"Gestire" e capire il dolore nei pazienti bipolari. Salve, sono fidanzato con una ragazza bipolare

16 risposte
"Gestire" e capire il dolore nei pazienti bipolari.
Salve, sono fidanzato con una ragazza bipolare da 2 anni (è seguita terapeuticamente e farmacologicamente) e sin dall'inizio della nostra frequentazione abbiamo avuto un problema, cioè quello della gestione di litigi e discussioni. In un episodio X, mentre io vado sulla parte razionale della questione (e propongo di analizzare cos'è successo, perchè lei si sente così, perchè io mi sento così, cosa possiamo fare per non stare male...ecc), lei dall'altro va unicamente sull'emotivo e mi dice che la cosa più importante per lei in quel momento non è tanto risolvere, quanto sentire che sono vicino al suo dolore; per lei la razionalità viene in un secondo momento. Vi porto un esempio: le dico che mi hanno chiamato per lavorare in una nuova azienda; lei allora si stranisce, inizia a pensare al fatto che cambiando ambiente di lavoro potrei conoscere donne nuove e questo la preoccupa ed è qui che comincia la discussione. Io allora uso il metodo che vi ho detto su per provare a "scacciare" la sua preoccupazione, lei va a finire sempre che dice "non mi interessa scacciarla, mi interessa che tu mi sia vicino e comprendi la mia sofferenza".
Anch'io sono seguito da un terapeuta, ma non so quanto sia efficace...continuo tuttora a non comprendere cosa dover fare per farle avvertire questa vicinanza che richiede, se non provando ad interrogarci sulle dinamiche.
Consigli?
Grazie.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, la sua fatica è comprensibile. La sua partner le chiede di stare sintonizzato con il suo malessere, quale è la sua fatica a stare nelle sue emozioni? Ciò che mi sembra di capire è che voi avete due modi di gestire le situazioni con modalità ed intensità diverse. Ciò non significa che uno dei due stia sbagliato. Ma forse potrebbe provare a proporre la riflessione razionale in un secondo momento quando l'emozione scende un po. Ad esempio se la sua compagna si sente triste, provi ad accogliere la sua tristezza, chiedendole cosa le passa per la mente in quel momento, cosa pensa, le chieda se c'è qualcosa che può fare per aiutarla. Quando poi l'emozione sarà un po meno intensa potrete riflettere in modo razionale. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
gentilissimo,
la situazione che descrive è complessa... potrebbe essere utile un percorso di coppia affinchè insieme possiate trovare uno spazio di comunicazione e provare a mettervi nei panni dell'altro per "sintonizzarvi" emotivamente.
resto a disposizione anche online
dott.ssa Teresa Colaiacovo
Gentile utente,
Capisco che gestire e comprendere il dolore della sua ragazza bipolare possa essere una sfida, specialmente quando ci sono differenze nell'approccio alla risoluzione dei problemi. È evidente che lei cerchi di essere razionale e analitico nella gestione dei conflitti, mentre la sua ragazzai si concentra sull'aspetto emotivo e sulla vicinanza durante i momenti di sofferenza.

È importante tenere presente che ciò che funziona per lei potrebbe non funzionare per la sua ragazza, e viceversa. Qui ci sono alcuni suggerimenti che potrebbero aiutare a gestire meglio le discussioni:

Ascolto empatico: Cerchi di mettersi nei suoi panni e comprendere davvero i suoi sentimenti anziché solo cercare di risolvere il problema razionalmente. Dimostrare empatia nei confronti del suo dolore può farle sentire più compresa e supportata.
Convalidare i sentimenti: Accetti i suoi sentimenti senza giudicarli. Può dire cose come "Capisco che questa situazione ti faccia sentire così" o "Sembri molto preoccupata riguardo a questo".
Esprimere affetto e vicinanza: Durante i momenti di conflitto, mostra il tuo affetto e la tua vicinanza fisica e emotiva. Anche un semplice abbraccio può essere molto significativo per lei.
Comunicazione chiara: Spieghi che il suo intento non è di minimizzare o ignorare i suoi sentimenti, ma di trovare soluzioni insieme. Chieda anche a lei cosa può farla sentire più vicino durante i momenti di difficoltà.
