Gentili Dottori, premetto di soffrire di un disturbo d'ansia, in particolare ipocondria nella for

20 risposte
Gentili Dottori,

premetto di soffrire di un disturbo d'ansia, in particolare ipocondria nella forma ossessiva compulsiva e questa è una fase acuta , difficile e delicata.
La terapia con lo psicologo non mi ha aiutato, anzi ha peggiorato uno stato sottostante già precario.
Vengo al dunque e non mi dilungo, perché storia troppo lunga.

Mi sono ritrovato che mi si è rotto uno specchio in casa e sono precipitato in un ansia angosciosa senza eguali.
Subito ho pensato: Chissà cosa accadrà a me e alla mia famiglia !
Siccome già vivo sempre con questo stato di soldato in trincea che è sempre in allerta per paura che qualche brutto evento arrivi, queste superstizione le vivo tragicamente.

Lo so che la superstizione è un qualcosa di insensato, di \"ignorante\" e di fantasia(infatti prima non lo ero) ma non riesco a frenare questa paura.

Come posso fare per gestire queste situazioni e non cadere in queste trappole stupide di superstizione ?
A volte mi sento perso e solo nelle mie paure...

Grazie anticipatamente per la risposta.

Cordiali saluti.
Gentile utente, essendo come dice in una fase di crisi acuta e delicata ed essendoci molti elementi mancanti proprio perché ciascuno di noi ha una storia ricca e non facilmente descrivibile in poche righe; non so se una risposta approssimativa Le possa essere utile in questo momento.
Le consiglierei invece di darsi un altra possibilità cercando un altro/a professionista vicino a Lei e iniziare eventualmente un nuovo percorso di psicoterapia individuale che possa aiutarLa a comprendere le radici di questa paura e di questa ansia.
Credo che come ogni emozione anche la paura vada compresa e trasformata più che frenata e/o allontanata.
Spero possa presto trovare le forze per affrontare e trasformare le sue paure. Un caro saluto, Dott.ssa Annastella Garritano

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Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua domanda.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente. Il fatto che la sua precedente esperienza di terapia non sia stata d'aiuto non significa che non possa trovare un professionista che è in grado di aiutarla.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Mi dispiace che la sua terapia non abbia funzionato ma, sarà faticoso sentirselo dire ma devo farlo, il lavoro con lo psicologo è la strada elettiva per questo disturbo e per tutte le sue conseguenze. Ipocondria e disturbi ossessivi compulsivi sono disturbi che si possono risolvere completamente, è sua la scelta se continuare a vivere in questo modo o riprovare a lavorarci.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso qui le sue paure. Da come ha scritto, la terapia che ha seguito non le ha portato giovamento. Il disturbo d'ansia non si risolve in poco tempo, le consiglierei di prendere in considerazione un nuovo percorso terapeutico con uno psicologo diverso oppure passare ad una terapia con uno psichiatra.
Cordiali saluti, dott.ssa Kravos Kerol
Buongiorno, mi dispiace sentire che stai attraversando una fase difficile a causa dell'ipocondria ossessiva compulsiva. È importante ricordare che i pensieri ossessivi e le paure che derivano da essi possono essere molto difficili da gestire, ma ci sono alcune strategie che potrebbero aiutarti a gestirli meglio. E' importante che tu impari a distinguere tra i pensieri ossessivi e le superstizioni. I pensieri ossessivi sono basati su paure irrazionali e spesso si ripetono in modo persistente, mentre le superstizioni sono credenze infondate e irrazionali. Puoi cercare di identificare le tue superstizioni e sostituirle con pensieri più razionali e realistici.
Infine, l'auto-aiuto potrebbe aiutarti a gestire l'ansia. Ci sono tecniche di rilassamento come la meditazione o la respirazione profonda che possono aiutare a calmare la mente e il corpo. Potresti anche considerare di impegnarti in attività che ti piacciono e che ti distraggono dai pensieri ansiosi.
Per qualsiasi tua domanda o informazione mi rendo disponibile. Buona giornata
Salve, immagino che deve essere molto faticoso per lei vivere la quotidianità in questo modo. Fortunatamente, le terapie possono giungerci in soccorso, ma non tutti tipi di terapia sono rapidamente efficaci con certe problematiche. Per il tipo di problema che riporta, esiste un'insieme di tecniche specifiche di orientamento cognitivo-comportamentale, che risultano essere molto efficaci. Io mi occupo di ossessioni ed emozioni correlate, come l'ansia e la paura, e se vuole posso spiegarle come funziona questo tipo di terapia affinché lei possa smettere di sentirsi perso, ritrovando la bussola. Mi contatti se desidera avere informazioni. Dott.ssa Eleonora Galletti
Gentile utente, grazie per aver condiviso le sue emozioni e le sue paure. Sicuramente in poche righe è complicato esplicitare il tutto, e sicuramente ciò che ha descritto merita un approfondimento più dettagliato, andando quindi a toccare temi e situazioni facenti parte della sua vita.
Riguardo i suoi pensieri ripetitivi e ossessivi, sicuramente sono causati da una forte ansia di base, che quindi non fa altro che alimentare, di conseguenza, questi pensieri che ci rendono invalidante anche le attività più comuni della giornata. Gestire i pensieri è impossibile, ma esistono strategie che ci permettono di gestirli. Magari iniziare un nuovo percorso psicologico potrebbe aiutarla in tal senso e di conseguenza non sentire più questa sensazione di perdita e solitudine.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti Dott.ssa Luisa Pellino.
Mi dispiace sentire che stai attraversando una fase così difficile a causa del tuo disturbo d'ansia. Ti suggerisco di parlare con il tuo psicologo e di discutere questi pensieri e sensazioni con lui/lei. Potrebbe essere utile esplorare i modelli di pensiero che stanno alla base delle tue paure e lavorare per identificare e sfidare i pensieri irrazionali che alimentano la tua ansia.

