Gentili dottori, sono in cura farmacologica per, a detta dello psichiatra, depressione, doc, dag con
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Gentili dottori, sono in cura farmacologica per, a detta dello psichiatra, depressione, doc, dag con attacchi di panico. Non rispondo alle cure farmacologiche e inizio a pensare vivamente che la diagnosi sia sbagliata. Ho frequenti alti e bassi dell'umore, da un giorno all'altro o anche nella stessa giornata. Al minimo stressor il mio umore cambia radicalmente, perdendo tutta la voglia di fare, progettare e tutta la motivazione che avevo poco prima. Al minimo sintomo inizio ad avere pensieri ossessivi sull'inefficacia del farmaco, sul voler cambiare terapia o psichiatra e ho l'urgenza assoluta di voler risolvere nella giornata stessa, il che mi porta a pensare a sotterfugi, a manipolare il giudizio dei medici, tutto per avere una nuova terapia e riniziare da capo con periodi di tranquillità seguiti dopo qualche settimana dagli stessi e identici problemi. Ho molta paura di ingrassare (sono un dottore in scienze motorie) e odio la sonnolenza che mi portano alcuni farmaci e questo so bene che riduca di molto l'aderenza al trattamento terapico. Ho alti e bassi anche dal punto di vista sessuale: a volte penso di essere un qualche tipo di maniaco. Non riesco di recente a controllare la mia rabbia, che talvolta sfocia anche in comportamenti aggressivi e pensieri violenti. E per ultimo, non riesco a fidarmi di alcun medico e ho iniziato a fare diagnosi autonome documentandomi sul web, somatizzando effetti collaterali di farmaci o tratti specifici di alcuni disturbi che in realtà non ho. Cosa posso fare? Vorrei tanto capire cos'ho che non va, se riuscirò mai a trovare una soluzione ...Non riesco a lavorare e la mia vita in questo modo è diventata un inferno. Grazie per le eventuali risposte. (p.s. mi rivolgo a voi non avendo la possibilità a causa di carenza di personale nel cms di appartenza)
Puoi solo trovare uno psichiatra di cui hai fiducia e seguire in maniera precisa la terapia che ti dà. Riferire allo psichiatra i risultati dopo un po' di tempo e aggiustare eventualmente il dosaggio. Puoi inoltre farti seguire da una psicoterapeuta che in collaborazione con lo psichiatra cercheranno, pur lavorando separatamente, di risolvere il tuo problema.Saluti.
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Buonasera, Le consiglio vivamente di cercare supporto nella Psicoterapia che la aiuterebbe molto a capire molti dei suoi comportamenti che non la fanno stare bene e non la fanno vivere sereno. Naturalmente, può essere anche affiancato l'approccio farmacologico. Cordiali saluti Dr.ssa Claudia Sposini
Salve, molte informazioni che circolano per il web non sono veritiere.
Per lei sarebbe importante trovare uno psicoterapeuta che possa aiutarla, quindi pensi ad un consulto psicologico.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Per lei sarebbe importante trovare uno psicoterapeuta che possa aiutarla, quindi pensi ad un consulto psicologico.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente,
concordo con lei: il quadro che ci offre è di un grande disagio, e induce a preoccuparsi.
Soprattutto questo umore altalenante, che porta con se momenti di rabbia e eccesso di desiderio sessuale, sono sintomi da considerare con attenzione.
Le consiglio di consultare un altro psichiatra, descrivendo molto dettagliatamente questi sintomi legati all'umore, per valutare se ci siano le basi per una diagnosi alternativa, e soprattutto per decidere di intraprendere un percorso psicoterapeutico a supporto dei farmaci.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
concordo con lei: il quadro che ci offre è di un grande disagio, e induce a preoccuparsi.
Soprattutto questo umore altalenante, che porta con se momenti di rabbia e eccesso di desiderio sessuale, sono sintomi da considerare con attenzione.
Le consiglio di consultare un altro psichiatra, descrivendo molto dettagliatamente questi sintomi legati all'umore, per valutare se ci siano le basi per una diagnosi alternativa, e soprattutto per decidere di intraprendere un percorso psicoterapeutico a supporto dei farmaci.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve, a volte i farmaci possono essere poco o per nulla efficaci in alcuni tipi di problematiche. Immagino la sua preoccupazione ma cercare informazioni sul web potrebbe aumentare questo tipo di vissuti e mantenere le difficoltà. Provi a contattare uno psicologo, specialista in psicoterapia cognitivo comportamentale, per capire il significato dei sintomi e per provare a lavorare insieme per diminuirne l'intensità, la frequenza e migliorare il suo umore. Cordialmente.
