Gentili dottori, sono una signora di 58 anni, vado dallo psicologo da qualche anno, mi aiuta molto

18 risposte
Gentili dottori,
sono una signora di 58 anni, vado dallo psicologo da qualche anno, mi aiuta molto ma c’è un problema che insieme non riusciamo a risolvere. Mio padre è morto 19 anni fa, con lui avevo un rapporto molto bello di affetto e stima reciproca. Da quando è morto ho iniziato a odiare i miei suoceri. Un rancore ingiusto e irrazionale perché loro erano vivi e mio padre no. Ora è morto pure mio suocero, ma l’odio per mia suocera non si è mai attenuato. Lei non ne è a conoscenza, non voglio farle pagare un vissuto che è solo un problema mio, ma vorrei risolverlo perché davvero è un sentimento che può avvelenare la vita. Grazie a chi mi aiuterà.
Gentile, provo a immaginare i sentimenti che, per quanto definisca "irrazionali", prova nei confronti di sua suocera. Immagino possa esserci un mondo di pensieri ed emozioni in quel "perchè loro erano vivi e mio padre no". A volte la rabbia nei confronti di qualcuno ci protegge dal restare "soli" con dei sentimenti di grande dolore e pregni di significati a cui spesso può far paura avvicinarsi. Resto a disposizione. Dott.ssa Emanuela Inguscio

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Gentile, percepisco la sofferenza che esprime e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Gentile utente,
accolgo la sua tristezza, ma anche la sua rabbia.
Le consiglio di parlarne con il suo terapeuta però si accerti che sia uno psicoterapeuta e non solo psicologo, c'è una netta differenza sulla gestione e presa in carico del paziente.
Un caro saluto
Dott.ssa Supino Alessia
Mi dispiace sentire che sta lottando con questo sentimento di odio verso i suoi suoceri, che si è sviluppato dopo la morte di suo padre. È positivo che lei stia già cercando l'aiuto di uno psicologo, anche se comprendo che questo particolare problema sia sfuggente.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!

L'odio irrazionale e ingiusto che prova può derivare dalla tristezza, dalla perdita e dalla mancanza di suo padre. È importante capire che il suo odio verso i suoi suoceri non è una colpa, ma una risposta emotiva complessa. È un'emozione che ha interiorizzato nel corso degli anni, ma che non riflette necessariamente la realtà dei fatti.

Una delle prime cose che potrebbe fare è cercare di esplorare più a fondo questi sentimenti con il suo psicologo. Parlare apertamente di essi, affrontare il lutto e la mancanza di suo padre potrebbe aiutarla a comprendere meglio il legame tra questi sentimenti e il suo rapporto con i suoi suoceri. Lavorare su queste emozioni profonde può contribuire a ridurre l'odio che prova.

Inoltre, potrebbe considerare l'opportunità di praticare il perdono. Perdonare non significa dimenticare o giustificare ciò che è successo, ma piuttosto liberarsi dal peso dell'odio e del rancore. Il perdono può essere un processo personale e richiede tempo, ma può portare a un sollievo emotivo significativo.

Potrebbe anche riflettere sulla possibilità di parlare apertamente con sua suocera dei suoi sentimenti, se si sente a suo agio a farlo. Può condividere con lei che sta affrontando delle difficoltà interne e che non vuole farla pagare per i suoi sentimenti. Questo tipo di comunicazione aperta potrebbe contribuire a dissipare le tensioni e a costruire una migliore comprensione reciproca.

Infine, assicuri di dedicare tempo ed energia a prendersi cura di sé stessa. Cerchi attività e pratiche che le portino serenità e benessere. Dedichi del tempo per riflettere, fare passeggiate all'aria aperta, coltivare hobby che le piacciono o praticare tecniche di rilassamento. Concentrandosi sul suo benessere, potrà affrontare meglio queste emozioni complesse e lavorare verso una maggiore pace interiore.

Ricordi che risolvere sentimenti profondi richiede tempo, pazienza e impegno. Continui a lavorare con il suo psicologo, che la conosce meglio e può offrirle un supporto più personalizzato. Spero che lei possa trovare la serenità e la pace che merita nella sua vita. Le auguro il meglio.
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Gentile sig.fa mi sembra di capire che segue un percorso di psicoterapia. Per tale motivo, le suggerisco di parlarne con il suo terapeuta per comprendere e per lavorare sulla tristezza e sulla rabbia che riporta.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, mi dispiace molto per ciò che sta affrontando.
Il mio suggerimento è di trattare questi temi e questi vissuti con il suo terapeuta che potrà aiutarla nella comprensione e gestione delle sue emozioni così da non avvelenare la sua vita.
Un caro saluto, dott.ssa Federica Lanzafame
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Buongiorno,
Sono disponibile ad aiutarla a gestire e risolvere questa sua problematica.
A partire dalla rielaborazione del lutto di suo padre e i sentimenti negativi scaturiti nei confronti dei suoceri.
Mi contatti pure.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno,
le consiglio di parlare di questo vissuto che lei ritiene "irrazionale" con il suo psicologo, in modo da affrontare le motivazioni che l'hanno spinta provare tali sentimenti.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno le suggerisco anche io, come altri miei colleghi hanno già fatto, di parlarne con il suo terapeuta così da poter lavorare insieme sulle emozioni che sta provando e trovare strategie utili per imparare a gestirle. Cordiali saluti. Dott.ssa Francesca Gruosso
Gentile utente, percepisco e comprendo la sofferenza che esprime. Le consiglio di parlare di questo "vissuto" con il suo terapeuta, che potrà aiutarla a ritrovare le motivazioni ed emozioni sottostanti questo suo sentimento. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Sartor
La persona che può darle la risposta migliore è proprio il suo psicologo, in virtù del fatto che è proprio lui a conoscerla, ad aver lavorato con lei e fatto già dei progressi. Sarà lui a consigliarle di chiudere il percorso e andare da un altro psicologo oppure spiegarle perché finora quel problema non l'avete risolto.
Gentile signora,

Mi dispiace molto per la perdita di suo padre e per la difficoltà che sta vivendo nel gestire i suoi sentimenti verso i suoi suoceri. È positivo che abbia iniziato un percorso di psicoterapia e che stia cercando di risolvere questo problema.

