Gentili dottori, ho 41 anni e frequento un coetaneo da circa 4 mesi. Lui è di recente uscito da un

17 risposte
Gentili dottori,
ho 41 anni e frequento un coetaneo da circa 4 mesi. Lui è di recente uscito da una convivenza di sei anni,la sua prima storia importante, mentre io non avevo una vera storia sentimentale da diverso tempo. Quelle che ho avuto in passato sono state quasi tutte intrise di dramma, gesti eclatanti, grande amore, sfide ecc (per poi fallire nella quotidianità).
Per motivi logistici la frequentazione con questo ragazzo ha vari limiti (entrambi viviamo con i nosti genitori, non abbiamo mezzi a parte lo scooter, lui è al momento disoccupato) che non aiutano a fortificare il rapporto, anche se devo dire che nonostante tutto siamo stati in grado di costruire qualche bel ricordo.Lui è molto presente, onesto, passionale, mi cerca tanto, mi fa sentire importante, ma mi ha detto di volerci "andare piano" visto che in passato in amore è stato impulsivo e non ha funzionato. So che non è innamorato di me ma mi vuole bene, e per me è lo stesso. Tuttavia mi manca quello struggimento, quel sentimento totalizzante che in passato non mi ha fatto nemmeno bene...lui ricerca la tranquillità.
Sono molto confusa perchè credo che una storia che mi lascia i miei spazi, che mi insegni a stare anche in assenza del partner, che mi permetta di dedicare un sabato alle amiche, mi farebbe un gran bene, ma non è proprio nelle mie corde, non la capisco...sono abituata a vivere sentimenti forti, o forse a dedicare il massimo tempo alla relazione per esercitare un maggiore controllo (illusorio, come ogni forma di controllo).
Questa sua non-urgenza di prenotare un weekend fuori, di fare dichiarazioni importanti, mi disorienta e mi fa temere di portare avanti qualcosa che non fa per me. Non voglio un dolce amico con cui andare a cena fuori, voglio ancora il batticuore...Eppure se lo lascio, mi dispiace e mi manca perchè so che è una gran brava persona e parliamoci chiaro: con quello che c'è in giro, alla mia età, non è poco. Cosa consigliate?
Cara utente, come penso immaginerà non posso dirle cosa sia più giusto fare. Poichè ciò che è giusto per lei lo sa solo lei. Tuttavia lei dici di aver bisogno di quello struggimento amoroso, come se l'amore per lei fino ad oggi fosse fatto di struggimento e non ci fosse una versione di amore e relazione fatta di forme diverse. Forse e proprio su cosa la muove che varrebbe la pena riflettere. Perché la tranquillità la mette in allarme, la fa dubitare? Potrebbe valutare la possibilità di ritagliarsi uno spazio per riflettere su di sé. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente,
la passione è qualcosa di immediato, coinvolgente e struggente che può esistere ma di norma non dura per lunghi periodi. L'amore di contro è qualcosa che si forma, si costruisce e spesso resta per lungo tempo. Credo che la sua posizione sia nel volere qualcosa di breve che di fatto si scontra con la quotidianità. Penso che oggi ci sia questa consapevolezza e quindi credo valga la pena di approfondire.
Cordiali saluti
Dott.ssa Aida Faraone
Buongiorno, capisco il suo disorientamento, i nostri schemi interni ci portano a considerare familiare ciò che conosciamo, cui siamo abituati, nonostante ci provochi al contempo sofferenza.
Se lo considera opportuno, intraprenda un percorso in cui esplorarli questi schemi e magari trasformarli.
Le mando un caro saluto,
Giada Bruni
Gentile utente, credo che già da sè abbia fatto una buona parte di lavoro, di riflessione, nell’accorgersi del proprio bisogno di controllo e nel prendere consapevolezza di meccanismi che la conducono verso lo struggimento amoroso (spesso di natura passeggera) a discapito di un stabilità che può nascere e maturare insieme all’altro e basata su equilibri che forse per lei non sono sufficienti. Tuttavia credo sia importante di fronte al dilemma se proseguire o meno questo rapporto (che ha natura giovane e al quale darei ancora un po’ di tempo prima di prendere una decisione), affrontare in modo specialistico la radice di questa sua impostazione nei rapporti e l’utilità seppur disadattiva del ricercare l’amore in questi termini. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto
I.A.
