Gentili dottori Sono un uomo omosessuale di 33 anni e da tre mesi ormai sto vivendo un inferno. Tr
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Gentili dottori
Sono un uomo omosessuale di 33 anni e da tre mesi ormai sto vivendo un inferno. Tre mesi fa il mio ex decide di mollarmi all’improvviso adducendo come unica motivazione il voler stare da solo e non voler più una relazione con me. Non mi ha dato colpe per questa decisione ma ovviamente mi ha distrutto. Sento che niente più ha un senso per me. Eravamo insieme da un anno e anche se non è tantissimo è stato tutto molto intenso e mi sentivo ricambiato nel sentimento. Non solo diceva di amarmi ma era anche molto attento, premuroso, accudente. Ho avuto altre relazioni in passato (più lunghe) ma non ho mai sofferto così. Non c’erano problemi nel nostro rapporto, nè di natura sessuale nè di litigi. Tant’è che fino ad aprile abbiamo continuato a vederci e a fare sesso pur non essendo più in una coppia. Ho cercato in tutti i modi di capire se potesse esserci un altro ma non ho mai scoperto nulla e lui ha sempre negato tradimenti o terze persone. Al di là delle motivazioni reali che magari non saprò mai realmente vorrei capire come fare per riprendere la mia vita, quella che avevo prima di conoscerlo. Da mesi non faccio altro che piangere, avere attacchi di panico, avere paura per quello che mi sta succedendo, non riuscire a stare in mezzo alle altre persone pur sforzandomi di farlo. In più sono ossessionato dal pensiero di lui con un altro e la mia mente è in una continua ruminazione. A volte vorrei solo morire perché il dolore emotivo che provo è devastante. Sono già in terapia col mio psicologo ma questa volta l’ostacolo mi sembra insormontabile. Cosa potrei fare?
Sono un uomo omosessuale di 33 anni e da tre mesi ormai sto vivendo un inferno. Tre mesi fa il mio ex decide di mollarmi all’improvviso adducendo come unica motivazione il voler stare da solo e non voler più una relazione con me. Non mi ha dato colpe per questa decisione ma ovviamente mi ha distrutto. Sento che niente più ha un senso per me. Eravamo insieme da un anno e anche se non è tantissimo è stato tutto molto intenso e mi sentivo ricambiato nel sentimento. Non solo diceva di amarmi ma era anche molto attento, premuroso, accudente. Ho avuto altre relazioni in passato (più lunghe) ma non ho mai sofferto così. Non c’erano problemi nel nostro rapporto, nè di natura sessuale nè di litigi. Tant’è che fino ad aprile abbiamo continuato a vederci e a fare sesso pur non essendo più in una coppia. Ho cercato in tutti i modi di capire se potesse esserci un altro ma non ho mai scoperto nulla e lui ha sempre negato tradimenti o terze persone. Al di là delle motivazioni reali che magari non saprò mai realmente vorrei capire come fare per riprendere la mia vita, quella che avevo prima di conoscerlo. Da mesi non faccio altro che piangere, avere attacchi di panico, avere paura per quello che mi sta succedendo, non riuscire a stare in mezzo alle altre persone pur sforzandomi di farlo. In più sono ossessionato dal pensiero di lui con un altro e la mia mente è in una continua ruminazione. A volte vorrei solo morire perché il dolore emotivo che provo è devastante. Sono già in terapia col mio psicologo ma questa volta l’ostacolo mi sembra insormontabile. Cosa potrei fare?
