Gentili medici , molte grazie per il vostro riscontro, le mie domande riguardano: mia madre si pote

16 risposte
Gentili medici ,
molte grazie per il vostro riscontro, le mie domande riguardano: mia madre si poteva salvare?perché questo triste destino proprio a lei?cosa avrei potuto fare per far sì che non si ammalasse?perché non avevo capito bene la malattia di mia madre? Non perche' io non abbia fiducia nei medici...ma perché avrei voluto capire meglio ciò di cui era stata colpita.

quando è successa la degenerazione improvvisa c'è stato lo shock emotivo.

Dopo la perdita della mia cara mamma,ho iniziato a fare ricerche mai fatte prima , studiare come si creano questi mali oncologici e cosa la scienza può ad oggi fare per quei tipi di malattie,oltre a riprendere sin da subito la mia vita con la mia routine e progetti futuri ,guardando il mondo in maniera diversa apprezzando ogni giorno.
Ogni giorno penso a lei e la porto nel mio cuore e che ci sono momenti di ricordi della sua sofferenza in cui piango e momenti di vita vissuta in cui ricordo le sue frasi e i suoi sorrisi.
So' che la fine esiste per tutti non si è immortali ma si spera sempre che un genitore vada via il più tardi possibile a 75 anni non si è vecchi quando si è ancora sorridenti e coraggiosi come lo estate Lei.
Grazie
Cordialmente
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Cara utente, posso solo immaginare il dolore che sente. La perdita di un genitore è un dolore indescrivibile, soprattutto quando poi ci poniamo dei quesiti come quelli che lei oggi pone a noi. Non posso rispondere a ciò che lei dice all'inizio del messaggio posso però suggerirle di poter riflettere sulla possibilità di iniziare un percorso per elaborare questa perdita. Per dare un senso a ciò che c'è oggi. Rimango a disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, la perdita di una persona cara, di un genitore è un evento che sconvolge la vita delle persone. Per chi resta non conta l'età di chi se n'è andato, conta il vuoto che ha lasciato. Il lutto è un processo di elaborazione che spesso richiede un sostegno da parte di uno psicoterapeuta, al fine di riuscire a dare uno spazio a questa perdita e al contempo ritrovare la spinta vitale verso il futuro. Resto a disposizione anche online, cari saluti dott.ssa Gabriella Pringigallo
gentilissimo,
la perdita di una persona cara genera spesso dei sensi di colpa, che a volte sono un meccanismo di difesa proprio per proteggerci dall'impotenza che è un sentimento più nichilista.
le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per elaborare il lutto affinchè possa arrivare alla consapevolezza che siamo fatti anche di ciò che abbiamo perso e che le perdite illuminano comunque il nostro cammino.
resto a disposizione, anche online
dott.ssa Teresa Colaiacovo
Buongiorno e grazie per la condivisione. Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, nel suo racconto però mancano alcuni elementi importanti che mi impediscono di darle una risposta esaustiva. Fortunatamente abbiamo il potere di ridare un senso alle nostre giornate mettendoci in gioco e scegliendo la possibilità di cominciare un percorso di psicoterapia per restituire colore a tutto. Dedichiamo impegno, pazienza e attenzione a noi stessi, ne avremo solo da guadagnare. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Buonasera! Le porgo le più sentite condoglianze per la mamma. Le sue parole meriterebbero un tatto e una delicatezza che lo strumento non offre. Proverò a darle un piccolo contributo di pensiero. Sembra quasi che la mancanza sia stata così grande che l'unico modo per lenirla era gettarsi a capofitto sui testi di medicina, sulla ricerca e sul "riprendere sin da subito la mia vita, con la mia routine e progetti". Un balzo in "avanti" che forse le ha permesso di sopravvivere al dolore, ma ne ha ostacolato la naturale "digestione" (chissà che le domande che si pone non siano proprio il "rigurgito" di quelle emozioni e di quei vissuti). La tristezza, il dolore fanno parte dell'esperienza umana e non solo tolgono, ma arricchiscono. Chissà che non possa trovare una seconda mente con cui percorrere questo importante cammino. In bocca al lupo
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso il suo immenso dolore.Insieme alla persona del genitore, perdiamo anche una parte di noi. Non solo perché il depositario della nostra storia, e soprattutto dei nostri primi anni,, se ne va portando via per sempre la possibilità di chiedere, ricordare insieme, avere informazioni su di noi e sulla nostra famiglia, ma anche perché, a un livello più profondo, perdiamo la condizione di figli. Prima di poter accedere, con il lavoro del lutto, a una nuova dimensione simbolica dell’essere figli, avvertiamo in tutta la sua crudezza la concretezza di non essere più “il figlio/la figlia di”. Avvertiamo un senso di sradicamento, ci sentiamo barche in balìa del mare aperto senza una rotta. Così, la loro perdita ci costringe anche a ridefinire noi stessi. Il lutto è un processo che ha bisogno del suo tempo per svolgersi, un tempo diverso da una persona all’altra ma che sicuramente necessita di diversi mesi. Non è una condizione immutabile, ma un percorso emotivo in cui si succedono lo stordimento, la rabbia, la ricerca disperata e struggente di chi abbiamo perso, la disperazione e infine il ritorno della possibilità di vivere e riprogettare, accettando che quella persona non sia più presente nella nostra quotidianità ma mantenendo il legame nel ricordo.
