Gentili dottori, vi scrivo x chiedervi un parere riguardo una situazione che sta decisamente compro
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Gentili dottori,
vi scrivo x chiedervi un parere riguardo una situazione che sta decisamente compromettendo la vita "sociale" e la psiche del mio compagno.
Da circa 3 anni soffre di pollachiuria notturna e soprattutto diurna, urgenza ed esitazione minzionale, getto intermittente e svuotamento incompleto della vescica.
Ha eseguito diversi esami tra cui 2 esami urodinamici (il secondo con EMG) con i seguenti referti:
1) La fase di riempimento ha mostrato una sensibilità propriocettiva ridotta, una normale compliance vescicale e capacità cistometrica aumentata. Non si sono verificate contrazioni detrusoriali involontarie da iperattività. Fase di svuotamento ottenuta con contrazione detrusoriale volontaria e valida e impegno del torchio addominale, indici flussometrici ridotti e morfologia polifasica, svuotamento incompleto (residuo di 130 ml).
2) Quadro urodinamico di assenza di iperattività detrusoriale in vescica di capacità cistomanometrica ridotta. Fase minzionale caratterizzata da valori di flusso e pressione ridotti come x quadro di ipocontrattilità detrusoriale con svuotamento vescicale incompleto.
Ha portato a visionare questi esami e gli è stata diagnosticata una sclerosi del collo vescicale senza aver fatto Uretrocistoscopia.
Ora dopo aver fatto altre ecografie ed analisi varie tutte negative ed aver provato a migliorare con Permixon, Danase ed Adenomix Alfa gli hanno prescritto Xatral da 10 mg ma dopo 1 mese e mezzo che lo prendeva si è sentito male a causa di ripetuti episodi di tachicardia e lo ha sospeso.
Successivamente l'urologo gli ha suggerito di prendere sempre lo Xatral ma da 2.5 e la situazione sembra essere uguale se non peggiorata a causa dell'ansia che ormai ha preso il sopravvento.
Ora togliendo il parere di un medico che gli ha prescritto Vesiker che fortunatamente non ha assunto altrimenti era peggio, stamattina siamo stati dall'ennesimo urologo che gli ha detto di continuare lo Xatral ma prendendo 2 pasticche da 2.5 e facendo prima della cistoscopia la rx cistografia x vedere realmente se c'è ipocontrattilità,sclerosi del collo vescicale o addirittura tutti e 2.
Secondo voi quale tra i 2 esami può fornirci informazioni più dettagliate?
Diciamo che la cistoscopia vuole farla lui x essere certo della diagnosi anche se il medico gliel'ha sconsigliata essendo troppo invasiva ma la rx cistografia serve davvero o è meglio affrontare direttamente la cistoscopia?
Spero di ricevere presto un vostro riscontro perché non riusciamo ad uscire da questa situazione e lui non si rassegna anzi è letteralmente disperato!
Grazie
Cordiali saluti
vi scrivo x chiedervi un parere riguardo una situazione che sta decisamente compromettendo la vita "sociale" e la psiche del mio compagno.
Da circa 3 anni soffre di pollachiuria notturna e soprattutto diurna, urgenza ed esitazione minzionale, getto intermittente e svuotamento incompleto della vescica.
Ha eseguito diversi esami tra cui 2 esami urodinamici (il secondo con EMG) con i seguenti referti:
1) La fase di riempimento ha mostrato una sensibilità propriocettiva ridotta, una normale compliance vescicale e capacità cistometrica aumentata. Non si sono verificate contrazioni detrusoriali involontarie da iperattività. Fase di svuotamento ottenuta con contrazione detrusoriale volontaria e valida e impegno del torchio addominale, indici flussometrici ridotti e morfologia polifasica, svuotamento incompleto (residuo di 130 ml).
2) Quadro urodinamico di assenza di iperattività detrusoriale in vescica di capacità cistomanometrica ridotta. Fase minzionale caratterizzata da valori di flusso e pressione ridotti come x quadro di ipocontrattilità detrusoriale con svuotamento vescicale incompleto.