Gentile utente, capisco profondamente il dolore e la confusione che sta vivendo in questo momento difficile. La fine improvvisa di una relazione intensa può lasciare un vuoto emotivo devastante, soprattutto quando le motivazioni rimangono poco chiare. È positivo che lei sia già in terapia, ma comprendo che questo ostacolo sembri insormontabile. I sentimenti di abbandono e la ruminazione possono aggravare l'ansia e il senso di isolamento. È importante continuare a lavorare con il suo psicologo per affrontare questi pensieri ossessivi e sviluppare strategie di coping. Potrebbe essere utile praticare tecniche di mindfulness e respirazione profonda per calmare la mente. Inoltre, cercare di mantenere una routine quotidiana e coinvolgersi in attività che le portano gioia/serenità può aiutare a distogliere la mente dal dolore. Un caro saluto, Dott. Fabio Di Guglielmo
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Gent.mo, il lavoro psicoterapeutico (che già sta svolgendo) la potrà aiutare a trasformare il dolore per questa delusione sentimentale, a cogliere quelle implicazioni personali che la fanno soffrire e a riconquistare il piacere di vivere. Tuttavia, questo processo richiede tempo. SG
buongiorno! ne ha parlato con il suo psicologo di questo ostacolo percepito cosi grande? le consiglio di continuare la terapia, dato i sintomi importanti che sta sperimentando. Delle volte la separazione appare come un lutto, in cui si deve affrontare una perdita. Le consiglio di indagare le cause dei pensieri ossessivi e di fare un lavoro sull'acquisire nuovamente fiducia in se stessi, I periodo brutti esistono ma non durano per sempre. Le rotture sono esperienze dolorose e non c'é una risposta giusta su come sentirsi. Da un'esperienza complicata ne consegue una grande opportunità di crescita e di scoperta di se stessi. Continui con la terapia psicologica e si dia il tempo necessario per affrontare la sofferenza che prova
La fine di una relazione può essere molto devastante ma lei è già in terapia, sicuramente avrà più strumenti di elaborazione e il setting sarà un'ottimo ovile in cui leccarsi le ferite. sfrutti questa occasione per contattare parti di sé che prima non venivano fuori, comprenderle e trasformarle. Il dolore è un ottimo medico.
Cordialmente.
Cordialmente.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, è evidente il dolore che sta vivendo e di come questo stia impattando sulla sua vita quotidiana. Il distacco con una persona a cui è legato lascia sofferenza, e solo il tempo può lenire questa ferita: il dolore, nel tempo, con la guida del suo terapeuta, imparerà ad accettarlo. Solo così potrà concentrarsi e riattivare le sue risorse e i suoi punti di forza, ora soffocati da pensieri ed immagini dolorose. Training attentivi, tecniche di Mindfulness e Detached Minfulness, interventi sul corpo, possono aiutarla a prendere consapevolezza di sè, facendole ritrovare forza ed efficacia, fluire via emozioni negative (come rimuginii e ansia), e alimentare la fuoriuscita di parti sane (ad esempio calma ed efficacia).
Le auguro un in bocca al lupo per tutto!
Un caro saluto
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
Consulenze online
Le auguro un in bocca al lupo per tutto!
Un caro saluto
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
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Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
La fine improvvisa di una relazione intensa può lasciare un vuoto emotivo devastante, soprattutto quando le motivazioni rimangono poco chiare. È positivo che lei sia già in terapia, ma comprendo che questo ostacolo sembri insormontabile. Delle volte la separazione appare come un lutto, in cui si deve affrontare una perdita. Le consiglio di indagare le cause dei pensieri ossessivi e di fare un lavoro sull'acquisire nuovamente fiducia in se stessi, I periodo brutti esistono ma non durano per sempre. Le rotture sono esperienze dolorose e non c'é una risposta giusta su come sentirsi.
Continui con la terapia psicologica e si dia il tempo necessario per affrontare la sofferenza che prova.
La fine improvvisa di una relazione intensa può lasciare un vuoto emotivo devastante, soprattutto quando le motivazioni rimangono poco chiare. È positivo che lei sia già in terapia, ma comprendo che questo ostacolo sembri insormontabile. Delle volte la separazione appare come un lutto, in cui si deve affrontare una perdita. Le consiglio di indagare le cause dei pensieri ossessivi e di fare un lavoro sull'acquisire nuovamente fiducia in se stessi, I periodo brutti esistono ma non durano per sempre. Le rotture sono esperienze dolorose e non c'é una risposta giusta su come sentirsi.