Il fatto che provi rancore ingiusto e irrazionale nei confronti dei suoi suoceri potrebbe essere il risultato di un processo di elaborazione del lutto incompleto. Potrebbe essere utile continuare a lavorare con il suo psicologo per esplorare i suoi sentimenti di perdita e dolore, e trovare modi per elaborarli in modo più sano e costruttivo.

Inoltre, potrebbe essere utile parlare con la sua suocera in modo aperto e onesto. Potrebbe essere difficile, ma potrebbe aiutare a risolvere il conflitto interno che sta vivendo. Se preferisce, potrebbe anche parlare con il suo psicologo per trovare modi per affrontare la situazione in modo adeguato.

In ogni caso, è importante che comprenda che l'odio non risolve nulla e che cercare di risolvere il conflitto interno è un passo importante verso la guarigione. Spero che queste informazioni possano esserle utili e auguro ogni bene.

Saluti,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Abbia fiducia nella sua terapia e nel rapporto che avete stretto con la collega. Per superare certe problematiche ci vuole tempo e tanta costanza: vada avanti col suo percorso e vedrà che le difese interne piano piano verranno giù e sarà in grado di capire quello che prova e poi di modificarlo. Un saluto
Gentile, dalle sue parole traspare la sofferenza per la situazione che sta affrontando. Avendo un percorso iniziato ed essendo il professionista già stato di aiuto per molti altri aspetti, le consiglio di parlarne in primis con lui così da poter lavorare insieme sulle emozioni che sta provando, anche rispetto al non sentirsi aiutata in questa difficoltà con sua suocera.
Il suo psicologo la conosce da un po' ed è la persona che adesso può darle l’aiuto migliore, considerando insieme anche l’eventualità di chiudere il percorso per rivolgersi ad un altro professionista, magari specializzato nella tematica del lutto.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Maria Teresa Poggioni
Buongiorno gentile e grazie per la sua condivisione, molto chiara e descrittiva del momento di vita che sta affrontando. Accolgo le sue emozioni, a cui noto che lei riesce già a dare una spiegazione facendo numerosi collegamenti. Tuttavia non mi è molto chiara la sua domanda, poiché in una singola risposta è impossibile fornirle degli strumenti per risolvere la problematica che ci porta e con un unico messaggio è altrettanto impossibile per chi la legge comprendere a fondo la situazione di cui parla, ampia e complessa. Ciò che mi viene di suggerirle è di parlare con la sua psicologa del fatto che senta (riprendendo le sue parole) di non riuscire a risolvere insieme questo problema. Affrontare direttamente l'argomento potrebbe sbloccare qualcosa nella vostra relazione terapeutica o portare una nuova luce sul tema di cui ci parla.
Rimango a disposizione qualora avesse bisogno di un ulteriore confronto. Le auguro un buon percorso. Dott.ssa Camilla Centanni
Buongiorno, leggendo le sue parole si percepisce quanto questa situazione sia difficile e piena di sofferenza.
Dal momento che sta già intraprendendo un percorso, provi ad affrontare questa importante tematica, esprimendo il suo sentire affrontando i sensi di colpa e soprattutto cercando di rielaborare una perdita così profonda e delicata.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Marta Vittoria Gambardella
È positivo che tu sia consapevole del tuo sentimento di rancore nei confronti dei tuoi suoceri e che desideri risolverlo per migliorare la tua qualità di vita. Qui ci sono alcuni suggerimenti che potresti considerare per affrontare questa situazione:

Esplora le radici del tuo rancore: Cerca di capire meglio da dove proviene il tuo rancore verso i tuoi suoceri. Forse ci sono stati eventi specifici o dinamiche familiari che hanno contribuito a questo sentimento. Parlane con il tuo psicologo per esplorare queste emozioni in modo più approfondito.
Pratica l'empatia: Prova a metterti nei panni dei tuoi suoceri e a comprendere le loro esperienze e le loro prospettive. Potrebbe essere utile cercare di comprendere le loro azioni e comportamenti da un punto di vista più ampio e compassionevole.
Perdono e compassione: Considera la possibilità di lavorare sul perdono, sia per te stessa che per i tuoi suoceri. Il perdono non significa necessariamente giustificare o accettare il comportamento passato, ma piuttosto liberarti dal peso del rancore e della rabbia. Può essere utile praticare la compassione verso te stessa e verso gli altri mentre lavori su questo processo.
Comunicazione onesta e aperta: Se ti senti confortevole, potresti considerare l'opzione di parlare con tua suocera in modo onesto e aperto riguardo ai tuoi sentimenti. Questo potrebbe aiutare a liberarti del peso del rancore e a migliorare la tua relazione con lei. Tuttavia, è importante farlo solo se ti senti pronta e se credi che possa portare a una risoluzione positiva.
Focus sul presente: Cerca di concentrarti sulle relazioni e le esperienze positive nella tua vita attuale piuttosto che rimanere intrappolata nel passato. Trova modi per coltivare gratitudine e apprezzamento per le persone e le cose che ti circondano ora.
Ricorda che risolvere sentimenti complessi come il rancore richiede tempo, pazienza e impegno. Continua a lavorare con il tuo psicologo per esplorare queste emozioni in modo più approfondito e per sviluppare strategie per affrontarle in modo sano e costruttivo.

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