Gli attacchi di ansia o panico possono infierire sulla rottura improvvisa di un rapporto che non ha

19 risposte
Gli attacchi di ansia o panico possono infierire sulla rottura improvvisa di un rapporto che non ha mai dato motivo per pensare che prima o poi potesse accadere ciò? Si può anche arrivare al punto di voler star da solo,per non far male al partner, quindi allontanare ciò che fino al giorno prima ci faceva star bene, ma allo stesso tempo preoccuparsi che questo "abbandono" non arrecchi molto danni? Ho sentito parlare di blocchi. Non riuscire a proseguire per paura di non essere all'altezza di affrontare un ostacolo. E quindi alla prima incomprensione invece di chiarire, si scappa. Già successo anche in passato. È normale tutto ciò per un soggetto ansioso?Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive.
Gli stati ansiosi molto intensi purtroppo impediscono alla persona di effettuare delle scelte in maniera lucida e consapevole poiché condizionata da pensieri negativi e disfunzionali pertanto ritengo fondamentale che lei possa chiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, si definisce ansioso come se fosse una condizione data per sempre. L'ansia che blocca lo scorrere della propria esistenza non è uno stato da accettare come se venisse da altrove o non fosse risolvibile. Le suggerisco di pensare a dei colloqui psicologici per affrontare il suo stato emotivo prima che diventi l'unico modo possibile di essere al mondo.
Sono a disposizione anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Caro utente, può accadere , ma vale la pena approfondire le cause che la spingono a “ritirarsi” ogni qual volta si presenta un problema o ostacolo importante.
Ha mai pensato di intraprendere un percorso psicoterapeutico ? Ci pensi perché potrebbe risultare una strada efficace
Saluti
Salve, l’ansia potrebbe interferire ma le consiglio di valutare l’idea di intraprendere un percorso psicologico per trovare le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Non sarebbe serio rispondere ai suoi interrogativi senza prima darsi il tempo per una valutazione approfondita di quello che sta vivendo nella sua relazione di coppia. L'ansia, nei rapporti sentimentali , si manifesta a volte quando il coinvolgimento aumenta e allora si può manifestare una paura di abbandono e di dover passare attraverso la fine e il dolore della perdita dell'oggetto amato. Chi soffre di paura di abbandono o evita i rapporti sentimentali o li vive con ansia, con tendenza al controllo, al possesso del patner. Più frequentemente sono soggetti a vivere l'ansia di abbandono, le persone che hanno avuto esperienze di instabilità affettiva nelle relazioni fondamentali durante la fase di sviluppo.
Può esserle d'aiuto . ascoltare il Podcast Le Stanze Della Paura, disponibile gratuitamente su Spotify, Google Podcast, Pocket Cast e Breakers. Troverà anche molti strumenti di auto aiuto per gestire i momenti di disagio emotivo. Buona serata. Bruno Ramondetti
Salve. L'ansia e il panico interferiscono con la possibilità di lasciarsi andare e vivere serenamente la vita. Non si tratta di normalità o meno. Se volesse affrontare il problema invece di cercare giustificazioni prenda in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a chiarire le cause dell'ansia, ad elaborare i vissuti emotivi collegati ad essa, a comprendere cosa le sta comunicando e a stimolare la fiducia in sé che può aiutarla a vivere e ad affrontare le difficoltà e le possibilità della vita con più serenità. Distinti saluti
Ciao Normalissimo, più scappi e più aumenta, vero?inizia a non evitare, facendo piccoli passi senza fare quello grande che ti spaventa.buon continuazione
Gentile utente di mio dottore,

