Gentili, ho subito un tradimento (per diverse ragioni che ho ben chiare nelle dinamiche di coppia) c

19 risposte
Gentili, ho subito un tradimento (per diverse ragioni che ho ben chiare nelle dinamiche di coppia) che mi ha portato ad allontanare mio marito nella speranza "si svegliasse" da quella situazione e si potesse guardare in faccia la realtà. La situazione, la loro relazione clandestina, è durata un paio d'anni che però ha coinvolto le dinamiche con amici comuni, conoscenze di lavoro ecc. Nel frattempo, grazie a questo, ho perso tutte quelle amicizie che ruotavano attorno alla coppia e mi sono dedicata ai figli che erano rimasti con me. Ora mio marito ha ammesso il tradimento (prima ai figli e molto dopo a me) ma vuole mantenere l'amicizia con l'amante e ovviamente non vuole far nulla per rendermi dignità rispetto al contesto sociale. In questi anni sono stata presa per matta e allontanata dagli amici in comune più stretti che hanno fatto finta di non vedere. Per inciso, mi aspettavo che gli amici chiedessero un parere o anche solo la mia versione e invece senza farsi domande hanno sostenuto esclusivamente mio marito.
Ora ritentare un nuovo inizio lasciando come base le menzogne e manipolazione che ho subito non lo trovo corretto. Gli stessi amici mi hanno dato contro per difendere le dinamiche di "gruppo" in cui l'amante ed il rispettivo marito sono coinvolti. Siccome il tradimento ha coinvolto tutti (famiglia, figli, amicizie) riterrei giusto mettere le cose in chiaro anche per evitare promiscuità con l'amante nei rapporti. Non dico dirlo al marito di lei, ma quanto meno ai nostri parenti e amici stretti. Dire semplicemente come sono andate le cose, per chiarezza e anche ripeto per mia dignità. Non potrei mai essere ipocrita e berci un bicchiere di vino un giorno insieme anche se è questo, mi rendo conto, stia bene a tutti.
Ora non so se questa mia richiesta sia così stupida. Non ritengo nemmeno sia dettata dalla rabbia. Se dobbiamo ricostruire un rapporto che è anche inserito in un contesto familiare e sociale non credo che metterci un mattone sopra e dimenticare sia l'unica cosa da fare. Credo si debba fare una analisi profonda del perchè ma deve anche essere chiarita la situazione a chi ci sta intorno intimamente perchè ha coinvolto tutti più o meno palesemente. Ne abbiamo parlato e ovviamente lui sostiene che sono solo affari nostri e non ha intenzione di chiarire le dinamiche nemmeno alla sua famiglia. Per contro ho sperimentato la vera solitudine e reinserirmi in un contesto facendo finta di nulla, non credo di riuscire a sostenerlo. Mi sentirei considerata soprattutto da parte di mio marito... E forse è questo che sto cercando. Ora la mia domanda è se sia giusto lavorare su questo e chiedere un minimo di chiarezza anche verso chi ci sta vicino. Non pensate che la questione sia solo legata a questo punto, ho proposto di fare un percorso insieme senza suscitare interesse da parte sua. Mi interessa capire il punto di vista di voi specialisti anche con riferimento al contesto in cui il tradimento si inserisce perchè non se ne parla mai eppure ritengo abbia una certa risonanza. Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentilissima, sono dispiaciuta per l'esperienza difficile che ha vissuto e che sembra aver messo a dura prova lei e la sua famiglia, andando ad impattare la vostra vita dal punto di vista emotivo e relazionale. Ritengo possa essere utile per lei richiedere un consulto psicologico in modo da definire, assieme ad uno specialista, che cosa vuole per lei e come attivare le sue risorse affinché possa raggiungerlo. Inoltre, credo che un'analisi del sistema familiare e di quelli extra familiari possa contribuire a darle maggiore chiarezza sulle dinamiche relazionali coinvolte.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni, anche online.
