Gentili dottori,sono una ragazza di 22 anni, sono una studentessa di legge e vorrei fare l'avvocat

36 risposte
Gentili dottori,
sono una ragazza di 22 anni, sono una studentessa di legge e vorrei fare l'avvocatessa . Purtroppo ho paura di non riuscire a realizzare il mio sogno. Ho iniziato l'università con tanto entusiasmo e con ottimi risultati, ma adesso che la meta è vicina non riesco più a studiare. Mi sento sempre più nervosa ed agitata, non riesco a stare seduta davanti ad un libro. Mi chiedo cosa possa fare, vorrei tornare ad essere la ragazza brillante dei primi anni!
Gent.ma può capitare nella carriera di chiunque un momento di "stanca". Posso essere mille le motivazioni che la portano ad avere difficoltà di concentrazione.
Il momento in cui ci si avvicina al raggiungimento di un obiettivo è possibile che si verifichi uno stato di preoccupazione e timore per il futuro e si cerchi, seppur in maniera non del tutto consapevole, di rallentare i tempi. Visti gli ottimi risultati del passato ritengo nel suo caso di non ci siano difficoltà di tipo cognitivo, ma qualche difficoltà di tipo emotivo che possa turbare il suo rendimento.
Al momento le consiglierei di provare a non studiare, dedicando il tempo ad altro.
Nel corso del tempo potrebbe ritornare al suo entusiasmo di un tempo. Qualora così non fosse le consiglierei di rivolgersi ad uno specialista, che possa aiutarla a capire le motivazioni profonde della sua difficoltà.

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Salve, leggendo attentamente il suo quesito mi sembra di capire che lei in passato non aveva nessun problema a concentrarsi sullo studio, ottenendo anche ottimi risultati, allora la domanda che mi porrei: cosa è successo? Che emozione prova nel momento in cui si accinge a studiare? Quali pensieri emergono? Provi a riflettere e non esiti se lo ritiene il caso a ricontattarm.i.
Buongiorno. Leggendo la sua domanda mi sembra che la tematica dell'incertezza sia pregnante. È tuttavia sana la sua preoccupazione perché è possibile che i "sogni"non si realizzino. Questo però non ci esime dal perseguirli con la consapevolezza che se ciò non accade, non sarà mai tanto grave, perché non siamo onnipotenti. Affrontare la cosiddetta crisi universitaria è fisiologico, superabile e costruttivo. Se ha meno voglia di studiare concordi con sé stessa un tempo definito, anche solo 1 o 2 ore al giorno, poi stop. Avere un confine concreto potrebbe aiutarla
Buongiorno, leggendo ciò che scrive penso sarà importante approfondire “quel qualcosa” che le impedisce di realizzare il suo sogno e che la rende nervosa e agitata. Consulti uno Psicologo, Psicoterapeuta che l’aiuti a comprendere questo delicato momento.
Un caro saluto
Dr. Alberto Migliore
Gentilissima, non è detto che il motivo della resistenza temporanea e transitoria che sta vivendo nello studio, sia strettamente legata all’obiettivo finale. Andrebbe approfondito il periodo che sta vivendo, se stanno emergendo situazioni o se sta attraversando momenti che, in qualche modo, le fanno deviare l’attenzione allontanandola dall’obiettivo finale che è la meta del sogno. La difficoltà quindi potrebbe non essere nell’affrontare gli ultimi step per arrivare alla meta ma qualcosa che le sta accadendo o che sta vivendo e che le sta facendo perdere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità. È molto positivo il fatto che lei si renda conto di questo limite e l’unica riflessione che la invito a fare é sull’opportunità di affrontare questi temi con un/professionista in un percorso di psicoterapia.
La saluto cordialmente.
Dott.ssa Elisabetta Scalambra
Molti studenti durante il loro percorso di studio, vivono una "crisi", i brillanti risultati spariscono e sono sostituiti da ansia, angoscia, senso di fallimento e depressione. I motivi contingenti possono essere molti, un esame particolarmente impegnativo, una delusione amorosa, un problema familiare o affettivo.
