Gentili Dottori, Sono un ragazzo di 30 anni, convivo ormai da dieci anni con il disturbo bipolare e

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Gentili Dottori,
Sono un ragazzo di 30 anni, convivo ormai da dieci anni con il disturbo bipolare e assieme ad esso sopporto il peso delle mie disfunzioni sessuali (calo della libido e disfunzione erettile).
Per quanto riguarda il disturbo bipolare, sono in trattamento sin dalla scoperta della malattia e posso dire che da un paio di anni sono abbastanza stabile. Mi ci sono abituato e ci convivo. Il vero problema, quello che mi reca sofferenza e che più mi mortifica, è l'impossibilità di avere una vita sessuale; non vivo momenti di intimità d'allora e la mia impotenza mi condiziona a tal punto da farmi rinchiudere nella mia stanza e mollare tutto, compresi il lavoro e gli affetti. Ho fatto tutti gli accertamenti dall'urologo, ho effettuato delle sedute presso un sessuologo ma non ho ottenuto nessun risultato. Ora la mia domanda è: come posso mettere da parte la sessualità per il resto della mia vita? Io sono stanco di soffrire e vorrei vivere serenamente coltivando le mie passioni, ma appena incrocio solo lo sguardo di una ragazza carina mi sento una nullità e parte il rimuginio. Non voglio false speranze, preferisco la verità nuda e cruda.

Grazie per aver ascoltato il mio sfogo.

Cordiali Saluti
Buon pomeriggio, e grazie per la sua testimonianza, immagino non sia stato facile raccontare cose così intime.
quello che posso dirle subito, è che non c'è bisogno ne deve mettere da parte la sua sessualità.
I problemi di natura sessuale, come disfunzione erettile o disturbo dell'eccitamento sono molto più comuni di quanto lei crede.
quello che posso consigliarle, e provare con un terapeuta cognitivo-comportamentale. Esistono diverse tecniche e strategie per risolvere tali problemi, come la terapia mansionale. Inoltre sembra che questo influisca molto anche sulla sua autostima e questo rischia di trasformarsi in un circolo vizioso. La bassa autostima alimenta il problema, e il problema genera bassa autostima.
Non esistono false speranze, ma solo impegno.
spero di esserle stato utile, e resto a sua disposizione qualora volesse parlarne, o avesse bisogno di altre informazioni. Cordialmente Dott. Antonino Genova

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Buonasera, comprendo quanto sia difficile vivere con il disturbo bipolare e affrontare le sfide che esso comporta, compresa l'impatto sulle funzioni sessuali.
È comprensibile che l'impotenza sessuale sia fonte di grande sofferenza e frustrazione, e capisco il desiderio di trovare una soluzione che le permetta di vivere serenamente e concentrarsi sulle sue passioni senza essere intralciato da queste difficoltà.

Tuttavia, mettere completamente da parte la sessualità per il resto della vita potrebbe essere una soluzione estrema e non necessariamente la risposta più adatta alla sua situazione. Invece, potrebbe essere utile esplorare altre opzioni e approcci per gestire i suoi sintomi e migliorare la qualità della sua vita.

Ad esempio, potrebbe essere utile continuare a lavorare con i professionisti della salute sessuale per esplorare terapie aggiuntive o modalità di trattamento alternative che potrebbero essere più efficaci nel gestire le sue disfunzioni sessuali.

Inoltre, considerare la possibilità di coinvolgere un terapeuta specializzato nella gestione del disturbo bipolare e delle sue implicazioni sulla vita quotidiana potrebbe essere vantaggioso. Un terapeuta può aiutarla a sviluppare strategie di coping per gestire le emozioni negative legate alla sessualità e per affrontare il rimuginio e la sensazione di nullità che possono emergere in situazioni sociali.

Infine, è importante che lei continui a essere gentile e compassionevole nei confronti di sé stesso. Vivere con una condizione complessa come il disturbo bipolare richiede molta forza e resilienza, e merita riconoscimento il fatto che lei stia cercando attivamente soluzioni per migliorare la sua vita.

