Gentili dottori, lo scorso settembre, a seguito di un "mal di denti" che si era scatenato ad agosto,

4 risposte
Gentili dottori, lo scorso settembre, a seguito di un "mal di denti" che si era scatenato ad agosto, ho intrapreso una serie di cure dentali (estrazione ottavi inferiori, estrazione di un settimo inferiore, devitalizzazione di un premolare superiore, otturazione di un settimo superiore). Alla fine delle cure, a metà aprile, il mio "mal di denti" era tale e quale: sensazione di strappo su tutto il lato destro della faccia, fitte, bruciore, pesantezza, mal d'orecchio, sintomatologia nel complesso abbastanza invalidante. Liquidata dal dentista, consulto l'otorino che mi diagnostica una disfunzione temporo-mandibolare. A seguire, su indicazione dell'otorino, consulto il chirurgo maxillo-facciale che conferma la disfunzione tempero-mandibolare (ho una malocclusione di seconda classe e il palato stretto, anche questa una cosa abbastanza evidente, considerato che l'arcata superiore è sporgente e i due ottavi inferiori estratti a ottobre e febbraio erano parzialmente inclusi) e, in attesa di consulto con lo gnatologo, mi invita a fare ulteriori indagini: visita podologica e fisiatrica. La visita podologia non rileva niente che già non sapessi (piede piatto e tendenza all'iperpronazione che, a detta del podologo, però, non sono all'origine della disfunzione ATM, tanto che non ha nemmeno ritenuto opportuno il plantare: mi ha detto che se voglio farlo, male non mi fa, ma non sarebbe risolutivo, tanto più che non ho nessuna sintomatologia al livello della pianta del piede o del calcagno). La visita fisiatrica rivela una leggera problematica cervicale e comincio a fare fisioterapia (primo ciclo per sblocco della cervicale e secondo ciclo concentrato proprio sull'ATM). Ieri sono finalmente stata dallo gnatologo che mi ha sottoposta a una visita durata letteralmente dieci secondi (apra la bocca, porti la lingua al palato, fine) e mi ha a sua volta liquidata dicendomi di tornare a settembre dopo aver fatto due mesi di logopedia perché ho il frenulo linguale corto. Io sono rimasta un po' perplessa, per la superficialità della visita a fronte di disturbi invalidanti e ormai di lungo corso. Domani ne parlerò col fisiatra con il quale ho una visita di controllo per valutare la situazione e definire il prossimo ciclo di terapia (a margine, la fisioterapia è l'unica cosa che mi ha dato un leggero sollievo finora, anche se la sintomatologia è ancora presente – non dormo da due notti). Capirete senz'altro il mio sconforto (e mi scuserete per il lunghissimo messaggio) ma a questo punto io non saprei più nemmeno a che specialista rivolgermi: forse un altro gnatologo? Ma come trovare uno gnatologo competente? Qualsiasi parere è ben accetto. Grazie in anticipo.
Premesso che il suo caso non è tra i più facili, mi permetto però di dire che, secondo me, deve essere visitata da un dentista che sia esperto di meccanica masticatoria e di ortodonzia.
Sono a Roma e sarei disposto a visitarla.
Buona giornata.

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Ogni dentista degno di questo nome deve conoscere benissimo la gnatologia , per fare protesi ,otturazioni ,ortodonzia... in questa situazione pare stia sfuggendo il concetto di "INSIEME" , considerare ,cioè, il corpo nella sua interezza e non pezzi staccati. Il piede piatto provoca uno scompenso posturale che ,inevitabilmente , si riflette su tutta la colonna fino alla cervicale ma una cattiva postura cervicale influenza la posizione del cranio e , quindi, il corretto funzionamento dell'ATM.
A parer mio deve solo cercare un dentista CON GRANDE ESPERIENZA!!!
Non aggiungo altro a quanto detto dal dottore abate
Buongiorno , ho letto con attenzione la sua problematica , si reazioni prima con il Medico di base che le consiglierà sicuramente la migliore strada da intraprendere.

Distinti saluti
Vaja Dr Fabio

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