Gentili Dottori, E' da circa 2 anni ormai che accuso un fastidio al linfonodo dietro la nuca, zona

4 risposte
Gentili Dottori,
E' da circa 2 anni ormai che accuso un fastidio al linfonodo dietro la nuca, zona cervicale.
Ero sicuro che fosse un linfonodo reattivo dato che si gonfiava e poi si riduceva, andava a fasi alterne in base al periodo.
L'anno scorso, a marzo 2018, decisi di recarmi dal medico di base per indagare e capirne di più.
Mi disse di fare analisi del sangue per verificare Mononucleosi e Citomegalovirus.
Feci tutto quanto, i risultati confermarono una mononucleosi ormai passata e Citomegalovirus in fase "terminale", il dottore utilizzò il termine "Grey zone".
Pertanto mi disse che l'ingrossarsi dei linfonodi era dovuto a questo, mi rassicurò e mi disse che si sarebbe risolto tutto col passare del tempo.

E' passato un anno e ancora ho questo problema, a fasi alterne, a volte è dolente al tatto, e a volte lo sento a stento.
Si trova proprio nella zona retrocervicale sinistra.

Torno dal dottore, e mi dice rassicurandomi che si potrebbe fare un'ecografia per avere un quadro più chiaro, insieme ad emocromo.

Proprio ieri ho eseguito l'ecografia della cute e tessuto sottocutaneo, il collega specialista radiologo mi ha rassicurato dicendomi che è tutto regolare, che a volte, i linfonodi retronucali possono ingrossarsi anche per dei peli incarniti causati dalla lametta del barbiere...
Vi riporto il referto: "Tre linfonodi lievemente ingrossati alla radice del collo in sede retronucale per mm: 6x8 e 9".

E non mi ha detto nient'altro, cosa fare etc...
A distanza di qualche mese, ho notato che effettivamente i linfonodi ingrossati lievemente sono 2 e posso toccarli al tatto, uno è leggermente più piccolo dell'altro, ma le dimensioni sono riportate sopra dopo aver fatto l'eco.

Io non so se preoccuparmi davvero, mi sta prendendo il panico (soffro di ansia), poi sento spesso di casi di negligenza medica e non riesco a star sereno.
Nessuno riesce a darmi una diagnosi esatta sulla base di esami ma solo supposizioni per calmare la mia ansia, inutilmente.

Da qualche giorno mi è presa un po' l'ansia per quanto riguarda il virus dell'HIV... premetto che comunque non ho rapporti da 1 anno... e rapporti completi da oltre 2 anni... ma solo con la stessa persona che conosco e dice di esser completamente in salute.

Quali sono i sintomi?
La mia situazione clinica potrebbe ricondurre ad una probabile infezione HIV?


Ringrazio in anticipo e porgo distinti saluti.
Premettendo che per sapere se ha contratto l HIV basta fare un esame. Certo che per un soggetto non a rischio, come pare essere lei, da un linfonodo ingrossato ad una( auto) diagnosi di HIV, di fantasia ce ne vuole parecchia. Se proprio vuole essere tranquillo si faccia fare una biopsia della parte infiammata e avrà una diagnosi certa.

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DA QUELLO CHE SI EVINCE DALL''ECOGRAFIA E DALLA SINTOMATOLOGIA, DIREI DI NON PREOCCUPARSI. E' MOLTO FREQUENTE CHE, IN SEGUITO AD INFEZIONI ANCHE BANALI, SI INGRANDISCANO DEI LINFONODI E CHE RIMANGANO INGROSSATI. OVVIAMENTE ,SE DEVE STARE CON LA PAURA DI PATOLOGIE SERIE, LA COSA PIU' SEMPLICE DA FARE E' TOGLIERE IL LINFONODO PIU' GRANDE E FARE L'ESAME ISTOLOGICO( E' UN INTERVENTO SEMPLICE E AMBULATORIALE).
Buongiorno,
anche mio figlio , che adesso ha 16 anni, da piccolo ha avuto un'infezione ed è rimasto un linfonodo del collo che a volte è molto evidente. ma lui sta benissimo.
lei ha avuto un'infezione , perchè ne deve ipotizzare altre? perchè mettere in dubbio la buona fede della sua compagna?
a me pare che lei sia seguito benissimo dal suo Curante , non perda la fiducia in questo ottimo professionista.
saluti cordiali
drssa mulas
Buongiorno, non vedo perché preoccuparsi visto che l'ecografia che ha fatto non segnala nessuna alterazione particolare. I linfonodi possono ingrossarsi in seguito a delle banalissime infiammazioni e poi rimanere ingrossati per sempre. Per quanto riguarda l'hiv faccia gli esami del sangue e si tolga il dubbio per sempre, anche se non vedo correlazioni tra le due cose. Cordiali saluti dr.ssa Cavallo

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