Gentili Dottori, Sono una venticinquenne trasferitasi in Lombardia da un anno per trovare lavoro e
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Gentili Dottori,
Sono una venticinquenne trasferitasi in Lombardia da un anno per trovare lavoro e finalmente convivere con il mio ragazzo. Sino all'anno scorso ero contentissima di questa scelta, credevo avrebbe rappresentato la mia "svolta" e che avrei portato a termine gli obiettivi prefissati. Ma la settimana prima di partire ho cominciato a star male, a pentirmi, terrorizzata all'idea di lasciare la mia famiglia e la mia città, trascorrevo intere giornate piangendo.
Al mio arrivo inizialmente ho del tutto ignorato il mio ragazzo continuando a piangere, accusare battiti accelerati e nausea, per poi cercare/tentare di mostrarmi affettuosa e di far funzionare le cose, nel frattempo ho trovato lavoro, mi trovo abbastanza bene con i colleghi e ovviamente le condizioni economiche sono nettamente migliori ( tuttavia la mia vita contempla soltanto la casa e il lavoro, nel paese in cui mi sono trasferita non vi è molta gente della mia età) ma ho iniziato ad allontanare sempre di più il mio ragazzo, al punto che mi da fastidio un suo contatto fisico, come se provassi rabbia nei suoi confronti (il tutto si è accentuato in seguito a delle vacanze trascorse a casa, in cui ho provato quotidianamente lo stesso malessere per il terrore di ripartire). Ultimamente le cose sono peggiorate perché ho iniziato anche a soffrire di insonnia, inappetenza, attacchi di panico e debolezza fisica; da settimane penso a come agire, ma qualsiasi azione mi terrorizza penso che la mia vita sia vicino ai miei affetti e non voglio perdere i momenti con loro, vederli invecchiare tramite un telefono e non essere partecipi a vicenda della vita allo stesso tempo però ho il terrore di lasciare la comfort zone che ho creato, inizio ad agitarmi al solo pensiero di comunicare le dimissioni e lasciar casa e solo nel momento in cui realizzo di non poter più star con lui inizio a piangere e ho soltanto voglia di abbracciarlo per paura di perderlo. Non vedo soluzioni al mio problema, ho sempre pensato che un ragazzo che mi ami, un lavoro e una propria indipendenza fossero i miei obiettivi da raggiungere e lasciarli andare mi fa sentire spaesata, come se tradissi me stessa. Sono in continuo contrasto con me stessa e non so davvero cosa fare, ho il terrore di decidere in base al mio malessere. Cosa potrei fare? Vi ringrazio
Sono una venticinquenne trasferitasi in Lombardia da un anno per trovare lavoro e finalmente convivere con il mio ragazzo. Sino all'anno scorso ero contentissima di questa scelta, credevo avrebbe rappresentato la mia "svolta" e che avrei portato a termine gli obiettivi prefissati. Ma la settimana prima di partire ho cominciato a star male, a pentirmi, terrorizzata all'idea di lasciare la mia famiglia e la mia città, trascorrevo intere giornate piangendo.