Coinvolgimento della terapia di coppia: Potreste considerare di coinvolgere entrambi i vostri terapeuti in sessioni di terapia di coppia. Questo può aiutarvi a comprendere meglio le dinamiche della vostra relazione e a trovare modi più efficaci per comunicare e gestire i conflitti.
Ogni persona e ogni relazione è unica, quindi potrebbe essere necessario sperimentare diverse strategie per trovare quella che funziona meglio per voi due. È importante anche essere pazienti e compassionevoli, sia con sé stessi che con l'altro, durante questo processo di apprendimento e crescita insieme.
I miei migliori auguri
Gentilissimo,
la fatica che lei sta provando è molto comprensibile. In questi casi molto importante è accogliere emotivamente l'altra persona, senza esplorare le dinamiche razionali di ciò che sta accadendo o cercare soluzioni in prima battuta. Prima di tutto, è importante diventare consapevoli che sebbene i comportamenti siano sotto il nostro controllo, le nostre emozioni no. Con questo in mente, può sintonizzarsi maggiormente con l'emozione della sua partner, approfondirla con l'ascolto empatico e chiedere a lei di cosa ha bisogno in questo momento. Sicuramente essere supportati in questo da un terapeuta è molto importante
Le emozioni sono difficili da gestire soprattutto quando la comunicazione avviene su due livelli diversi. La sua ragazza è stata chiara: "mi interessa che tu mi sia vicino e comprendi la mia sofferenza (...)" che, in forma diretta potrebbe essere: "ti sono vicino, posso capire quanto questo ti spaventi...ti faccia soffrire". E' quel che si dice essere una comunicazione congrua ovvero sintonizzata sul piano emotivo. Il momento per ragionarci può essere trovato in seguito condividendo i modi per gestire al meglio una situazione emotivamente faticosa. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa
Buongiorno.
Dalla situazione che lei descrive emergono alcuni vissuti fondamentali.
L'insicurezza della sua fidanzata, la grande emotività che percorre la vostra relazione, la difficoltà a conciliare emotività e razionalità, la difficoltà a stare di fronte alla sofferenza.
Sono temi importanti che potrebbe affrontare col suo terapeuta, avendo ben presente che il livello emotivo non è riducibile e affrontabile con "razionalità ".
Le nostre emozioni vanno contattate, accettare espresse ed eventualmente gestite, integrandole con gli altri elementi della personalità.
Qualità che potrebbero giovare ed essere sviluppate (anche con l'aiuto del suo terapeuta) sono l'empatia, la presenza non giudicante, la capacità di disidentificazione.
Spero di averle dato qualche spunto utile.
Un caro saluto

Davide Fuzzi
Buongiorno, vorrei farle riflettere sul fatto che in quel momento lei e la sua compagna "funzionate" su piani diversi, da una parte il piano del problema, a livello cognitivo, di pensiero, dall'altra quello dell'emozione, della sensazione, dell'attivazione corporea. Il quel momento è come se voi steste parlando linguaggi diversi. Da una parte il bisogno di analizzare, chiarire, capire, dall'altro il bisogno di essere contenuto, rassicurato, accarezzato, quasi come dopo un brutto spavento. Può imparare ad accogliere i bisogni della sua compagna, ma potrebbe essere anche utile intraprendere una terapia di coppia che vi aiuti a conoscervi meglio e a sperimentare nuove modalità di stare insieme. Un caro saluto. Dott.ssa Cannata
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Gent.mo
la sua ragazza le sta indicando l'atteggiamento che vorrebbe ricevere da lei, non è facile, perchè il disturbo bipolare "incombe", prende il sopravvento e forse le richieste non sono tanto lucide e chiare. L'atteggiamento empatico, non giudicante e meno razionale è, forse, la chiave giusta. Immagini se lei ricevesse la notizia del trasferimento lavorativo della sua ragazza, come reagirebbe? L'immedesimazione potrebbe aiutarla a comprendere in altro livello (quello emotivo) rispetto al ragionamento (anche se il ragionamento è giusto). Partirei da qui e lo riporterei in psicoterapia. Cordiali saluti
Buongiorno,
consideri naturali le difficoltà che si creano in una relazione in cui uno due membri della coppia si trova in una condizione di accertato malessere emotivo. Per tale motivo, ritengo necessario che lei continui ad essere supportato personalmente da una terapeuta.