La crisi che sicuramente spaventa ed inquieta, è un potente segnale di conflitto, del bisogno di rivedere i propri obiettivi, di capire meglio chi si è e dove si sta andando.
Il momento difficile si può trasformare in una preziosa opportunità di crescita e di sviluppo più consapevole e coerente con i propri bisogni.
Da quanto si percepisce leggendo il suo scritto lei sta vivendo un momento di agitazione e inquietudine e pare essere legata al percorso universitario che ha iniziato con sprint ma è anche vero che lei ha 22 anni e, molto probabilmente, sta prendendo maggior consapevolezza di quello che sta facendo e questo può comportare un po' di timore. Reazione lecita della presa di coscienza tanto che lei stessa dice ho "paura di non riuscire a realizzare il mio sogno" . Il mio consiglio è non guardi in avanti alle sue paure (perché possono essere traditrici) guardi ogni volta il presente. Ogni giorno o in stato di agitazione si fermi e rilegga il patto che ha fatto con se stessa sulle sue scelte e sulle sue volontà e si riposizioni al centro del suo io concetrandosi sul quid ed ora perseguendo il programma giornaliero che si è creata. Guardi al presente e a quello che lei ha scelto per sé e porti avanti il suo programma quotidiano e vedrà che finalizzera' il suo obiettivo.
Cordialmente la saluto
Salve. i miei colleghi hanno certamente fornito tutte le delucidazioni che le occorrono per dare un senso a questo momento delicato.
le vorrei suggerire anche di riflettere su un aspetto profondo e spesso nascosto della nostra mente. Un aspetto che puo' autosabotare i nostri sogni e progetti.
La Nikefobia ovvero la Paura di vincere è un meccanismo studiato anche nelle competizioni sportive ma che interferisce anche in altri campi. Blocca la persona costringendola a fare meno di quello che è nelle sue possibilità. Si puo' manifestare in tanti modi. Nelle competizioni sportive ad esempio si verifica che si viene battuti da un avversario modesto proprio in finale. Improvvisi cali di concentrazione e performance troppo al disotto dello standard.
La paura da vincere nasce a causa di dinamche familiari complesse dove spesso chi ne soffre pensa "inconsciamente" che il suo successo possa disconfermare e mettere in discussione l'autorità di un genitore (ad esempio).
se vuole maggiori delucidazioni non esiti a scrivermi. le rispondero' con piacere. Cordiali Saluti.
Dottor Emanuele Grilli
Salve. Le motivazioni della sua difficoltà a studiare possono essere varie. Bisogna studiare a fondo quando è iniziato questo problema e che cosa posso essere accaduto anche se apparentemente non pare ci siano connessioni con eventi. Non si perda d'animo perché lei, che ha studiato tutti questi anni senza difficoltà, ha tutte le potenzialità per arrivare al suo traguardo.
Salve, non ci scrive niente su ciò che sta succedendo in questo periodo della sua vita, faccia un esame di cosa le sta succedendo dentro di sè, quali avvenimenti la stanno agitando? Forse non è lo studio, ma qualche altro avvenimento che non la fanno concentrare su i suoi studi. Potrebbe essere che avendo corso troppo, ho notato che già a 22 anni è in fase di arrivo, potrebbe prendersi un momento di tranquillità e di distrazione, cerchi di pensare ad altro, molto probabilmente, se è questo il problema tornerà a studiare con la volontà di sempre, se invece non è questo il problema consulti uno psicoterapeuta e si faccia aiutare a guardare dentro di sè per capire che cosa le sta succedendo, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Buongiorno, può capitare che gli ultimi metri prima della meta siano i più difficili. Possono essere molti i motivi: demotivazione, stress, fatica...Forse la cosa migliore potrebbe essere prendere un appuntamento con un terapeuta della sua zona o presso un consultorio, per capire cosa stia accadendo. Davvero possono essere mille le motivazioni di questo cambiamento, la prima cosa da fare è capire cosa sia successo e poi intervenire.
