Gentilissimi, scusatemi se vi disturbo. Quando un'amicizia tra persone adulte in cui credo (l'ulti

17 risposte
Gentilissimi, scusatemi se vi disturbo.
Quando un'amicizia tra persone adulte in cui credo (l'ultima io 46 anni lei 52 entrambi sposati, ma sottolineo amicizia), un'amicizia vera di cui senti l'affetto e il piacere anche dall'altra parte, quando per svariati motivi (che possono essere nuovi impegni o qualche delusione che ricevo) da che ci si sentiva quasi quotidianamente, si chiedeva di uscire per una pizzata e trovare il tempo di vedersi, si riduce nel tempo alla whatsappata "buon compleanno" "buon natale" e poc'altro , mi girano talmente tanto (provo malessere interiore, tristezza) che poi sono io a decidere di sparire rispondendo solo a chi mi cerca, in questo caso addirittura ho fatto sapere di non usare più whatsapp.
Questo è un caso isolato, però generalmente mi è successo altre volte con delle frequentazioni (non c'era però il trasporto emotivo di quest'ultima amicizia) che ho deciso di sparire quando ho avvertito di essere di TROPPO, quando non sento più il piacere dall'altra parte insomma. Provo fastidio a sentirmi così e sparisco. Non tollero i rapporti unidirezionali, quelli in cui sono io quasi ad elemosinare una piacevole compagnia.

Detto questo, probabilmente c'è qualcosa dentro di me a livello emotivo che non so gestire. Capisco gli impegni, non cerco l'amicizia asfissiante, anzi.. però da qui a sentirmi dire che adesso ci sono impegni diversi e poi stessa lei mi racconta delle cene che si fa con colleghi o amica, beh, l'oretta che chiedeva a me quando era lei a chiedermelo e io mi sciroppavo 40 minuti di macchina per esserci, potrebbe anche ricavarli come fa con gli altri e avere piacere di prima di star con me, o no?

Che valore ha buon natale e buon compleanno o nemmeno il piacere di sentire la voce se poi è nel concreto che sei cambiata? Rimango deluso e contro il mio volere perché ci soffro, preferisco chiuderlo e amen il rapporto piuttosto che rivederla ricomparire ogni tanto con scuse banali facendomi ricordare con dolore il rapporto bello che avevamo e che non per mia volontà non c'è più.

Posso migliorarmi? O è una risposta naturale la mia?
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso qui il suo vissuto.Il nostro modo di entrare in relazione con gli altri è frutto della nostra storia e dei modelli relazioni appresi nel corso della nostra vita.
Sarebbe interessante comprendere cosa significhi per lei essere di Troppo, con chi si è sentito così per la prima volta..inoltre quando nasce la necessità di sparire e da cosa essa la protegge. Questi sarebbe solo alcuni dei quesiti che andrebbero approfonditi per poter indagare i reali vissuti emotivi che si celano dietro al suo modo di entrare in relazione con l'altro e muoversi nel mondo.
Nel suo caso quello che mi sento di dirle è di provare a fare qualcosa di diverso rispetto al passato dunque provare a condividere con la sua amica ciò che prova e sente rispetto alla situazione che si è venuta a creare tra voi, come si sente rispetto al fatto che non vi vedete più o vi sentite sporadicamente. Inoltre cercare di comprendere insieme cosa è accaduto, cosa ha portato a questo allontanamento. Il mio consiglio è quello di parlarle apertamente e non Sparire..
Nel caso in cui lei abbia voglia di approfondire il proprio tema relazione può contattarmi.
Grazie.
Dottoressa Nicoletta Morrone

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Buonasera,
Grazie per averci scritto.
Ci ha detto di trovarsi spesso in amicizie squilibrate in cui lei da troppo e poi si ritira.
Le consiglio di affrontare la questione con la sua amica e di capire cosa è successo. Le delusioni le hanno probabilmente lasciato la sensazione che lei da troppo e fa fatica ad avvicinarsi di nuovo, ma è importante capire come questo avviene per l'altro.
Sono a disposizione per ulteriori dubbi
D.ssa Simona Torrente - Torino
Buongiorno,
Spesso le relazioni, anche di amicizia, ci mettono di fronte a questioni irrisolte nella nostra storia personale.
Le suggerisco di pensare a trattare i temi che espone qui in una psicoterapia.