Cordialmente
Dott.ssa Antonella Giardiello
Buongiorno, comprendo la complessità della situazione oltre al dolore associato al vissuto. Nell'ambito di un trattamento psicologico il fine sarebbe primariamente quello di stabilire un contatto profondo con ciò che tutta questa esperienza ha mosso dentro di lei, per poi solo in un secondo momento riflettere su come poter costruire la migliore strategia possibile da adottare tanto nei confronti di suo marito quanto nei confronti del contesto sociale più significativo e vicino a voi.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Christiana Marchesin
Gentile Signora, la situazione che illustra pare complessa e non trovo sensato esprimere pareri fuori da un contesto. Credo piuttosto che lei necessiti di un supporto psicologico professionale che la aiuti a far chiarezza nel suo mondo affettivo e relazionale per consentirle di prendere le decisioni migliori per il futuro. Auguri.
Gentilissima, arriva fortemente la sua sofferenza e la difficoltà a gestire questa situazione, assolutamente comprensibile. Il primo passo potrebbe essere partire da lei, prima di arrivare a suo marito o al contesto amicale e familiare, iniziando un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a districarsi meglio nella confusione di questo momento per lei difficile e doloroso. In un secondo momento si potrebbe pensare ad una terapia di coppia e a come agire all'esterno, quando però avrà più strumenti a disposizione. Rimango a sua disposizione se ha bisogno.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile signora
parla di una situazione complessa dove è difficile avvicinarsi a cosa senta lei nel profondo della relazione intima con suo marito, rispetto a come le risuonano le presenze numerose intorno a voi, di amici,conoscenti,etc..che sembrano agire una parte importante per lei e attivarla moltissimo. Credo che prima di decidere cosa dire e non, e a chi, possa essere utile per lei approfondire i suoi vissuti più intimi con un professionista; se suo marito non ne sente il bisogno per eventuale terapia di coppia, le consiglio di ritagliarsi uno spazio privato tutto per lei.
Cordialmente
dott.ssa Nicoletta Balestra
Gentile utente. Mi dispiace per questa situazione che le sta creando una notevole sofferenza. Da ciò che riporta non è possibile ne indicato dare pareri che resterebbero superficiali e poco informati. Le consiglio un percorso psicologico in cui approfondire e condividere in primis i suoi vissuti, per poi basarsi su queste nuove consapevolezze per dirigere la sua vita. Le auguro buona fortuna.
Gentile signora,
dalle sue parole sembra che lei faccia molta fatica a ridare fiducia a suo marito...e questo é molto comprensibile...sentirsi traditi da chi amiamo é doloroso e anche se si decide di riprovare i tempi del cuore non sono quelli della ragione.
Credo potrebbe aiutarla ascoltarsi nel profondo, se si sente con l'aiuto di un terapeuta, e provare a sentire quello che prova veramente rispettandolo e dandosi il tempo di elaborarlo...potrebbe anche scoprire in Sé nuove risposte o strade.
Le auguro di riuscire a fare chiarezza fuori e dentro di lei e di ritrovare il suo sorriso.
Gentile signora, la situazione che ci descrive è complessa e, per lei dolorosa.
Non è semplice dare pareri senza conoscere in modo approfondito la situazione. Ciò che mi sento di consigliarle è di iniziare un percorso terapeutico individuale per vedere meglio la situazione è ciò che la fa soffrire; sicuramente una terapia di coppia può essere utile, ma se suo marito non vuole non può obbligarlo. Cominci lei, per lei.
