Gentilissimi chiedo a voi, é un periodo davvero difficile per me, sono sempre stato un tipo un po' a

23 risposte
Gentilissimi chiedo a voi, é un periodo davvero difficile per me, sono sempre stato un tipo un po' ansioso ma non a questi livelli. Sento che dentro di me qualcosa non va. Tutto inizia a fine giugno inizio a fine giugno a volte mi sentivo debole e partiva tachicardia, premetto che faccio ingegneria ho studiato tanto senza mai riposo. Un giorno mentre studiavo mi sento debole e inizio con le palpitazioni,attacco di panico che solo dopo riesco a calmare. Da lì ho avuto ansia di avere altri attacchi di panico e a volte mi sentivo debole e strano non so. Successivamente finisco all'ospedale causa tachicardia associata dai medici allo stress. E continuo a studiare. Mi sentivo debole
Ultimamente sento continuamente sintomi nuovi che variano. Per molti giorni ho sofferto di cervicale ora il collo é meno teso. Mi sveglio alcuni giorni e ho attacchi di panico o senso di pesantezza nel petto. A volte ho paura di avere un infarto, altre di avere qualcosa al cervello. Sento di non avere più controllo del mio corpo che mi manda continui sintomi. Formicolio,muscoli tesi e rigidi. E a volte sembra quasi che mi dissocio dalla realtà accompagnato da un senso di confusione. Chiedo un vostro consulto. So sole che mi sento perennemente in pericolo.
Gentile utente,

Mi dispiace molto sapere che stai attraversando un periodo così complesso e inquietante. I sintomi che descrivi, come attacchi di panico, tachicardia, e sensazioni di debolezza e confusione, sono sicuramente molto angoscianti e possono influenzare profondamente il tuo benessere quotidiano.

Dal tuo racconto, sembra che lo stress e l'ansia stiano giocando un ruolo significativo nel manifestarsi di questi sintomi. È comprensibile che tu possa sentirti sopraffatto, soprattutto se stai affrontando un carico di lavoro intenso e un periodo di studio stressante. La tua esperienza di attacchi di panico e paura di avere condizioni mediche gravi, come problemi cardiaci o neurologici, è comune in situazioni di forte ansia.

È importante innanzitutto escludere eventuali condizioni mediche serie attraverso una valutazione medica completa, che hai già iniziato con il consulto in ospedale. È altrettanto cruciale affrontare il componente psicologico di questi sintomi.

In aggiunta alla terapia psicologica, potrebbe essere utile considerare anche il supporto farmacologico. Un consulto con uno psichiatra potrebbe aiutarti a esplorare se ci sono farmaci che potrebbero alleviare i tuoi sintomi e aiutarti a gestire meglio l'ansia.

Infine, è importante prendersi cura di sé attraverso tecniche di rilassamento e gestione dello stress. Esercizi di respirazione, meditazione e attività fisiche regolari possono contribuire a migliorare il tuo stato d’animo e ridurre i sintomi fisici associati all'ansia.

Sono disponibile come terapeuta per offrirti supporto e aiutarti a sviluppare un piano di trattamento personalizzato. Non esitare a cercare aiuto e a discutere questi sintomi con un professionista della salute mentale che possa offrirti un supporto adeguato e completo.

Il tuo benessere è importante, e ci sono risorse e approcci disponibili per aiutarti a trovare sollievo e migliorare la tua qualità di vita.

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Buonasera.
Dalle sue parole si evince che lei stia affrontando un periodo connotato da una forte sintomatologia ansiosa,
dopo il primo attacco di panico sta soffrendo di un disturbo d'ansia generalizzato e ansia anticipatoria che la sta portando ad "avere ansia per la paura di star male per l'ansia".
Le consiglio di intraprendere un percorso di terapia che permette da un lato di affrontare le cause dell'insorgenza di questo disturbo e dall'altro di contenere, tramite tecniche appropriate il manifestarsi del sintomo.
Sono a sua disposizione per ulteriori informazioni.
Cordialmente
Dott.ssa Laura Bova
Gentile utente, mi dispiace tanto per il suo racconto, immagino che questi sintomo le causino mola sofferenza. È probabile che la causa sia emotiva ma le consiglio di parlarne con il suo medico ed eventualmente di fare degli esami strumentali, per escludere la componente organica.
Contemporaneamente, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico, per capire se ci dovesse essere una parte di componente psichica.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buongiorno Gentile Utente, posso immaginare quanto sia difficile affrontare tutto questo. Da ciò che descrive, sembra che la sua ansia abbia raggiunto un livello molto elevato e che stia influenzando diversi aspetti della sua vita quotidiana. Gli attacchi di panico, la sensazione di debolezza, i sintomi fisici come la tachicardia e il formicolio, così come la sensazione di distacco dalla realtà, sono tutti segnali che indicano uno stato di stress e ansia molto elevato.