Al mio arrivo inizialmente ho del tutto ignorato il mio ragazzo continuando a piangere, accusare battiti accelerati e nausea, per poi cercare/tentare di mostrarmi affettuosa e di far funzionare le cose, nel frattempo ho trovato lavoro, mi trovo abbastanza bene con i colleghi e ovviamente le condizioni economiche sono nettamente migliori ( tuttavia la mia vita contempla soltanto la casa e il lavoro, nel paese in cui mi sono trasferita non vi è molta gente della mia età) ma ho iniziato ad allontanare sempre di più il mio ragazzo, al punto che mi da fastidio un suo contatto fisico, come se provassi rabbia nei suoi confronti (il tutto si è accentuato in seguito a delle vacanze trascorse a casa, in cui ho provato quotidianamente lo stesso malessere per il terrore di ripartire). Ultimamente le cose sono peggiorate perché ho iniziato anche a soffrire di insonnia, inappetenza, attacchi di panico e debolezza fisica; da settimane penso a come agire, ma qualsiasi azione mi terrorizza penso che la mia vita sia vicino ai miei affetti e non voglio perdere i momenti con loro, vederli invecchiare tramite un telefono e non essere partecipi a vicenda della vita allo stesso tempo però ho il terrore di lasciare la comfort zone che ho creato, inizio ad agitarmi al solo pensiero di comunicare le dimissioni e lasciar casa e solo nel momento in cui realizzo di non poter più star con lui inizio a piangere e ho soltanto voglia di abbracciarlo per paura di perderlo. Non vedo soluzioni al mio problema, ho sempre pensato che un ragazzo che mi ami, un lavoro e una propria indipendenza fossero i miei obiettivi da raggiungere e lasciarli andare mi fa sentire spaesata, come se tradissi me stessa. Sono in continuo contrasto con me stessa e non so davvero cosa fare, ho il terrore di decidere in base al mio malessere. Cosa potrei fare? Vi ringrazio
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo che possa essere utile richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo possa essere utile ritagliarsi uno spazio per identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo che possa essere utile richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
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Buongiorno, è un momento molto particolare della sua vita in cui desideri, aspettative e paure si avvicendano velocemente. i pensieri, soprattutto quelli ansiosi si fanno sempre più prepotenti nella nostra quotidianità. le consiglio di rivolgersi ad un collega, confrontarsi, aprirsi, dare voce ai proprio pensieri ed emozioni sicuramente aiuta così come mettere ordine.
rimango a sua disposizione.
cordialmente
dr.ssa Oltolini
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dr.ssa Oltolini
Buonasera, la situazione che descrive sembra senza via d'uscita, in realtà le emozioni che prova di fondo appaiono molto forti tanto da sviluppare dei sintomi d'ansia importanti. Quando si fanno delle scelte inevitabilmente si lasciano delle possibilità per viverne altre, le scelte che generano più serenità sono quelle più coerenti con ciò che sentiamo veramente. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico per riappropriarsi in modo più chiaro dei suoi sentimenti e poter cosi prendere una posizione nuova nella sua vita in un senso o nell'altro.
Rimango a disposizione anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
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Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera, comprendo dalle sue parole che sta attraversando un momento molto faticoso. Affrontare grandi cambiamenti di vita può generare in noi dubbi o aprire questioni personali irrisolte generando emozioni intense.
Potrebbe esserle utile rivolgersi a una/uno psicologa/o per poter dare significato a quello che le sta capitando, trovare soluzioni funzionali ai suoi bisogni (che ora le sembrano in contrasto) e riacquisire tranquillità e benessere.
Un caro saluto
Dott. ssa Clarissa Ricci
Potrebbe esserle utile rivolgersi a una/uno psicologa/o per poter dare significato a quello che le sta capitando, trovare soluzioni funzionali ai suoi bisogni (che ora le sembrano in contrasto) e riacquisire tranquillità e benessere.
Un caro saluto
Dott. ssa Clarissa Ricci
Buonasera, le scelte che siamo portati a fare nella nostra vita possono creare tensioni e dubbi e ci portano a mettere in discussione tanti aspetti di noi stessi e della nostra vita. Dalle sue parole emerge tanto malessere per questa sua scelta, che la porta a vivere profondi alti e bassi con conseguenti problematiche ansiose. Sarebbe intanto utile, se non l'avesse fatto, parlarne apertamente con il suo fidanzato di ciò che prova e del motivo che la porta a distaccarsi da lui. Secondariamente, le potrebbe essere senz'altro utile rivolgersi a uno psicologo, per avere un suo spazio dove fare emergere queste sue emozioni e cercare di riflettere su ciò che le sta accadendo nella sua vita.
Reato a disposizione, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Reato a disposizione, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Gentile utente, la vita, a volte, ci pone di fronte a delle scelte che noi non vorremmo essere tali. Un conflitto rispetto a situazioni ugualmente importanti per noi, dove la scelta presuppone una perdita. Ma tutto, a volte, si risolve guardando da un altra prospettiva, che potrebbe essere trovata, in un consulto professionale, nel quale, gli aspetti, non andrebbero messi in competizione (dove soffro di piu'), ma differenziati e canalizzati al proprio benessere.
