizzata anche la famiglia a livello di sostegno familiare perché possa interagire al meglio con te.
Un cordiale saluto
Buonasera. Mi dispiace per il disagio che sta vivendo e per gli episodi di bullismo che ha subito. Credo sia importante che consulti un professionista per valutare l'inizio di un percorso specifico attraverso il quale poter avere uno spazio in cui poter dar voce alla sua esperienza e ai suoi vissuti e lavorare sulla propria indipendenza e sul proprio benessere. I migliori auguri, Dott. Felice Schettini
Comunque hai trovato un buon modo per farti toccare omostrare le tue parti intime a una donna( tua madre ola madre deltuo amico
Salve,
La vergogna che hai provato sentendoti costretto a chiedere l'aiuto della mamma del tuo amico deve essere stata davvero fortissima. Ma può essere l'inizio della tua consapevolezza - che è spesso dolorosa - che è venuto il momento di prenderti cura di te, costruendo la tua autonomia, la tua sicurezza e la tua vita.
Sembra che gli atti di bullismo di cui sei stato vittima ti abbiamo così ferito, da farti tornare "indietro", verso un momento della tua vita in cui ti sentivi sicuro e protetto, in cui c'era qualcuno che si prendeva completamente cura di te.
Ora puoi riprendere il tuo percorso, con l'aiuto di una psicoterapia che coinvolga te e la tua famiglia: sicuramente tua madre vuole proteggerti e accudirti (ti vuole bene), ma occorrerà che comprenda, insieme a te, che amore significa anche sostenere la crescita, l'autonomia, la sicurezza.
Puoi farcela, sei giovane e hai molte risorse!

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buona sera, vista la giovane età mi permetto di darti del tuo.
A mio avviso la situazione è delicata e difficile, mi dispiace molto per il tuo vissuto. Sarebbe necessario consultare uno psicoterapeuta in modo da avere uno tuo spazio in cui puoi raccontare la tua sofferenza e le tue difficolta. Attraverso questo percorso potrai elaborare la tua storia e prendere consapevolezza delle tue risorse e dei tuoi limiti.
Sei in una fase delicata della tua vita...datti la possibilità di farti aiutare.
Io, come altri colleghi, sono disponibile anche online.
Un caro saluto,
dott.ssa Chiara De Battisti
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Gentile utente di mio dottore,

sarebbe opportuno iniziare un percorso di psicoterapia coinvolgendo tutti i membri della famiglia. In casi di questo tipo la terapia familiare è il trattamento per eccellenza; L'obiettivo della terapia sarà ridurre e risolvere lo stato di sofferenza della famiglia considerando le dinamiche familiari in relazione a tutte le principali aree del ciclo di vita. Molto probabilmente i suoi sintomi assolvono ad una funzione più profonda che intacca appunto quanto accade in famiglia ed ad esempio nella relazione tra lei e sua madre. Mettevi in contatto quanto prima con uno psicoterapeuta sistemico-relazionale, vi potrà aiutare nella risoluzione del problema su citato.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Salve. Visto che parla di protezione, sarebbe opportuno che parli con la sua famiglia per valutare un percorso psicoterapeutico per affrontare il forte bisogno di protezione che impedisce un suo processo di autonomia. Un suo percorso individuale che preveda anche degli incontri familiari. Distinti saluti
Buonasera, se posso darti del tu, mi spiace per la situazione che stai vivendo, immagino che non sia semplice gestire questo forte senso di insicurezza anche al fronte degli episodi di bullismo vissuti. E' molto positivo che tu sia riuscito a esprimere questa fragilità con la tua famiglia. In questi casi è consigliato intraprendere un percorso psicologico che verta sulla comprensione dell'origine di questa difficoltà e sul riuscire a individuare strategie e avvalersi di risorse che ti consentano di aumentare la fiducia in te stesso e nelle tue possibilità per sentirti meglio nelle situazioni, incluse quelle sociali.
Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
Caro ragazzo, la situazione è delicata e comprendo il tuo disagio. Nulla è irreparabile ma il tempo non cambia magicamente le situazioni. Credo che anche gli atti di bullismo che hai subito, meritano di essere ascoltati e rielaborati. I bulli strumentalizzano le fragilità altrui... Parla con i tuoi genitori o con tua mamma della necessità di un aiuto, contatta uno psicoterapeuta.
Rimango a tua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buon pomeriggio, bisognerebbe studiare bene la tua storia dall' infanzia, soprattutto per quanto riguarda il tuo rapporto con tua madre.
Ti consiglio un percorso psicologico dove tu e lo psicologo possiate capire la vera causa di tale disagio.
Cordiali Saluti, C.M
Buonasera consiglierei un percorso di psicoterapia sistemico familiare al fine di capire e lavorare seduta dopo seduta sulle dinamiche che stanno dietro ai suoi disagi e che inevitabilmente coinvolgono anche la sua famiglia.
Dott.sa Luisa Anibaldi
Dott. Raffaello Di Monte
Gentile utente, mi spiace molto per la situazione e immagino la difficoltà provata anche nel raccontarlo. Quindi la ringrazio doppiamente!
Il momento della defecazione è un momento molto intimo e personale...l'aspetto su cui più si fatica a fare da soli quando si e piccoli
Il suo " tornare indietro" in questo aspetto è forse il suo modo per rintanarsi in un angolo, quello dell'infanzia, della protezione e della vicinanza a qualcuno che sa non potrebbe mai ferirlaa.
Ma quello che le è accaduto con la mamma di questo suo amico, l'ha portata a provare vergogna. Come è stato vivere quel momento con se stesso e immaginando la reazione altrui?
Spero riesca a trovare il modo migliore per lei di lavorare su questa nuova emozione e trovare da questa la forza di lavorare sulle sue difficoltà
Resto a sua disposizione, qualora volesse iniziare un percorso, ricevo anche online se ne sente la necessità e la voglia
La saluto cordialmente
Dott.ssa Gabriella Caracciolo
Mi dispiace tanto per il disagio, immagino le difficoltà emotive ed anche pratiche che si presentano. Mi permetto di suggerire la possibilità di chiedere aiuto ad uno specialista, quindi di intraprendere un percorso psicoterapico che possa aiutare a non avere più la necessità di chiedere aiuto ad un'altra persona per soddisfare i propri bisogni fondamentali e che contestualmente aiuterebbe a ridurre le possibilità che possano ripresentarsi situazioni spiacevoli come quelle che hanno portato a questo problema. La possibilità di sperimentare che può fare da solo e il sostegno che riceverebbe per riuscire in ciò sarebbero certamente fondamentali per ottenere il cambiamento desiderato.
Grazie per la domanda, mi auguro che possa sentirsi presto più autonomo!

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