Ha senso fare psicoterapia se non si hanno mai risultati? Tra psicoterapia e difficoltà sentimentali

19 risposte
Ha senso fare psicoterapia se non si hanno mai risultati? Tra psicoterapia e difficoltà sentimentali (sempre single) nella vita quali altre soluzioni mi rimangono? Intendo dire che la psicoterapia sono solo parole o tecniche che su di me non funzionano. Poi all'esterno se non riesco a modificare i miei comportamenti cosa dovrei fare? Andare ad analizzare non serve, perché sono già consapevole delle difficoltà che ci sono e rimangono difficoltà. Non posso spostarmi per una malattia cronica e nella mia zona non c'è nessuna ragazza che mi vorrebbe conoscere. In che modo risolvo questo problema? Solo a vita? O lasciare il lavoro e spostarsi magari nel Sud America o in altre parti del mondo sperando che magari là la situazione sia migliore per le relazioni?
Buonasera,
mi dispiace per le difficoltà che sta vivendo: come dice lei, la psicoterapia non è meramente un'analisi o un'elaborazione statica, ma il cambiamento di sé stesso a partire dai propri vissuti/schemi/esperienze per poter trovare il proprio funzionamento nel proprio contesto.
Mi dispiace se ha o ha avuto esperienze deludenti in questo senso, le suggerisco di riprovare

Cordialmente
Dott. Giacomo Caiani

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buonasera, prima di pensare a qualsiasi decisione così importante...la invito a parlarne con il suo terapeuta, ad esporre questo "blocco". Dopo di che ...lei è sempre libero di poter cambiare percorso e professionista se non ha dei risultati, può capitare!
Buona sera,
Leggendo ciò che scrive capisco le difficoltà che sta affrontando.
Nel mondo della psicoterapia esistono vari approcci.
Se è in terapia magari provi a parlare con il terapeuta in modo da poter capire, assieme, se l’approccio che sta seguendo sia quello giusto. Anche se, spesso, non è importante l’approccio, esso infatti è più un qualcosa che rispecchia la scelta di formazione del terapeuta; ma, ciò che è fondamentale, è la relazione terapeutica che si viene a instaurare tra lei e il suo/sua terapeuta.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Claudia Tagliapietra
Buonasera,
La psicoterapia serve soprattutto nel riconoscere un bisogno.
La consapevolezza delle difficoltà è il primo passo.
Serve inoltre conoscersi e come si funziona. Se il modo di comportarsi non è condiviso da altre persone, bisogna avvicinarsi verso il linguaggio condiviso.
La psicoterapia del modello strutturale integrato serve soprattutto ad imparare a capire la propria lingua e in più quella dell'altro per potersi mettere in relazione, non solo in modo razionale ma anche a livello emotivo.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Dottoressa Monika Elisabeth Ronge
Prenota subito una visita online: Consulenza psicologica - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buonasera, sicuramente può essere frustrante investire energie in un percorso di psicoterapia senza percepire risultati concreti, specialmente quando il disagio nelle relazioni e la sensazione di solitudine rimangono invariati.

Raggiungere la consapevolezza è solo un primo passo, ma trasformarla in cambiamento reale è la sfida successiva, e non sempre è semplice. Potrebbe essere utile esplorare altre forme di supporto che non si limitino solo all’aspetto verbale. Esistono altri approcci, come lo psicodramma, che lavorano anche attraverso il corpo e l’esperienza diretta, offrendo un modo diverso di affrontare blocchi emotivi e relazionali.

Per quanto riguarda il desiderio di cambiare ambiente o addirittura di trasferirsi, a volte la distanza fisica può aiutarci a vedere le cose sotto una nuova luce, ma è essenziale valutare anche i pro e i contro, considerando le sue esigenze di salute. Un cambiamento esterno non sempre risolve automaticamente le difficoltà interne, ma può dare una prospettiva diversa, stimolando nuovi incontri e opportunità.

In ogni caso, il suo percorso non deve essere una "soluzione unica". Il lavoro su di sé è fatto di esperimenti e aggiustamenti, e magari trovare il professionista o il metodo più adatto potrebbe rappresentare quel cambiamento che ancora non ha percepito.