Ci sono anche alcune tecniche di gestione dell'ansia che potresti provare, come la respirazione profonda, la meditazione o il rilassamento muscolare progressivo. Queste tecniche possono aiutarti a ridurre la tensione e l'ansia e a mantenere un equilibrio emotivo più stabile.

Inoltre, puoi provare a identificare e sfidare le tue credenze superstiziose, lavorando per sostituire questi pensieri negativi con pensieri più realistici e positivi. Ad esempio, invece di pensare "Chissà cosa accadrà a me e alla mia famiglia" dopo aver rotto uno specchio, prova a sostituirlo con pensieri come "Capita di rompere gli oggetti in casa e non c'è motivo per cui debba accadere qualcosa di brutto".

Infine, ricorda che la guarigione richiede tempo e sforzo. Continua a lavorare con il tuo psicologo e cerca di adottare abitudini sane per ridurre lo stress. Se volesse approfondire può contattarmi in chat privata.
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Buongiorno e grazie per aver condiviso le sue paure. Mi dispiace per lo scarso risultato avuto con il precedente percorso, ma le assicuro che farà bene ora a darsi una nuova possibilità e cercare di capire a cosa sono legate le ansie inerenti le sue superstizioni se c'è una storia familiare dietro, se il tutto è legato a un lontano passato se ci sono stati altri episodi significativi che l'hanno portata a un incremento dell'ansia. E' sicuramente importante dar voce e parola agli stati di ansia e alle paure legate agli eventi di cui parla. Le consiglio di farlo all'interno di uno spazio dove potrà darsi una seconda possibilità Se vorrà può contattarmi così da avere modo di analizzare e stare meglio. La saluto. Dott.ssa Colantoni Antonell
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Immagino si possa sentire demoralizzato e frustrato per il percorso psicologico che non ha avuto gli esiti sperati. Le consiglio però di mettersi nuovamente in gioco e intraprendere un nuovo percorso di psicoterapia. Per il tipo di problematiche che ha descritto la psicoterapia ad approccio cognitivo-comportamentale risulta la più efficace.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Scidone
Salve, capisco che stia vivendo un momento difficile a causa del suo disturbo d'ansia e dell'ipocondria ossessiva-compulsiva. È comprensibile che una situazione come quella della rottura dello specchio abbia scatenato la sua ansia e le sue paure, ma è importante capire che le superstizioni non hanno alcuna base razionale e possono alimentare ulteriormente l'ansia.

Per gestire queste paure e non cadere nelle trappole della superstizione, potrebbe essere utile lavorare con un professionista qualificato per affrontare le radici del suo disturbo d'ansia.