Nonostante le difficoltà che sta affrontando, è importante ricordare che lei merita di vivere una vita piena e soddisfacente. Continui a cercare supporto e a perseguire le opzioni di trattamento che potrebbero aiutarla a raggiungere il benessere emotivo e sessuale che merita. Sono qui per sostenerla attraverso questo processo e per aiutarla a trovare la strada verso una vita più appagante e soddisfacente, se lo desidera, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico
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Gentile utente, mi dispiace tanto per ciò che ha raccontato, sento tutta la sua sofferenza. Le consiglio di intraprendere un percorso con uno psicologo perché nell'intimità anche la sfera emotiva gioca un ruolo fondamentale.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua storia con noi. Avere una sfera sessuale piacevole ed appagante è generalmente importante per la salute e il benessere complessivi di un individuo: la sessualità può influenzare la qualità della vita e il benessere emotivo di una persona. Tuttavia, è importante ricordare che ciò che è “soddisfacente” può variare notevolmente da persona a persona, a seconda delle esperienze personali, delle aspettative e dei desideri. Lei parla di questa impossibilità di vivere una vita sessuale soddisfacente come di una “sofferenza che la mortifica” (per usare le parole che ha usato lei); inoltre queste condizioni la costringono a rinchiudersi in camera e al ritiro sociale. Un terapista sessuale può fornirle strumenti e tecniche per affrontare problemi specifici: i professionisti in abito sessuale sono formati per gestire una vasta gamma di questioni relative alla sessualità, e possono aiutare a identificare le cause del problema e suggerire possibili soluzioni. So che ha già provato in passato, ma potrebbe essere che non si sia instaurata un’alleanza terapeutica adeguata, motivo per il quale non è riuscito a fronteggiare e risolvere il problema. Per di più, anche lo stress, l’ansia e la depressione possono influenzare la sua vita sessuale: tecniche di rilassamento, terapia e supporto adeguato con un professionista possono aiutarla. Le auguro il meglio.
Dott.ssa Baldelli Marta
Gentile utente, innanzitutto grazie per la sua condizione, posso comprendere la sofferenza e difficoltà che sta vivendo in questo momento. In base alle poche informazioni a disposizione mi sento di suggerirle di provare ad intraprendere un percorso psicologico, sicuramente un lavoro di indagine dettagliata sulla problematica e un buon programma di intervento possa aiutarla e gestire le difficoltà sessuali. Resto a disposizione.
Cordialmente, dr.ssa Melodia
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gent.mo, buongiorno. Penso che, a livello pratico, potrebbe essere utile contattare un terapeuta cognitivo comportamentale, anche specializzato in sessuologia (magari con l'ultimo non si era stabilita una solida alleanza).
Tratti ansioso-depressivi possono venire facilmente somatizzati e, quindi, manifestarsi anche con problemi nella sfera sessuale. Lei ha parlato correttamente di rimuginio, che consiste in una preoccupazione cronica che fa parte delle cosiddette "meta-credenze": tale preoccupazione attiva il sistema nervoso autonomo, intensificando la parte "destra" della corteccia (quella relativa alle emozioni) e diminuendo la parte prefrontale (quella relativa alla gestione dei pensieri e all'ancoraggio alla realtà). Uno dei passi del trattamento può consistere nell'identificare le meta-credenze (oltre il rimuginio), le sue strategie di coping maladattive e cambiare il modo in cui valuta e interpreta i pensieri intrusivi e le immagini dolorose. Il fine è aumentare la regolazione emotiva, abbandonare le preoccupazioni e i meccanismi di coping e cambiare il modo in cui si relaziona con i propri pensieri e soprattutto le sue preoccupazioni, oltre ad attuare un cambiamento sulle conseguenze di tali fattori sulla sua vita quotidiana, sia sociale che lavorativa, riuscendo a relazionarsi con serenità al "mondo", al corpo e agli stimoli sensoriali.
Grazie per la lettura e l'impegno nel volersi confrontare con più professionisti nella piattaforma.
Dott.ssa Lo Re Chiara
Torino e Asti
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Buongiorno e grazie per la sua testimonianza intanto, comprendo la sua problematicità e mi rendo conto che vista la sua giovane età non stia affrontando un periodo semplice.