E chissà generare nuove idee e soluzioni.
Cordialmente Dot.ssa Alessia Battista
E chissà generare nuove idee e soluzioni.
Cordialmente Dot.ssa Alessia Battista
Gentilissima, innanzitutto vedo che contrariamente alla maggior parte delle persone, che decidono di ignorare i propri disagi o nascondere le proprie sofferenze, lei sta cercando attivamente una soluzione a una situazione che certamente ha riconosciuto come problematica. Sembrerà banale, ma se ci riflette noterà che spesso tendiamo a prenderci cura di noi stessi meno di quanto facciamo per il nostro animale domestico.
Lei sembra aver deciso di prendersi cura di sé. Sebbene il primo passo l'abbia fatto nel cercare una risposta, mi creda che anche per piccoli problemi non è possibile trovare una rapida soluzione on-line. Invece, anche un percorso di poche sedute con un professionista, in grado di fornirle un suo spazio d'ascolto, può essere risolutore.
Rimango volentieri a disposizione,
Eloisa Iellici
Lei sembra aver deciso di prendersi cura di sé. Sebbene il primo passo l'abbia fatto nel cercare una risposta, mi creda che anche per piccoli problemi non è possibile trovare una rapida soluzione on-line. Invece, anche un percorso di poche sedute con un professionista, in grado di fornirle un suo spazio d'ascolto, può essere risolutore.
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Salve. Il suo malessere e il conflitto collegato ad esso andrebbero approfonditi in un contesto psicoterapeutico per indagarne le cause, poiché sente che non può accettare di vedere invecchiare i suoi cari avendo con loro prevalentemente un rapporto telefonico ma ha anche paura di perdere ciò che sta costruendo. Comprendere se ci sono condizionamenti e sensi di colpa. Nella mia esperienza, viversi la possibilità di dare spazio alle emozioni, elaborarle e contenerle indirizzandole nella giusta direzione, potersi aprire a diversi punti di vista stimolando la fiducia in sé, aiuta a fare chiarezza e ad aprirsi alla possibilità di affrontare la vita con maggiore serenità. Distinti saluti
Salve, data la situazione credo che debba fare un po’ di chiarezza interiore. Ha pensato a un consulto psicologico? Da come scrive sembrerebbe essere una persona in difficoltà. Con un percorso di psicoterapia troverebbe le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentilissima,
Questo è certamente un cambiamento sostanziale e significativo della sua vita, che ha certamente attivato delle emozioni molto profonde. Un percorso psicoterapeutico potrebbe certamente aiutarla. EP
Questo è certamente un cambiamento sostanziale e significativo della sua vita, che ha certamente attivato delle emozioni molto profonde. Un percorso psicoterapeutico potrebbe certamente aiutarla. EP
Buongiorno, si comprendono dal suo messaggio la sofferenza e il disagio che sta vivendo. Le emozioni e i desideri che lei sente come opposti, al punto da farla "sentire spaesata, come se tradissi me stessa" potrebbero trovare una via di comprensione, integrazione e 'scioglimento' attraverso un lavoro psicoterapeutico con un professionista di cui avere fiducia. Vedrà che così troverà una sempre maggiore tranquillità e quindi sarà in grado di fare scelte, non a partire dalle paure e dalle ansie, ma sapendo riconoscere i suoi bisogni e desideri. Le auguro il meglio. Un caro saluto
Buonasera e grazie per essersi aperta con noi con tanto coraggio. Il conflitto interiore che sta vivendo, mi pare di capire, le sta creando grande apprensione: se da un lato sente di aver raggiunto quanto sempre sognato, dall'altro sente la mancanza di qualcosa. Credo che la situazione le arrechi molto dolore, dubbi e perdita di certezze. Credo che ritagliarsi uno spazio in cui ascoltarsi e sentirsi ascoltata possa permetterle di provare a dare una forma e un significato a quanto ora la sta preoccupando. Di fronte ad un conflitto la nostra mente spesso oscilla tra posizioni estreme che, in quanto tali, sono estreme anche nelle scelte. Per questo penso che sia molto difficile stare con i propri pensieri e le proprie paure. Si conceda uno spazio, solo per lei, in cui i suoi dubbi possano essere protetti, non giudicati e possano dare libero sfogo alla sofferenza che sta provando. Ricordi che non è il dolore il problema, ma il dolore non ascoltato. Lo ascolti e se vorrà sarò a sua disposizione anche per colloqui online. Cordialmente, Andrea Brumana
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Gentile venticinquenne, ti ho compresa!