Gentile Studentessa, indecisioni e turbamenti che si possono verificare... Ma sarebbe opportuno analizzare anche gli altri campi della sua vita... Cosa succede nella sfera sentimentale, affettiva? Cosa succede nella sua quotidianità? Si rivolga ad uno psicoterapeuta per una consulenza... In modo da individuare e contestualizzare al meglio il problema.
Cordialmente.
Buongiorno, si rivolga ad un bravo psichiatra per ricevere la diagnosi giusta.
La saluto cordialmente, Maurizio Lppi
Buongiorno, ho letto con attenzione il suo breve messaggio. La paura di non riuscire a portare a termine un progetto è un sintomo che si può presentare associato ai momenti in cui qualcosa si avvicina alla conclusione. Forse le è capitato altre volte oppure no. Comunque, quello che interessa è che lei possa chiedersi cosa vuole. Forse dei colloqui con uno psicoterapeuta potrebbero aiutarla a orientarsi e a evitare che questo periodo di inattività e di ansia si prolunghi troppo facendole perdere del tempo e facendola solo star male. Cordiali saluti
Cara a volte accade, la meta si avvicina, il desiderio sta per realizzarsi e qualcosa ostacola il traguardo. Laurearsi non è solo un traguardo è anche un momento di passaggio fondamentale si passa da essere ragazzo ad adulto, da studente a lavoratore, dal sentire di avere solo la responsabilità dello studio a sentire di avere la responsabilità della propria vita. Poi lei dice vorrei tornare “ la ragazza brillante dei primi anni” ha pensato che probabilmente oggi lo è ancora,forse anche di più ma non se lo riconosce?
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a fare chiarezza rispetto a ciò che sente e desidera.
Forza!
Cordialmente
Dr.ssa A.Russo
Buonasera, provi a rivolgersi ad uno psicoterapeuta, magari con poche sedute può ritrovare la serenità, la motivazione e la concentrazione giusta per continuare il suo percorso di studi.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Salve, può succedere che ci siano dei momenti particolari, in cui, la stanchezza si può far sentire, magari capitano dei momenti particolari in cui si verifichino delle situazioni che possono "distrarci" dai nostri obiettivi principali o si può creare un ansia per il futuro...che interferisce con le nostre capacità...Un percorso di terapia potrebbe aiutarla a fare chiarezza su questo o eventualmente altri aspetti che attualmente interferiscono con il suo obiettivo principale ovvero la laurea.
Cari Saluti Dott.ssa Lipari domenica
Buongiorno, è piuttosto frequente avere dei piccoli tentennamenti quando ci avviciniamo a qualcosa così carico di significato. La Sua meta non è solo un pezzo di carta: è una professione, un ruolo, un'immagine di sè, un'emancipazione, o qualsiasi altro significato rivesta per Lei questa laurea. Pertanto, per rispondere alla Sua domanda, è necessario che Lei comprenda 1) da quando ha cominciato ad avere difficoltà 2) quali significati riveste il raggiungimento del Suo obiettivo 3) quale contesto situazionale attuale permette di dare senso a questo nervosismo 4) quali aspetti dei Suoi modi di essere nel mondo consentono di spiegare quanto sta accadendo. Tutto questo è comprensibile con un percorso psicoterapeutico rivolto al futuro (d'altro canto, la Sua meta non è nel passato, e la stessa ansia è sempre "in vista di"...!) attraverso l'analisi del contesto presente. Si rivolga a uno psicoterapeuta e inizi con fiducia un percorso volto a comprendere i motivi di queste difficoltà. Le sarà utile sia nel breve periodo, per raggiungere la laurea, sia in termini di progetto di sè. In bocca al lupo! Cordialità, DP
Cara !