Buongiorno e grazie per la condivisione. Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, a volte la vita ci mette davanti decisioni e strade da intraprendere che sembrano invalicabili. Fortunatamente abbiamo il potere di ridare un senso alle nostre giornate mettendoci in gioco e scegliendo la possibilità di cominciare un percorso di psicoterapia per restituire colore a tutto. Dedichiamo impegno, pazienza e attenzione a noi stessi, ne avremo solo da guadagnare. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Buongiorno Signora,
ringrazio della sua condivisione; mi sembra che sia in atto un conflitto tra il suo bisogno di passione, struggimento, sensazioni forti e la paura di non trovare un'altra persona come lui, stante l'età che avanza e la desolante "offerta sul mercato". Mi pare di cogliere comunque che lui la faccia sentire importante, che sia passionale, onesto anche se ciò che le offre non le sembra ancora sufficiente. L'unico suggerimento che mi sento di offrirle è di iniziare un lavoro introspettivo per poter:
- capire che cosa ritiene fondamentale per poter costruire una relazione "sana";
- che tratti e meccanismi interiori fan si che lei si orienti alle particolari caratteristiche relazionali evidenziate, nonostante le fallimentari esperienze sentimentali passare;
- esplorare le sue paure e come esse impattino sulla sua scelta;
- "comprendere" empaticamente l'altrui prospettiva (la precarietà lavorativa, la recente rottura della relazione di lunga durata, i precedenti slanci non andati a buon fine, potrebbero renderlo temporaneamente tiepido).

Sperando di esserle stata utile le mando un sorriso.

Liza Bottacin
La tua descrizione della relazione e delle tue emozioni è molto dettagliata e piena di riflessioni importanti. È evidente che stai cercando di capire cosa desideri e di bilanciare i tuoi desideri e le tue esperienze passate con la situazione attuale. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per esplorare questi sentimenti e prendere decisioni che siano in linea con i tuoi bisogni e desideri.Prima di tutto, è importante riconoscere che ogni persona ha le proprie esigenze e desideri in una relazione, e che non c'è un unico "giusto" modo di vivere l'amore. La tua esperienza passata con relazioni intense e drammatiche ha chiaramente avuto un impatto sulle tue aspettative e desideri attuali. Tuttavia, è importante ricordare che le relazioni possono essere appaganti e significative anche senza il "battito cardiaco" costante.
Inoltre, è utile riflettere sulle qualità positive della relazione attuale. Il rispetto per i tuoi tempi e spazi personali, l'onestà, la presenza e la tranquillità possono rappresentare elementi importanti per la costruzione di una relazione sana e soddisfacente, soprattutto considerando il tuo vissuto passato.Sarà fondamentale ascoltare e dare valore ai tuoi desideri e sentimenti, senza tralasciare la considerazione dei bisogni e desideri del tuo partner. La comunicazione aperta e onesta con il tuo partner potrebbe essere un primo passo importante per condividere i tuoi dubbi e i tuoi desideri.
Infine, se senti che le tue esitazioni e le tue emozioni stiano influenzando negativamente la tua felicità e il tuo benessere, potrebbe essere utile considerare il supporto di un professionista in grado di offrire un'ulteriore prospettiva sulla situazione.
In definitiva, prenditi il tempo necessario per esplorare le tue emozioni e i tuoi desideri, e per cercare il supporto di amici, familiari o professionisti qualificati mentre valuti le tue scelte e prendi decisioni importanti per la tua felicità e il tuo benessere. Sii gentile con te stessa e cerca di trovare un equilibrio che sia in linea con le tue esigenze e i tuoi desideri.
Dr. Roberto Prattichizzo
Cara Utente, quello che racconta è un bel dilemma. Forse la causa della maggior parte delle separazioni. Anche gli amori più appassionati, quando evolvono, si trasformano in serene convivenze che per alcuni di noi rappresentano un porto sicuro e un traguardo. Se persiste invece la tensione verso le emozioni forti e impetuose, spesso c'è dietro un problema da risolvere, un conflitto interno tra una parte di Sé che cerca una relazione intima di cui fidarsi e a cui affidarsi, e una parte che invece la teme ... alla base potrebbero esserci qualche forte delusione infantile, ma nel suo caso mi viene da pensare a traumi dell'attaccamento. La fame di emozioni forti può essere una parte che si attiva e fugge dalla relazione "vera" perché comunque ne ha paura...sono solo ipotesi, ma con un percorso psicologico queste dinamiche si possono esplorare, conoscere e trasformare. Dia un'occhiata al mio sito se vuole saperne di più.