Continui con la terapia psicologica e si dia il tempo necessario per affrontare la sofferenza che prova.
Buongiorno,
leggo le sue parole e percepisco quanto destabilizzante sia stato per lei l'allontanamento di questa persona. La fine di una relazione intensa, è un lutto reale, e come tale ha un suo decorso naturale, un tempo fisiologico di guarigione. La storia personale può amplificare il dolore; i vissuti di tristezza si fanno più profondi, faticosi, difficili da contenere se ad essi si sommano esperienze pregresse abbandoniche e di rifiuto. La sua lettera dimostra la sua consapevolezza di aver bisogno di un sostegno, il suo psicologo conosce lei e la sua storia. Concordo con i colleghi che le hanno suggerito di portare in seduta il timore che la terapia non sia sufficiente. Il confronto potrebbe essere il primo passo di un rapporto terapeutico più profondo e quindi proficuo.
Le auguro una buona settimana.
leggo le sue parole e percepisco quanto destabilizzante sia stato per lei l'allontanamento di questa persona. La fine di una relazione intensa, è un lutto reale, e come tale ha un suo decorso naturale, un tempo fisiologico di guarigione. La storia personale può amplificare il dolore; i vissuti di tristezza si fanno più profondi, faticosi, difficili da contenere se ad essi si sommano esperienze pregresse abbandoniche e di rifiuto. La sua lettera dimostra la sua consapevolezza di aver bisogno di un sostegno, il suo psicologo conosce lei e la sua storia. Concordo con i colleghi che le hanno suggerito di portare in seduta il timore che la terapia non sia sufficiente. Il confronto potrebbe essere il primo passo di un rapporto terapeutico più profondo e quindi proficuo.
Le auguro una buona settimana.
Buongiorno, certamente un cambiamento così improvviso e doloroso può essere molto destabilizzante e alterare un equilibrio o esacerbare delle fatiche magari già presenti. Si percepiscono il suo dolore e la sua angoscia ma una nota positiva è che, essendo già in terapia, ha un luogo sicuro dove elaborare questa situazione e le emozioni che prova. Di fatto sta vivendo un lutto e deve darsi il tempo necessario per elaborarlo ma è importante anche avere fiducia nel suo terapeuta e confidargli questa sensazione che l'ostacolo sia insormontabile: siete un team e insieme troverete la via per stare meglio. Spero che presto possa stare meglio, Chiara Siri
Buon giorno e grazie per averci contattato e condiviso la sua storia .Lei sta soffrendo molto in questo momento perché ha perso il suo amore, sta vivendo un lutto che può superare anche se ora le sembra impossibile.
Il tempo farà la sua parte ma anche lei deve lavorarci su.
Per prima cosa deve prendere atto che la storia è finita. Lei che ora si sente solo, vuoto, inutile, come morto deve comprendere che non è lei ad essere "morto", la sua relazione con il suo ex è "morta". Continuare a rimuginare a fantasticare sulla possibile nuova vita del suo ex è inutile e dannoso. Restando ancorato col pensiero a qualcosa che non esiste più le impedisce di vivere. Mantenga la sua capacità di amare e la sleghi dalla relazione passata che ormai non c'è più. Smetta di rimuginare e si apra verso il mondo, si lasci trasportare, colga questa rottura come un occasione di rinascita. Le faccio i miei più sinceri auguri.
Dott.ssa Barbara Semeraro
Il tempo farà la sua parte ma anche lei deve lavorarci su.
Per prima cosa deve prendere atto che la storia è finita. Lei che ora si sente solo, vuoto, inutile, come morto deve comprendere che non è lei ad essere "morto", la sua relazione con il suo ex è "morta". Continuare a rimuginare a fantasticare sulla possibile nuova vita del suo ex è inutile e dannoso. Restando ancorato col pensiero a qualcosa che non esiste più le impedisce di vivere. Mantenga la sua capacità di amare e la sleghi dalla relazione passata che ormai non c'è più. Smetta di rimuginare e si apra verso il mondo, si lasci trasportare, colga questa rottura come un occasione di rinascita. Le faccio i miei più sinceri auguri.
