Gentili Dottori, negli ultimi anni si parla tanto di acrilammide, non riesco però a trovare notizie

9 risposte
Gentili Dottori, negli ultimi anni si parla tanto di acrilammide, non riesco però a trovare notizie a riguardo del tè Kukicha dato che è composto da rametti tostati, ci sono rischi secondo voi? Grazie
E’ stato osservato che il tè kukicha possa ridurre la concentrazione di acrilammide.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini

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Gentile utente, lo IARC ha classificato l'acrilammide come probabilmente cancerogena, significa che ci sono delle prove limitate sul suo ruolo di aumentare il rischio di sviluppare tumori negli umani. Attualmente l'EFSA ha dichiarato che il rischio è molto basso, ma invita a limitarne il consumo.
L’esposizione all’acrilammide può essere ridotta scegliendo metodi di cottura salutari, variando la dieta e non abusando di prodotti industriali a base di cereali e patate.
Il tè Kukicha è prodotto utilizzando rami, steli e foglie della pianta del tè e viene generalmente trattato a basse temperature, il che riduce il rischio di formazione di acrilammide.
Comunque il rischio reale per l'uomo dipende da esposizioni prolungate e concentrazioni elevate. Quindi può consumare tranquillamente questo tè, se le piace. Spero di esserle stata utile. Saluti, dott.ssa Viviana Leotta
Gentilissimo paziente,
L'acrilammide è una sostanza chimica che si forma in alcuni alimenti durante processi di cottura ad alte temperature, come la frittura o la tostatura. È stato collegato a potenziali rischi per la salute, in particolare per il suo possibile effetto cancerogeno.
Per quanto riguarda il tè Kukicha, che è fatto principalmente da rametti di tè verde tostati, la formazione di acrilammide dipende da diversi fattori, tra cui il metodo di tostatura e la temperatura raggiunta. Tuttavia, in generale, il tè è considerato un alimento con un basso contenuto di acrilammide, soprattutto se confrontato con alimenti come patatine o caffè.
È sempre consigliabile consumare tè in modo equilibrato. Se ha preoccupazioni specifiche sulla potrebbe essere utile consultare un nutrizionista.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Buonasera, i rametti del tè Kukicha hanno molte caratteristiche, prima tra tutte che contengono una quantità significativamente inferiore di zuccheri, che sono appunto i principali precursori dell'acrilammide, per cui il rischio di formazione di quest'ultima in questo tipo di tè è significativamente inferiore rispetto ad altri alimenti. Inoltre è ricco di antiossidanti, che potrebbero mitigare gli effetti negativi dell'eventuale formazione di composti nocivi, come appunto l'acrilamide. Il mio consiglio quindi, al di là di tutto, per non correre rischi è quello di farne sempre un consumo moderato. Un cordiale saluto, Manuela
Gentile paziente, il tè Kukicha, grazie ad alcune caratteristiche intrinseche della pianta da cui deriva, è un alimento che sviluppa una quantità molto ridotta di acrilammide, nonostante sia preparato attraverso un processo di tostatura, che rappresenta generalmente una delle modalità di cottura che portano alla formazione di questa sostanza.

La pianta presenta infatti una bassa concentrazione di zuccheri, i quali sono appunto i cosiddetti "precursori" dell'acrilammide: è proprio a partire da questi zuccheri e da alcuni amminoacidi che essa si forma. Inoltre il tè Kukicha viene preparato eseguendo una tostatura a una temperatura relativamente bassa; affinché venga prodotta acrilammide in quantità apprezzabile è infatti necessaria una temperatura di almeno 120°C.

L'attenzione che Lei mette in questo tema è lodevole: l'acrilammide è infatti classificato come un potenziale cancerogeno; ridurre al massimo l'assunzione di alimenti che ne contengano è dunque una scelta saggia. A tal proposito, mi preme sottolineare come il tè Kukicha sia un alimento ricco di antiossidanti, sostanze nutritive molto importanti che fanno invece da "scudo" nei confronti dello sviluppo di tumori.

Regolare l’alimentazione con lo scopo di preservare la propria salute è uno dei modi più efficaci per garantirsi la migliore qualità della vita.
Qualora desiderasse saperne di più al riguardo, può tranquillamente scrivermi qui su MioDottore. Sarò lieto di poterla aiutare. – Dott. Umberto Olivo.
Buonasera,
nel caso del tè, l'acrilammide non è un problema primario come lo è per cibi cotti o fritti. Tuttavia, alcuni studi hanno dimostrato che piccole quantità di acrilammide possono formarsi durante la torrefazione delle foglie di tè, compreso il Kukicha, soprattutto se le temperature sono elevate. Detto questo, i livelli di acrilammide nel tè sono generalmente molto bassi rispetto ad altri alimenti, e non è considerato una fonte significativa di esposizione per la maggior parte delle persone.

Se il Kukicha viene preparato a basse temperature o in stile tradizionale, il rischio di acrilammide è ancora più ridotto.

Dott.ssa Miriam Leo
Gentile paziente, l'acrilammide è un prodotto che si sviluppa a partire dagli zuccheri il tè in questione non presenta una quantità sigificativa da sviluppare questa molecola, anzi presenta antiossidanti favorevoli per la salute per cui il suo consumo è altamente indicato.
Distinti Saluti Dott. Antonino Pellegrino
Gentile utente, l'acrilammide è una sostanza nociva che viene prodotta dalla trasformazioni di alcune molecole presenti normalmente nell'alimento durante la cottura ad alte temperature come frittura e tostatura. Nella fattispecie è importante controllare la provenienza dell'alimento nonché l'azienda produttrice in quanto questo incide molto sui livelli di qualità dell'alimento e relativa acrillammide. Cordialmente
Salve è consigliabile non farne abuso.

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