l'ansia che blocca lo scorrere della propria esistenza non è uno stato da accettare come non fosse risolvibile. La terapia per i Disturbi d’ansia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia. La farmacoterapia deve esser seguita e monitorata da uno psichiatra. La psicoterapia è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo i Disturbi d’ansia. Chi soffre di ansia interpreta erroneamente le proprie sensazioni e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento di psicoterapia è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di viverla appunto. Non perda altro tempo contatti quanto prima uno psicoterapeuta ed inizi una psicoterapia,vedrà che con il tempo riuscirà ad allentare la morsa dei suoi sintomi, e a vivere le sue relazioni con maggior serenità.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Credo possa trattarsi non solo di ansia, l'ansia sembrerebbe "solo" l'emozione più evidente che causa l'evitamento della situazione ma sembra essa stessa l'esito di altre debolezze o insicurezze. Lavorare solo sull'ansia potrebbe non risolvere il problema
Buonasera, provare ansia è sicuramente una delle cose più spiacevoli che possano capitare, il suo sentirsi male e la sensazione di disagio che ne consegue, sono assolutamente comprensibili. Tuttavia l'ansia potrebbe essere solo "un segnale" che nasconde un malessere più profondo, come spesso accade. E' piuttosto difficile rispondere ad una domanda così complessa che richiederebbe un approfondimento ben più importante e che coinvolge anche la sua vita di coppia. Un percorso di psicoterapia potrebbe certamente aiutarla. EP
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Da quello che riporta, pare che l'ansia sia la sensazione più in superficie, indagherei in modo più approfondito. Questo può farlo iniziando un percorso psicoterapico che possa aiutarla a stare meglio. Cordialmente, dott.ssa Valentina Maccioni
Buongiorno, mi pare di capire che quest'ansia sia alle volte ingestibile e soverchiante, come se avesse una vita propria. Distinguere che cosa sia normale da ciò che non lo è, è in fondo un falso problema: che cosa e chi è veramente normale? Franco Basaglia, grande neurologo e riformista, diceva: "visto da vicino nessuno è normale", come a dire che ognuno è unico, irripetibile... Mi spiace per l'ansia che prova, ma forse le sta dicendo qualcosa e forse varrebbe la pena di mettersi in ascolto. Con un percorso di psicoterapia potrebbe imparare a gestirla o, meglio, farsene qualcosa. I sintomi non sono mai solo dolore o noia o disturbo: spesso ci dicono qualcosa di importantissimo su di noi. Parlano la nostra lingua, basta solo sintonizzarsi su di essi.
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Gentile utente, l'ansia e gli attacchi di panico arrivano forse in un momento in cui il rapporto poteva evolvere? Forse ha sentito che nel partner c'era il desiderio di portare la relazione ad un livello successivo? Quanto potrebbe essere bello decidere liberamente piuttosto che far decidere ai nostri "blocchi"?
Le consiglio di valutare un percorso terapeutico che le possa permettere di vivere in maniera autentica le relazioni.
Dott.ssa Antonella Abate
Buonasera e grazie per aver condiviso la sua situazione con noi. Penso che la parola "normale" crei molti fraintendimenti e soprattutto credo che non permetta di esplorare il senso che si cela dietro alle nostre azioni, pensieri e sintomi. Mi spiego meglio: non è importante cosa sia normale per noi, quello che conta è il significato che la persona attribuisce alla propria sofferenza, ai propri vissuti, ai propri dubbi ed ansie. Quello che posso consigliare è di cominciare un percorso, concedendosi uno spazio in cui ascoltarsi e sentirsi ascoltati così da poter raggiungere una più approfondita e consapevole conoscenza di sè, così da potersi sempre dire padroni delle proprie vite e delle proprie scelte. Se lo desiderasse, resto a disposizione anche per incontri online. Cordialmente, Andrea Brumana
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Buongiorno, si...sono dinamiche tipiche a cui porta l'ansia. Il desiderio di stare da solo o l'evitamento di certe situazioni. L'aspetto invece di volerti allontanare dal partner quasi per proteggerlo andrebbe approfondito.
Se e quando vuoi sono a disposizione, anche online.
Dott.ssa Irene Buzzoni
Salve, la ringrazio per aver voluto chiedere un parere e per aver voluto condividere la sua situazione. Riguardo alla domanda che pone, non è possibile dare una risposta pienamente esaustiva. L’ansia può certamente interferire nei rapporti interpersonali, minando la serenità che ciascuno merita nella propria vita: cosa fare? Certamente un percorso psicologico permetterebbe l’analisi di tutti quei meccanismi inconsci che permettono all’ansia di attecchire e di porre delle barriere inaccessibili anche a chi ci è più vicino, difese che spesso innescano anche dei sensi di colpa. Rifletta sulla possibilità di avviare questo percorso, soprattutto nella prospettiva di poter acquisire gli strumenti per superare la sua condizione. Resto a disposizione e le auguro una buona giornata. Dott. Greco
Buonasera, comprendo la situazione che sta descrivendo e posso dirle che spesso l'ansia può portare a l'evitamento di di certi contesti, anche di tipo relazionale. Se lo stato ansioso è così invalidante, è consigliato richiedere un consulto psicologico per comprenderne in modo appropriato l'origine, in quale circostanze si acuisce e come ridurre il malessere esperito.
Resto a disposizione. Un cordiale saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia
Buongiorno, sì è molto frequente che la mente spinga a fare scelte che sembrano contrastanti. Il contrasto è un conflitto fra parti di sé in lotta; l'ansia un segnale di allarme che indica, proprio come fa la spia di un motore, che qualcosa non va, che ci sono parti non ascoltate e qualcosa da risolvere. Cercare un aiuto psicoterapeutico non solo è utile ad alleviare i sintomi, ma produce chiarezza di intenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, di sicuro gli attacchi di ansia e di panico possono influenzare profondamente le relazioni, portando a reazioni che, a prima vista, possono sembrare incomprensibili o persino contraddittorie. La paura di far soffrire il partner o di sentirsi "inadatti" al rapporto spesso spinge chi vive queste emozioni intense a cercare l’isolamento, quasi come un modo per proteggere entrambe le parti dal possibile dolore. Questo può sfociare in una tendenza a interrompere bruscamente la relazione alla prima incomprensione, perché la paura di non essere all’altezza sovrasta la volontà di risolvere insieme i problemi.

Se riconosci in queste parole una parte della tua esperienza, potrebbe essere un segnale importante per rivolgerti a un supporto psicologico. L’ansia e il panico, specialmente se ripetuti nel tempo, tendono a radicare schemi che possono sembrare inevitabili e portare all’autosabotaggio, ma con il giusto supporto è possibile rompere questo ciclo. Una terapia può aiutarti a riconoscere e gestire queste paure, a sviluppare strategie per affrontare le difficoltà relazionali e a riscoprire la serenità nel vivere una relazione senza la costante sensazione di dover "scappare". Affrontare queste difficoltà con un professionista non solo è possibile, ma può fare una grande differenza nel costruire relazioni più stabili e appaganti.

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