Resto a disposizione per qualsiasi informazione.
Dr.ssa Maria Rosaria Ranito
Buongiorno gentile utente grazie per aver condiviso con noi la sua sofferenza e il suo stato d'animo. La perdita di un genitore è sempre un dolore a quelunque età succeda. Mi sento di consigliarle di intraprendere un percorso terapeutico per analizzare con un professionista i suoi vissiti e le sue emozioni legati alla perdita della sua cara mamma che fisicamente non è presente ma che è presente in altre forme. Un caro saluti Dott. ssa Valeria Sicari
Ciao, dalle tue parole arriva profondamente il dolore che hai vissuto e il senso di impotenza rispetto ad un destino al quale appare impossibile opporsi. La perdita di un genitore, nel dettaglio la mamma, è un'esperienza al quale non è sempre facile dare senso a qualsiasi età essa avvenga. Entrano in gioco dinamiche diverse nel processo di elaborazione del lutto e le tue domande hanno bisogno di trovare legittimazione. L'esperienza in situazioni simili mi porta a dire che potrebbe essere importante per te trovare uno spazio d'ascolto in cui poter esprime ciò che senti liberamente. Rimango a tua disposizione.
.
Buongiorno,
Innanzitutto esprimo le più sincere condoglianze.
Consideri come a volte un evento della vita (nel suo caso, il lutto di sua mamma) possa metterci di fronte a determinati aspetti particolarmente difficili da accettare, come la morte, che altro non rappresenta che un limite che non resta che accettare.
Le fasi del lutto sono diverse e fanno parte di un processo fisiologico: è possibile che lei si trovi, in questo momento, alla fase di negazione del lutto, che si tratta, per l'appunto, della fase iniziale, prima che si succedano altre fasi (rabbia, contrattazione, depressione e accettazione). Il rischio è che si crei in lei un blocco in questi passaggi fisiologici, blocco legato in gran parte alla difficoltà nell'accettare il limite.
Un percorso di psicoterapia breve potrebbe supportarla nel passaggio attraverso le varie fasi del lutto e, al contempo, sondare se possa esistere in lei una particolare difficoltà nell'accettare il limite, in senso generico.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Gentile utente, per rispondere alla sua domanda iniziale: "si poteva salvare mia madre?", sarebbe utile chiedersi se si potessero controllare tutte le molteplici variabili coinvolte nel destino che ha portato la sua cara mamma alla morte.
Forse per fare ciò sarebbe stato necessario essere onnipotenti.
E' molto doloroso pensare e ripensare a tutte quelle variabili che non si vedevano o sulle quali non si è intervenuti in tempo, ma il fatto di essere umani ci rende anche limitati. Forse è questo limite che è quasi insopportabile da affrontare ed è su questo che potrebbe riflettere.
Talvolta accettare la propria impotenza permette di lenire il proprio tormento.
La cosa che non ha limiti invece è il sorriso e il coraggio di sua mamma che la possono accompagnare per sempre.
Cari saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Buon pomeriggio, leggendo le sue parole percepisco un senso di ingiustizia ,incredulità per l'evento accaduto e un senso di onnipotenza che caratterizzano le fasi di un lungo processo di elaborazione di un lutto che richiede tempo e coraggio per affrontare un dolore così forte come la perdita di una persona cara. La parte più difficile è quella di riuscire a "stare" con i propri vissuti emotivi dolorosi e lasciarli andare per raggiungere la fase finale di accettazione, con l'aiuto di un terapeuta che la possa accompagnare in questo percorso emotivo.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Nicita Pietronilla
Salve,
mi dispiace per il vissuto che riporta in questo momento. Il lutto è un momento molto delicato.
Quello che mi sento di scrivere è che nei momenti di dolore (così come di grande preoccupazione, scelta ecc.) la nostra mente razionale può cercare risposte a domande-interrogativi che fluttuano insistentemente nella nostra mente senza trovare la risposta “certa”-rassicurante. Questo lavorio mentale, sebbene comprensibile, può affaticare ulteriormente la situazione.
Mi sento di consigliarLe di valutare un sostegno per l’elaborazione del lutto e per questo secondo aspetto.
A disposizione, Saluti
Salve, credo che lei stia elaborando uno dei più grandi lutti che la vita ci possa presentare. Se non riesce da solo o se ha bisogno di aiuto per affrontare questo difficile momento, si rivolga ad un collega a cui affidare tutto il suo dolore. Un caro saluto
Gentile utente mi dispiace molto per il dolore che sta vivendo. La perdita di un genitore può essere dolorosa per questo la invito ad iniziare un percorso di psicoterapia dove poter elaborare il suo dolore e favorire la crescita post - traumatica nel suo specifico " orizzonte di senso". Resto a disposizione per ulteriori informazioni. Cordialmente Dott.ssa Valentina Biddau

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.