Gentilissimi Dottori sono un uomo di 66 aa e non ho mai avuto un mal di denti come adesso. Sono anda
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Gentilissimi Dottori sono un uomo di 66 aa e non ho mai avuto un mal di denti come adesso. Sono andato dal dentista per un problema di notevoli rimasugli di cibo fra gli spazi interdentali. Mi hanno diagnosticato una atrofia gengivale e un problema di tartaro. Mi hanno fatto una bella pulizia e una bella lucidatura. Dopo qualche giorno ho cominciato ad accusare dolore al 2° molare inferiore sinistro, ma è un dolore che parte da quel dente ma si diffonde dopo 20 m' che ho terminato il pasto a tutta la parte sx compreso l'orecchio. Sono tornato, mi hanno fatto altre rx in bocca, mi hanno detto che il dente è sano e non ci sono granulomi ma dipende dalla atrofia gengivale e dal tartaro che si è incuneato fra il colletto gengivale ed il molare. Ora mi sono accorto che si muove il dente in modo leggero e sono tornato dal dentista che mi ha detto di continuare con sciacqui di vario genere. Ma io mi sento un handicap ogni volta che mangio e ho ormai la fobia della masticazione per cui la mia bocca lavora solo con la metà dx ma nonostante tutto anche il cibo mi irrita le gengive infiammate. Se non mastico ho meno dolore ma per quanto tempo dovrò continuare a soffrire in questo modo? Anche quando chiudo la bocca nel parlare se il dente viene toccato da quello di sopra sento dolore, nonostante mi abbiano limato quello di sotto per ridurre il contatto….. Grazie di cuore per qualsiasi consiglio che mi possa aiutare….non vorrei perdere il dente se possibile….faccio uso anche di antidolorifici per ridurre del 50 o 70 per cento il dolore….
Premettendo la necessità di visitarla per comprendere la situazione, non condivido il limaggio fatto per attenuare il dolore da contatto (I sintomi sono quelli di una infezione del parodonto). Se la sua situazione parodontale è compromessa(come sembra) è necessario pianificare interventi adeguati (ll collutorio non basta}.
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Sarebbe utile vedere esame rx
Premettendo che necessita di una visita la sua e’ una malattia parodontale che richiede precise cure chirurgiche per potere salvare il molare
Premettendo che è impossibile fare una diagnosi senza una visita specialistica, quello che Lei racconta non è riconducibile ad una sintomatologia da isolato intasamento alimentare tra dente e dente, bensì ad una situazione di compromissione parodontale avanzata (che sicuramente non può essere trattata limando un dente antagonista sano) che obbliga ad impostare un preciso piano di trattamento parodontale, a carico di una o di ambedue le arcate, che non è improbabile potrebbe anche prevedere l'avulsione dell'elemento in questione.
Come giustamente han detto i colleghi, è impossibile fare diagnosi senza una visita e una panoramica. Se ritiene, e se è di zona sono a sua disposizione
la rimozione del tartaro ha lasciato scoperti i tubuli dentinali ,dove lo smalto è più sottile o dove proprio nn esiste ovvero tra la giunzione amelo cementizia o sul cemento radicolare.
Per questo ha più sensibilità.
Inoltre a causa delle numerose concrezioni di tartaro il legamento è infiammato.
Per cui condivido l'ameloplastica del collega.
L'infezione protratta e il conseguente trauma occlusale potrebbero portare ad una devitalizzazione dell'elemento in questione,per eliminare il dolore.
Dolore che si irradia per nevralgia trigeminale.
Ma sicuramente il suo dentista avrà un piano di cura per risolvere tutti i sui problemi.Cordialità F.R.
Per questo ha più sensibilità.
Inoltre a causa delle numerose concrezioni di tartaro il legamento è infiammato.
Per cui condivido l'ameloplastica del collega.
L'infezione protratta e il conseguente trauma occlusale potrebbero portare ad una devitalizzazione dell'elemento in questione,per eliminare il dolore.
Dolore che si irradia per nevralgia trigeminale.
Ma sicuramente il suo dentista avrà un piano di cura per risolvere tutti i sui problemi.Cordialità F.R.
Condivido il parere della dott.ssa Brandani e ritengo ci siano elevate probabilità che l'elemento non abbia più sufficiente supporto parodontale (e osseo). In tal caso l'elemento va estratto. Se dopo doverosa verifica clinica venisse confermata tale situazione, non faccia l'errore di dare la colpa alla seduta di igiene professionale. L'infiammazione post-detartrasi è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Avrebbe comunque perso il dente e la causa della perdita di supporto parodontale e osseo è stata proprio del tartaro non rimosso. In quanto all'elemento perso consideri che con l'estrazione passerà il male e una soluzione per ripristinarlo esiste sempre.
Mobilità del dente, sensazione del dente allungato e dolore al contatto o alla masticazione sono i classici sintomi di una periodontite acuta localizzata. Le consiglio di iniziare subito con un antibiotico a base di amoxicillina ed acido clavulanico ogni dodici ore, per cinque giorni: la sintomatologia acuta si dovrebbe risolvere nei primi due giorni. Poi si rivolga da uno specialista per le cure del caso.
Buongiorno, la invito presso la mia struttura per una visita preventiva senza impegno.
Dai sintomi,come già sottolineato da diversi colleghi, lei ha un problema parodontale. Problema che va inquadrato e sottoposto ad adeguata terapia. Non escludo che il molare interessato debba essere estratto ma ovviamente bisogna inquadrare il problema con radiografie e visita con sondaggio parodontale .
Bisognerebbe visitarla ma da quello che ha detto penso che una terapia canalare potrebbe alleviare o al meglio far scomparire la sua sintomatologia
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Tutte le risposte precedenti hanno senso, ma ha ancora più senso dire che è necessaria una visita ed una Rx per dire qualcosa di preciso.
Buonasera, innanzitutto dopo la seduta d’igiene sarebbe necessario che dopo i pasti spazzoli bene i denti per evitare che nelle sacche venutesi a formare dopo l’eliminazione del tartaro si depositi cibo che sicuramente è responsabile del dolore. Intanto aver limato il dente antagonista non è stata una bella pensata, sarebbe stato più indicato una terapia antibiotica con conseguente devitalizzazione. Per quanto riguarda il dondolio dei denti sarebbe il caso fare dei trattamenti parodontali almeno questo sono i consigli che le posso dare in base al suo racconto. Intanto sarebbe consigliato una visita più approfondita magari misurando le tasche parodontali
Da quello che dice dovrebbe trattarsi di un problema parodontale che non risolverà Con le sole sedute di igiene orale ed uso di colluttorio, faccia una RX e poi si faccia vedere da un parodontologo, in base al grado di avanzamento della patologia esistono svariati trattamenti. Non so dove lei si trova, se vuole io sono a Napoli mi contatti
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