Gentili Dottori, Sono qui perchè ormai da 10 anni non riesco a venir fuori dal circolo vizioso più g

17 risposte
Gentili Dottori, Sono qui perchè ormai da 10 anni non riesco a venir fuori dal circolo vizioso più grande in cui mi sia mai trovata. A 19 anni conosco un ragazzo con cui poco dopo inizio una storia, la mia prima storia e quindi la più tormentata , carica di aspettative giovanili e forse anche idealizzata. Le cose procedono bene per un anno, in seguito al quale io inizio a vivere forse il mio periodo peggiore fatto di frustrazione dovuta a una scelta universitaria sbagliata e che in quel frangente non volevo affrontare per paura di deludere i miei, a una confusione all'interno della relazione stessa che mi portava molto spesso ad essere aggressiva con lui e a rifugiarmi in pensieri appartenenti al mio passato, agli anni del liceo, al mio primo fidanzatino di quando ero poco più che una 15enne. Decido di confidare questi miei stati d'animo a una persona che credevo amica ma che poi non so nemmeno se per una dose inspiegabile di cattiveria, invidia o perchè convinta di fare del bene, va a riferire tutto al mio ragazzo che ovviamente non la prende bene e mi lascia . Cerco inizialmente di capire la sua rabbia quando mi dice che non merito nulla, che si sente tradito, che ha perso tempo inutilmente con una persona che non l'ha mai amato e che gli aveva fatto vivere un inferno,che avevo perso una persona d'oro e che me ne sarei accorta solo in futuro, quando lui ormai non ci sarebbe stato più. Per un anno rimaniamo in contatto e lui si mostra altalenante nei miei riguardi, finchè un giorno mi comunica di aver conosciuto una persona di cui si era innamorato all'istante "come con te" e da lì l'inizio della fine. Cado in depressione e per due anni non esco di casa.. trovo però intanto la forza di mollare l'università e di fare quello che mi piace ma mi accorgo che le sua parole colpevolizzanti unite al fatto che ormai lui era andato avanti, mi devastano. Sono ormai passati 10 anni e la mia vita ha preso il suo corso, mi sono laureata, ho avuto nuovi amori, ma in me non è mai morto il dubbio che mi porta sempre a chiedermi, se non fossi stata così frustrata, se non l'avessi trattato male talvolta, se non gli avessi fatto carico dei miei problemi, compresi quelli alimentari che in quegli anni mi affliggevano, probabilmente lui sarebbe ancora con me? E' tutta colpa mia? Non so rispondermi e tanto meno perdonarmi.
Buonasera. Leggendo con attenzione quanto ha scritto ho percepito in lei grande sofferenza e un forte senso di abbandono che non ha mai interiorizzato, compreso e accettato. Non possiamo agire sul passato e nemmeno sul futuro, ma sui "qui e ora" per vivere serenamente ogni attimo di vita. Le consiglio un percorso psicologico per rielaborare il suo passato e valorizzare cosi la sua persona e i suoi punti di forza nel presente, lavorando sulla sua autostima. Mi contatti per qualsiasi informazione di un primo colloquio. Un abbraccio, Dott.ssa Danila Bardi