Dott.ssa Barbara Semeraro
Buonasera,
quello che lei sta vivendo è sicuramente un lutto,la sensazione che il mondo si sia svuotato e con esso il senso della propria esistenza....tutto ciò accade "fisiologicamente" è difficile separarsi da ciò che amiamo intensamente.
Dopo un tempo ragionevole ,si soffre meno e si accetta la perdita.
Se le cose perdurano troppo a lungo forse vale la pena di esplorare il suo mondo interno e la modalità di attaccamento che lei ha sperimentato già dall'infanzia ma penso che questo lo stia affrontando già col suo psicoterapeuta.
il lutto da elaborare è un percorso per cui le auguro "buona strada"
Dssa Lucia Caligiani
quello che lei sta vivendo è sicuramente un lutto,la sensazione che il mondo si sia svuotato e con esso il senso della propria esistenza....tutto ciò accade "fisiologicamente" è difficile separarsi da ciò che amiamo intensamente.
Dopo un tempo ragionevole ,si soffre meno e si accetta la perdita.
Se le cose perdurano troppo a lungo forse vale la pena di esplorare il suo mondo interno e la modalità di attaccamento che lei ha sperimentato già dall'infanzia ma penso che questo lo stia affrontando già col suo psicoterapeuta.
il lutto da elaborare è un percorso per cui le auguro "buona strada"
Dssa Lucia Caligiani
gentilissimo, sono molto rattristata per la sua situazione, però sta già facendo il possibile. Con l'aiuto del tempo e della psicoterapia troverà il modo di gestire questo grande dolore e di renderlo, giorno dopo giorno, sempre meno vivido. Non c'è nulla di sbagliato in queste emozioni, si permetta il tempo della guarigione. In bocca al lupo. Dr.ssa Caterina Testa
Gentilissimo, le separazioni sono un evento luttuoso importante e hanno bisogno di tempo per essere elaborate. In tal senso, le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta per offrire preziosa narrazione al suo dolore, affinché, pian piano, possa elaborare i suoi vissuti e tornare a vivere.
A disposizione
Buona vita
Dottoressa Francesca Carubbi
A disposizione
Buona vita
Dottoressa Francesca Carubbi
La ringrazio per aver condiviso le sue difficoltà, immagino possa non essere sempre un passo semplice.
Riconosco che sta attraversando un momento molto difficile e voglio che sappia che non è sol* in questo percorso. Il disagio che sta sperimentando è significativo e merita tutta l'attenzione e la cura possibili.
La sua domanda è importante, ha un contenuto rilevante, prezioso per amplificare delle riflessioni. Rispondere in questa modalità rischierebbe di semplificare troppo o banalizzare una preziosa opportunità di conoscenza di sé.
La incoraggio vivamente a considerare l'opportunità di iniziare un percorso psicologico. Un professionista qualificato può offrirle supporto e strumenti preziosi per affrontare e superare le difficoltà che sta vivendo. Fare questo passo può rappresentare un importante atto di amore e cura verso se stesso e il suo benessere.
Le invio un caro saluto.
La sua domanda è importante, ha un contenuto rilevante, prezioso per amplificare delle riflessioni. Rispondere in questa modalità rischierebbe di semplificare troppo o banalizzare una preziosa opportunità di conoscenza di sé.
La incoraggio vivamente a considerare l'opportunità di iniziare un percorso psicologico. Un professionista qualificato può offrirle supporto e strumenti preziosi per affrontare e superare le difficoltà che sta vivendo. Fare questo passo può rappresentare un importante atto di amore e cura verso se stesso e il suo benessere.
Le invio un caro saluto.
Buongiorno, leggendo le sue parole sento arrivare forte il suo dolore. La fine di una relazione significativa lascia un vuoto da elaborare, elaborazione che sembra ancora più difficile nel suo caso, in quanto è stato lasciato senza spiegazioni e questo può indurre una più elevata ruminazione del pensiero. Ci si interroga senza fine, sperimentando senso di colpa, dolore e panico.