Ci sono diversi aspetti importanti che andrebbero approfonditi con dei colloqui. Ci sono delle parti contrastanti, dei poli opposti che vanno messi in dialogo per integrare. In altre parole , da quanto scrivi, sembri spaccata in due e questo ti mette in crisi perchè una qualsiasi scelta ti metterebbe di fronte al fatto di dover lasciare una delle due parti.
Integrare vuol dire trovare la soluzione più giusta per te, senza rinunciare ai tuoi valori. Ora, però, l'ansia non ti permette di vedere bene tutti i tasselli. Per questo all'inizio c'è bisogno di una persona esterna ed esperta.
Se e quando vorrai sono a disposizione, anche online.
Dott.ssa Irene Buzzoni
Ci sono diversi aspetti importanti che andrebbero approfonditi con dei colloqui. Ci sono delle parti contrastanti, dei poli opposti che vanno messi in dialogo per integrare. In altre parole , da quanto scrivi, sembri spaccata in due e questo ti mette in crisi perchè una qualsiasi scelta ti metterebbe di fronte al fatto di dover lasciare una delle due parti.
Integrare vuol dire trovare la soluzione più giusta per te, senza rinunciare ai tuoi valori. Ora, però, l'ansia non ti permette di vedere bene tutti i tasselli. Per questo all'inizio c'è bisogno di una persona esterna ed esperta.
Se e quando vorrai sono a disposizione, anche online.
Dott.ssa Irene Buzzoni
Buonasera, dalle sue parole emerge una grande sofferenza; la decisione che ha preso partendo e lasciando la sua vita l'ha comprensibilmente destabilizzata, era decisa e forte e non si aspettava di "crollare", così come non si aspettava che la rabbia per questa situazione la riversasse sul suo fidanzato. Le sue reazioni e soprattutto le sue emozioni sono comprensibili ed è importante che lei le ascolti perché sono proprio loro che potranno guidarla a conoscersi nel profondo e comprendere quanto la separazione sia per lei un tema rilevante. Le consiglio di farsi accompagnare da un professionista in modo da trovare insieme la via giusta per andare avanti e superare il "blocco" che sta vivendo.
Gentile utente,
credo che potrebbe pensare ad una consulenza psicologica. Quella che descrive è una situazione di forte disagio, sembra che qualunque scelta le appaia come troppo dolorosa. Sembra proprio che potrebbe servirle approdare ad uno spazio protetto nel quel potersi aprire e portare tutti i suoi pensieri e le sue emozioni, in modo da potersi districare e non farsi sopraffare. Solo così, se abbassa un poco il volume, potrà sintonizzarsi con se tessa, con il suo sentire autentico e scegliere.
Rimango a sua disposizione, anche online. Sarei felice di poterla aiutare.
Dott.ssa Franca Vocaturi
credo che potrebbe pensare ad una consulenza psicologica. Quella che descrive è una situazione di forte disagio, sembra che qualunque scelta le appaia come troppo dolorosa. Sembra proprio che potrebbe servirle approdare ad uno spazio protetto nel quel potersi aprire e portare tutti i suoi pensieri e le sue emozioni, in modo da potersi districare e non farsi sopraffare. Solo così, se abbassa un poco il volume, potrà sintonizzarsi con se tessa, con il suo sentire autentico e scegliere.