Buongiorno, colpisce nella sua lettera la terminologia medica e l'autodiagnosi. Forse sta continuamente consultando Internet? Non è questo che potrà aiutarla a comprendersi e a stare meglio. Infatti il disagio è sempre legato a una situazione strettamente personale e i nomi delle malattie sono sempre standard generici. Se ha dei dubbi sulle cure che le hanno prescritto può tranquillamente rivolgersi a un altro specialista. Comunque, lo psicofarmaco non sarà la soluzione perché è necessaria una psicoterapia. Cordiali saluti. PG
Buongiorno,
comprendo la sofferenza del malessere che sta sperimentando, con i frequenti sbalzi d'umore ed attacchi di panico. E' necessario che lei si affidi ad uno psichiatra per la cura e che piano piano possa instaurare un rapporto di fiducia. E' necessario ed importante. Parli delle sue paure dei farmaci e di ogni dubbio che ha nei suoi riguardi ( dello stesso psichiatra). Non è facile ciò che sta vivendo ed è necessario che si faccia ben sostenere senza altro disequilibrio. Attraverso una buona relazione potrà accogliere le sue proposte mediche.
Cordiali saluti
Dr.ssa Iolanda Lo Bue
comprendo la sofferenza del malessere che sta sperimentando, con i frequenti sbalzi d'umore ed attacchi di panico. E' necessario che lei si affidi ad uno psichiatra per la cura e che piano piano possa instaurare un rapporto di fiducia. E' necessario ed importante. Parli delle sue paure dei farmaci e di ogni dubbio che ha nei suoi riguardi ( dello stesso psichiatra). Non è facile ciò che sta vivendo ed è necessario che si faccia ben sostenere senza altro disequilibrio. Attraverso una buona relazione potrà accogliere le sue proposte mediche.
Cordiali saluti
Dr.ssa Iolanda Lo Bue
Gentile dottore,
disturbi di carattere ansioso e/o depressivo difficilmente si risolvono solo con i farmaci, deve associarvi una psicoterapia.
La mancanza di lavoro presumibilmente peggiora il quadro clinico.
Le segnalo che sul mio sito professionale può trovare maggiori informazioni ed articoli sul trattamento dell'ansia e della depressione con la terapia breve. Esistono anche strumenti per facilitare la ricerca di un lavoro.
cordiali saluti
disturbi di carattere ansioso e/o depressivo difficilmente si risolvono solo con i farmaci, deve associarvi una psicoterapia.
La mancanza di lavoro presumibilmente peggiora il quadro clinico.
Le segnalo che sul mio sito professionale può trovare maggiori informazioni ed articoli sul trattamento dell'ansia e della depressione con la terapia breve. Esistono anche strumenti per facilitare la ricerca di un lavoro.
cordiali saluti
Buonasera, il trattamento farmacologico agisce esclusivamente sul sintomo e non sulle cause. Non indica da quanto assume farmaci il che sarebbe importante per considerare una tolleranza agli stessi e quindi una perdita di efficacia. Quello che è necessario fare è che lei inizi un percorso con uno psicologo/psicoterapeuta partendo già dall'esplorare il perché ritiene che la diagnosi sia sbagliata se, nel quotidiano, vive la maggior parte dei sintomi.
Buonasera, da quello che ci scrive, dato anche il suo alto livello di conoscenza del funzionamento del corpo umano, puo' sentire la necessità di avere pareri diversi in modo da riporre fiducia nella persona che poi avrà la presa in carico della sua situazione. On line le diagnosi sono poco affidabili perchè sono generalizzazioni che non tengono conto di caratteristiche e variabili individuali.
Puo' essere che il suo corpo, dopo un certo periodo "resista" alla terapia e il il mio consiglio è di confrontarsi con lo specialista che le ha prescritto la terapia e di rivolgersi anche ad uno/a Psicologo/a in modo da affrontare anche i vissuti emotivi di cui ci parla. Il fatto che sia consapevole e riesca a descrivere quello che le sta succedendo è molto importante ed è un buon punto di partenza per affrontare la questione anche dal punto di vista psicologico. Un grande in bocca al lupo. Rimango a disposizione per ulteriori domande. Un saluto caro. Dott.ssa Sara Strufaldi
Puo' essere che il suo corpo, dopo un certo periodo "resista" alla terapia e il il mio consiglio è di confrontarsi con lo specialista che le ha prescritto la terapia e di rivolgersi anche ad uno/a Psicologo/a in modo da affrontare anche i vissuti emotivi di cui ci parla. Il fatto che sia consapevole e riesca a descrivere quello che le sta succedendo è molto importante ed è un buon punto di partenza per affrontare la questione anche dal punto di vista psicologico. Un grande in bocca al lupo. Rimango a disposizione per ulteriori domande. Un saluto caro. Dott.ssa Sara Strufaldi
Salve,
l'autodiagnosi è assolutamente dannosa e sconsigliata.