Per fortuna non è solo in questo doloroso processo ed è un bene che sia già in un percorso terapeutico, l'elaborazione della fine di una relazione è come l'elaborazione di un lutto: ci sono varie fasi da attraversare e ognuna ha bisogno del suo tempo. Come giustamente ha scritto "al di là delle motivazioni reali che magari non saprò mai realmente vorrei capire come fare per riprendere la mia vita" è da questo che deve partire, dal riprendere in mano la sua vita e può farcela. Il dolore è presente, ma dal dolore si può imparare, va attraversato per uscire dal suo buco nero. Tornerà a vivere! Un caro saluto, Dott.ssa Deborah De Rito
Per fortuna non è solo in questo doloroso processo ed è un bene che sia già in un percorso terapeutico, l'elaborazione della fine di una relazione è come l'elaborazione di un lutto: ci sono varie fasi da attraversare e ognuna ha bisogno del suo tempo. Come giustamente ha scritto "al di là delle motivazioni reali che magari non saprò mai realmente vorrei capire come fare per riprendere la mia vita" è da questo che deve partire, dal riprendere in mano la sua vita e può farcela. Il dolore è presente, ma dal dolore si può imparare, va attraversato per uscire dal suo buco nero. Tornerà a vivere! Un caro saluto, Dott.ssa Deborah De Rito
Gentile utente, una relazione che finisce può metterci a dura prova. Sicuramente il lavoro terapeutico che sta facendo potrà aiutarla ad uscire dalla sua sofferenza e a riaprirsi a nuove possibilità. Non demorda. Un caro saluto, Dott.ssa Ramona Borla
Salve, se solo si potesse guardare con meno ostilità e maggiore clemenza, è importante assolversi e non sentirsi sempre colpevoli. Questa relazione non è andata come sperava ma può considerare questo percorso con il suo terapeuta un bellissimo viaggio interiore dove può finalmente imparare a conoscersi ed essere se stesso.
Saluti, Dott.ssa Arcangela Guadagno
Saluti, Dott.ssa Arcangela Guadagno
Gentilissimo, il suo dolore è più che comprensibile. Il vuoto emotivo è enorme e può considerarsi un vero e proprio lutto. Quando si è tanto devastati è difficile fare qualcosa, ma il fatto che lei abbia scritto qui è già importante, così come lo è lo spazio con lo psicologo. Mi sento di dirle di essere accettante con se stesso e quello che sta succedendo, non commiserarsi ma neanche darsi addosso. Consideri che sono giorni successivi ad uno choc e quindi vanno presi uno per uno. Cerchi di essere accudente lei con se stesso (quello non se ne andrà mai). Si predisponga ad un periodo difficile, che però avrà una fine. Se ha dei buoni amici stia con loro, faccia cose in modo da distrarsi, anche se non le sembra, ed evitare il rimuginare. Attraverserà emozioni diverse, contrastanti. Quando sarà più centrato potrà comprendere su quali aspetti suoi ha fatto leva il suo compagno e potrà imparare molte cose su di sè che non la faranno ricadere.Tre mesi sono veramente pochi per poterne essere fuori. Funzioniamo così, non siamo computer che con un clic cancellano tutto. Abbia pazienza con se stesso. Uno scrittore lo chiamava il "dolore necessario." Molti auguri e un cordiale saluto dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile utente, posso solo immaginare il dolore che sta provando in questo momento! Sicuramente una delusione del genere può far scaturire i sintomi che lei descrive. Il lavoro di psicoterapia che ha iniziato potrà farla uscire da questo situazione più forte e consapevole dei propri mezzi!
Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Gallo
Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Gallo
Salve, comprendo il dolore e la sensazione di abbandono e smarrimento dovuti alla fine di una storia importante,
Dalle sue parole ,ai miei occhi, in questa storia ha investito tutto tanto da non dare più senso alla sua vita.