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara utente, non è possibile rispondere alla sua domanda. Tuttavia lei dice una cosa molto giusta e vera sarebbe importante perdonarsi. Un percorso volto al perdono di sè, che rimetta insieme i pezzi tra la sè del passato e quella di oggi è forse ciò di cui ha bisogno. Si prenda cura di questi vissuti, si prenda cura delle sue ferite e del suo dolore insieme ad un professionista. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buona sera, quando non si riesce a chiudere con qualcuno spesso è perché si sente che assieme a quel qualcuno se n'è andata una parte di sè.. come quando perdiamo una persona cara. Si tratta perciò di un lutto: forse aveva fantasticato un futuro con lui. Quando l'elaborazione di un lutto si blocca può essere utile un lavoro psicoterapeutico, per 'riprendersi' la parte di sè apparentemente perduta e con essa i suoi sogni. Rimango disponibile, un abbraccio.
Gentilissima, lei dice di essere in cerca di "risposte" e parla di un "perdono" che fatica a concedersi. Sembra essere bloccata in un circolo vizioso ruminativo, che le impedisce di volgere il suo sguardo al presente o al futuro, poiché è al suo passato che è indirizzato. Peraltro, sembra che questa tendenza al guardarsi indietro le appartenga da sempre, stando alle sue parole. Questo potrebbe parlare di un suo modo di essere che sembra procurarle del disagio e sembra impedirle di vivere a pieno la sua vita e godere dei successi e degli obiettivi che ha raggiunto. Sarebbe importante comprendere cosa le impedisca di accettare che le cose siano andate come potevano e cosa la porti a farsi carico dell'intera responsabilità di un destino di coppia che, per natura, si determina in due e mai da soli. Ha mai pensato di lavorare su questo ed altro con l'aiuto di un terapeuta? Resto a sua disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto
Del passato non possiamo cambiare niente, neanche un minuto. Possiamo solo chiudere un capitolo della nostra vita e riscriverne uno nuovo. A volte, per fare questo, c'è bisogno di uno specialista.
Buonasera cara.
Direi che 10 anni di "punizione" per quello che avrebbe fatto, sono più che sufficienti, è davvero arrivato il momento di perdonarsi e concedersi di andare avanti.
Sarebbe per lei molto importante collegare quello che ha vissuto 10 anni fa con il suo presente per poter rileggere la sua storia e permettersi di scrivere il suo futuro.
Resto a sua disposizione.
dott.ssa Veronica Gorni
Buongiorno. Ci sono dei metodi e delle tecniche specifiche per occuparsi di questo. Una funzione fisiologica del corpo è quella del lasciare andare; se ne occupano, per la medicina cinese, il polmone e l'intestino crasso. Quando il tempo si ferma, ci sono modi per farlo ricominciare a scorrere. L'idea di rivolgersi ad una medicina alternativa potrebbe essere buona, anche se non sono sicura che qualunque agopuntore potrebbe trattare una cosa come questa. Ci sono anche altre metodiche efficaci, oltre all'agopuntura, per liberarsi dai nodi del passato. Non so dove lei abiti, ma potrebbe essere interessante fare questa ricerca. Sono a disposizione se ha bisogno di informazioni.
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Buongiorno, è riuscita a farmi sentire tutta la sua sofferenza ed i morsi del dubbio con i 'Se' e con i 'Ma' (...) Dev'essere molto angosciante per lei guardarsi indietro senza la possibilità di godersi il presente ed immaginare un futuro diverso. E' di per sé una elaborazione del lutto e soprattutto un entrare in contatto con le proprie fragilità e paure che già dieci anni fa l'hanno colta; mi hanno colpito la confusione e l'aggressività che agiva nella relazione e su se stessa tuttavia immagino che in questi dieci anni ci sia stato dell'altro (...). Esplorare ed approfondire queste parti di lei la aiuterebbero a comprendere e così a 'perdonarsi', accogliersi anche nelle fragilità. Si dia il permesso ed il dono di ritagliarsi uno spazio di terapia personale. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Buongiorno, innanzitutto complimenti per essere riuscita, nonostante le difficoltà e le sofferenze che descrive molto bene, ad avere il coraggio di fare la scelta universitaria che le era più affine e ad essere riuscita a laurearsi. Emergono anche molto chiaramente il suo bisogno ed il suo desiderio di voler lasciare andare la zavorra che si è portata dietro in tutti questi anni e, finalmente, perdonarsi. Le consiglio di autorizzarsi anche a chiedere aiuto ad uno/a psicoterapeuta affinché possa sostenerla ed accompagnarla nel percorso di elaborazione e ri-significazione dei vissuti passati. Solo così potrà liberarsi da sensi di colpa che mortificano la sua autenticità e creatività e, finalmente, vivere pienamente il presente e continuare la sua vita con un sentimento di amore e compassione per la se stessa del passato. Un grande in bocca al lupo, rimango a disposizione per dubbi o altro, d.ssa Paola Pellegrino
Salve, da ciò che scrive emerge il carico di questioni lasciate in sospeso che per quanto lei affermi di essere andata avanti continuano a gravare su di lei. Le consiglio di partire da qui, cercando una professionista che la possa aiutare a rimettere ordine nei suoi ricordi per poterli definitivamente collocare nel passato, lasciando finalmente sgombro il presente dai pesanti fardelli, cosicché lei possa investire tutta l'energia a sua disposizione per poter vivere e progettare la sua vita, senza più "sospesi". Resto a disposizione per un colloquio anche on line. Cordiali saluti Dott.ssa Francesca Carfora
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente. dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Gentile utente, grazie per la sua domanda e per essersi aperta in questa sede. Credo che il suo senso di colpa verso questa situazione vada oltre la dinamica col suo ex, e credo anche che lei si sia accorta di questo. Quanto successo con lui è entrato in risonanza con una sofferenza che era già presente in lei prima che tutto ciò accadesse, una sofferenza che accomuna il senso di colpa, i problemi di alimentazione e probabilmente qualcos'altro. Dal modo in cui lei si esprime è ovvio che abbia tutte le risorse necessarie per capire, con l'aiuto di uno specialista, da dove tutto ciò abbia avuto origine ed apprendere un modo nuovo di vivere la sua vita emotiva in tutte le sue sfaccettature. Suggerisco di scegliere un professionista che le ispiri fiducia e fare un tentativo in questo senso, sono sicuro che andrà bene.
Grazie ancora e buona giornata
Buonasera ho letto con molta attenzione la sua storia. Dal suo racconto sembra che continui a vivere con un occhio che guarda sempre al passato: "Se solo.....". Penso che sia molto frustrante aver lasciato un'esperienza cosi importante in sospeso. Nonostante la sua vita sia andata avanti continua a ripensare costantemente a lui con tutti i dubbi che sono legati alla vicenda.
Mi sento di invitarla ad un percorso psicoterapeutico che la possa aiutare gradualmente a sciogliere questo nodo cosi profondo. E' importante per la sua felicità che cominci a tenere lo sguardo a quello che l'aspetta in futuro e non a quanto è passato e che ormai non si può cambiare.
In bocca al lupo.
Buongiorno,