Ha portato a visionare questi esami e gli è stata diagnosticata una sclerosi del collo vescicale senza aver fatto Uretrocistoscopia.
Ora dopo aver fatto altre ecografie ed analisi varie tutte negative ed aver provato a migliorare con Permixon, Danase ed Adenomix Alfa gli hanno prescritto Xatral da 10 mg ma dopo 1 mese e mezzo che lo prendeva si è sentito male a causa di ripetuti episodi di tachicardia e lo ha sospeso.
Successivamente l'urologo gli ha suggerito di prendere sempre lo Xatral ma da 2.5 e la situazione sembra essere uguale se non peggiorata a causa dell'ansia che ormai ha preso il sopravvento.
Ora togliendo il parere di un medico che gli ha prescritto Vesiker che fortunatamente non ha assunto altrimenti era peggio, stamattina siamo stati dall'ennesimo urologo che gli ha detto di continuare lo Xatral ma prendendo 2 pasticche da 2.5 e facendo prima della cistoscopia la rx cistografia x vedere realmente se c'è ipocontrattilità,sclerosi del collo vescicale o addirittura tutti e 2.
Secondo voi quale tra i 2 esami può fornirci informazioni più dettagliate?
Diciamo che la cistoscopia vuole farla lui x essere certo della diagnosi anche se il medico gliel'ha sconsigliata essendo troppo invasiva ma la rx cistografia serve davvero o è meglio affrontare direttamente la cistoscopia?
Spero di ricevere presto un vostro riscontro perché non riusciamo ad uscire da questa situazione e lui non si rassegna anzi è letteralmente disperato!
Grazie
Cordiali saluti
Salve
Una soluzione c’è! Con il completamento diagnostico potrete avere il quadro completo alla luce del quale riceverete l’opportuno iter diagnostico-terapeutico.
Ma, a prescindere dalle vere motivazioni e indicazioni che i colleghi hanno finora riscontrato:
1- Ci sono molti, più efficace e più nuovi farmaci rispetto allo xatral;
2- l’rx Cistografia non aggiungerà molto di più ai dati già in possesso.
Distinti saluti
Una soluzione c’è! Con il completamento diagnostico potrete avere il quadro completo alla luce del quale riceverete l’opportuno iter diagnostico-terapeutico.
Ma, a prescindere dalle vere motivazioni e indicazioni che i colleghi hanno finora riscontrato:
1- Ci sono molti, più efficace e più nuovi farmaci rispetto allo xatral;
2- l’rx Cistografia non aggiungerà molto di più ai dati già in possesso.
Distinti saluti
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Chissà.... ripetere magari giova!
Come dire.... inseguire i sintomi cercando di abbatterli.... ovviamente con scarsi risultati e molti effetti collaterali. Credo sia ora di cercare un ottimo andrologo che riprenda in ma no tutta la situazione (riesame di quanto svolto) ed imposti un correlato e completo piano diagnostico (esami da eseguire complessivamente in una settimana massimo) per definire per bene lo stato pelvico-prostatico e testicolare, lo stato metabolico-ossidativo e endocrino-vitaminico, lo stato fisico-nutrizionale. Solo su tali dati si potrà decidere un adeguato percorso terapeutico.
Come dire.... inseguire i sintomi cercando di abbatterli.... ovviamente con scarsi risultati e molti effetti collaterali. Credo sia ora di cercare un ottimo andrologo che riprenda in ma no tutta la situazione (riesame di quanto svolto) ed imposti un correlato e completo piano diagnostico (esami da eseguire complessivamente in una settimana massimo) per definire per bene lo stato pelvico-prostatico e testicolare, lo stato metabolico-ossidativo e endocrino-vitaminico, lo stato fisico-nutrizionale. Solo su tali dati si potrà decidere un adeguato percorso terapeutico.
Salve, deve essere tracciato sicuramente un nuovo percorso diagnostico da un punto di vista pratico in ogni caso la cistoscopia può essere eseguita in sedazione senza nessuna partecipazione emozionale del paziente
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