Il mio consiglio e' sicuramente quello di continuare il suo percorso di terapia e chiedersi: "chi e' la persona più importante della mia vita?" se la risposta e', IO. Allora troverai tutte le motivazione per riprendere in mano la tua vita e farla diventare meravigliosa.
in bocca al lupo
Dott,ssa Grazia Campagna,
Dalle sue parole ,ai miei occhi, in questa storia ha investito tutto tanto da non dare più senso alla sua vita.
Il mio consiglio e' sicuramente quello di continuare il suo percorso di terapia e chiedersi: "chi e' la persona più importante della mia vita?" se la risposta e', IO. Allora troverai tutte le motivazione per riprendere in mano la tua vita e farla diventare meravigliosa.
in bocca al lupo
Dott,ssa Grazia Campagna,
Gentile utente, la fine improvvisa di una relazione lascia spesso stordimento, vuoto emotivo, dolore e tante domande in sospeso.
Mi auguro che la sua terapia stia continuando. In questo periodo così difficile è importante non fermarsi, ossia uscire e camminare possibilmente in luoghi dove può osservare e vivere la natura, la bellezza della natura, respirare. Un contatto così naturale tanto da non prenderlo in considerazione, spesso si sottovaluta l'energia positiva che fornisce la natura. Vorrei farle una domanda. Riflettendo non aveva avuto nessun sentore che la vostra relazione stava vacillando?
Un caro saluto, Dott.ssa Patrizia Giombini
Mi auguro che la sua terapia stia continuando. In questo periodo così difficile è importante non fermarsi, ossia uscire e camminare possibilmente in luoghi dove può osservare e vivere la natura, la bellezza della natura, respirare. Un contatto così naturale tanto da non prenderlo in considerazione, spesso si sottovaluta l'energia positiva che fornisce la natura. Vorrei farle una domanda. Riflettendo non aveva avuto nessun sentore che la vostra relazione stava vacillando?
Un caro saluto, Dott.ssa Patrizia Giombini
Gentilissimo, il momento che sta attraversando è evidentemente molto faticoso. Le suggerirei di continuare il suo percorso di psicoterapia. E' probabile che la rottura di questa relazione abbia riattivato altre ferite o fatiche del passato che potrebbe valere la pena approfondire. Certamente occorre ricordarsi che non sono le relazioni che ci qualificano e dicono il nostro valore...le auguro di riuscire a ritrovare l'amore per se stesso e la sua serenità.
Cordialmente
Dott.ssa Brunella Mobrici
Cordialmente
Dott.ssa Brunella Mobrici
Buongiorno, ho letto attentamente le sue parole. Mi spiace molto per l’immenso dolore che sta provando, tanto intenso da farle pensare che la sua vita non abbia vie d’uscita.
Nella storia che lei ha vissuto si narra di una relazione nella quale una persona, Lei in particolare, si è data totalmente all’altro, si è affidata senza riserve, perché pensava probabilmente di aver trovato l’amore della vita. Lei dice infatti che non c’erano problemi o segnali che facessero pensare a qualcosa di diverso ma all’improvviso la magia si è spezzata. Ed ecco che nella mente si affollano tanti pensieri ed emozioni diverse da cui si sente sopraffatti. In queste situazioni capita spesso di sentirci ingannati, traditi, rifiutati… ci si da delle colpe e purtroppo il più delle volte rivolgiamo a noi stessi pensieri negativi, come il non essere stati “abbastanza”. Tutto questo alimenta angoscia, paure e panico. Una sua frase in particolare mi ha colpito: “sento che niente ha un senso per me”. Lei descrive perfettamente la percezione del sentirsi abbandonati, del sentirsi “persi”: senza l’altro vicino a me non so più chi sono. Come se il senso della mia esistenza dipendesse dall’altro.
Da dove ripartire quindi?
Proprio da qui, da me!! Provando, con l’aiuto del suo terapeuta a spostare l’attenzione dall’altro a lei!! Indagando e approfondendo insieme a lui quanto della sua storia passata possa aver influito sul suo vivere le relazioni oggi. Questo certamente farà si che lei possa scoprire o riscoprire un valore da dare a sé stesso e così un nuovo senso alla sua vita!!