Cordialmente,
Dott.ssa Emanuela Graziano
Cara utente! Grazie per la sua condivisione . Nel suo racconto si sente la complessità della situazione che sta attraversando, soprattutto emotivamente. Potrebbe chiarire le sue emozione attraverso un percorso psicoterapeutico; deve chiarire più con se stessa che con il mondo esterno. Un caro saluto
Salve, concordo con quanto racconta e comprendo benissimo la sua frustrazione e il suo desiderio di riconoscimento visto il trattamento ricevuto da persone su cui lei contava. Tuttavia le dinamiche sociali sono molto complesse e di difficile gestione soprattutto in situazioni particolari come quella da lei vissuta. La sua richiesta di una terapia di coppia era la strada giusta ma se ha ricevuto un rifiuto da parte di suo marito, non sottovaluti la possibilità di un percorso terapeutico personale per ristabilire certezze e sicurezza personale sicuramente minate dal difficile vissuto. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Cara utente, le suggerirei di affrontare la situazione rivolgendosi ad uno psicoterapeuta. Bisognerebbe approfondire ogni singolo vissuto che lei racconta e concordare -col professionista scelto- gli obiettivi da raggiungere per ristabilire una condizione di benessere psicologico.
Da ciò che descrive suo marito non sembra interessato a un percorso di psicoterapia, valuti la possibilità di discutere con lui le motivazioni di questa scelta.
Se necessita ulteriori informazioni mi contatti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Curatolo
Buongiorno! Lei presenta una situazione complessa e dolorosa. Se il Vostro desiderio è riparare e tornare a condividere il quotidiano in un modo nuovo e diverso, sarebbe quanto mai necessario, forse indispensabile, rivolgervi ad un* terapeuta di coppia. Dal Suo racconto, sembrano emergere diverse criticità, che meritano spazio e tempo. Condivido che non si può far finta di nulla, ma neppure si può far finta che possiate fare tutto da soli, come se nulla fosse accaduto. Se la Vostra relazione è importante, se per Voi ha valore, approfittate di questa crisi e chiedete un aiuto. In bocca al lupo
Salve, dalle sue parole traspare quanto sia addolorata e affaticata per la sua situazione sentimentale. Potreste pensare di iniziare un percorso di coppia per valutare l'ipotesi di risignifcare insieme quello che sta accadendo. Sembrano esserci delle criticità che meritano un luogo e un tempo per essere processate.
Rimango a disposizione,
cordiali saluti Dott.ssa Flaminia Iafolla
Salve, se suo marito non vuole affrontare una terapia di coppia, occorre che lei rielabori la sua rabbia e la sua frustrazione con l'aiuto di un esperto. Non è facile ricominciare senza aver analizzato i propri vissuti e le proprie emozioni se si vuole che la cosa funzioni. Cerchi di fare una terapia espressiva, che la aiuti a guardarsi dentro e a trovare le energie per ricominciare.
Gentilissima grazie per averci scritto e aver avuto il coraggio di esporsi in una situazione così delicata, quello che racconta è a tratti confuso, non si capiscono bene le dinamiche che legano la sua famiglia al gruppo di amici e all’amante, in ogni modo credo che il primo passo sia quello di ritornare a prendersi la propria vita in mano e recuperare un alto senso di autoefficacia, credo che prima di decidere come ricostruire la storia con suo marito debba prima ricostruire se stessa sulla base di nuove consapevolezze e nuovi valori che potrà abbracciare nel suo futuro, per questo consiglio un percorso individuale,
Resto a disposizione, cordiali saluti, Dott.ssa Ilaria Pavoni
Buongiorno,
ma lei vuole quindi tornare con quello che chiama ancora "mio marito", che l'ha tradita per due anni, le ha dimostrato il minimo rispetto, che vuole mantenere l'amicizia con l'amante, che la denigra con gli amici (perché se gli amici lo difendono, lui ha lavorato sotto)?
Dalla sua storia emerge una posizione impossibile, sembra davvero che la sua voglia di fare lo zerbino non conosca confini, ma confido che arriverà ad un limite.
In ogni caso, auguri.
A. M.
Salve, capisco quanto la situazione sia dolorosa e complessa, soprattutto considerando il coinvolgimento di amici e famiglia. Da quanto scrive, sembra che il bisogno di chiarezza e dignità sia centrale per lei, non solo nel rapporto con suo marito, ma anche nel contesto sociale che è stato compromesso dal tradimento.
