Gentilissimi, soffro da anni di dipendenza da gioco d'azzardo patologico. Ogni qual volta prova

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Il gioco d'azzardo é uno dei disturbi più difficili da togliere perché basato sul piacere. Si rivolga ad uno specialista di questi disturbi, lo so, é dura, ma scommettiamo che questa volta é quella giusta?
Un caro saluto

Salve, grazie per la condivisione. Comprendo la difficoltà ma provi ad affidarsi e a collaborare a non mollare sin da subito
L’obiettivo e’ poter sperimentare sensazioni diverse dalla gratificazione immediata. La psicoterapia la porta proprio a questo a stare sulla sua emotività e a scoprire alternative diverse dal gioco.
In bocca al lupo
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa

La dipendenza dal gioco d'azzardo, come lei ha sperimentato, è difficile da controllare , e i suoi tentativi di uscirne fuori sembrano essere stati fallimentari. La psicoterapia individuale, insieme alla partecipazione a gruppi di auto mutuo aiuto, e alla sua volontà di cambiare, la possono aiutare ad affrontare la sua difficoltà. Un suggerimento, che sento il bisogno di darle, e quello, di stare il più possibile lontano, dalle situazioni di rischio, come sale giochi, bar dove ci sono giochi...
Grazie per aver condiviso, con persone che non conosce la sua difficoltà.
Dott.ssa Nicoletta Gentile

Salve provi una psicoterapia di tipo E.M.D.R.
Molto utile per le dipendenze.
Sul mio sito può trovare i riferimenti.
Dott.ssa milvia verginelli

Buongiorno e grazie per aver condiviso il suo problema. Si dia la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia per capire perchè è arrivato a essere ludopatico e come affrontare lentamente questa situazione. Ognuno di noi ha un trascorso che bisogna comprendere e sul quale costruire e non distruggere. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno

Gentile utente di mio dottore,

Il trattamento del gioco d'azzardo patologico può prevedere setting individuali, familiari e di gruppo. E' essenziale all'inizio costruire un'alleanza con gli specialisti a cui ci si affida per rinforzare la motivazione e la compliance al trattamento.
I serD forniscono assistenza alle persone con dipendenza. Il SerD (Servizio per le Dipendenze) ha come missione la prevenzione, la cura, la riabilitazione nei confronti delle persone a rischio o che hanno sviluppato una dipendenza.
Al SerD lavora una equipe multidisciplinare composta da assistenti sociali, educatori professionali, infermieri professionali, medici e psicologi specializzati nella prevenzione, diagnosi e trattamento delle dipendenze.
Tale servizio resta quello privilegiato al trattamento di tali problematiche proprio perché garantisce una presa in carico più completa, cosa importantissima nel caso del suddetto problema.
Nella speranza possa affidarsi nuovamente agli specialisti del servizio indicati e trovare motivazione alla cura
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

Buongiorno, la dipendenza dal gioco d’azzardo è difficile da controllare.
Attraverso un percorso di Psicoterapia potrà comprendere quali sono le motivazioni più profonde che l’hanno portata a questa dipendenza.
A disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto,
Dott.ssa Emanuela Graziano

Buongiorno,
La dipendenza dal gioco d'azzardo è complessa ed insidiosa, contraddistinta da un fenomeno di "craving da ricompensa" , simile a quanto accade nel caso delle dipendenze da sostanze che induce comunque il soggetto a soddisfare la sua necessità di giocare per stare meglio. Alcuni studi anche nel caso delle dipendenze comportamentali indicano degli squilibri neurochimici nelle aree della gratificazione. Pertanto, consiglio una valutazione ed un trattamento di equipe integrato; eventuale supporto di tipo farmacologico con associato trattamento psico terapeutico. Quindi, si rivolga ai SERD territoriali e si informi su eventuali riunioni di gruppo di "non giocatori". Rimango a disposizione per ulteriori integrazioni. Cordiali saluti

Salve, la dipendenza da gioco d'azzardo è molto difficile da sconfiggere. Se davvero se ne vuole liberare, cerchi un professionista con cui stabile un'alleanza terapeutica e vada avanti con la terapia fino a concluderla. Se è il caso il collega la invierà da uno psichiatra per una terapia farmacologica di supporto, ma comunque l'importante è che lei trovi un punto fermo a cui fare riferimento in ogni circostanza.

Buongiorno, uscire dalle dipendenze è possibile ma difficile, bisogna essere disposti a farlo e imparare a sopportare le frustrazioni che inevitabilmente conseguono. Solitamente può anche essere il caso di richiedere un supporto farmacologico. Ribadisco che senza una buona motivazioni iniziale non si va da nessuna parte.

Buonasera, gli attacchi di panico e stati ansiosi che compaiono con i tentativi di astinenza dal gioco di azzardo indicano che è presente la dipendenza, infatti non è un vizio. Il sentirsi "bene" mentre gioca, ha una breve durata. Occorre tempo e fiducia nel percorso per farsi aiutare: scelga e cerchi di portare avanti la modalità che sente più affine a lei, SERD o gruppi di auto mutuo aiuto o un terapeuta privato. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero

Buonasera, ha provato a contattare un centro specializzato in ludopatie? In genere c'è un equipe che può seguirla. Un approccio multidisciplinare potrebbe aiutarla se ha già tentato altre strade. Non si arrenda.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

Buongiorno gentile utente, comprendo la sua difficoltà. Il gioco d'azzardo è una dipendenza e come tale va trattata. Senza un aiuto professionale adeguato non può che peggiorare. Il primo passo per guarire è l'atto di "buona volontà" affidandosi ad un centro con gruppi di auto aiuto che sono molto efficaci in caso di dipendenze. Le auguro di potersi affidare a questo percorso. Buona giornata. Dott.ssa Lucia Giammattei

Gentile utente, immagino che non sia per nulla semplice affrontare una dipendenza. Da quello che ha scritto ha avuto diverse volte la motivazione ad intraprendere un percorso ma che gradualmente quella motivazione sfumi. Questo è un meccanismo molto diffuso in caso di dipendenze ma ciò non vuol dire che è impossibile ma che va potenziata la motivazione stessa all'inizio di un percorso di psicoterapia. Infatti nel mio lavoro terapeutico in casi di dipendenze parto proprio con il costruire una forte motivazione tale da mantenerla alta anche durante il percorso stesso. Le auguro di trovare nuovamente quella motivazione e di richiedere l'aiuto di un professionista. In bocca al lupo!
Dott.ssa Melania Filograna

Gentile utente grazie per la sua condivisione; il trattamento della ludopatia può prevedere setting individuali, familiari e di gruppo. Provi a darsi di nuovo la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia per comprendere le motivazioni della ludopatia e soprattutto apprendere strategie funzionali per gestire tale dipendenza.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Rosa

Salve, evidentemente la sua additino ha una funzione di compensazione importante.
Non esiste un solo servizio pubblico o comunità che la possa aiutare se lei non collaborerà attivamente alla riuscita del trattamento.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli