Gentili Dottori, Circa tre anni fa mentre ero alla guida ho avuto il mio primo attacco di panico...
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Gentili Dottori,
Circa tre anni fa mentre ero alla guida ho avuto il mio primo attacco di panico... Ho cominciato a fare un percorso di psicoterapia praticamente da subito, considerando che i sintomi si sono rivelati immediatamente davvero molto forti (forte ansia alla guida principalmente all'inizio)... ho abbandonato dopo due mesi il percorso psicoterapico in favore di una cura farmacologica con Efexor... inutile dire che le pasticche mi hanno riportato ad essere quasi quello di una volta in brevissimo tempo. Ho seguito la terapia con Efexor per circa 8 mesi ed alla sospensione nessun effetto collaterale, per i sei mesi successivi sono stato bene ma mai benissimo. Trascorsi i sei mesi però, ho cominciato a riavvertire forti i sintomi ansiosi e sono tornato dopo vari tira e molla a riprendere l'efexor che mi ha dato benefici solo parziali questa volta. Insieme alla terapia farmacologica, questa volta ho iniziato anche un serio percorso di psicoterapia comportamentale che mi hanno consentito di tornare a stare meglio... Sono arrivato a stare così bene che ho sospeso anche questa volta il farmaco senza particolari effetti collaterali... ora invece, a distanza di un mese dalla sospensione del farmaco è tornata un'ansia pazzesca, quasi martellante, mai così forte, la riconduco per lo più a un pensiero fisso che mi devasta, mi rende irrequieto, mi terrorizza... Guardo il cielo, penso alla terra, al fatto che sia così sospesa nel nulla, instabile e mi sento pervaso da un'ansia fortissima. Il pensiero è persistente e non riesco a tenerlo a bada. Mi sapreste dire a cosa può esser dovuta l'insorgenza di questo pensiero intrusivo e destabilizzante dal nulla? Pensare che sono sempre stato affascinato dal cosmo, ora ne sono terrorizzato e non trovo pace. Può esser dovuto alla sospensione dei farmaci? Può essere un aggravamento della mia condizione? Aiutatemi a capire per favore. Grazie.
Circa tre anni fa mentre ero alla guida ho avuto il mio primo attacco di panico... Ho cominciato a fare un percorso di psicoterapia praticamente da subito, considerando che i sintomi si sono rivelati immediatamente davvero molto forti (forte ansia alla guida principalmente all'inizio)... ho abbandonato dopo due mesi il percorso psicoterapico in favore di una cura farmacologica con Efexor... inutile dire che le pasticche mi hanno riportato ad essere quasi quello di una volta in brevissimo tempo. Ho seguito la terapia con Efexor per circa 8 mesi ed alla sospensione nessun effetto collaterale, per i sei mesi successivi sono stato bene ma mai benissimo. Trascorsi i sei mesi però, ho cominciato a riavvertire forti i sintomi ansiosi e sono tornato dopo vari tira e molla a riprendere l'efexor che mi ha dato benefici solo parziali questa volta. Insieme alla terapia farmacologica, questa volta ho iniziato anche un serio percorso di psicoterapia comportamentale che mi hanno consentito di tornare a stare meglio... Sono arrivato a stare così bene che ho sospeso anche questa volta il farmaco senza particolari effetti collaterali... ora invece, a distanza di un mese dalla sospensione del farmaco è tornata un'ansia pazzesca, quasi martellante, mai così forte, la riconduco per lo più a un pensiero fisso che mi devasta, mi rende irrequieto, mi terrorizza... Guardo il cielo, penso alla terra, al fatto che sia così sospesa nel nulla, instabile e mi sento pervaso da un'ansia fortissima. Il pensiero è persistente e non riesco a tenerlo a bada. Mi sapreste dire a cosa può esser dovuta l'insorgenza di questo pensiero intrusivo e destabilizzante dal nulla? Pensare che sono sempre stato affascinato dal cosmo, ora ne sono terrorizzato e non trovo pace. Può esser dovuto alla sospensione dei farmaci? Può essere un aggravamento della mia condizione? Aiutatemi a capire per favore. Grazie.
Buonasera, il problema che espone sembra più un idea ossessiva, che di sicuro le crea una forte ansia e la fa stare male. Il trattamento ha funzionato in passato, anche la psicoterapia le ha dato beneficio motivo per cui non c’è da dubitare che potrà tornare a stare meglio. Alle volte i disturbi d’ansia necessitano tuttavia di un aumento nei dosaggi, del trattamento in corso.
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