Gentili dottori, vi ringrazio per le risposte, sono colei che post 2 sedute emdr, è stata travolta d

17 risposte
Gentili dottori, vi ringrazio per le risposte, sono colei che post 2 sedute emdr, è stata travolta da paure che quasi non pensava di avere e ricordi vividi che pensava fossero andati. Chi crede che io scriva qui senza dire i miei dubbi al diretto interessato, sbaglia lo faccio per rispetto a me, a lui, e ala psicoterapia in cui credo ancora. Solo che ho dei dubbi che sussistono nonostante sappia che ho fatto proiezioni, che è roba mia che vien fuori, che razionalmente ho accolto il suo scusarsi per l incidente di percorso ma inconsciamente forse per dirlo in breve, non ci sto. Forse i miei non si sono mai scusati e fa la differenza ok, ma non c'era dolo in nessuno eppure io ho pagato e pago per gli errori dei miei ed ora pago in termini di troppo in poco tempo. Si dovevano uscire i fantasmi ma se ne fronteggi uno alla volta ok, tutti insieme, cadi e stai male. Io credevo e pure lui che lavorare sul lutto materno, aiutasse il mio io a rinforzarsi. Invece il contrario, non si può partire dalla fine. Vi parra paradossale ma ora più del dolore per l altrui mancanza, io voglio e dico voglio lavorare per il dolore nella mia presenza. Io sto vivendo e male. Io ho fobia di morire se ho un malessere, io sono sola se devo fare un esame, io devo affrontare la vita senza presenze importanti, quali sorella madre per destino e partner per fattori legati al mio vissuto di sfiducia. Io che essendomi spesa per la mia famiglia oggi non ho nulla di mio. Io che sento i rigurgiti di aggressività, rabbia, terrore ecc passati che si rinnovano nel presente e non voglio avere pure nel futuro. Io non so più che fare. Chiudere con lui è fuggire? Vi giuro che non voglio. Ma neppure investire malamente sulla mia salute perché nessuno ci pensa a me. Non ci Sta la bacchetta e si ok si riacutizza il dolore quando si smuove, ma se non fosse ciò è stiamo, anzi sta scusate ma basta a prendermi colpe che non ho, sbagliando lui? Certo senza dolo, manipolazione ma io non sto bene. Quanto tempo e fiducia devo sprecare se poi non fosse giusto comunque per me? Non chiedo a voi risposte risolutive ma dico a voce alta il mio timore. Post sua scusa sono ristata due volte, e nell'ultima ho chiesto supporto ossia un qualcosa su come affrontare la paura di un esame o meglio pure del suo esito combinato con il dover essere sola ad andarci. Mi sono sentita dire che sono coraggiosa, ad andare fino in fondo. Che pure lui avrebbe paura. A bocce ferme dopo due giorni dalla risposta e a due dall esame mi chiedo e durante un attacco di cefalea con aura e un semi attacco di panico che si smuove per la paura tensione ecc, ma che supporto è, dirmi che sono coraggiosa? Si l autostima riceve la carezza, ma andare fino in fondo non è coraggio, è paura che se non via fingendo non ne abbia visto che devo farlo, conviene sapere se tutto è ok. Poi se non fosse neppure so che farei e qui scatta il terrore, ma io resto però insoddisfatta. Non so se esiste la tecnica. Mi ha parlato di psicoterapia sensoriale, non so, ma io nel sentire che sono coraggiosa, non mi sento supportata. Così come ed ora la dico, nel suo studio ci sono moschini causa piante. Riconosce lui stesso siano fastidiosi, persino nell. Emdr lo erano, gli ho detto più volte simpaticamente che forse levare le piante sarebbe utile ma risponde che gli fanno compagnia. Ora dico o ignora gli altri pure o nessuno glielo fa notare o non so... Si io e senza analisi, avendo in casa lo stesso problema causa casa da pulire ed impossibilitata a farlo a dovere,mal sopportero che anche lì luogo di quasi oasi, debba trovarli. Tuttavia che i 45 min si debba io e lui cacciarli di continuo, mi da ai nervi. Boh datemi della paranoica dottori. Spererei di non esserlo
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua domanda.
Le posso dire questo, non tutti tipi di terapia sono adatti a tutti i tipi di pazienti.