È importante riconoscere che i sintomi che sta sperimentando non sono insoliti in situazioni di forte stress e ansia, specialmente considerando il suo percorso accademico impegnativo e la mancanza di riposo adeguato. Quando il nostro corpo e la nostra mente sono sotto pressione per lunghi periodi di tempo, il sistema nervoso può diventare ipersensibile, causando sintomi fisici e psicologici che possono sembrare spaventosi.

Anche se i medici hanno associato la tachicardia allo stress, è sempre importante escludere qualsiasi causa medica sottostante. Le suggerisco di consultare il suo medico di base o uno specialista per fare una valutazione completa e assicurarsi che i sintomi siano effettivamente legati all'ansia e non ad altre condizioni fisiche.
Studi intensi senza pause adeguate possono esaurire le riserve fisiche e mentali. Prendersi delle pause regolari, garantendo il giusto tempo per il sonno e il relax, è essenziale. Il recupero è una parte fondamentale per mantenere l'equilibrio psicofisico.

Può essere utile apprendere tecniche di gestione dell'ansia, come la respirazione diaframmatica, la mindfulness, o la meditazione. Queste pratiche possono aiutare a ridurre la risposta del corpo allo stress e a diminuire la frequenza e l'intensità degli attacchi di panico.

La terapia cognitivo-comportamentale è particolarmente efficace per i disturbi d'ansia e gli attacchi di panico. Un terapeuta qualificato può aiutarla a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti che alimentano l'ansia, e a sviluppare nuove strategie per gestire meglio le sue reazioni emotive e fisiche.

Inoltre, quando si è sotto stress, è comune sentirsi "fuori controllo" del proprio corpo. Tecniche di rilassamento progressivo, yoga, o altre attività di movimento dolce possono aiutare a ristabilire una connessione più positiva con il corpo.
Anche mantenere una dieta equilibrata e un'adeguata idratazione è cruciale per il benessere mentale e fisico. A volte, squilibri alimentari o carenze nutrizionali possono peggiorare i sintomi di ansia.

Il supporto sociale non è da sottovalutare: parlare con amici, familiari o colleghi può essere un modo per alleggerire la pressione. Anche partecipare a gruppi di supporto per persone che vivono situazioni simili può aiutare a sentirsi meno soli e a condividere esperienze utili.

Infine, se ci sono situazioni o attività che sembrano scatenare o intensificare l'ansia, può essere utile limitarle o introdurre delle strategie per gestirle meglio.

Ricordi che non è solo in questo percorso. Ci sono molti modi per affrontare e gestire l'ansia, e con il giusto supporto può tornare a sentirsi più in controllo della sua vita e del suo corpo. La invito a prendersi cura di sé, a fare un passo alla volta e a cercare l'aiuto professionale che ritiene più adatto alla sua situazione.

Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Buongiorno,
I sintomi che descrive sono riconducibili all'ansia ed agli attacchi di panico. Le consiglio di rivolgersi ad un collega che può aiutarla a fare chiarezza sulle cause ed a risolvere la situazione.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente buonasera.
Il suo, seppur breve riassunto, parla chiaramente di una sofferenza psicologica che va approfondita e merita tutta la sua attenzione in questo momento. Le consiglio, al più presto, di farsi affiancare da uno psicologo/a e con lui, o lei, intraprendere un percorso per comprendere meglio questi segnali che il suo corpo le sta inviando in modo diretto e decisamente invalidante.