Le consiglio vivamente, come hanno fatto anche gli altri colleghi, un intervento più mirato con una terapia cognitivo comportamentale.
A disposizione.
Mi dispiace molto sentire che stai vivendo questa sofferenza. È importante comprendere che la sessualità è solo una parte della vita e ci sono molte altre dimensioni che possono portare gioia e realizzazione personale.
Prima di tutto, è importante continuare a lavorare con i professionisti della salute, come il sessuologo, per esplorare tutte le opzioni disponibili per affrontare le tue disfunzioni sessuali. Potrebbero esserci trattamenti o terapie aggiuntive che potrebbero aiutarti a gestire meglio questa situazione. Allo stesso tempo, è essenziale trovare modi per concentrarti sulle passioni e gli interessi che ti portano gioia e soddisfazione. Coltivare le tue passioni, impegnarti in attività creative o artistiche, o trovare un senso di scopo attraverso il volontariato o il lavoro possono essere modi efficaci per mantenere un senso di realizzazione e felicità nella vita.
Inoltre, lavorare sulla tua autostima e sull'accettazione di te stesso può essere un passo importante verso la guarigione e il benessere emotivo. Ricorda che il valore di una persona non è determinato dalla loro sessualità o dalle loro prestazioni sessuali. Infine, considera di esplorare altre forme di intimità e connessione emotiva con gli altri, oltre alla sessualità fisica. Le relazioni significative possono essere costruite su base emotiva, spirituale e intellettuale, e trovare connessioni profonde in queste aree può portare una grande soddisfazione nella vita. Soprattutto, non ti scoraggiare e non rinunciare alla speranza. Cerca il supporto delle persone che ti amano e continua a cercare soluzioni che possano migliorare la tua qualità di vita. La vita può essere piena di sfide, ma ci sono anche molte opportunità per trovare felicità e realizzazione, anche in situazioni difficili. Un caro saluto, Dr. Vittorio Penzo.
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Gentile utente, la ringrazio per la sua testimonianza, non deve essere stato facile parlare della sua sofferenza e dell'impatto che ha sulla sua vita. Ciò che mi sento di dirle in primis è che alcuni problemi di natura sessuale, possono essere trattati con una terapia cognitivo-comportamentale. Per cui, mettere da parte la sfera sessuale, soprattutto vista la sua giovane età, non è necessario in quanto si può affrontare la problematica intraprendendo un percorso psicologico mirato. Io personalmente sono specializzanda in terapia cognitivo-comportamentale, per cui mi rendo disponibile qualora avesse bisogno. Cordialmente, dott.ssa Maurizia Deiana
Buongiorno,
Assume una terapia farmacologica per il disturbo bipolare? Se si, ne ha parlato con il medico che gliera prescrive e valutato una sua modifica?
Esiste qualche questione secondo lei che è legata alla sessualità e le causa questo blocco?
Dott. Marco Cenci
Caro utente, dalle poche informazioni che ho posso dire con quasi certezza che disturbo bipolare e disfunzione sessuale sono collegati in qualche modo. Se iniziasse un percorso di terapia con un indirizzo sistemico è possibile ridare un senso al suo vissuto, trovare le origini e il perché di questo disturbo e a cosa serve. Sicuramente esistono delle motivazioni molto profonde e la sua disfunzione sessuale seppur dolorosa e frustrante ha sicuramente una funzione. Quale? C'è bisogno di lavorarci. Per qualsiasi cosa sono disponibile a rispondere ad altre domande.
In bocca al lupo non si abbatta, c'è sicuramente un alternativa.
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Buonasera, scusi le domande banali: potrebbe essere un effetto collaterale di eventuali farmaci che prende per curare il disturbo? Sono escluse le cause organiche? Se entrambe le domande hanno risposta negativa, può provare con un altro psicoterapeuta. La disfunzione erettile psicogena ha comunque buone possibilità di cura.
Provi con un altro professionista e non demorda.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
in genere alcuni farmaci antidepressivi influiscono sulla libido. Parli con lo psichiatra che la segue, insieme potreste trovare un modo per aggirare il problema, magari con l'ausilio di un ulteriore farmaco la libido potrà tornare ad essere quella di un tempo.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Buongiorno grazie per la sua condivisione. Le disfunzioni sessuali qualora non sia stata riscontrata una causa organica dipendono sicuramente da fattori emotivi. Come anche fatto dai colleghi le consiglio di rivolgersi ad un professionista che dopo un accurato inquadramento del problema sappia anche come strutturare un percorso adeguato per lei. Dr. Angelini Omar