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Dott.ssa Franca Vocaturi
Carissima,
sicuramente il suo malessere fisico ha un significato profondo che è importante che non venga ingnorato o silenziato. Percepisco forte in lei il senso di smarrimento nato dal dubbio che ciò che era chiaro fino a qualche mese fa rispetto al suo futuro, ora non lo sia più. Stanno nascendo domande molto grosse: cosa voglio? veramente voglio buttare tutto ciò che ho sempre desiderato per tornare indietro? Allora cosa desidero veramente? Dove sta la mia felicità? Il mio consiglio è intraprendere un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a fare luce dentro di lei e trovare pertanto risposta a questi dubbi che la angosciano.
Un abbraccio.
Dott.ssa Agnese Lombardi
sicuramente il suo malessere fisico ha un significato profondo che è importante che non venga ingnorato o silenziato. Percepisco forte in lei il senso di smarrimento nato dal dubbio che ciò che era chiaro fino a qualche mese fa rispetto al suo futuro, ora non lo sia più. Stanno nascendo domande molto grosse: cosa voglio? veramente voglio buttare tutto ciò che ho sempre desiderato per tornare indietro? Allora cosa desidero veramente? Dove sta la mia felicità? Il mio consiglio è intraprendere un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a fare luce dentro di lei e trovare pertanto risposta a questi dubbi che la angosciano.
Un abbraccio.
Dott.ssa Agnese Lombardi
Buongiorno, mi dispiace per il malessere che sta attraversando. Mi sembra di capire che lei sta vivendo un momento di confusione tra ciò che ha lasciato e quello che ha ottenuto con il trasferimento e a volte è comprensibile trovarsi a vivere una crisi se lei si è trovata a scegliere tra due progetti particolarmente importanti per lei, ossia la propria indipendenza economica ed affettiva e la vicinanza alla propria famiglia di origine. In questi casi intraprendere un percorso psicologico può essere consigliabile, proprio perchè attraverso questo tipo di lavoro è possibile giungere a una comprensione più adeguata dei vissuti emotivi e dei significati connessi al cambiamento e giungere ad una più consapevole e autentica decisione su ciò che si vuole e sui propri orizzonti.
Se decidesse per un aiuto psicologico, sono a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia
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Buongiorno, credo che il momento che sta vivendo sia difficile perché si trova a fare in qualche modo una scelta. Da un lato, c'è la vita nella sua terra d'origine, con i suoi cari, che rappresenta la vita che ha sempre conosciuto; dall'altro lato, c'è una nuova vita che è sicuramente più promettente a livello socio-economico ma che ancora non conosce. Sicuramente può spaventare tutto questo e può generare angoscia, riflettendosi anche sulle nostre relazioni più importanti. Forse l'idea di un cambiamento radicale nella sua vita ha sollevato diverse incertezze. Credo che le serva un po' di tempo per capire cosa realmente desidera e quale realtà sia più adatta a lei. Nulla vieta, in ogni caso, di darsi una possibilità ed eventualmente rivedere poi i propri piani! Le faccio i miei auguri! Dott.ssa Ravani
Gent.ma, trasferirsi e cambiare città e casa e nucleo familiare è un passaggio veramente cruciale nel ciclo di vita di una persona, può essere davvero molto stressante e sortire effetti difficili e dolorosi da gestire, sia fisicamente che psichicamente. Le consiglio di essere gentile con se stessa e non avere fretta nel cercare quali siano i tuoi desideri profondi e le consiglio di affidarsi ad un/a professionista che la possa accompagnare in questo cammino, in modo che possiate ascoltare cosa hanno da dirle i sintomi che sono emersi, in modo che possano anche regredire progressivamente.
Rimango a disposizione nel caso voglia un colloquio privato.
Un sentito saluto di partecipazione empatica a questo suo momento faticoso.
Maria Vincenza Eterno
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Un sentito saluto di partecipazione empatica a questo suo momento faticoso.
Maria Vincenza Eterno
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