iniziare un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a trovare le risposte che cerca. Lei è tutt'oggi accompagnata da domande che la inquietano. Si percepisce il bisogno di poter mettere ordine, di elaborare alcuni aspetti per poter andare avanti. Nel caso resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto. Ricevo anche on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, ha già avuto tanta forza nel proseguire la sua vita con questo sasso nelle scarpe. Le parole e i ricordi che le risuonano nella mente sono frutto di qualcosa di non elaborato. L'immagine di quel passato andrebbe approfondita con un professionista perché credo che abbia intaccato parti profonde del suo Se. Il mio suggerimento è di fare chiarezza. Nessuno può cambiare il passato e forse le cose vanno come dovevano andare, ma perdonarsi per qualcosa che non ha commesso credo sia fondamentale per procedere nel futuro con la serenità dell'accettazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno.

Quello che descrivi sembra un circolo vizioso di rimpianti e autosvalutazione che è rimasto con te per molti anni. È comune che una prima relazione abbia un impatto così forte, specie quando si è molto giovani e si vive un periodo di grandi cambiamenti, come il passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Ma è importante ricordare che in una relazione entrambe le persone contribuiscono a ciò che accade, e la fine di una storia non dipende mai solo da una persona o da ciò che ha fatto o non ha fatto.

Il tuo ex ragazzo ha probabilmente detto quelle cose sotto la spinta della sua stessa sofferenza, ma questo non significa che tu sia davvero "sbagliata" o "colpevole". Le relazioni sono piene di complessità e fragilità, specialmente le prime, che spesso sono cariche di idealizzazioni e aspettative. Essere frustrata, avere difficoltà personali, attraversare periodi di confusione sono aspetti umani, e non fanno di te una persona indegna d'amore.

Il fatto che tu abbia trovato la forza di riprendere in mano la tua vita, cambiare il percorso universitario e affrontare nuove sfide mostra la tua resilienza. Tuttavia, il perdono verso te stessa è ancora un passaggio che sembra mancarti. Potrebbe essere utile esplorare meglio questi aspetti in un percorso di terapia, in cui tu possa non solo elaborare quello che è successo ma anche imparare a non giudicarti con così tanta durezza. Insieme a un terapeuta, potresti lavorare per comprendere meglio queste ferite del passato e liberarti dal senso di colpa che ancora ti opprime.

Nel mio lavoro come psicoterapeuta, spesso accompagno persone che, come te, portano dentro di sé questioni irrisolte legate alle relazioni del passato. Il mio approccio punta a far emergere nuove consapevolezze e a trasformare i vecchi schemi di autosvalutazione, permettendoti di guardare a te stessa con più compassione.



Se senti che questo percorso potrebbe esserti d'aiuto, sarò lieta di supportarti.
D.ssa Raileanu

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