Intanto complimenti per il suo percorso universitario. Da ciò che leggo sembra che lei si senta in difficoltà a concentrarsi in vista della fine... che succede al traguardo? Chissà... sono curiosa di conoscere di più sulla sua storia e capire che significato ha per Lei ora agitarsi così. Sono sicura che ha senso tutto questo per lei anche se ora quello che nota e’ la frustrazione legata a questo strano cambiamento di rotta. Si incuriosisca anche lei e chissà magari scoprirà che dietro a questo comportamento così “strano” c’è un bisogno che è rimasto inespresso o non ascoltato.
In bocca al lupo!
Le motivazione che sottendono ciò che le sta succedendo possono essere svariate e più o meno inconsapevoli.
Penso che si gioverebbe di in Counseling psicologico accompagnato e, quindi ,potenziato da terapie naturali.
Io opero anche on line. Se vuole può interpellarmi telefonicamente per avere in modo del tutto gratuito delle informazioni. Salve!
Buonasera, vorrebbe fare l'avvocatessa ed è a un passo dalla meta: vuol dire che ha fatto già parecchia strada. Ora, raggiungere la meta cui si aspira può essere bello ma può attivare anche molto dubbi e paure. Se sente il bisogno di uno spazio in cui esplorare ciò che prova e trovare supporto in questo percorso, non esiti a chiedere il supporto di cui necessita. Un supporto di tipo psicologico può essere prezioso nella definizione della propria strada. Saluti, Dott.ssa Giancarli
gentile utente, spesso capita quando si sta per arrivare ad una meta tanto agognata, che vi siano dei blocchi e le motivazioni possono essere molteplici le consiglio un percorso di psicoterapia o in questo per mettere in luce le sue difficoltà guardarle in maniera più profonda e consapevole e imparare ad utilizzare nuove strategie per fare l'ultimo salto verso la meta.
resto a disposizione
cordialità
dott.ssa Marina Pisetzky
Buonasera anche da me e bentrovata.
Sono state dette tantissime cose da molti colleghi, non vorrei aggiugerne altre. Tre domande soltanto:
Che senso ha avuto e ha per lei diventare avvocatessa?
Cosa le piace di questo mestiere e qual è il motivo per cui ha scelto questi studi?
Che cambiamenti immagina nella sua vita e nelle sue relazioni una volta raggiunto l'obiettivo?
Sono diponibile per un confronto in tal senso qualora volesse scrivermi anche in privato.
Un saluto.
Francesca Giovannelli
Gentilissima,
Sarebbe utile approfondire e cercare di capire meglio, all'interno di qualche colloquio, che cosa la spaventa, quali sono le paure che sente, tanto da portarla ad un blocco, in questo momento. Se vuole sono disponibile a poterla incontrare.
Un cordiale saluto
Gentile utente, quello che descrive magari può cercare di dargli spazio attraverso una consulenza per identificare meglio il nucleo della sua attivazione ansiosa. Se ha bisogno di uno spazio di confronto sono disponibile. Dott.ssa Abate
Buongiorno! E' molto frequente una crisi prima del traguardo! Le motivazioni possono essere diverse. Uno psicologo potrebbe aiutarla a risollevarsi in questo momento difficile e a terminare con forza e lucidità il suo percorso di studi. Il mio consiglio è di non perdere tempo, chieda subito aiuto e vedrà che già dopo pochi incontri starà meglio. Molte volte basta veramente poco. Spero di essere stato utile. Cordiali saluti! Dott. Roberti
Io le consiglio di chiedere aiuto in tempi brevi. Lei avrà di certo già messo in atto delle strategie senza risultato. Dalla mia esperienza con persone della sua età constato che è utile una consultazione affinche' si possa essere soddisfatti/e delle proprie vite.
