Gentilissimi Dottori, vi scrivo in quanto esasperata da una situazione che si protrae ormai da più
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Gentilissimi Dottori,
vi scrivo in quanto esasperata da una situazione che si protrae ormai da più di un anno e alla quale non trovo soluzione nonostante esami del sangue prescritti dal medico, visita gastroenterologica e ginecologica, che hanno evidenziato solo distensione addominale.
Si tratta un gonfiore variabile della zona sotto all'ombelico, che nei momenti peggiori mi porta un evidente ingrossamento della pancia, flatulenza e molta ritenzione idrica. Tenendo un diario alimentare mi sono resa conto che sospendendo tutte le fibre la situazione migliora notevolmente.
Ho un'alimentazione molto varia, bevo molto (più di 2 litri al giorno), faccio attività fisica 3-4 volte la settimana e ho sempre mangiato molta frutta e verdura, soprattutto nei periodi in cui sono a dieta, ma fino a 40 anni non ho mai avuto nessun problema.
Vorrei sapere se è possibile diventare improvvisamente intolleranti alle fibre e come possa "disintossicarmi" per poterle poi reintrodurre (non posso pensare una vita senza verdura, ma se devo rinunciare basta saperlo)! Oppure devo cercare le cause altrove? Il test delle intolleranze ha evidenziato problemi con latte, lievito, uova e grano).
Grazie mile
vi scrivo in quanto esasperata da una situazione che si protrae ormai da più di un anno e alla quale non trovo soluzione nonostante esami del sangue prescritti dal medico, visita gastroenterologica e ginecologica, che hanno evidenziato solo distensione addominale.
Si tratta un gonfiore variabile della zona sotto all'ombelico, che nei momenti peggiori mi porta un evidente ingrossamento della pancia, flatulenza e molta ritenzione idrica. Tenendo un diario alimentare mi sono resa conto che sospendendo tutte le fibre la situazione migliora notevolmente.
Ho un'alimentazione molto varia, bevo molto (più di 2 litri al giorno), faccio attività fisica 3-4 volte la settimana e ho sempre mangiato molta frutta e verdura, soprattutto nei periodi in cui sono a dieta, ma fino a 40 anni non ho mai avuto nessun problema.
Vorrei sapere se è possibile diventare improvvisamente intolleranti alle fibre e come possa "disintossicarmi" per poterle poi reintrodurre (non posso pensare una vita senza verdura, ma se devo rinunciare basta saperlo)! Oppure devo cercare le cause altrove? Il test delle intolleranze ha evidenziato problemi con latte, lievito, uova e grano).
Grazie mile
Buonasera,
Sarebbe opportuno una visita specialista della nutrizione per avere una visione a 360 gradi.
Le fibre sono il cibo del batteri intestinali, in condizione di colon irritato oppure disbiosi, va diminuita drasticamente la quota di fibra (se è opportuno anche con dei probiotici)
Bisogna escludere intolleranza al lattosio e celiachia. I test delle intolleranze non solo validi scientificamente quindi sono del tutto inattendibili.
Qualsiasi protocollo nutrizionale va fatto sotto la guida di uno specialista e mai il fai da te.
Resto a disposizione
Un caro saluto
Sarebbe opportuno una visita specialista della nutrizione per avere una visione a 360 gradi.
Le fibre sono il cibo del batteri intestinali, in condizione di colon irritato oppure disbiosi, va diminuita drasticamente la quota di fibra (se è opportuno anche con dei probiotici)
Bisogna escludere intolleranza al lattosio e celiachia. I test delle intolleranze non solo validi scientificamente quindi sono del tutto inattendibili.
Qualsiasi protocollo nutrizionale va fatto sotto la guida di uno specialista e mai il fai da te.
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Buonasera,
In caso di meteorismo potrebbe essere opportuno eliminare – per poi reintrodurre gradualmente – gli alimenti ricchi di FODMAP, successivamente personalizzando l'alimentazione con i cibi che sono ben tollerati.
Le sconsiglio invece di fare affidamento sui test per le intolleranze, prove inappropriate e non attendibili che offrono una risposta semplicistica ai malesseri dell'individuo e possono comportare un'infruttuosa esclusione di determinati alimenti dalla dieta, cosa che a lungo andare può comportare delle carenze nutrizionali.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, un cordiale saluto
Dott. Nicolò Gallo Curcio
Biologo nutrizionista
In caso di meteorismo potrebbe essere opportuno eliminare – per poi reintrodurre gradualmente – gli alimenti ricchi di FODMAP, successivamente personalizzando l'alimentazione con i cibi che sono ben tollerati.
Le sconsiglio invece di fare affidamento sui test per le intolleranze, prove inappropriate e non attendibili che offrono una risposta semplicistica ai malesseri dell'individuo e possono comportare un'infruttuosa esclusione di determinati alimenti dalla dieta, cosa che a lungo andare può comportare delle carenze nutrizionali.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, un cordiale saluto
Dott. Nicolò Gallo Curcio
Biologo nutrizionista
Salve,
Lasci perdere il test intolleranze.