Inoltre, potrebbe essere utile imparare alcune tecniche di rilassamento e di gestione dello stress per aiutare a ridurre i livelli di ansia e il livello di allerta costante. La pratica di tecniche come la mindfulness o la respirazione profonda può aiutare a calmare la mente e a rilassarsi.

Infine, è importante fare affidamento sulla propria rete di supporto, che potrebbe includere amici, familiari o gruppi di supporto. Parlando con persone di fiducia, potrebbe sentirsi meno solo e avere un supporto morale per affrontare le sue paure.

In definitiva, non c'è una soluzione semplice per affrontare il disturbo d'ansia e l'ipocondria ossessiva-compulsiva, ma con il giusto supporto e la giusta terapia, è possibile imparare a gestire le proprie paure e vivere una vita più soddisfacente e serena.

Rimango a disposizione,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno e grazie per la sua condivisione.
Non tutte le ciambelle escono con il buco. Anche in psicoterapia. Ad ogni modo è quella la strada per stare meglio.
Un caro saluto.
Gentile utente, intanto grazie per aver condiviso senza veli le sue difficolta; è assolutamente comprensibile che questi sintomi non la facciano vivere serenamente e vadano ad intaccare qualsiasi area che interessa la sua persona. Proprio per questo motivo trovo che sia necessario agire, intraprendendo un nuovo percorso psicologico. Mi spiace molto che il precedente sia stato per lei deludente, ma non è detto che sia così in futuro con un altro professionista. La terapia potrebbe sicuramente aiutarla a scoprire l'origine della sintomatologia ossessivo-compulsiva nonché dell'ansia ed aiutarla finalmente a non vivere una vita "come un soldato in trincea". Rimango a disposizione, anche online. Un caro saluto
Continua con la terapia: a volte bisogno toccare il fondo per potersi dare la spinta e risalire. Se con questo terapeuta non ti trovi, cercane un altro, ma continua la terapia! Sai anche tu che hai bisogno di capire da dove deriva il tuo malessere per poi superarlo. Puoi completamente risolvere il tuo problema ma ci vuole un buon lavoro su te stesso, che potrebbe essere lungo e doloroso ma vedrai che ne varrà la pena! Un saluto
Buongiorno, lei dimostra di possedere una certa contezza di quanto le accada, un grado di consapevolezza che però sembra non starla aiutando a superare ciò che le porta sofferenza. La sua domanda è già ben articolata, con ogni probabilità lei non ha ancora trovato le sue proprie risposte. Al di là di qualsiasi percorso psicologico già affrontato non si precluda la possibilità di avvalersi di un sostegno professionale, in questo campo esistono moltissime variabili in gioco, non tutte esogene. La invito a riflettere sull’eventualità di concedersi un professionista per mettere in questione insieme ciò che la interroga. Un saluto cordiale
Gentile utente lei stesso scrive che il suo disturbo d'ansia associato ad ipocondria è adesso in una fase acuta, difficile e delicata. È comprensibile che un evento quotidiana ne scuota le corde in profondità. Le suggerisco di non giudicarsi, non screditarsi e non andare nella razionalizzazione di "sono superstizioni, è ignorante". Non c'è una ricetta magica che permetta di far sparire i nostri sintomi nevrotici perché sono diversi per ogni persona e hanno un significato che dipende dal soggetto che li esperisce. Tutto questo deve essere aperto e visto all'interno di un setting terapeutico, con una figura professionale che le stia al fianco e che la accompagni. Il primo tentativo di psicoterapia scrive non sia andato bene. Molto spesso c'è un peggioramento prima che la terapia cominci a ingranare; o c'è un miglioramento seguito da un revival dei sintomi. Potrebbe essere successo questo? In ogni caso, il fatto che non sia andata bene con uno psicologo non significa che non vada bene con tutti/e. Troverà il/la suæ. Le auguro di risolvere al meglio. Resto a disposizione per cominciare un percorso online. Dott.ssa Anastasia Giangrande
Capisco quanto possa essere difficile affrontare l'ansia e le ossessioni legate alla superstizione. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a gestire queste situazioni:

Consapevolezza: Il primo passo è essere consapevoli del fatto che la superstizione è irrazionale e non ha alcun fondamento nella realtà. Riconoscere che le tue paure sono alimentate da credenze irrazionali è il primo passo per affrontarle.
Accetta l'incertezza: L'ansia spesso nasce dalla paura dell'incertezza e del futuro. Accetta che non puoi controllare tutto ciò che accade nella vita e che fare ipotesi catastrofiche non ti aiuterà a prevenire eventi negativi.
Cambia il tuo atteggiamento: Cerca di adottare un atteggiamento più razionale e realistico di fronte alle situazioni che scatenano la tua ansia. Chiediti se le tue paure sono basate su prove concrete o se sono solo il frutto della tua mente ansiosa.
Pratica la mindfulness: La mindfulness può aiutarti a vivere nel momento presente e ad accettare i tuoi pensieri e le tue emozioni senza giudicarli. Impara a concentrarti sul respiro e ad essere consapevole di ciò che accade nel tuo corpo e nella tua mente senza reagire impulsivamente.
Esposizione graduale: Se le tue paure sono legate a situazioni specifiche, puoi provare a esporre gradualmente te stesso a queste situazioni per abituarti progressivamente alla sensazione di ansia che scatenano. Ad esempio, se hai paura di rompere gli specchi, potresti iniziare esponendoti a immagini di specchi, poi a specchi reali in luoghi sicuri, fino a raggiungere il punto in cui puoi gestire la situazione senza sentirsi sopraffatto dall'ansia.
Raggiungi aiuto professionale: Se non riesci a gestire l'ansia e le ossessioni da solo, considera di rivolgerti a uno psicologo o a uno psicoterapeuta esperto nel trattamento dei disturbi d'ansia. Possono aiutarti a esplorare le radici delle tue paure e a sviluppare strategie per affrontarle in modo efficace.
Ricorda che il percorso verso il superamento dell'ansia e delle ossessioni può richiedere tempo e sforzo, ma con impegno e supporto adeguato è possibile ottenere miglioramenti significativi nella tua qualità di vita.
Buongiorno, da quello che riporta dice che la terapia non ha funzionato poiché ha peggiorato uno stato sottostante già precario, ma se posso darle un parere da professionista durante una terapia ci sono alti e bassi, ritiro ed accentuazione della sintomatologia, si migliora e si peggiora a seconda delle fasi, o meglio, del momento in cui ci troviamo; e quindi il concludere che una terapia non ha funzionato per questo motivo mi sembra apparentemente affrettata come conclusione. Inoltre vedo che ha utilizzato molti termini tecnici a livello diagnostico che presumo provengano dal confronto con il suo precedente terapeuta quindi possiamo dedurre che almeno dal punto di vista di "cosa ha" questo professionista l'abbia aiutato/a. Queste mie osservazioni hanno lo scopo di provare ad allargare il proprio punto di vista, in quanto il consiglio che sicuramente le hanno già dato i mei colleghi è uno solo ed inequivocabile: provi a fare terapia.
Cordialmente, dottor Moraschini.
Gentile utente,
Grazie di aver condiviso questa esperienza con noi professionisti del portale. Come prima cosa voglio dire che, al netto di un'esperienza per lei non soddisfacente, il lavoro di tipo psicologico è il più indicato per il tipo di problematica che lei ha descritto. È impossibile comprendere a fondo le dinamiche del disturbo e la sua storia di vita da queste poche righe ed è proprio per questo che, a costo di dover trovare una nuova figura professionale, mi sento di consigliarle di riprendere il lavoro clinico che, anche se non sufficiente, sembrerebbe averle dato comunque una buona capacità di distinguere la realtà dai contenuti del suo pensiero, che è molto. Quello psicologico è un lavoro innanzitutto relazionale e, in aggiunta, avviene in un momento delicato della vita delle persone. Avere esperienze non soddisfacenti con gli psicologi è molto comune... Nonostante ciò, la terapia, che richiede comunque lunghe tempistiche e che prevede momenti dove i sintomi possono acutizzarsi e rientrare continuamente, rimane la via più indicata per ritrovare il suo benessere. Le auguro di ritrovare la motivazione per ricominciare un percorso strutturato, nel mentre (anche se non la vede probabilmente così), ha continuato il suo percorso personale complessivo verso il giorno in cui starà meglio. Un caro saluto!

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