Salve,
Leggendo il suo messaggio si evincono tante emozioni contrastanti .
Le consiglio pertanto di rivolgersi ad un terapeuta affinché possa trovare le sue risposte e le auguro il meglio.
Saluti
Dottoressa Supino Alessia
Salve, cerchi di riflettere su ci che veramente vuole: il batticuore ha le sue incertezze, la stabilità comporta calma ma a volte un po' di noia. Decida insieme a qualcuno e vedrà che uscirà da questa situazione di dubbio.
Buongiorno, le scelte sono sempre personali, lo psicologo può aiutare a scegliere mostrando altri aspetti della questione e ampliando il grado di libertà di scelta. A volte nei matrimoni possono esserci altre considerazioni oltre il sentimento come l'interesse economico, valutazioni su di sé o sull'altra persona, fattori che non invalidano il legame, ma che potrebbero renderlo meno felice. Parlo del matrimonio per indicare il legame più forte legalmente e quindi più laborioso da sciogliere, ma considerazioni analoghe possono essere fatte anche per le convivenze. E' importante a mio avviso, essere certi che le precedenti storie sentimentali siano definitivamente chiuse e non abbiano lasciato lati irrisolti, pena il fallimento di qualunque altra storia sentimentale successiva, anche se non nell'immediato. Per questo le consiglio di consultare uno psicologo che potrà valutare più obiettivamente degli interessati e le segnalo un mio articolo sulle storie sentimentali non chiuse che può trovare su internet
Buongiorno, immagino che per lei gestire questa situazione in questo momento non sia facile. Probabilmente vista tutta la confusione che sente in questo periodo, potrebbe esserle utile iniziare un percorso di psicoterapia per provare a capire come andare avanti.
Le auguro buona giornata e resto a disposizione.
Buonasera,
la situazione che descrive indica la presenza di un conflitto interiore fra una parte di se’ piu’ matura che prende in seria considerazione il vantaggio, in termini di stabilita’ ed equiilibrio, della relazione in corso. In contrasto emerge un bisogno viscerale di “ struggimento” tipico degli amori romantici, che impedisce alla Sua parte matura di prevalere e di traghettarLa verso una relazione sentimentale stabile e rassicurante, come sembra essere quella attuale. Sembrerebbe che Lei stia indirettamente chiedendo un aiuto specialistico per diventare capace di stare bene e a suo agio con la persona che finalmente Le prospetta la possibilita’ di sentirsi “ al sicuro” in una relazione. In tal caso non resta che attivarsi per concedersi uno spazio terapeutico in cui analizzare e disinnescare questo poco sano, anche a Suo dire, “ bisogno di struggimento”.
Al fine di approfondire l’argomento mi permetto di suggerire la lettura di un mio articolo sul mio sito dal titolo:”Quando dire addio in una
relazione”. Resto a disposizione per uleriori chiarimenti anche online.
Un caro saluto! Dott.ssa Angela Fortini
Buongiorno signora,
ha detto che il rapporto e' iniziato 4 mesi fa, dopo una serie di storie non andate a buon fine potrebbe essere comprensibile che il suo compagno adotti strategie diverse, ognuno ha i suoi tempi, non per questo magari non puo' portare a finali piacevoli! Provi magari a farsi sostenere da qualche collega per capire appunto la sua storia e la necessita' di emozioni sempre molto forti e magari per aiutarla nell'attesa! Ovviamente questo perche' la storia e' nata da poco, se dopo un anno non decolla ovviamente vi farete i vostri conti
tanti auguri
eros o agape? c'è una risposta? parliamone, saluti
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Gentilissima, il suo dilemma è il dilemma di milioni di persone, dalla notte dei secoli. Non c'è una risposta, perchè ognuno sceglie quello che sente più corrispondente a sè, con conseguenti rinunce.Conosco entrambe le tipologie di persone, ognuna rimpiange qualcosa, ma non sa rinunciare al suo opposto. Potrebbe ritagliarsi un piccolo spazio, per conoscersi meglio e fare la giusta scelta in questo momento della sua vita e, come dice lei, con il panorama che c'è intorno. Rimango a sua disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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