Cordiali saluti,
Giada Bruni
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, può capitare in tutte le relazioni di avere dei periodi di maggiore o minore sincronia, ma lei racconta che questo non è l'unico caso, nella sua vita, in cui si è trovato a sentirsi di troppo e ad allontanarsi. L'idea di "delusione" contiene in sé la risposta alle sue domande: quando restiamo delusi è perché avevamo, nei confronti di quella persona/situazione/relazione, delle aspettative un po' incongrue, cioè tutte nostre, che non tenevano conto fino in fondo della realtà dell'altro. E così ci rimaniamo male, non capiamo perché le cose siano cambiate, ci sentiamo traditi nei nostri sentimenti di amicizia e nella nostra disponibilità. Spesso non ne parliamo con la persona in questione, perché vorremmo che "capisse" da sola, e rischiamo così di accumulare ancora più delusione e rabbia. Non riusciamo a concepire che quella persona possa vivere il rapporto diversamente da noi. Non che questo sia chissà quale problema psicologico, ma se lei nota un disagio e una specie di schema che si ripropone più volte in diverse relazioni le consiglio di affrontarlo con uno psicoterapeuta, perché anche se il suo disagio non ha assolutamente, a mio parere, una valenza clinica, un professionista potrà aiutarla a capire meglio come lei si mette in relazione con le persone quando le capita questo tipo di "empasse", e a correggere il tiro per sviluppare relazioni più gratificanti, equilibrate e durature. In bocca al lupo! d.ssa M.Rita D'Onofrio
Buongiorno,
Tutti noi tendiamo a replicare un copione nei rapporti interpersonali, probabilmente lei crede molto nell'amicizia e il valore che lei da a questo sentimento non è sempre condiviso.
condividendo le opinioni dei colleghi aggiungo che quando le situazioni della vita si ripresentano con una certa circolarità, probabilmente stiamo cercando (in modo inconsapevole) proprio le persone che ci mettono in quella situazione, affinché possiamo affrontare un tema importante per la nostra crescita personale
un caro saluto
Valentina Longhi
Questa domanda sottende diverse dinamiche interpersonali che entrano in gioco, le sue aspettative, la sua personalità. In generale non è detto che l'investimento in una relazione sia reciproco, lei sembra cercare questa reciprocità e forse quando la controparte le interessa tende a vederla anche quando non c'è, di conseguenza si illude che ci sia e quando scopre che non c'è si delude. Opzione B, una relazione può avere un inizio e una fine indipendentemente dalle sue aspettative. La considerazione cha fa sul finale rispetto alla ricerca di un rapporto "alla pari" è ragionevole e condivisibile.
Gentile utente di mio dottore,

