Gentilissimi, credo che da ciò che ho descritto e dalle azioni che ho intrapreso il problema sia sta

9 risposte
Gentilissimi, credo che da ciò che ho descritto e dalle azioni che ho intrapreso il problema sia stato inquadrato come Sindrome da conflitto sub-acromiale e ai tempi risolto almeno in parte, inoltre nella risonanza magnetica del 2019 CITO:
"Esame RM del rachide cervicale... Ernia discale subligamentosa , postero-mediana C4-C5 che esercita discreti effetti compressivi sullo spazio subaracnoideo anteriore NON EVIDENTI alterazioni di segnale del midollo spinale."
"Esame RM spalla destra.... Non evidente versamento endo articolare in sede gleno.omerale...Esile falda fluida nella borsa sottocoraicoidea-sottoscapolare ...ai limiti inferiori della norma lo SPAZIO DI SCORRIMENTO SUBACROMIALE ...regolare profilo cefalicaomerale...Lieve tendinosi iuxta-inserzionale del tendine sovraspinoso ... NON ALTERAZIONI di segnale dei tendini sottoscapolare e sottospinoso... regolare il tendine del capo lungo del braccio.

Mi confermate la necessità di intervenire come da voi descritto... o è necessario optare per altro?

Ho forte necessità di risolvere il problema definitivamente. grazie
Buonasera, considerato che la sofferenza a livello nervoso è già presente l'unico modo per tener sotto controllo la problematica è effettuare ciclicamente terapie manuali ed esercizi che mantengano la muscolatura con un tono basale tale da non sovraccaricare le parti scheletriche/midollari e fare inoltre attenzione alle posture mantenute nel quotidiano che possono favorire la ricomparsa della sintomatologia.

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Buongiorno, alla luce degli esami diagnostici e della sua sintomatologia ritengo utile un trattamento manuale al fine di alleggerire la pressione sulla componente radicolare e cercare di ristabilire una corretta mobilità del rachide cervicale. Sarebbe opportuno anche valutare ed eventualmente trattare il rachide dorsale e il passaggio cervico-dorsale che potrebbero essere ipomobili.
Buongiorno,da quello descritto si potrebbe optare sicuramente per terapia manuale più l’utilizzo di qualche elettromedicale.
Provi a sentire anche uno specialista di riferimento come un fisiatra che le salta consigliate il da farsi.
Saluti.
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Salve la miglior terapia consiste nella terapia manuale ed esercizi specifici. Le consiglio di rivolgersi ad un fisioterapista esperto in terapia manuale. Cordiali saluti
Salve, Come spesso accade in queste situazioni il sintomo è più probabilmente il risultato di un mancato controllo neuro-muscolare della zona interessata (in questo caso abbastanza ampia, dalla cervicale alla spalla, che sono per definizione collegate sia per l'aspetto di innervazione che per l'aspetto muscolare e motorio). E' corretto effettuare una valutazione medica ed eventualmente agire con farmaci se la situazione acuta (o riacutizzata) è insostenibile. Il miglior modo di agire però è cercare di acquistare nuovamente il corretto "funzionamento" della zona: si può agire con terapia manuale per rilasciare i tessuti e ritrovare equilibrio, ma va associato da subito anche un percorso di esercizio riabilitativo mirato (ad oggi la miglior evidenza scientifica per i problemi di spalla soprattutto).
salve, generalmente i conflitti scapolo omerali si risolvono lentamente grazie al costante lavoro di terapia manuale. si affidi al fisioterapista /osteopata per stabilire il giusto piano terapeutico. per la mia esperienza nei casi simili al suo il miglioramento dei sintomi ha avuto successo.
Salve
Concordo con i colleghi: anche nel suo caso è necessario riequilibrare il "sistema salute", ma non solo con l'intervento manuale ma anche con altre metodiche.
Cordiali saluti
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Bisogna eseguire mobilizzazioni e terapia manuale svolto dal terapista per togliere la pressione dell'ernia sul sistema nervoso in primis e poi lavorare anche sulla spalla.
Salve, dalla diagnostica credo che la terapia manuale e gli esercizi siano la miglior soluzione per tenere sotto controllo la sintomatologia determinata dal suo conflitto sub-acromiale.
Se non l'ha fatto, potrebbe essere utile mettersi in contatto con un medico specialista come un fisiatra o un ortopedico.

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