Gentilissimi, sono un ragazzo di 31 anni. Dieci anni fa ho sofferto di disturbo d'ansia con tratti
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Gentilissimi,
sono un ragazzo di 31 anni. Dieci anni fa ho sofferto di disturbo d'ansia con tratti depressivi, ben curati con citalopram. Da 8/9 anni, costantemente in cura con citalopram, sono stato sempre meglio fino a raggiungere uno stato di benessere soddisfacente.
A maggio di quest'anno però si è fatta strada, probabilmente in un periodo di monotonia, un disturbo ossessivo caratterizzato da pensieri di paura di perdere il controllo e far male a qualcuno. Dopo circa un mese in cui nel frattempo ho iniziato una cura con terapia cognitivo comportamentale ho anche ricontattato la struttura psichiatrica per capire se fosse il caso di un aggiustamento del farmaco. A fine giugno mi è stato quindi aumentato il citalopram. Tuttavia la situazione è andata peggiorando e si è trasformata in sintomi anche depressivi, che ora mi portano a non riuscire più a godermi la mia quotidianità. I pensieri ossessivi sono tornati e ora riguardano il terrore di non riuscire a farcela a superare la depressione e non tornare alla vita serena che avevo prima.
Sottolineo che, in preda al massimo sconforto, sono comunque andato in vacanza una settimana al mare con degli amici a metà agosto e questa settimana mi ha fatto benissimo e i sintomi erano molto molto ridotti rispetto a qua in maniera quasi incredibile, tanto che ero convinto di tornare e riprendere la mia vita in maniera migliore.
Purtroppo la realtà è diversa e una volta ritornato si sono gradualmente ripresentati i caratteri depressivi e ossessivi. Non avverto alcun beneficio dalle gocce di citalopram (anzi, secondo me l'aumento delle gocce ha peggiorato in quanto prima almeno trovavo soddisfazione nelle cose piacevoli) e pochissimi benefici dagli esercizi cognitivo comportamentali che provo a mettere in atto. Sono legato alla vita e sto lavorando duro per riprendermela, faccio gli esercizi e cerco di buttare il cuore oltre l'ostacolo non saltando neanche un giorno di lavoro e continuando comunque a vedere amici e famiglia anche quando non ne ho voglia perché so che chiudersi in sé è peggio, ma sono molto più i giorni negativi che non quelli un po' più positivi e propositivi, che ci sono ma è come se fossero fragili. Certi giorni va un pochino meglio, ma la maggioranza sono giorni in cui non avverto piacere per le cose che prima mi piacevano. Per quest'anno sto anche programmando nuove attività e sport in cui vorrei conoscere nuove persone e scoprire nuove passioni, ma alcune giornate faccio proprio fatica a star su (tipo adesso).
So che sono già seguito da professionisti, ma vorrei sentire anche un parere di altri come voi su come vi sembra il mio percorso e cosa migliorereste/valutereste di cambiare. E' possibile che le gocce di citalopram non facciano effetto come hanno fatto in questi anni? Cosa significa il fatto che in vacanza a un certo punto sono stato bene e mi sembrava quasi assurdi fare pensieri negativi (che sparivano subito) mentre ora non riesco a farmi piacere le attività della mia quotidianità che prima mi piacevano?
Vi ringrazio davvero per il riscontro
Sono avvilito dal fatto che io mi sto impegnando molto per tornare a una vita soddisfacente ma non vedo risultati
sono un ragazzo di 31 anni. Dieci anni fa ho sofferto di disturbo d'ansia con tratti depressivi, ben curati con citalopram. Da 8/9 anni, costantemente in cura con citalopram, sono stato sempre meglio fino a raggiungere uno stato di benessere soddisfacente.
A maggio di quest'anno però si è fatta strada, probabilmente in un periodo di monotonia, un disturbo ossessivo caratterizzato da pensieri di paura di perdere il controllo e far male a qualcuno. Dopo circa un mese in cui nel frattempo ho iniziato una cura con terapia cognitivo comportamentale ho anche ricontattato la struttura psichiatrica per capire se fosse il caso di un aggiustamento del farmaco. A fine giugno mi è stato quindi aumentato il citalopram. Tuttavia la situazione è andata peggiorando e si è trasformata in sintomi anche depressivi, che ora mi portano a non riuscire più a godermi la mia quotidianità. I pensieri ossessivi sono tornati e ora riguardano il terrore di non riuscire a farcela a superare la depressione e non tornare alla vita serena che avevo prima.
Sottolineo che, in preda al massimo sconforto, sono comunque andato in vacanza una settimana al mare con degli amici a metà agosto e questa settimana mi ha fatto benissimo e i sintomi erano molto molto ridotti rispetto a qua in maniera quasi incredibile, tanto che ero convinto di tornare e riprendere la mia vita in maniera migliore.
Purtroppo la realtà è diversa e una volta ritornato si sono gradualmente ripresentati i caratteri depressivi e ossessivi. Non avverto alcun beneficio dalle gocce di citalopram (anzi, secondo me l'aumento delle gocce ha peggiorato in quanto prima almeno trovavo soddisfazione nelle cose piacevoli) e pochissimi benefici dagli esercizi cognitivo comportamentali che provo a mettere in atto. Sono legato alla vita e sto lavorando duro per riprendermela, faccio gli esercizi e cerco di buttare il cuore oltre l'ostacolo non saltando neanche un giorno di lavoro e continuando comunque a vedere amici e famiglia anche quando non ne ho voglia perché so che chiudersi in sé è peggio, ma sono molto più i giorni negativi che non quelli un po' più positivi e propositivi, che ci sono ma è come se fossero fragili. Certi giorni va un pochino meglio, ma la maggioranza sono giorni in cui non avverto piacere per le cose che prima mi piacevano. Per quest'anno sto anche programmando nuove attività e sport in cui vorrei conoscere nuove persone e scoprire nuove passioni, ma alcune giornate faccio proprio fatica a star su (tipo adesso).
So che sono già seguito da professionisti, ma vorrei sentire anche un parere di altri come voi su come vi sembra il mio percorso e cosa migliorereste/valutereste di cambiare. E' possibile che le gocce di citalopram non facciano effetto come hanno fatto in questi anni? Cosa significa il fatto che in vacanza a un certo punto sono stato bene e mi sembrava quasi assurdi fare pensieri negativi (che sparivano subito) mentre ora non riesco a farmi piacere le attività della mia quotidianità che prima mi piacevano?
Vi ringrazio davvero per il riscontro
Sono avvilito dal fatto che io mi sto impegnando molto per tornare a una vita soddisfacente ma non vedo risultati
Le consiglio di effettuare una rivalutazione clinica e eventualmente, considerando la non efficacia di cambiare antidepressivo. Riponga fiducia nel suo psichiatra di fiducia l'aiuterà a non sentirsi avvilito.
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