Le consiglio di contattare un nutrizionista per migliorare la sua situazione alimentare. Sicuramente il quadro può migliorare.
A disposizione
Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
Anche online
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Salve, le consiglio di effettuare analisi specifiche sulle Feci contattando un bravo gastroenterologo e necessariamente rivolgersi ad un nutrizionista per individuare il tipo di fibre più appropriato a lei. Resto a disposizione
Drssa G.Viviana Martiradonna
Drssa G.Viviana Martiradonna
Buongiorno Sig.ra
Per cominciare può eliminare dalla sua dieta gli alimenti ai quali è risultata intollerante. Potrà, poi, reintrodurli gradualmente nella sua alimentazione.
Per cominciare può eliminare dalla sua dieta gli alimenti ai quali è risultata intollerante. Potrà, poi, reintrodurli gradualmente nella sua alimentazione.
Buongiorno signora non disponiamo di informazioni tali da poterle dare suggerimenti specifici a mio avviso. Potrebbe trattarsi di una ibs, come di una disbiosi, o di una sibo. Contatti un professionista della nutrizione che possa aiutarla con una anamnesi attenta. Cordiali saluti
Gentilissia utente,
In primis le chiederei che genere di test delle intolleranze ha eseguito perché purtroppo sono tanti i test senza fondamento scientifico che puntano all'arricchimento del fruitore ma mandano solo in confusione il paziente.
Non parlerei di intolleranza alle fibre bensì credo lei abbia bisogno di gestire meglio le fibre. È possibile che ci sia anche una disbiosi del microviota intestinale, ovvero i batteri naturalmente presenti nel suo intestino hanno trovato un nuovo equilibrio spostato verso batteri che producono gas. Molte volte gestendo questo aspetto il gonfiore migliora notevolmente. Tuttavia, come già le hanno detto i miei colleghi occorre un anamnesi dettagliata.
Distinti saluti
Dott.ssa Roberta Patitucci
In primis le chiederei che genere di test delle intolleranze ha eseguito perché purtroppo sono tanti i test senza fondamento scientifico che puntano all'arricchimento del fruitore ma mandano solo in confusione il paziente.
Non parlerei di intolleranza alle fibre bensì credo lei abbia bisogno di gestire meglio le fibre. È possibile che ci sia anche una disbiosi del microviota intestinale, ovvero i batteri naturalmente presenti nel suo intestino hanno trovato un nuovo equilibrio spostato verso batteri che producono gas. Molte volte gestendo questo aspetto il gonfiore migliora notevolmente. Tuttavia, come già le hanno detto i miei colleghi occorre un anamnesi dettagliata.
Distinti saluti
Dott.ssa Roberta Patitucci
Buongiorno, visti i sintomi (gonfiore sotto ombelico, flatulenza, intolleranza a latte, lievito e grano) mi viene subito in mente Sindrome del colon irritabile. Per avere conferma di questo è interessante fare un test di laboratorio che si chiama Gut Screening che va a vedere tutti i batteri intestinali e determina se c'è o meno disbiosi. La dieta che si consiglia è una dieta a basso contenuto di Foodmap, ma con l'esito del Gut screening è possibile elaborare anche una terapia personalizzata solo a base di integratori, nello specifico olii essenziali. Rimango a disposizione per ulteriori spiegazioni.
Gentilissima,
come sollecitato dai colleghi bisogna capire quale test delle intolleranze lei abbia fatto.
Inoltre è necessario probabilmente.. dopo essersi rivolta ad un Nutrizionista procedere con un piano dedicato e specifico per la sua condizione che è sicuramente da valutare ed approfondire.
"Intolleranze alle fibre": non c'è una vera intolleranza alle fibre , ma sicuramente esistono determinate fibre che in alcuni casi è meglio eliminare per un certo periodo e poi reintrodurre.. o alimenti pro-infiammatori che contribuiscono alla sintomatologia che lei lamenta.
Rimango disponibile per una consulenza anche online.
Un caro saluto
come sollecitato dai colleghi bisogna capire quale test delle intolleranze lei abbia fatto.
Inoltre è necessario probabilmente.. dopo essersi rivolta ad un Nutrizionista procedere con un piano dedicato e specifico per la sua condizione che è sicuramente da valutare ed approfondire.
"Intolleranze alle fibre": non c'è una vera intolleranza alle fibre , ma sicuramente esistono determinate fibre che in alcuni casi è meglio eliminare per un certo periodo e poi reintrodurre.. o alimenti pro-infiammatori che contribuiscono alla sintomatologia che lei lamenta.