Se non si trova bene faccia una scelta. Magari a lei può essere più utile un tipo di terapia più supportiva e centrata sul presente.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se vuole può leggere sulla mia pagina il tipo di approccio che utilizzo per farsi un'idea. Sentire di necessitare un supporto diverso da quello che ha incontrato è del tutto normale. La tecnica in se non è il fondamento, lo è più la relazione che s'instaura e la posizione del terapeuta rispetto al vissuto del paziente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini

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Buonasera,mi dispiace per tutto questo dolore Forse meglio un approccio meno invasivo ,una buona psicoterapia che chiarisca ,che sia di supporto e che l aiuti a elaborare rabbie e rimpianti Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buonasera, mi spiace per ciò che sta vivendo. Leggo con molta difficoltà la sia richiesta di supporto da parte di noi dottori, forse mi sono persa qualche pezzo. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Gent.ma, è davvero molto spiacevole che stia vivendo questo momento di difficoltà senza sentirsi aiutata. Purtroppo, come lei stessa già sa, è difficile darle indicazioni in assenza di una valutazione appropriata della sua situazione. Tuttavia, alla luce dell’esperienza clinica insoddisfacente, potrebbe provare a chiedere un altro parere, anche se ciò potrebbe risultarle faticoso e comprensibilmente sentirsi sfiduciata. Una rivalutazione generale che consideri anche questo tentativo di cura con esiti negativi, potrebbe aiutare a capire meglio quale intervento sia più appropriato per cercare di alleviare il suo dolore e accompagnarla lungo un lavoro psicoterapeutico che gradualmente le consenta di trovare un più soddisfacente equilibrio. SG
Gentile utente di mio dottore,

non è detto che bisogna per forza sentirsi in sintonia con un determinato specialista. Si dia la possibilità di ascoltare anche un altro parere, magari di sperimentarsi in una terapia da un approccio che tocchi maggiormente le sue corde; chissà che non riesca ad affrontare con maggiore serenità le problematiche qui espresse.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, per prima cosa le consiglierei di parlare con il suo terapeuta rispetto a tutti i suoi dubbi e i suoi interrogativi che sta ponendo.
Qualora non riusciste insieme a trovare la soluzione, sarebbe utile un approccio diverso, ad esempio un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche tutto ciò che fa da sfondo ai suoi malesseri.
Buona serata
Dott Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Salve, non è automatico trovarsi bene che un terapeuta, anzi è molto comune riscontrare aree di conflitto o di disaccordo. Siccome di fatto, seppur professionale, è un rapporto umano non si può prescindere da questa dimensione. Detto questo vista l'esposizione piuttosto confusa biognerebbe ragionare sulle sue resistenze, e questo è un argomento che deve affrontare con il suo terapeuta. L'EMDR, infine, è una tecnica che funziona a prescindere dall'opinione che si ha, alla base evidentemente deve però esserci la scelta da parte del paziente di usarla. Il resto dello scritto, mi scuso, ma non può trovare risposta breve in questo contesto
Gentile utente,
grazie per aver scelto questo portale per esprimere il suo disagio. Personalmente ritengo che non tutti gli approcci siano validi a tutti pazienti, infatti una delle prime cose che dico ai miei pazienti è "vediamo se riesce a seguirmi".
Uno degli aspetti che può favorire il cambiamento in psicoterapia è la relazione terapeutica tra paziente e terapeuta, Aaron Beck sottolineava che: le qualità ottimali che il terapeuta deve possedere comprendono calore umano, empatia e schiettezza.
Fatta questa premessa, c'è anche da dire che ha fatto solo 2 sedute ma che comunque mi sembrano bastate per non sentirsi a suo agio, perciò provi a sentire qualche altro professionista con un approccio diverso.
Il mio approccio di Terapia Breve Strategica rappresenta un intervento breve e mirato per affrontare e risolvere le problematiche di tipo psicologico, è in grado di produrre significativi miglioramenti già a partire dalle prime sedute, grazie all’utilizzo di tecniche sofisticate di conduzione del primo incontro (dialogo strategico) e all’utilizzo di compiti (“prescrizioni”) che il paziente dovrà mettere in pratica nell’intervallo tra le sedute.