Ad maiora
Buonasera, credo che possa esserle utile chiedersi da cosa nasce la sua paura e darle un nome, per ridimensionarla. Altrettanto utile potrebbe essere precisare cosa esattamente la mette in agitazione. Sono riflessioni che le saranno utili sia che intenda sostenersi da sola nel portare avanti il suo obiettivo, sia che decida di esplorarne gli aspetti emotivi in un contesto di ascolto psicologico. Le auguro di trovare presto la strada migliore!
Gentilissima, dal suo breve ma denso quesito si potrebbe ipotizzare un meccanismo di “autosabotaggio” che sta ponendo in essere, più o meno consapevolmente, e che le impedisce di raggiungere il suo tanto desiderato obiettivo. Possono sussistere diverse ragioni alla base di ciò (timori inconsci, aspettative troppo alte, paura dell’ignoto etc.) e, attraverso una consultazione psicologica, potrebbe avere l’opportunità di fare ordine e chiarezza dentro di sè. La sua giovane età e la sua vivacità intellettiva saranno due valide alleate nello sbloccare questa delicata situazione. La saluto cordialmente.
Gentile utente, da quello che scrive pare di stia confrontando delle angosce profonde che emergono nel momento in cui si accinge a conseguimento di un risultato, come quello di avvicinarsi sempre dipiù al suo obiettivo. Capita a volte di aver più paura del successo che dell'insucesso, poiché espone a forti cambiamenti, e questo può produrre delle forti inibizioni e messa in atto di meccanismi difensivi. Forse approfondire il suo stato attuale potrebbe aiutarla. Saluti Cordiali
Buonasera,
da quello che scrive capisco che si sta avvicinando al raggiungimento di un obiettivo importante e questo a volte può far paura. La laurea segna il passaggio fondamentale all'età adulta, con l'entrata nel mondo del lavoro, e all'indipendenza, con conseguenti oneri e onori. Nel momento in cui ci si iscrive all'università si è ancora dei ragazzi e a volte si iniziano gli studi con aspettative e sogni che non sempre trovano conferma nella realtà. Insomma, la laurea rappresenta una tappa evolutiva significativa che porta con sé l'ingresso in una nuova realtà e dei cambiamenti di ruolo che possono spaventare per la ridefinizione della propria identità. Ovviamente ogni situazione è a sé e dipende dalla propria storia di vita e dagli avvenimenti che stanno accadendo nel presente. Le suggerisco di prendersi un momento per sé, di rallentare e riflettere su cosa desideri e come può sentirsi meglio. Non esiti a cercare un sostegno.
Resto a disposizione, un caro saluto.
Dottoressa Beatrice Bisante
Capita, sia meno severa con se stessa e affronti questo suo mometo di "paura" magari facendosi affiancare da uno psicoterapeuta che possa darle il giusto aiuto. Auguri
Non demorda, la crisi si può attraversare, ma non si può scavalcare. Si faccia accompagnare in questo "viaggio" da uno psicologo, già che ha scritto qui, è sulla buona strada.
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Salve, potrebbe aver tirato troppo la corda ed ora sta pagando dazio.
Di solito questi blocchi segnalano o stress oppure un conflitto interno inascoltato.
Provi a parlare con uno psicoterapeuta della sua zona per valutare come sbloccare la situazione.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno,
Da quanto leggo è in una fase importante della vita, in cui si sta per chiudere un capitolo importante quale l'università e si sta per aprire quello del lavoro. Può succedere in questa fase avere ansie, nervosismo, difficoltà.
Si rivolga ad una/o psicoterapeuta per comprendere meglio ed affrontare questa delicata fase.
Le auguro il meglio, un saluto
Salve. Il percorso di studi che ha scelto è un percorso difficile, ma anche molto stimolante. Sarebbero da esplorare i motivi per cui si è bloccata. Purtroppo con i pochi dati nella sua mail, non mi è possibile darle una soluzione. Penso che una terapia, anche di poche sedute possa aiutarla ad avere una visione più chiara e comprendere sarebbe già un buon passo avanti verso lo sblocco. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni

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