Per la parte farmacologica deve fare riferimento a chi le ha prescritto la cura.
Un saluto,
MMM
l'autodiagnosi è assolutamente dannosa e sconsigliata.
Per la parte farmacologica deve fare riferimento a chi le ha prescritto la cura.
Un saluto,
MMM
Gentile ragazzo/a
la sento intrappolato da emozioni che sembrano non lasciarle scampo e la possibilità di lavorare e vivere serenamente. Mi sembra che stia attraversando un tunnel in cui sembra non scorgere la luce. Avverto la sfiducia nei professionisti a cui finora si è rivolto e la preoccupazione che altri la possano deludere. Al tempo stesso penso che per lei sia veramente importante affiancare ad un aiuto farmacologico un percorso psicoterapeutico che possa stoppare questa ansia/angoscia che sembra travolgerla. Le auguro di poter trovare uno psicologo/psicoterapeuta degno della sua fiducia con cui condividere questa sua sofferenza e scoprire le sue risorse personali, che ora non vede, ma che ci sono e che l’aiuteranno a uscire dal tunnel, rivedere la luce e rimpossessarsi della sua vita.
Un caro abbraccio
Paola
la sento intrappolato da emozioni che sembrano non lasciarle scampo e la possibilità di lavorare e vivere serenamente. Mi sembra che stia attraversando un tunnel in cui sembra non scorgere la luce. Avverto la sfiducia nei professionisti a cui finora si è rivolto e la preoccupazione che altri la possano deludere. Al tempo stesso penso che per lei sia veramente importante affiancare ad un aiuto farmacologico un percorso psicoterapeutico che possa stoppare questa ansia/angoscia che sembra travolgerla. Le auguro di poter trovare uno psicologo/psicoterapeuta degno della sua fiducia con cui condividere questa sua sofferenza e scoprire le sue risorse personali, che ora non vede, ma che ci sono e che l’aiuteranno a uscire dal tunnel, rivedere la luce e rimpossessarsi della sua vita.
Un caro abbraccio
Paola
Buongiorno. Il suo resoconto è molto chiaro, lucido e carico di dettagli. Emergono la sofferenza, ma anche una difficoltà ad affidarsi. Purtroppo (o per fortuna) la relazione medico-paziente è fondamentale affinché le terapie abbiano successo. Lei ci racconta che non risponde alle cure, ma alle volte i farmaci richiedono del tempo (anche giorni o settimane) prima di mostrare una vera efficacia. Cambiare medico e terapia troppo spesso, potrebbe non farle mai apprezzare i risultati che un farmaco può apportare. La ricerca spasmodica di un medico (o una terapia) migliore diventerebbe una specie di "fuga", dai risvolti non trascurabili, anche in un ottica psicologica. L'alternanza degli stati dell'umore, la rabbia, i pensieri violenti, potrebbero rientrare nella diagnosi che le è stata fatta, ma non è tanto l'etichetta che ci definisce, piuttosto è lo stato emotivo e il funzionamento come individui che ci dà il metro di giudizio e ci guida nella scelta della terapia migliore. L'autodiagnosi e la ricerca di risposte sul web, al di là delle problematiche conosciute, ci può condurre alle risposte che vogliamo o che comunque ci "risuonano" di più. Questo non significa che siano veritiere, anzi. Quello che le suggerisco è di affidarsi al suo Psichiatra e alla terapia che le assegnerà in base anche ai possibili effetti indesiderati che più la preoccupano (l'aumento del peso, ad esempio), ma le consiglio vivamente di affiancare anche una terapia da uno Psicologo o Psicoterapia. Quest'ultima avrà lo scopo di aiutarla nell'elaborazione degli aspetti emotivi e delle sue fragilità, ma anche di fornirle un contenimento nei momenti di maggior crisi. Cordialmente, dott. RC
Buongiorno, le consiglio di affidarsi ad uno psichiatra e di riferire le sue problematiche in maniera tale calibrare al meglio la sua terapia farmacologica.Le consiglio inoltre, vista la situazione che lei descrive, di cominciare un percorso di psicoterapia per essere accompagnato al meglio in un progetto dove la sua persona possa essere meno sofferente. Saluti
Buonasera dalle sue parole emerge un malessere profondo e le sarebbe utile iniziate un percorso psicoterapico utile ad accompagnarla a migliorare la sua vita. A disposizione per una consulenza.