Le auguro di trovare la strada che meglio risponda ai suoi bisogni.
Buonasera,
grazie della sua condivisione.
La psicoterapia non ha poteri magici, nel senso che il professionista dà degli strumenti, tecniche, strategie per poter aiutare il paziente nel suo momento di difficoltà. Avere consapevolezza della propria storia familiare e di conseguenza capire i copioni può aiutare a interrompere la "catena". A proposito, chi della sua famiglia ha avuto una storia analoga alla sua? A volte rimaniamo fedeli a copioni familiari disfunzionali anche se non ci fanno stare bene.
A volte il paziente non "può" cambiare (anche qua sarebbe interessante capire i blocchi e le difese) e rimane in uno stato di malessere; quindi uno in questo caso può trasferirsi dall'altra parte del mondo o cambiare milioni di terapeuti ma il copione non cambia. E' il paziente che deve voler cambiare.
Siamo noi i protagonisti della nostra vita.
In bocca al lupo!
Gentile utente non è chiaro da quello che scrive se ha già iniziato oppure no un percorso di psicoterapia. Quello che le è di iniziare un percorso terapeutico che non le troverà una partner ma le aiuterà a scoprire le motivazioni che sottendono a questa difficoltà. Il mio approccio consiste in una prima call gratuita telefonica dove viene fatta una prima raccolta anamnestica e viene circoscritta la problematica a cui far seguire un percorso terapeutico online oppure in presenza. Per ulteriori delucidazioni non esiti a contattarmi. Cordialità dott. Gaetano Marino
Caro Amico,
non posso farmi un'idea chiara (purtroppo) della sua situazione, anche se si comprende bene il dolore della solitudine che l'accompagna da tanto, troppo tempo. L'esclusione che vive è reale e crudele: troppo spesso chi ha malattie croniche o altre disabilità è messo da parte, in una società che guarda sempre più all'esteriorità.
Non ci sono tecniche per questo, se non crescere nel nostro valore (le nostre virtù personali, la nostra cultura, il nostro impegno) e incontrare gli altri. Si può essere amabili anche se il nostro corpo è limitato!

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno,
se ci ha già provato ed il risultato non cambia, o la psicoterapia non è il dispositivo adatto a lei, ho non hanno funzionato le terapie e le relazioni terapeutiche che sinora ha intrappreso, o sinora non ha incontrato la persona giusta, o si trova a vivere in un contesto che non favorisce certi passaggi esistenziali, o non ha davvero intenzione di cambiare il suo status. Può darsi ci sia qualche legame più radicato. Solitamente la psicoterapia serve quando una parte di sè sa che vuole e deve cambiare e altre resistono a questo cambiamento, diversamente si tratta di consultazioni o consulenze. Se non riesce ad agire diversamente, andrebbero compreso meglio le ragioni. Qualcuna gliel'ho illustrata qui sopra. Andrebbe meglio compreso in che modo ritiene che la sua malattia le impedisce di stabilire una relazione.
Certamente alcuni paesi hanno culture relazionali diversi, spero lei non creda che in Italia non ci siano ragazze o donne che hanno valori simili ai suoi.
Un saluto cordiale
dott.ssa Marzia Sellini
Salve.
Nella mia lunga esperienza come psicoterapeuta corporea, il cambiamento non si attiva con la volontà ma avviene in modo naturale quando si è pronti ad aprirsi a diversi punti di vista e alla possibilità di dare spazio alle sensazioni e ai vissuti emotivi che possono essere alla base delle difficoltà.
Il lavoro psicoterapeutico è un percorso di crescita nella consapevolezza e chiarezza, per dare spazio ai vissuti sul piano emotivo ma sempre integrati su un piano di realtà, per poter attivare la fiducia in sé stessi che è alla base del cambiamento. Distinti saluti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Grazie per aver condiviso con me quello che provi. Posso sentire quanto queste difficoltà pesino su di te e quanto siano fonte di dolore e frustrazione. Voglio dirti innanzitutto che hai fatto un passo importante nel parlare apertamente di ciò che senti, anche se tutto ti sembra fermo e irrisolvibile.

Capisco perfettamente la tua sensazione che la psicoterapia possa essere "solo parole" o che sembri non portare risultati tangibili. È una riflessione legittima, ed è naturale chiedersi, in momenti di difficoltà, se questo percorso sia quello giusto per te o se esistano altre soluzioni.

A volte, quando ci troviamo in una situazione che sembra non cambiare, può essere utile fare una pausa per guardare le cose da una prospettiva diversa:

Rivedere gli obiettivi della psicoterapia: Forse il lavoro svolto fino ad ora si è concentrato su aspetti che non risuonano con le tue necessità attuali. Potresti valutare, insieme a un terapeuta, se è il momento di ridefinire gli obiettivi o cambiare approccio.
Esplorare modalità diverse: La psicoterapia non è l'unica strada per lavorare su se stessi. Ci sono percorsi che includono attività di gruppo, coaching o anche iniziative locali che potrebbero offrirti nuove opportunità di connessione.
Considerare la possibilità di sostegno farmacologico o olistico: Talvolta, una combinazione di terapie può rendere più gestibili le difficoltà emotive e pratiche, aiutandoti a intraprendere cambiamenti più concreti.
Riguardo alle difficoltà sentimentali e alle limitazioni legate alla malattia cronica, vorrei dirti questo: non c’è una risposta unica o perfetta per tutti, ma credo che la ricerca di relazioni umane e di un senso di appartenenza sia un bisogno universale che merita di essere coltivato. Potresti valutare di esplorare modi per creare connessioni anche al di fuori dei canali tradizionali, come gruppi online, hobby, o interessi che ti permettano di entrare in contatto con persone che condividono le tue passioni.

