Gentili dottori, Sono una donna di 37 anni e sto attraversando un periodo di profonda depressione c

17 risposte
Gentili dottori,
Sono una donna di 37 anni e sto attraversando un periodo di profonda depressione che si alterna con stati di ansia molto forti che mi hanno portato a mangiare pochissimo e perdere quasi 10 kili in sei mesi. Da quando la mia attività lavorativa si è spostata in smart working mi sono isolata e la cosa ha rotto tutti i miei equilibri di vita. Sono preoccupata perché da alcune settimane ho iniziato a procurarmi dei tagli sulla pelle, non era una cosa mai sperimentata prima e non so quanto sia preoccupante essere arrivati a questo punto. Vorrei sapere se la questa cosa è indicativa di un qualche disturbo psichico e se parlandone con uno psichiatra rischio un tso. È una cosa di cui mi vergogno molto ed è difficile riuscire a parlarne con qualcuno.
Grazie a chi risponderà
Cara Signora la prima cosa fondamentale da abolire è il sentimento di vergogna che prova, non ci si dovrebbe mai vergognare di star male e di attraversare periodi di crisi, siamo esseri umani e come tali abbiamo tutti momenti di fragilità più o meno profondi, c'è chi se ne rende conto ed è consapevole, chi è quindi in grado di ascoltarsi, come lei, e chi invece vive in una corazza che forse protegge dall'esterno ma anestetizza anche. La sua preoccupazione è comprensibile considerando che ora si sono aggiunti altri sintomi che sicuramente la destabilizzano molto e che sono comunque una richiesta d'aiuto molto forte. Mi sembra che ora il dolore sia meno silente, che "grida e urla" con maggiore potenza. E' importante che lei trovi uno spazio ed uno Psicoterapeuta che possa aiutarla a comprendere cosa le stia accadendo ed aiutarla a trovare una serenità che mi sembra da tempo sia assente. Un saluto. Dott.ssa Francesca Romana Manni

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Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Data la situazione la invito a effettuare un primo consulto psicologico per comprendere l’origine del disagio. Stia tranquilla, non rischia un Tso, però bisognerebbe intervenire prima che il sintomo si irrigidisca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera, innanzitutto non rischia nessun Tso, che avviene nei casi in cui una persona si rifiuta di essere aiutata nonostante una condizione di grave alterazione. Lei sta chiedendo aiuto e poiché la sua situazione è di particolare disagio le suggerisco di contattare un professionista che possa aiutarla a stare meglio, può essere uno psichiatra, uno psicoterapeuta o anche il centro di salute mentale più vicino a lei. Non si lasci andare, tutto si può risolvere con un buon supporto. Non si vergogni di quello che le accade, qualsiasi sofferenza è degna di attenzione e aiuto.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Gent.ma, non si preoccupi del TSO: lei sta chiedendo aiuto per qualcosa che la preoccupa e che prima probabilmente non le capitava di vivere. Provi a contattare uno specialista che la aiuti a capire che cosa le sta capitando in questo momento della sua vita. SG
Gentile signora, innanzitutto deve lavorare sul suo senso di vergogna e capire da dove ha origine, per darsi le giuste risposte bigogna porsi le giuste domande. Per il TSO non si preoccupi viene attivato solo in caso di pericolo per se stessi o per gli atri e se si rifiuta di curarsi.
Inizi al più presto un percorso psicologico per evitare la sua situazioni degeneri e se si sente proprio molto male integri una terapia farmacologica in accordo con uno psichiatra.
Saluti, dott.ssa Marini
Cara Signora, credo sia importante per lei in questo momento concentrarsi sull'origine e sul significato del suo disagio. i sintomi che riporta sono soltanto la conseguenza della sofferenza che sta vivendo, non ne sono la causa. Le consiglio pertanto di prendere immediato contatto con uno psicoterapeuta, il quale poi deciderà se sia opportuno avvalersi di uno psichiatra per un eventuale supporto farmacologico. Cari saluti. Dott.ssa Virginia Galli
Buona Sera Signora,
le consiglio di affidarsi ad uno psicoterapeuta che saprà darle delle indicazioni sul percorso da seguire e che la accompagnerà nella sua risoluzione, nel senso del recupero del suo benessere. Comprendo la sua preoccupazione. A volte è necessario fidarsi ed affidarsi a chi si suppone ne sappia di più anche se questo significa affrontare la sensazione di rischio che si avverte prendendo atto e assumendosi la responsabilità di se stessi parlandone a qualcun altro.
Le auguro un pizzico di coraggio in più.
Cordiali Saluti.
Buonasera,si affidi senza esitazione ad un bravo psicoterapeuta senza avere timore di esprimere le sue sofferenze . Perché farsi del male ancora ? Cerchi di farsi del bene curando le sue ferite personali e chieda aiuto.Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Cara signora, talvolta procurarsi tagli è un modo per spostare il dolore dall’anima al corpo. Cerchi di non giudicarsi , può capitare a chiunque di attraversare un momento difficile, in questi casi il supporto di un psicoterapeuta è molto utile, anche per valutare un eventuale bisogno di uno psichiatra per un supporto farmacologico. Non rischia nessun TSO, che si attiva in caso di grave disagio psichico non riconosciuto e unitamente a comportamenti pericolosi per la persona e/o terzi...
Provi a fare un primo colloquio preferibilmente in presenza, o se impossibilitata attraverso una consulenza online e si renderà conto che l’aiuto di uno specialista è prezioso per uscire dal malessere, che se non trattato in tempo, può strutturarsi in un disturbo più grave.
Coraggio inizi a prendersi cura di se!
Gentile Signora solo sulla base di quanto riporta nella sua nota non sembra probabile che uno psichiatra valuti la possibilità di un TSO. Diversamente il disagio che esprime merita una maggiore attenzione, Pertanto un consulto con uno psicoterapeuta per valutare la sua situazione è sicuramente una possibilità che può valutare. Solo successivamente potrete stabilire quelle che sono le ulteriori possibilità. In ogni caso le segnalo nuovamente come sia opportuno un consulto per approfondire i temi che accenna nella sua nota. Un cordiale saluto
Buonasera, ha fatto benissimo ha contattarci! Si è scatenato in lei uno dei sintomi più comuni di questo brutto periodo pandemico: l'autolesionismo. Mi rendo disponibile per un sostegno, la sua angoscia ha bisogno di uscire fuori! L'aspetto. Saluti
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Buonasera,