La Terapia Breve Strategica non è una terapia superficiale e sintomatica, ma radicale, duratura, ed efficace (Nardone, Balbi, 2008):
Disturbi fobici e ansiosi – 95% dei casi
Disturbi ossessivi e ossessivo-compulsivi – 89% dei casi
Disordini alimentari – 83% dei casi
Disfunzioni sessuali – 91% dei casi
Disturbi dell’umore – 82% dei casi
Disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza – 82% dei casi
Disturbi legati alla dipendenza da internet – 80% dei casi
Presunte psicosi, disturbo borderline e di personalità – 77% dei casi
A disposizione.
saluti
La cosa dei “moschini” è quella che mi incuriosisce di più del suo sfogo… Sono fastidiosi! Non permettono uno sviluppo fluido del pensiero, la distraggono? Questo è il punto che discutere più a fondo insieme potrebbe portare qualche risultato interessante… Le sembrerà banale ma questi dettagli per noi superflui hanno per la mente una funzione di ponte, portano cioè a individuare le questioni più nucleari, più scottanti…
Salve
Le consiglio di parlarne con il suo psicoterapeuta e di affidarsi a lui anche per l'eventuale scelta di cambiare terapeuta... solo la vostra relazione potrà decidere se e quando farlo.
L'EMDR lavora sulle elaborazioni dei ricordi traumatici, attraverso la stimolazione bilaterale e un protocollo concordato tra psicologo e paziente; il suo cervello che ha sbloccato i ricordi affinchè riaffiorando, potessero essere elaborati e lasciati nel passato definitivamente senza più disturbarla nel suo presente attraverso malessere e sintomi. Può succedere che un protocollo non venga completato in una sola seduta, può anche succedere che elementi diversi dal ricordo che si sta affrontando intrudano durante l'elaborazione, succede proprio perché il cervello spinge ad una elaborazione più ampia di quell'unico ricordo individuato e spesso con un risultato favorevole.
A volte tutto il processo avviene senza che la persona abbia reminiscenze particolari o, al contrario, può succedere che le persone possano sentire eccessivi i ricordi riemersi, per questo si può prendere tempo e procedere attraverso i colloqui ed eventualmente riprendere il lavoro avviato.
Potremmo chiamare la formazione EMDR una iperspecialistica, vi si può accedere solo dopo essersi formati in una delle branche della psicoterapia. per cui il collega al quale si è affidato è innanzitutto uno psicoterapeuta ... ne parli con lui
Cordiali Saluti
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Gentile utente,
nella descrizione lascia davvero tanto della sua sofferenza. La rabbia per un lavoro terapeutico doloroso, la tristezza elicitata dalla solitudine di lunga data che proietta anche nella figura del terapeuta: la lascia sola, a lei non basta sentire che è coraggiosa, non riempie il vuoto.
Facciamo un pò di ordine.
L'EMDR è una tecnica efficace in breve tempo, ma vanno individuati bene i punti sui quali lavorare. Prima di applicarla c'è a monte un lavoro di psicoeducazione e la consegna al cliente di strategie di gestione delle emozioni, pensieri ed eventi che emergono dopo l'applicazione del protocollo nonchè la disponibilità telefonica del terapeuta nelle ore successive alla seduta. Non tutti gli elementi di sofferenza che lei espone vanno trattati con l'EMDR. Solo un esempio, l'autostima si costruisce di pari passo con lo sviluppo della personalità. Per questa è necessario un lavoro che comprenda strategie e tecniche di natura cognitivo comportamentale e psicodinamiche e specifica specializzazione del TP in questo ambito. Mentre, circa la sua disapprovazione sull'agito del terapeuta, non è mia intenzione essere di parte però suppongo che gli obiettivi terapeutici siano stati condivisi all'inizio del percorso e la decisione e i rischi di applicare l'EMDR prima di risolvere le altre problematiche siano state concordate e accettate da entrambe le parti.
Resto disponibile per eventuali chiarimenti
Cordialità
Dott.ssa Silvana Zito
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Gentile utente, grazie per aver scelto questo portale per esprimere il suo disagio. La prima cosa che mi sento di dirle, e che dico sempre anche ai miei pazienti, è che la fiducia e il "sentirsi a proprio agio" nello studio del terapeuta, sono il primo passo per una buona riuscita della terapia. La relazione terapeutica è infatti uno dei fattori che può favorire il cambiamento. Proprio per questo, come primo passo, le consiglio di condividere i suoi dubbi con il suo terapeuta, in modo che possa accompagnarla anche nella scelta di un'altro terapeuta.