La presenza del panico è caratteristica di un'ansia che si manifesta in maniera acuta, probabilmente innescata da un certo contesto, da situazioni, persone o oggetti specifici. Appare, dalla sua descrizione, che questo stato d'ansia permanga però in modo anche cronico con sintomi fisici importanti (tensione muscolare, affanno, tachicardia). Credo che lei abbia appurato, andando al pronto soccorso, che la matrice di questi sintomi sia prettamente psicologica e non dovuta ad altri motivi; ad ogni modo, potrebbe essere ulteriormente avveduto nel fare una visita cardiologica.

L'ansia e il panico sono sindromi che traggono beneficio dall'intervento psicologico: un'osservazione attenta delle sue abitudini comportamentali, delle sue aspettative sul futuro e delle esperienze passate, può fornire informazioni rilevanti su cui cominciare a lavorare per comprendere cosa realmente la spaventa e cosa invece è frutto della sua attività mentale che tenta di sabotarla, facendole immaginari scenari catastrofici su se stesso e sulla realtà circostante che non hanno motivo di esistere. L'ansia funziona proprio così, come una trappola mentale che amplifica certe emozioni negative al punto da togliere lucidità, capacità decisionale e di problem solving.
Non è da escludere, ma è importante comprenderlo con maggiori informazioni, che la sua attività di studio la stia portando a consumare molte più energie nervose di quelle effettivamente a disposizione, generando un vissuto molto stressante che si ripercuote sul benessere fisico e mentale.

Se lo desidera, posso spiegarle come potrebbe aiutarla un percorso basato sulla Psicologia Positiva e sulle tecniche di Mindfulness, discipline che, evidenze alla mano, si dimostrano molto efficaci proprio nell'affrontare i problemi legati all'ansia e allo stress.
Mi contatti pure quando vuole, anche per una consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
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Grazie per la tua condivisione. È importante riconoscere che, in momenti di sovraccarico emotivo e fisico, il corpo può reagire in modi che possono sembrare spaventosi, come gli attacchi di panico. Tuttavia, questi sintomi non devono essere sottovalutati.

Un primo passo fondamentale è accertarsi, tramite un consulto medico, che da un punto di vista organico non ci siano problematiche sottostanti che possano contribuire a questi sintomi. Avere una conferma medica ti permetterà di affrontare con maggiore serenità il percorso psicologico.

Oltre a questo, potrebbe essere utile approfondire tematiche legate al tuo percorso di studi e alle pressioni che senti riguardo la ricerca di una tua strada e autonomia. Lo studio intensivo e la mancanza di riposo possono contribuire a elevati livelli di stress, che si riflettono non solo a livello fisico ma anche emotivo. La terapia potrebbe aiutarti a esplorare queste aree, fornendoti strumenti per gestire l'ansia e trovare un equilibrio tra gli impegni accademici e il benessere personale.