Spostarsi in un altro paese è una decisione importante, e comprendo il desiderio di cercare un nuovo inizio. Ma vorrei invitarti a riflettere su questo: prima di affrontare un cambiamento così grande, hai esplorato tutte le possibilità che possono esistere nel tuo contesto attuale? Anche piccoli passi possono fare una differenza.

Non sei solo in questo viaggio, e ci sono persone che desiderano davvero aiutarti a trovare una strada che funzioni per te. Se vuoi, possiamo parlarne più a fondo e vedere insieme se c’è un modo per affrontare questi temi in modo diverso.

Ti sono vicina e sono qui per ascoltarti.

Un caro saluto,
Gentile utente di mio dottore,

la psicoterapia molto spesso fornisce degli strumenti di riflessione validi per poter affrontare la vita guardandola da angolazioni differenti, creando ipotesi sulla possibilità di poter fare diversamente rispetto a quanto si è fatto. Alla base della riuscita di un percorso vi è la relazione di fiducia che viene ad instaurarsi tra paziente e terapista quella che appunto viene definita come alleanza terapeutica. Non perda le speranze, e si faccia pure aiutare; magari troverà le risposte che cerca.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Non devi essere così disperata! Comprendere sè stessa e le proprie dinamiche sicuramente non è semplice, ma non impossibile. Analizzare spesso ci porta a varie resistenze, cosa importante è accettare di voler venire allo scoperto e vedersi introspettivamente senza paura e capire cosa vogliamo realmente, il lavoro per prima cosa è incentrato su noi stessi, poi nella relazione con gli altri. Coraggio!
Buongiorno! Le sue parole mi hanno molto colpito, quanta solitudine, quanta rabbia, quanta sfiducia. Posso solo provare ad immaginare come lei si sente. Poiché è in terapia, condividerò solo un piccolo contributo di pensiero, nel rispetto della relazione con il/la collega. La dimensione relazionale appare molto sacrificata, come se lei sentisse che dell'altro non c'è da fidarsi, come se lei non avesse molto da offrire, e come se non ci fosse alcuna speranza che le cose possano andare in modo diverso (qui e ovunque). Non le sembra essere quello che sta accadendo con il/la sua terapeuta? "Sono già consapevole delle difficoltà che ci sono e rimangono difficoltà"
con la psicoterapia, forse, ha raggiunto una maggiore conoscenza di sé stesso, ma sapere le cose non basta, per cambiare bisogna imparare a sentirle, a pensarle. Potrebbe essere che inconsciamente senta che la terapia le stia offrendo la possibilità di sperimentare qualcosa di nuovo e diverso, un'intimita e una reciprocità che forse la spaventa, che è minacciosa, che potrebbe esporla a vissuti ed esperienze dalle quali si protegge, che non vuole ripetere. A cosa serve la terapia, perché intraprendere un trattamento lungo, impegnativo e costoso? Se le cose funzionano sufficientemente bene, si cambia, si cresce, si impara a tollerare i propri limiti, ad accettare le proprie fragilità. Si diventa più umani, più autentici, più sé stessi. A pensarci, non è affatto poco. In bocca al lupo
Buongiorno, se non si hanno risultati con una terapia è giusto cambiarla ma prima è bene parlarne con chi la segue. Ci sono approcci come la bioenergetica che lavorano sul corpo e possono aiutare. Stessa cosa, se il luogo in cui vive non le piace, può sempre spostarsi. Il tema mi pare sia la libertà che lei cerca ma che fa fatica a viversi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, la terapia oltre ad analizzare le ragioni alla base della propria sofferenza dovrebbe aiutarci a trovare strategie utili a risolvere le proprie difficoltà o come diceva Von Foerster 'ad aumentare il numero di scelte possibili'. Le consiglio di condividere con il suo terapeuta i propri pensieri ed eventualmente attivare un altro percorso. Cordiali saluti
In questo caso potrebbe non essere la psicoterapia, dal momento in cui dichiara di essere ormai consapevole dei suoi meccanismi, ma essere lei resistente al cambiamento per un motivo o per l'altro. Quindi in questa fase andrebbe analizzato questo aspetto, tipico di quando si provano varie terapia e ci si lamenta di non essere cambiati. La terapia non cambia di per sè, ci indica la strada, poi quella strada va percorsa.


“Per affrontare il suo problema, le consiglio di considerare la psicoterapia breve strategica. Se desidera ulteriori chiarimenti o informazioni, non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti,
Dr. Michele Scala

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.