Inoltre, consideri come le difficoltà attuali che sta trovando nella relazione sono dovuti al fatto che lei e la sua compagna state comunicando su due piani diversi: sebbene si ritenga spesso che l'uso della razionalità sia lo strumento sempre più efficace, forse ad oggi la sua compagna le sta comunicando un bisogno diverso. Capirei, in sede di terapia personale, se per lei possa essere difficoltoso scendere ad un "linguaggio emotivo", che esuli la parte razionale, al fine di accogliere meglio il bisogno che la sua compagna le sta attualmente comunicando.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Buongiorno,
Capisco la Sua difficoltà ad entrare in sintonia con la Sua ragazza.
Lei sta vivendo una confusione: Da un lato la Sua ragazza Le chiede vicinanza a livello razionale, ma a livello emotivo esprime rabbia e La fa allontanare.
Solo in una terapia di coppia si può chiarire come funzionate a livello di coppia, e come si può spezzare questo doppio messaggio da parte della ragazza, un modo non funzionale per tenerLa legato.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
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Gentile utente, comprendo la sua difficoltà che comporta una notevole sofferenza. La complessità del disturbo diagnosticato alla sua compagna, rende molto impegnativa la relazione di coppia che in quanto tale è frutto delle due persone che la compongono. E' sicuramente una buona prassi la terapia individuale, ma siccome le problematiche sorgono nella relazione di coppia, ritengo che sia necessario intraprendere degli incontri di coppia per un lavoro terapeutico che possa aiutarvi a portare a frutto anche i risultati della terapia individuale. Per qualunque consiglio mi può contattare. Dott.ssa Lucia Giammattei.
Salve,
mi dispiace della situazione che presenta.
La comunicazione è una “danza relazionale” complessa da gestire, nonostante le migliori intenzioni di ognuno.
Nella situazione in essere possono esserci differenti elementi di fraintendimento o distanzianti, ad es un “vocabolario emotivo” differente.
Può quindi essere utile proseguire un confronto individuale come intraprenderne uno di coppia, dipende dalla disponibilità di entrambi e l’obiettivo.
Non avendo ulteriori elementi Le suggerisco di tematizzare alla collega la propria opinione ed eventualmente valutare se può modificare alcune Sue modalità che, involontariamente, possono accentuare una situazione già complessa.
Se dovesse aver piacere di un ulteriore confronto mi contatti.
Saluti
Gentilissimo, comprendo la difficoltà ad esplorare una relazione vissuta su dimensioni opposte che vedono le emozioni non controllate da una parte e la razionalità tout court dall'altra. Credo che la soluzione stia sempre nel mezzo e nel suo caso semplicemente stare con il dolore della sua ragazza così come lei stessa chiede e lasciare fluire il momento senza però svalutare il suo pensiero che deve sempre essere il suo punto fermo della sua esistenza.
Porti la narrazione del suo vissuto in terapia e ne faccia il suo romanzo di vita
Salve, credo che per stare con persone fragili occorra un supporto che ci dia gli strumenti per imparare a gestire le situazioni più diverse che si possono presentare. Riprenda il suo percorso psicologico se davvero tiene a questa relazione. Un saluto
Buongiorno, mi spiace per la difficile situazione che sta vivendo.
Mi sembra che alla base di tutto vi sia un problema di comunicazione: da una parte la sua compagna si immerge nelle proprie emozioni e dall'altra lei prova a gestire il tutto da un punto di vista più razionale e metodico. Nessuno dei metodi è sbagliato, semplicemente fate fatica a sintonizzarvi sullo stesso problema, reagendo in due modi differenti e soffocando così l'uno i desideri e i bisogni dell'altra. Sarebbe utile in questi casi una terapia di coppia che possa alimentare l'autoriflessività, la differenziazione e la comprensione della mente dell'altro, risanando così l'equilibrio di coppia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
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