L'altro punto riguarda l'EMDR. Anche io sono psicoterapeuta formata in EMDR e lo applico nelle mie sedute. L'EMDR è una terapia che lavora sulle elaborazioni dei ricordi traumatici attraverso la stimolazione bilaterale. E' innanzitutto un protocollo concordato tra psicologo e paziente e non si risolve in una sola sola seduta. Da quello che descrive, sembra di capire che abbiate lavorato su un evento particolare e che il suo cervello che ha "sbloccato i ricordi" in modo tale che potessero essere elaborati e lasciati nel passato senza che abbiano nel presente un impatto emotivo disturbante. Come dicevo, capita spesso che il protocollo non venga completato in una sola seduta, e che elementi diversi dal ricordo, ma ad esso collegato, emergano in seguito, fino a quando appunto l'elaborazione non viene conclusa. Può succedere che la persona non abbia reminiscenze particolari o che, invece, possa sentire eccessivi i ricordi riemersi, o altre attivazioni. Proprio per questo si può prendere tempo e procedere attraverso i colloqui ed eventualmente riprendere il lavoro avviato.
Detto questo le consiglio davvero di parlare anche e soprattutto di tutte queste attivazioni emotive che sente col suo terapeuta, in modo che insieme possiate elaborarle e chiudere quello che con l'EMDR avete aperto. Poi, se non si sente in linea con lui, esprima le sue perplessità e si faccia accompagnare nella scelta di un altro terapeuta.
Cordiali Saluti, Ilaria Della Santa
Salve,
La psicoterapia dovrebbe dare sollievo, accogliere i suoi disagi fare da sostegno e darle una nuova chiave di lettura, importate è la relazione costruita con il suo terapeuta.
Provate a lavorare per obiettivi da raggiungere.
Buongiorno,
potrebbe essere che senta un carico emotivo che non è solo suo. Si ascolti, e se sente che quello strumento non ha sciolto in profondità è necessario un lavoro sul sistema familiare. Uno strumento efficace per portare rilassamento, consapevolezza e per sciogliere nodi antichi è quello delle costellazioni familiari.
Dhiraj
Trovo la questione della tecnica, più o meno adatta, fuorviante.
Lei dice che le rassicurazioni del suo terapeuta la fanno sentire non compresa e sminuita.
Questa interazione con il suo terapeuta è fondamentale per la terapia, la riguarda da vicino e riguarda la sua storia, è quindi giusto che lei voglia affrontarla e chieda al suo terapeuta di porvi attenzione.
Cerchi un modo per rendere affrontabile questa dinamica con il suo terapeuta e se l’unico modo è cambiare terapeuta cambi terapeuta.
Buonasera, il malessere che prova e la sfiducia che ha negli altri, vengono riportati anche all'interno della terapia. Sarebbe opportuno parlarne e affrontare questi temi. Se non ci riesce rischia, come profezia che si autoavvera, di continuare senza risultati che lei apprezza e potersi dire che ci ha provato ma non ce l'ha fatta. A questo punto, è il caso che affronti la questione con il suo psicoterapeuta per decidere se continuare o cambiare. Non demorda,
in ogni caso, sulla decisione di fare una psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, il processo terapeutico sembra aver aperto delle porte importanti dentro di lei, portando alla luce aspetti molto delicati, e non sorprende che emerga il bisogno di avanzare un passo alla volta, senza essere travolti.

Il complimento sulla sua "coraggiosità" può forse aver lasciato spazio a un senso di vuoto, di mancato contenimento rispetto alla difficoltà del momento. Il fatto di non sentirsi sostenuta in modo concreto può dare l'impressione che non si tenga abbastanza conto delle sue reali difficoltà quotidiane. È importante che si senta ascoltata e rispettata nei suoi ritmi.

Mi sembra che lei stia attraversando una fase di confronto importante, chiedendosi se continuare con questa persona o meno, e questo è un momento legittimo in ogni percorso terapeutico. Non si tratta di “fuggire”, bensì di riflettere sui suoi bisogni e di valutare se la strada che sta percorrendo con questo terapeuta sia quella giusta per lei in questo momento. Cordialmente, dott.ssa Raileanu

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