potrebbe aiutarla iniziare un percorso di psicoterapia per poter meglio approfondire queste problematiche derivanti dalle relazioni sociali. Si percepisce la sua sofferenza in merito a quello che le accade nei rapporti nel quotidiano, anche questo vissuto di esclusione. Nel caso avesse il bisogno di approfondire questo discorso resto disponibile ad accogliere e orientare a sua domanda anche attraverso dei colloqui on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Comprendo la sua delusione, ma penso che la sua sia una risposta “naturale”: se non vi è reciprocità, l’ amicizia viene meno.
Quello su cui indagherei sono il suo ritrovarsi “ a dover elemosinare “ la compagnia dell’altro o “ il suo sciropparsi quaranta minuti di macchina” per essere presente, come se il donare la propria presenza le garantisse la sicurezza di essere accettato e riconosciuto.
L’amicizia è paritaria, spontanea, non chiede…
Indagherei sul perché lei si pone in posizione subalterna in cambio di affetto e vicinanza.
Penso che abbia a che fare con le sue relazioni significative pregresse in qualche modo in relazione con quelle attuali e con il suo stare al mondo.
Dei colloqui con uno psicoterapeuta potrebbero aiutarla a fare luce sul suo disagio.
Le auguro un buon cammino!
Salve, concordo con lei quando sostiene che i rapporti umani, di qualsiasi natura essi siano, devono essere paritari e di reciproco beneficio. Tuttavia le relazioni più intime hanno mille lati e sono complicate nella loro gestione. Lei riscontra un " copione" nei comportamenti degli altri e forse sarebbe opportuno cercare di comprendere il suo modo di porsi per migliorarlo e ottenere in questo modo ciò che desidera. Le suggerisco un contatto con uno psicologo per affrontare la cosa. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, i motivi per cui una persona si allontana possono essere svariati e non sempre si può immaginare quali siano davvero. Da ciò che dice, credo si tratti probabilmente di alcune modalità relazionali che si vengono a creare. Possono riguardare la scelta di persone apparentemente diverse ma con caratteristiche simili nel profondo; oppure alcuni meccanismi che incoscientemente lei mette in atto o tanto altro. Se l'epilogo di molti rapporti è lo stesso e se la cosa la fa soffrire, direi che sia opportuno parlarne in qualche colloquio con uno psicologo che possa aiutarla a mettere in luce ciò che accade.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, penso di potere affrontare insieme a lei questa problematica.
Mi farebbe piacere incontrarla per un colloquio.
Spero di risentirla!
dr.ssa Boggio
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi, però con questa modalità è difficile affrontare l'argomento in modo approfondito come invece merita.
Se vuole può contattare qualche psicoterapeuta a cui dare fiducia per articolare bene ciò che sta vivendo attualmente.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Mi dispiace sentire che stai affrontando una situazione difficile con un'amicizia che sembra essere cambiata nel tempo. È comprensibile che tu provi delusione e fastidio quando senti di non ricevere più lo stesso affetto e impegno dall'altra persona. È importante ricordare che ogni persona e ogni amicizia è unica, e le dinamiche possono cambiare nel corso del tempo a causa di vari fattori. È possibile che ci siano delle ragioni valide per il cambiamento nella relazione, come nuovi impegni o cambiamenti nella vita della persona. Tuttavia, è anche importante considerare i tuoi bisogni e sentimenti. Se senti che la relazione è diventata unidirezionale e che non ricevi più il piacere e l'affetto che desideri, è comprensibile che tu provi delusione e desideri allontanarti.
Quanto alla tua domanda su se puoi migliorare o se la tua reazione è naturale, è importante ricordare che ognuno ha il diritto di stabilire i propri confini e di cercare relazioni che siano soddisfacenti e reciproche. Se senti che una relazione non ti sta apportando più gioia e soddisfazione, è legittimo prendere la decisione di allontanarti.
Tuttavia, potrebbe essere utile anche esplorare i tuoi sentimenti e le tue reazioni in modo più approfondito. Potresti considerare di parlare con un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che può aiutarti a esplorare le tue emozioni, a comprendere meglio i tuoi bisogni e a sviluppare strategie per gestire le situazioni in modo più sano ed equilibrato.
Ricorda che prendersi cura di te stesso e delle tue emozioni è importante. Se senti che una relazione non ti sta facendo bene, hai il diritto di prendere decisioni che ti proteggano e ti portino verso una maggiore felicità e benessere.

Spero che queste informazioni ti siano state utili. Se hai ulteriori domande o dubbi, sarò felice di aiutarti ulteriormente.
Dr. Roberto Prattichizzo
Salve, mi viene da dire che la sua amica potrebbe aver dato un valore diverso alla vostra relazione rispetto a quello che aveva attribuito lei.
In questo caso, nonostante la delusione, è necessario imparare ad andare oltre il rimuginare mentale.
Dal momento che sembra che questa dinamica non sia isolata, ma che le capiti abbastanza frequentemente di cadere dentro, allora procurarsi un contesto protetto in psicoterapia diventa necessario.
In questo modo potrà elaborare le eventuali dinamiche non troppo adattive e viversi le amicizie in modo più sereno.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, concordo con lei che l'amicizia è preziosa. Se ha notato che certe dinamiche le si ripetono, potrebbe valutare di scoprire cosa ci mette lei. Uno psicologo potrebbe aiutarla. Saluti SR

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