Buongiorno, grazie per la condivisione della sua storia. Posso immaginare che impatto questo problema ha nella sua vita.
Mettere da parte la sessualità sarebbe un peccato, anche perchè non sembra essere il suo obiettivo. La sfera sessuale rappresenta una parte importante della nostra vita relazionale.
Escluso che si tratti di un problema fisico è probabile che vi sia una componente psicologica che le genera questo. Non è chiaro, ma sarebbe importante approfondire come è nato questo, in quale momento della sua vita ed in quale situazione, come viveva prima la sessualità.
Quello che le consiglio è di rivolgersi ad uno specialista per un percorso psicologico, per approfondire meglio la tematica della sessualità, per comprendere cosa origini il problema e come affrontarlo per poter avere una vita sessuale soddisfacente
Cordiali saluti.
Dott. Simone Feriti
Gentilissimo utente, ti ringraziamo per la tua franchezza e per aver condiviso con noi il tuo dolore. È comprensibile che la condizione di disfunzione sessuale che stai vivendo stia avendo un impatto significativo sulla tua vita emotiva e sociale.
In ambito psicologico sistemico relazionale, la sessualità è considerata parte integrante della nostra identità e del nostro benessere emotivo. È importante capire che la sessualità non si limita alla dimensione fisica, ma coinvolge anche la sfera emotiva, cognitiva e relazionale.
Ciò che ti consigliamo è di continuare a cercare aiuto professionale. Forse potresti valutare di consultare un terapeuta sessuale che possa aiutarti ad esplorare le dinamiche psicologiche sottostanti alla tua disfunzione sessuale e a individuare eventuali blocchi emotivi o relazionali che potrebbero ostacolare la tua capacità sessuale.
Inoltre, potresti considerare l'opportunità di coinvolgere il tuo partner in questo percorso terapeutico, se ne hai uno, in modo da affrontare insieme eventuali difficoltà comunicative e relazionali che potrebbero influenzare la tua sessualità.
È importante non darsi per vinti e continuare a cercare soluzioni che possano migliorare la tua situazione. Ricorda che non sei solo e che esistono professionisti che possono aiutarti a superare le tue difficoltà. Non rinunciare alla possibilità di vivere una vita sessuale soddisfacente. Ti auguriamo tutto il meglio per il tuo percorso. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Caro ragazzo, capisco che stai affrontando una sfida significativa con il disturbo bipolare e le disfunzioni sessuali che ne derivano. È normale che queste difficoltà abbiano un impatto sulla tua vita emotiva e sessuale. Tuttavia, mettere da parte completamente la sessualità potrebbe non essere la soluzione migliore. Ti consiglierei di continuare a cercare supporto da professionisti. Non arrenderti e continua a cercare soluzioni che possano permetterti di vivere in modo sereno, coltivando le tue passioni. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno,
posso solo immaginare il momento che sta passando, Quello che mi sento di dirle è che il disturbo bipolare ha momenti di euforia e momenti di tono dell'umore molto basso che comportano il problema che porta qua oggi.
Mi sentirei di dirle di intraprendere un percorso su se stesso per accettare i momenti in cui il tono dell'umore è molto basso ed allo stesso tempo per aumentare la sua autostima in modo che possa godersi i momenti di euforia che la patologia le consente.
Inoltre non si neghi il piacere di una vita di coppia, le soluzioni alternative sono tantissime ed allo stesso tempo l'onesta con la propria partner è sempre una buona soluzione.
Ovviamente tutto questo è possibile esclusivamente se lei riacquista la sua autostima prima di tutto, solo nel momento in cui inizierà a fare ciò che la fa star bene si metterà in condizione di poter vivere la vita in modo diverso. la diagnosi di disturbo bipolare non è una sentenza sull'impossibilità di vivere bene. Si merita spensieratezza e di poter perseguire i suoi obbiettivi, lavori su questo.

Restando a disposizione porgo cordiali saluti

dott.ssa Chiara Patrizi

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