grazie nel frattempo per la sua condivisione. Da quello che descrive mi rendo conto di come può sentirsi, lo spostamento in Smart working deve averla inserita in una nuova dimensione che fatica a sentirla come sua. Non credo che sia sbagliato chiedere aiuto quando ci si sente in fatica sul proprio benessere, anzi un atto di coraggio. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per un aiuto psichico. Le auguro in bocca al lupo!

Dott. Riccardo Scalcinati
Cara utente, grazie per aver scritto. Ha fatto così un primo passo importante, è stata coraggiosa a raccontare alcuni aneddoti della sua storia e a parlare di vergogna. Sono altre le cose di cui bisognerebbe vergognarsi, lei vuole stare meglio, è preoccupata per sé e questo è un momento importante. Chieda un consulto psicologico e continui a prendersi cura di sé, è un momento difficile ma si affronta nel modo giusto e si supera. Le auguro il meglio.
Se ha bisogno, rimango a disposizione.
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera, comprendo la sua preoccupazione. Più che a una diagnosi darei importanza alla sua sofferenza di questo momento, sofferenza che sta esprimendo anche attraverso il corpo e che ha bisogno di essere ascoltata. Può essere utile parlarne con un professionista, che l'aiuterà a comprendere l'orgine di questo comportamento e i vissuti sottostanti e l'aiuterà a ritrovare gli equilibri che sente di aver perso.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Montalto
Cara donna,

Visto il momento di profonda difficoltà e visto l evolversi di una sindrome ansiosa/depressiva di un certo tipo sarebbe opportuno in questo momento un tipo di intervento congiunto. Da un lato consulterei uno psichiatra per accurata valutazione diagnostica e poter magari ricevere adeguata somministrazione farmacologica con cui poter tamponare ai sintomi che in questo momento appaiono come limitanti nella vita di tutti i giorni. Allo stesso tempo sarebbe opportuno intraprendere un percorso di psicoterapia al fine di poter approfondire le motivazioni del suo malessere e con lo scopo di poter guardare ad un benessere più a lungo termine. In questo casi integrare farmaco terapia e psicoterapia é di fondamentale importanza. Nel caso avesse bisogno di uno specialista che possa orientare la sua domanda non esiti a contattarmi in privato.

Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Salve. Non rischia un tso. In un momento di difficoltà è importante chiedere aiuto senza vergogna. La vergogna è terreno fertile per la sintomatologia che lei descrive, perché toglie vitalità ed energia, impedisce di vivere liberamente e causare depressione e ansia. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla ad affrontarla, ad esprimere ed elaborare i vissuti emotivi collegati a essa e a stimolare la fiducia in sé che l'aiuterà a liberarsi dalla vergogna e dal vissuto depressivo che le impedisce di vivere serenamente. Distinti saluti
Gentile utente, ritengo che il periodo che ha attraversato abbia minato alcuni equilibri e i suoi punti di riferimento, forse le sue abitudini quotidiane le giovavano nel mantenere il suo benessere. Da ciò che scrive le suggerire di cercare un aiuto parlando con uno psichiatra ed eventualmente iniziando un percorso di psicoterapia. La rassicuro sul fatto che non rischia nessun TSO che è riservato a casi e situazioni particolari. Inizi a prendersi cura delle sue fragilità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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