Se vuoi approfondire questi aspetti o se hai altre domande, sono qui per aiutarti.
Salve, evidentemente ha chiesto veramente tanto a se stesso ed ora ha oltrepassato il segno.
Mi sembra che possa accedere ad un percorso di psicoterapia che utilizzi la mindfulness con modulo MBSR finalizzato alla riduzione della componente stressogena.
É necessario che spezzi il meccanismo innescato per non portarlo a livelli pericolosamente alti.
Saluti dott.ssa Sandra Petralli
Gentile Utente,
mi dispiace molto per il periodo che sta attraversando, immagino che non sia facile.
Ha pensato di iniziare un percorso di psicoterapia per provare a capire cosa le sta succedendo?
Resto a disposizione.
Buona giornata
Gentilissimo,
le sensazioni riportate sono molto particolari, da quanto comprendo c'è un ascolto attento e, ai limiti, allarmista dei segnali del tuo corpo. In questi casi proprio per prevenire possibili attacchi di panico e altre difficoltà è ottimale parlarne con uno specialista psicologo psicoterapeuta. Non perché vi sia un disturbo ma per gestire meglio i pensieri intrusivi e catastrofici rispetto ai propri segnali corporei e per comprendere meglio sia il tuo corpo che i tuoi pensieri. Lo psicologo ti aiuterà a comprendere come mai ti senti in pericolo e come mai hai quest'allarmismo, se così fosse, riferito al tuo corpo, ma soprattutto a comprendere bene come gestire e riportare il pensiero catastrofico verso una dimensione minore permettendoti di stare bene. Potrebbe essere utile un professionista di orientamento cognitivo-comportamentale per via del fatto che questo permette di analizzare il pensiero che influisce il nostro corpo tramite tecniche più pratiche, non che altri orientamenti siano meno efficaci, ma la letteratura sembrerebbe prediligere questo approccio.
Spero di averti dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esitare a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Salve, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo. Come ha detto lei i sintomi che ha descritto possono essere ricondotti ad un attacco di panico. L'attacco di panico può dare molti sintomi diversi tra loro, tra cui anche quelli che ha descritto come senso di confusione, formicolio, muscoli rigidi, senso di dissociazione dalla realtà. E' comunque importante escludere eventuali cause organiche, quindi le consiglio di rivolgersi al suo medico di base per valutare questo aspetto. L'ansia è un'emozione che proviamo tutti e risulta essere utile e funzionale in alcune situazioni ma diventa disadattiva quando diventa pervasiva ed limitante, come descrive lei.
Le consiglio di iniziare un percorso con uno psicologo in modo da affrontare questa situazione al meglio e tornare a stare bene. Può valutare di rivolgersi anche ad uno psichiatra per assumere una terapia farmacologica che possa aiutarla in questo momento difficile.
Rimango a disposizione per un approfondimento
Un caro saluto
Dott.ssa Irene Ragaini
Buongiorno, quello che hai descritto fa ben intendere ciò che stai provando, mi dispiace molto che da qualche mese tu ti senta perennemente in pericolo e in confusione. Credo che prima di tutto sia opportuno capire l'origine di questi sintomi, consultando il medico di base per verificare un'eventuale causa fisiologica. Questo passaggio sarà un punto necessario per il tuo percorso perché ti aiuterà a capire cosa escludere e cosa prendere in considerazione a livello fisiologico e/o psicologico. La motivazione che ti porta a scriverci dimostra la tua voglia di stare meglio e il tuo coraggio, elementi significativi quando si tratta di situazioni dove i pensieri intrusivi ostacolano la quotidianità causando senso di confusione e pericolo. In casi come questi è importante ricevere supporto da persone care e da professionisti della salute mentale che ti aiutino a distinguere i tuoi pensieri dalla realtà, perché i tuoi pensieri non ti identificano e non rappresentano per forza la realtà in cui tu agisci. Emozioni come l'ansia, utile ma spiacevole, si alimentano se proviamo a contrastarle: nel tuo caso è molto utile imparare a stare con l'ansia, così da comprendere fino in fondo che in quel momento sono i pensieri ad alimentare senso di confusione e pericolo, non la realtà. E' possibile accettare e gestire le proprie emozioni attraverso un percorso di sostegno psicologico con un professionista, allenando la propria consapevolezza e imparando a lasciare andare le cose che non possiamo controllare. Possono essere dei validi alleati anche esercizi di respirazione, rilassamento, mindfulness e l'attività fisica. Se hai qualche dubbio o curiosità a riguardo non esitare a contattarmi, sarò contenta di aiutarti perché il tuo benessere mentale è importante.
Ti auguro di stare meglio!