Un caro saluto. Dott.ssa Raffaella Corso
Nella storia che lei ha vissuto si narra di una relazione nella quale una persona, Lei in particolare, si è data totalmente all’altro, si è affidata senza riserve, perché pensava probabilmente di aver trovato l’amore della vita. Lei dice infatti che non c’erano problemi o segnali che facessero pensare a qualcosa di diverso ma all’improvviso la magia si è spezzata. Ed ecco che nella mente si affollano tanti pensieri ed emozioni diverse da cui si sente sopraffatti. In queste situazioni capita spesso di sentirci ingannati, traditi, rifiutati… ci si da delle colpe e purtroppo il più delle volte rivolgiamo a noi stessi pensieri negativi, come il non essere stati “abbastanza”. Tutto questo alimenta angoscia, paure e panico. Una sua frase in particolare mi ha colpito: “sento che niente ha un senso per me”. Lei descrive perfettamente la percezione del sentirsi abbandonati, del sentirsi “persi”: senza l’altro vicino a me non so più chi sono. Come se il senso della mia esistenza dipendesse dall’altro.
Da dove ripartire quindi?
Proprio da qui, da me!! Provando, con l’aiuto del suo terapeuta a spostare l’attenzione dall’altro a lei!! Indagando e approfondendo insieme a lui quanto della sua storia passata possa aver influito sul suo vivere le relazioni oggi. Questo certamente farà si che lei possa scoprire o riscoprire un valore da dare a sé stesso e così un nuovo senso alla sua vita!!
Un caro saluto. Dott.ssa Raffaella Corso
Gentilissimo, vivere la fine di una relazione di coppia che è stata significativa può essere molto doloroso, soprattutto quando la decisione di concludere il rapporto è del proprio partner ed è difficile capire fino in fondo le ragioni che lo hanno portato a una tale scelta. Mi sembra di comprendere che lei si stia confrontando con un'esperienza simile, che la porta a vivere sentimenti di grande sconforto. Mi dispiace saperla in questa situazione.
L'elaborazione della fine di una relazione richiede tempo. Il vissuto di una sofferenza insormontabile può affacciarsi soprattutto nei primi mesi successivi alla separazione, come nel suo caso. Fortunatamente lei ha già un aiuto psicologico attivo, nel quale potrà portare i suoi vissuti più faticosi legati a questa separazione di coppia e comprendere insieme al suo terapeuta come trasformare questa esperienza di sofferenza in una opportunità per conoscere meglio se stesso e creare le condizioni per una maggiore serenità personale. Un caro saluto.
Dott.sa Tiziana Mannello
L'elaborazione della fine di una relazione richiede tempo. Il vissuto di una sofferenza insormontabile può affacciarsi soprattutto nei primi mesi successivi alla separazione, come nel suo caso. Fortunatamente lei ha già un aiuto psicologico attivo, nel quale potrà portare i suoi vissuti più faticosi legati a questa separazione di coppia e comprendere insieme al suo terapeuta come trasformare questa esperienza di sofferenza in una opportunità per conoscere meglio se stesso e creare le condizioni per una maggiore serenità personale. Un caro saluto.
Dott.sa Tiziana Mannello
Grazie gentile utente per aver raccontato la sua esperienza, da cui si percepisce il suo dolore. Quello che sta vivendo è un vero e proprio lutto, venendo a cadere un importante elemento di benessere psi-fisico con il termine di questa relazione affettiva. Le consiglio di comunicare al suo psicologo di riferimento ogni dubbio, malessere che sta vivendo, poichè potrebbero essere elementi di svolta molto importanti per il suo percorso terapeutico che la aiuterebbero a riprendere la sua vita come desidera. Si dia il tempo e lo spazio per stare male e individuare le risorse dentro sè per stare meglio, attraverso la terapia. Resto a disposizione, cordiali saluti, dott.ssa Amelia Capezio
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