Gentili dottori, circa 8 anni fa ho iniziato ad assumere il minias. L' ho fatto molto superficialmen
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Gentili dottori, circa 8 anni fa ho iniziato ad assumere il minias. L' ho fatto molto superficialmente non perche' soffrisse di insonnia ma perche' avevo pensato mi potesse aiutare quando saltuariamente non riuscivo ad addormentarmi, insomma per essere sempre riposata. In realtà piano piano mi rendo conto che sono diventata dipendente dal farmaco e e l' ho assunto praticamente tutti i giorni senza seguire le indicazioni. Il mio massimo e' stato 1 flaconcino al mese. Lo scorso weekend per la prima volta ho dimenticato di portarlo con me e ho avuto tremori appena provavo ad addormentarmi. E' stato solo in quel momento che ho preso coscienza di quello che avevo fatto in tutti questi anni. Della mia ripeto superficialita' e non curanza. Comunque penso mi abbia cambiato anche l' umore . Sono giu' di morale non sento di avere più quella positivita' che mi contraddistinguere e adesso avverto debolezza e agitazione. Rientrata dal weekend ho preso 5 gocce di minias e piano piano scalero'. Cosa mi consigliate? Adesso mentre scrivo mi sento agitata e debole nonostante abbia dormito ( con fatica). E' possibile che sia dimagrita e ho avuto una perdita graduale dei miei capelli anche a causa del minias? Sono molto preoccupata e vorrei un vostro parere.
Gent.ma,
di sicuro l'utilizzo del farmaco nel suo caso è stato fuori dalle indicazioni mediche sia per la durata che per l'entità del consumo, e come lei giustamente ha suggerito è molto verosimile che lei abbia sviluppato una problematica di dipendenza dal farmaco (eventualità peraltro molto comune con quel tipo di molecola). Il fatto che lei abbia una buona consapevolezza in merito è di sicuro un'ottima notizia; spesso il passaggio più difficile del trattamento è appunto riconoscere di avere un problema di questo tipo e decidere di affrontarlo. Per quanto riguarda il resto dei sintomi che lei descrive, come dimagrimento, perdita di capelli, umore non ottimale, più che legate al Minias in sè (anche se l'eventualità è possibile) sembrerebbero conseguenze di un episodio depressivo concomitante, che spesso può portare a scadimento delle condizioni fisiche. E'inoltre giusto ricordare che depressione, ansia e insonnia spesso vanno " a braccetto". La cosa certa è che tutto il suo schema di assunzione dei farmaci ha bisogno di una revisione quanto prima, e pertanto la invito a contattare uno specialista per concordare un programma di scalaggio del Minias. La buona notizia è che, con la giusta pazienza, si tratta di un problema assolutamente trattabile.
Cordiali saluti
di sicuro l'utilizzo del farmaco nel suo caso è stato fuori dalle indicazioni mediche sia per la durata che per l'entità del consumo, e come lei giustamente ha suggerito è molto verosimile che lei abbia sviluppato una problematica di dipendenza dal farmaco (eventualità peraltro molto comune con quel tipo di molecola). Il fatto che lei abbia una buona consapevolezza in merito è di sicuro un'ottima notizia; spesso il passaggio più difficile del trattamento è appunto riconoscere di avere un problema di questo tipo e decidere di affrontarlo. Per quanto riguarda il resto dei sintomi che lei descrive, come dimagrimento, perdita di capelli, umore non ottimale, più che legate al Minias in sè (anche se l'eventualità è possibile) sembrerebbero conseguenze di un episodio depressivo concomitante, che spesso può portare a scadimento delle condizioni fisiche. E'inoltre giusto ricordare che depressione, ansia e insonnia spesso vanno " a braccetto". La cosa certa è che tutto il suo schema di assunzione dei farmaci ha bisogno di una revisione quanto prima, e pertanto la invito a contattare uno specialista per concordare un programma di scalaggio del Minias. La buona notizia è che, con la giusta pazienza, si tratta di un problema assolutamente trattabile.
Cordiali saluti
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Gentile Signora, le posso consigliare di farsi affiancare da un medico (medico di base o psichiatra) per quanto riguarda la sua volontà di scalare il farmaco ed eventualmente sospenderlo. Sarebbe utile anche un affiancamento psicologico.
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