Gentile utente, premettendo che è importante avere maggiori elementi per formulare una qualsiasi diagnosi e che è sempre importante escludere prima eventuali cause organiche, cercherò di descrivere alcuni sintomi e il meccanismo del disturbo di panico. L'attacco di panico tipicamente si presenta per la prima volta come un fulmine "a ciel sereno", quindi è normale sperimentarlo anche in momenti di calma apparente. Successivamente, Il panico si sviluppa perché c’è stato un primo attacco che viene percepito come un pericolo. Inoltre, le paure tipiche che emergono durante un attacco di panico possono essere quella di svenire, morire (di infarto o soffocamento), perdere il controllo o impazzire. A fronte di queste paure avviene un aumento sempre maggiore della percezione di pericolosità verso i sintomi interni. L'aumento della paura innesca a sua volta una ipervigilanza sempre maggiore verso ogni cambiamento percepito nel corpo e tale cambiamento non fa che alimentare la paura. Si crea quindi un circolo vizioso del panico. E' importante poter affrontare tramite un percorso terapeutico queste paure e sviluppare la consapevolezza che si tratta, appunto, solo di paure e imparare a gestirle. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla ad individuare la natura del suo malessere e capire se si tratta effettivamente di ansia e/o di panico. Quando si parla di disturbo di panico è importante capirne il meccanismo al fine di imparare a gestire gli attacchi di panico sviluppando maggiore consapevolezza e successivamente trovare delle strategie funzionali per fronteggiarli. In ogni caso, che si tratti di ansia, panico o depressione la letteratura ci dice che la terapia farmacologica da sola non è sufficiente per la risoluzione di questi disturbi e che è importante associare una terapia psicoterapica a quella farmacologica poiché i farmaci fungono solo da stampella temporanea.
L'approccio cognitivo-comportamentale propone trattamenti e tecniche molto efficaci per la gestione dell'ansia e del disturbo di panico. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Buongiorno,
mi spiace per il suo stato, percepisco il malessere che sta provando in questo momento. Sta affrontando un periodo molto impegnativo e i sintomi che sta provando sono faticosi da gestire. Credo sia opportuno per lei iniziare un percorso con un professionista e avere un sostegno per affrontare questo periodo, scoprire cosa le vuole dire quest'ansia e uscirne al meglio.
Resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Laura Zan
Gentilissimo, le sembrerà paradossale ma la invito a ringraziare il suo corpo e i sintomi che sta sperimentando: le stanno permettendo di ascoltarsi, prendersi una pausa e …pensare. L’ansia alimenta l’ansia, il panico alimenta il panico, ed è comprensibile la sua fatica nel gestire queste ondate di malessere che, ormai, sembrano quotidiani e costanti. Il suo termostato interno sembra segnalare una temperatura molto elevata, uno stato di iper attivazione, allerta e senso di minaccia costante. Senz’altro, la sua personalità di base e il periodo di intenso studio hanno giocato un ruolo nel predisporla a questa situazione. Non posso che suggerirle di individuare un/una professionista che possa accoglierla ed aiutarla nell’ascolto di ciò che questi sintomi sottendono e supportarla nel riconnettersi a se stesso così da recuperare equilibrio e senso di padronanza di sè. Vedrà che starà meglio e avrà modo di strutturare nuove strategie e potenziare le risorse di cui già dispone, oltre che aumentare la sua consapevolezza su questa importante fase della sua vita. Un caro saluto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, colgo dalle sue parole un forte malessere legato al periodo che sta vivendo.
Ha presa in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso con un professionista e avere un sostegno per affrontare questo periodo?.
Resto a disposizione, anche online. Un caro saluto
Gentilissimo ,dalla sua lettera emerge un vissuto di enorme sofferenza psicofisica e stanchezza. Le consiglio caldamente tutti gli esami strumentali che l'ospedale e il suo medico le hanno prescritto e poi...di allentare la tabella di marcia ,di prendersi degli spazi all 'interno di ogni giornata per allentare le pressioni e la stanchezza , di concedersi dei momenti di svago con gli amici . Se gli esami clinici dovessero dare esito negativo( NESSUNA MALATTIA ORGANICA) allora dovrebbe contattare uno psicoterapeuta per affrontare i disturbi ansiosi ,come pure una terapia farmacologica e delle sedute di rilassamento o mindfulness....Come vede i rimedi per la sua situazione ,ci sono....In bocca al lupo!!! Restoa disposizione e la saluto cordialmente...dott.ssa Adriana Gaspari