Salve, mi dispiace innanzitutto per il disagio da lei espresso. Questa è la classica situazione, a mio avviso, che dimostra che il farmaco da solo non può fare miracoli ma può portare vantaggi se associato ad una terapia psicologica che approfondisca i quesiti da lei riportati. Internet purtroppo rappresenta una "trappola" in quanto fornisce informazioni spesso ambigue che disorientano le persona che sono in difficoltà. Le consiglio di avviare un supporto psicologico.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
Buongiorno. La situazione che descrive è piuttosto complessa e immagino sia per lei fonte di molta sofferenza. Io le consiglierei al più presto di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, con il quale poter iniziare un percorso per poter stare meglio e che possa aiutarla a gestire i sintomi che la disturbano. La invito sinceramente a non attendere ancora, prima inizia, prima potrà sentirsi meglio.
Le auguro buona fortuna.
Le auguro buona fortuna.
Buongiorno
Ritengo fondamentale in primo luogo la terapia farmacologica per sedare e contenere i sintomi psicopatologi che lamenta e di cui è consapevole (ansia ossessiva, instabilità dell’umore con prevalenza di tratti depressivi e paranoici). La prima cosa cui deve ricorrere è dunque il trattamento farmacologico con uno psichiatra.
Affianchi tuttavia a questo trattamento, anche la relazione con uno psicologo psicoterapeuta che le insegnerà prima a consapevolizzare la causa dei sintomi, poi a lavorare sia sulla causa che sul sintomo.
Indispensabile per la scelta dello psicologo “giusto per lei” sarà (sin dal colloquio di consulenza) la sensazione di sentirsi compreso nella sua difficoltà (empatia) e la capacità di mettere a fuoco insieme le difficoltà che porta , senza timore dell’etichetta diagnostica.
Anche nel suo caso (come spesso accade) ritengo opportuno un lavoro di squadra che coinvolga sia lo Psichiatra che lo psicologo/psicoterapeuta, che dovranno comunicare tra loro per modificare nel tempo i rispettivi interventi.
Cordialità
Dott.ssa Mariagrazia Fanciulli
Ritengo fondamentale in primo luogo la terapia farmacologica per sedare e contenere i sintomi psicopatologi che lamenta e di cui è consapevole (ansia ossessiva, instabilità dell’umore con prevalenza di tratti depressivi e paranoici). La prima cosa cui deve ricorrere è dunque il trattamento farmacologico con uno psichiatra.
Affianchi tuttavia a questo trattamento, anche la relazione con uno psicologo psicoterapeuta che le insegnerà prima a consapevolizzare la causa dei sintomi, poi a lavorare sia sulla causa che sul sintomo.
Indispensabile per la scelta dello psicologo “giusto per lei” sarà (sin dal colloquio di consulenza) la sensazione di sentirsi compreso nella sua difficoltà (empatia) e la capacità di mettere a fuoco insieme le difficoltà che porta , senza timore dell’etichetta diagnostica.
Anche nel suo caso (come spesso accade) ritengo opportuno un lavoro di squadra che coinvolga sia lo Psichiatra che lo psicologo/psicoterapeuta, che dovranno comunicare tra loro per modificare nel tempo i rispettivi interventi.
Cordialità
Dott.ssa Mariagrazia Fanciulli
Buongiorno, quello che posso dirle è di evitare autodiagnosi che sono dannose. Per cui, il consiglio che posso darle è di rivolgersi ad un terapeuta per una psicoterapia. Per l'aspetto farmacologico, ne parli con lo psichiatra. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno per quanto concerne l’utilizzo gli effetti dei farmaci le consiglio di informarsi dal medico che Che glieli ha prescritti.
Le sconsiglio di auto documentarsi su Internet in quanto potrebbe essere fuorviante portarla fuori strada.
E alla terapia farmacologica potrebbe associare un percorso psicologico:
Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Le sconsiglio di auto documentarsi su Internet in quanto potrebbe essere fuorviante portarla fuori strada.
E alla terapia farmacologica potrebbe associare un percorso psicologico:
Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
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