È comprensibile desiderare che la verità venga fuori, soprattutto per poter ricostruire in modo autentico e trasparente. Tuttavia, è importante valutare attentamente le implicazioni di rivelare queste dinamiche agli altri, poiché potrebbe avere un impatto imprevedibile sui rapporti e sulle relazioni future. Non è una richiesta "stupida", ma è fondamentale riflettere su ciò che desidera ottenere: il rispetto da parte di suo marito, la ricostruzione di un contesto sociale sano, o semplicemente la sua dignità.

Nel ricostruire la relazione, il percorso dovrebbe includere un lavoro profondo sulla coppia, come hai giustamente proposto. Se suo marito non è disposto a collaborare su questo fronte, è importante capire cosa lei desideri e meriti dal rapporto. In questo tipo di situazioni, il supporto di un terapeuta di coppia può essere molto utile per gestire la complessità delle emozioni coinvolte e trovare una strada che rispecchi i tuoi bisogni e valori.

Ogni scelta dovrebbe essere orientata a ciò che ti dà serenità e a costruire relazioni basate su rispetto e trasparenza. Spero di esserti stata d'aiuto e sono qui per eventuali altri dubbi.
Comprendere e affrontare il tradimento in un contesto così complesso e doloroso come quello che hai descritto è una sfida estremamente delicata. La tua richiesta di chiarezza, non solo all'interno del rapporto con tuo marito ma anche rispetto al contesto sociale e familiare coinvolto, è del tutto comprensibile, specialmente considerando il senso di isolamento e ingiustizia che hai vissuto.
La necessità di ristabilire dignità e trasparenza nelle relazioni è legittima, ma va bilanciata con i limiti ei confini di ogni individuo coinvolto. Alcuni punti chiave da considerare:
La chiarezza come base per la ricostruzione
Per ricostruire un rapporto autentico e duraturo, è fondamentale che entrambi i partner siano disposti ad affrontare le dinamiche del tradimento in modo onesto e aperto. Tuttavia, la trasparenza verso il contesto sociale (amici, parenti) è un passo che deve essere condiviso e voluto da entrambe le parti. Se non c'è questa volontà, forzare la situazione potrebbe creare ulteriore conflitto.
Il ruolo degli altri nel processo di guarigione
È comprensibile che tu voglia che il contesto sociale riconosca quanto accaduto, specialmente se hai subito ingiustizie o esclusioni. Tuttavia, è importante valutare se la chiarezza verso gli altri sia davvero necessaria per il tuo benessere personale o se possa essere sostituita da un lavoro interiore su te stesso e sulla tua relazione.
Il bisogno di sentirsi considerata
Dietro la tua richiesta sembra esserci un desiderio profondo di riconoscimento da parte di tuo marito, non solo nel privato ma anche nella sfera pubblica. Questo aspetto merita di essere esplorato, poiché potrebbe riflettere un bisogno non soddisfatto di rispetto, supporto e validazione.
Percorsi di coppia e individuali
La tua proposta di intraprendere un percorso di coppia è molto valida, poiché consente di analizzare le dinamiche relazionali in modo strutturato. Se tuo marito non è disposto, un percorso individuale per te potrebbe comunque essere di grande aiuto per elaborare i tuoi sentimenti e individuare strategie per gestire questa situazione complessa.
In situazioni di questo tipo, rivolgersi a uno specialista, come uno psicoterapeuta esperto nelle dinamiche di coppia e familiari, è altamente consigliato. Un professionista può sfruttare uno spazio sicuro per esplorare i tuoi sentimenti, comprendere meglio i tuoi bisogni e valutare le scelte più adatte per te e per la tua situazione. La consulenza di un esperto può anche aiutarti a capire come affrontare eventuali discussioni con il tuo contesto sociale e familiare in modo equilibrato e rispettoso per tutti.

Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa.

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