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Un caro saluto
salve il consiglio che posso darle è di rivolgersi al medico per analisi del sangue, feci ed eco addome completo per capire meglio la situazione, il gonfiore potrebbe essere dovuto a disbiosi intestinale (non riferisce se ha mai sofferto di colo irritabile o meno, se è mestruata se soffre di stipsi etc) ma la valutazione anche si un nutrizionista va fatta con gli esami e con colloquio conoscitivo in modo da stabilire cause e rimedi (cibi, integratori, stile di vita etc)
a sua disposizione sott.ssa Filomena Acanfora
a sua disposizione sott.ssa Filomena Acanfora
Buongiorno, le consiglio una visita più approfondita da professionisti quali gastroenterologi e nutrizionisti. Potrebbe trovarsi in uno stato patologico in cui le fibre (alimento dei batteri intestinali) le causano gonfiore e malessere, quali disbiosi, sibo o colon irritabile. Andrebbero escluse intolleranze al lattosio e celiachia ed eventualmente andrebbe prescritto un piano nutrizionale ad hoc con cui sarà possibile risolvere il problema.
Comunque le consiglio di essere seguita ed evitare il fai da te.
I test delle intolleranze come già detto dai colleghi non solo validi scientificamente e non del tutto attendibili.
Resto a disposizione, Dott.ssa Valentina Pavone
Comunque le consiglio di essere seguita ed evitare il fai da te.
I test delle intolleranze come già detto dai colleghi non solo validi scientificamente e non del tutto attendibili.
Resto a disposizione, Dott.ssa Valentina Pavone
Buongiorno, come anticipato già dai colleghi, sarebbe preferibile per lei, fare una visita specialistica più accurata, come può essere quella di tipo gastroenterologica.
L'esame obiettivo dell'addome, ad esempio, può essere un utile strumento nelle mani del professionista, che potrà poi, indirizzarla verso la scelta migliore, in termini di dieto terapia-eventuale- integrazione o cura con farmaci.
L'assunzione di fibra, presente in verdura e frutta, ma non solo, può essere una delle potenziali cause, ma esistono differenti tipi di fibre e, un'anamnesi più dettagliata delle sue attuali abitudini alimentari, potrebbe essere utile.
Non escluda alimenti se non sotto consiglio medico\professionisti del settore; Le sconsiglio l'esecuzione di test delle intolleranze se non validati dal pdv scientificio.
Rimango a disposizione,dott.ssa Martina Guida
L'esame obiettivo dell'addome, ad esempio, può essere un utile strumento nelle mani del professionista, che potrà poi, indirizzarla verso la scelta migliore, in termini di dieto terapia-eventuale- integrazione o cura con farmaci.
L'assunzione di fibra, presente in verdura e frutta, ma non solo, può essere una delle potenziali cause, ma esistono differenti tipi di fibre e, un'anamnesi più dettagliata delle sue attuali abitudini alimentari, potrebbe essere utile.
Non escluda alimenti se non sotto consiglio medico\professionisti del settore; Le sconsiglio l'esecuzione di test delle intolleranze se non validati dal pdv scientificio.
Rimango a disposizione,dott.ssa Martina Guida
Gentile paziente, come prima cosa le consiglio (se ancora non ha provveduto), di eseguire gli unici 2 test scientificamente validati che sono: intolleranze al glutine (tramite ricerca di specifici anticorpi nel sangue) e intolleranza al lattosio (breath test), oltre al prick test per eventuali allergie. Dopodiché, le consiglio di essere seguita da un gastroenterologo e da un professionista della nutrizione. Poiché, quando c’è un persistente problema di gonfiore addominale e di flatulenza, è possibile intraprendere per poter migliorare la sintomatologia, la dieta low fodmap della durata di circa 6 settimane. Questa dieta consiste nell’eliminazione di categorie di alimenti ad alto contenuto di frutto-oligosaccaridi (zuccheri fermentabili), di glutine e di lattosio, per poi procedere, a seconda dei sintomi, alla reintroduzione graduale di ciascuna categoria per capire nello specifico quali alimenti causano questo tipo di disturbo.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Caterina Cesari
Un cordiale saluto, Dott.ssa Caterina Cesari
La distensione addominale e i sintomi che descrive potrebbero essere legati a un'intolleranza funzionale alle fibre, specie se il quadro migliora riducendole. Tuttavia, è insolito diventare improvvisamente intolleranti alle fibre senza un'altra condizione sottostante, come la sindrome dell’intestino irritabile o una disbiosi intestinale. Per reintegrare gradualmente le fibre nella dieta, suggerirei di:
Introdurre piccole porzioni di verdure cotte (es. zucchine, carote o zucca) ben tollerate.
Privilegiare cereali integrali a basso contenuto di FODMAP.
Considerare un piano di integrazione con probiotici specifici per regolare il microbiota intestinale.
Escludendo cause organiche, un nutrizionista potrebbe personalizzare una dieta progressiva per la sua tolleranza alimentare.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Introdurre piccole porzioni di verdure cotte (es. zucchine, carote o zucca) ben tollerate.
Privilegiare cereali integrali a basso contenuto di FODMAP.
Considerare un piano di integrazione con probiotici specifici per regolare il microbiota intestinale.
Escludendo cause organiche, un nutrizionista potrebbe personalizzare una dieta progressiva per la sua tolleranza alimentare.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
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