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Gentile utente grazie per la sua condivisione. Mi sembra di capire che è un periodo pieno, non c'è una specifica di tempo ma sembra che il suo corpo sia saturo e stia inviando tanti segnali, come da lei riportato. Mi dispiace per tutto questo anche perchè immagino ci sia anche del malessere nel vivere tutto questo. Spesso è difficile capire il messaggio che i segnali del corpo vogliono mandarci. Lei ha parlato di attacchi di panico, di stress (una volta che è andato in ospedale). Sembra ci siano già delle "etichette" per individuare la sintomatologia. Questo è sicuramente il primo passo per far sì che questa sintomatologia non renda disfunzionale altri ambiti della sua vita. L'attacco di panico e tutta la sintomatologia che ne consegue ha proprio questa caratteristica: la paura che possa succedere di nuovo in qualsiasi altro momento anche quando non è presente alcun stimolo che sembra possa scatenarlo. E allora si rimane intrappolati in quello che viene definito un vero e proprio circolo del panico. Mi sembra di capire che lei lo stia vivendo a tutti gli effetti e non riuscendo ad elaborarlo al meglio, il corpo stia mandando dei segnali. Mi auguro lei possa fare il secondo passo, che è quello di rivolgersi ad uno specialista per elaborare e gestire meglio questa sintomatologia.
Resto a disposizione online. Cordialmente, Dott. Damiano Frontera
Salve, mi spiace molto per la tua attuale condizione, si percepisce la tensione che sta provando e il timore continuo di un possibile attacco di panico. Voglio tranquillizzarti dicendoti che quello che stai provando, compreso il timore che si ripresenti un nuovo attacco, è normalissimo. Spesso succede che a seguito di un evento panicoso, il timore che si ripresenti ci fa focalizzare sui sintomi che interpretiamo il più delle volte come segnali di pericolo.
Dato che il periodo che stai attraversando sembra essere molto teso e carico di stress, ti potrebbe aiutare affrontare questi temi con uno specialista.
Spero tu possa superare questo momento difficile al più presto.
Dott. Savinelli
Gentile utente,
Mi dispiace molto per il periodo difficile che sta attraversando.
Credo che sia anche molto coraggioso a condividere la sua esperienza e la ringrazio per averlo fatto. Poiché ha già iniziato un consulto in ospedale, continui ad escludere eventuali cause organiche sottostanti ai suoi sintomi. Tuttavia, consideri con grande attenzione un percorso di supporto psicologico.
È importante riconoscere che i sintomi che sta sperimentando possono essere frequenti in situazioni di stress prolungato, specialmente considerando il suo carico di studio e la mancanza di riposo. Uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla ad esplorare più a fondo il suo disagio e a comprendere cosa i suoi sintomi stanno comunicando. Questo supporto potrebbe anche aiutarla a sviluppare strategie efficaci per affrontare l’ansia e migliorare il suo benessere complessivo.
Se necessario, uno psichiatra potrebbe considerare un trattamento farmacologico complementare al supporto psicologico, ma solo dopo una valutazione approfondita.
Nel frattempo, tecniche di rilassamento e gestione dello stress, come esercizi di respirazione e meditazione, potrebbero essere utili.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e le auguro di trovare il supporto adeguato per migliorare il suo benessere.
Cordiali saluti
Dottoressa Del Bono
Gentile utente, da ciò che racconta i sintomi che descrive sono invalidanti e influiscono in gran misura sulla sua qualità di vita. Sembra che per certi versi attribuisca il suo malessere alle sensazioni corporee che violentemente sopraggiungano; tuttavia credo sia importante e necessario esaminare la situazione da più punti di vista che tengano in considerazione lei, il momento che sta attraversando, la sua personalità, che cosa il suo corpo, attraverso questi segnali violenti, sta cercando di comunicarle. Per fare questo e ottenere dei benefici penso sia opportuno che si rivolga ad un professionista con il quale intraprendere un percorso psicologico. Penso che in questo momento estremamente complicato sia fondamentale chiedere aiuto, non abbia timore.
La saluto e le auguro di stare meglio, Dott. Marco Squarcini
Gentile utente, il suo corpo le sta mandando dei segnali su cui riflettere. Può capitare a tutti un periodo della vita in cui si senta un forte carico emotivo e si manifestino sintomi di stress e ansia. È già un buon passo avanti porsi delle domande e chiedere un consulto. Le suggerisco di pensare alla possibilità di un percorso di supporto psicologico per alleviare la tensione e poter trovare rimedio al suo malessere.
Un saluto, Dott.ssa Rachele Isgrò

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