Gentili dottori buongiorno, 9 mesi fa, in seguito a un infortunio sono entrata in contatto con un p

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Gentili dottori buongiorno,
9 mesi fa, in seguito a un infortunio sono entrata in contatto con un professionista sanitario che mi è stato molto vicino. Io nel tempo, frequentandolo per ragioni legati alla mia salute, credo di essermene innamorata nonostante fosse più giovane di me e io fossi sposata. Abbiamo avuto una storia durata questa estate...e sicuramente io ero molto presa, ma sempre consapevole del fatto che il tutto fosse condizionato anche dalla relazione di cura.
Da circa due mesi lui è andato via per ragioni legate al lavoro e ci siamo visti un weekend....quando ci siamo salutati il suo mi è sembrato un addio - non esplicito-, anche se nei giorni seguenti si è fatto sentire finchè io ho pano piano stoppato ogni forma di contatto.
Sento un vuoto pazzesco, innanzitutto perchè mi manca quel periodo di "accudimento" e poi mi manca lui, ma non so nemmeno dire se effettivamente potrebbe piacermi, nonostante la forte attrazione fisica, se slegassi la sua figura a quella dei mesi di terapia.
Sicuramente il rapporto potrebbe trasformarsi, anche in meglio.., ma non riesco ad accettare l'idea che la sua vicinanza come terapeuta sia conclusa.
Per il resto penso che il matrimonio con mio marito non vada bene e che comunque staccarmi da entrambi può farmi ritrovare la ludicità.
Purtroppo questo incontro ha toccato delle corde profonde...il tema legato agli anni andati (io ho 40 anni) alla maternità...perchè una cosa che mi fa desistere da questa nuova storia è il fatto che lui più volte ha parlato di figli nel suo futuro...ma so che io non potrò tra anni consideratà l'età. Insomma c'è un bel po' di carne a cuocere in questo momento di forte dolore e confusione. Che ne pensate?
Gentile utente, credo che un percorso di supporto psicologico, in questa fase, potrebbe esserle utile.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi

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Buongiorno,
comprendo la complessità della situazione che descrive e il senso di vuoto che può derivare da un legame che, nato in un contesto di cura, ha assunto anche un significato affettivo e intimo per lei. Il coinvolgimento emotivo con un professionista che le ha offerto sostegno e accudimento durante un periodo di vulnerabilità può portare a un profondo legame, in cui è spesso difficile separare i sentimenti reali da quelli nati nel contesto di una relazione di supporto.

È comprensibile anche che questo legame abbia risvegliato temi significativi come il desiderio di maternità, il rapporto con il tempo passato e la riflessione sul proprio matrimonio. Forse il sentimento di attaccamento a questa persona può aver portato alla luce bisogni non pienamente soddisfatti nella sua relazione attuale e nella sua vita personale. Potrebbe essere utile esplorare cosa le ha fatto provare questo senso di “accudimento” e quanto la presenza di questo elemento sia importante per il suo benessere.

Nel suo percorso, una pausa di riflessione può darle la lucidità che cerca, per valutare quali siano i suoi reali desideri per il futuro e quale significato attribuire a questo legame. Un supporto terapeutico può esserle d’aiuto per approfondire questi sentimenti in un ambiente sicuro e per comprendere meglio le emozioni legate a questa relazione e il suo attuale rapporto con suo marito.

Se ritiene, rimango a disposizione per accompagnarla in questo percorso di riflessione e chiarimento.
Salve gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. Capisco quanto possa essere difficile e confusa la situazione che sta vivendo, con emozioni contrastanti riguardo al rapporto con il professionista sanitario e al suo matrimonio. È comprensibile che il legame che si è creato con lui, soprattutto in un contesto di cura e vulnerabilità, possa aver suscitato forti emozioni. Il vuoto che sente, sia per la fine della relazione che per la perdita di un ruolo importante nel suo percorso di guarigione, è un aspetto da esplorare con attenzione. Il tema della maternità, dell'età e del futuro è anch'esso una questione delicata che merita una riflessione profonda sul suo desiderio di realizzarsi pienamente, sia nel contesto familiare che affettivo. Potrebbe essere utile esplorare in modo più ampio questi sentimenti di confusione e di dolore per meglio comprendere cosa desidera veramente per sé stessa e per il suo futuro. Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito. Un caro saluto, Dott Mauro Terracciano.
Ciao, proverò a prendermi un pò cura di questo tuo bisogno di "accudimento". Il bisogno di essere amata e accudita è un bisogno naturale e sano e generalmente è qualcosa che viene soddisfatto attraverso una relazione. Io ti chiederei: dov'è il vuoto che senti? In quale parte del corpo lo senti? Se potesse parlare cosa ti direbbe?
Mi sembra che i dubbi che ti poni rispetto alle relazioni e all'età siano dubbi che nascondono qualcosa di più profondo dentro di te, anche quello è un bisogno da ascoltare. Prova ad ascoltarti di più e a capire cosa tu desideri, senza cercare nell'altro la soddisfazione del tuo bisogno. Prenditi tu per prima cura di te, del tuo dolore e poi lo potranno fare gli altri.
Gentile utente, da ciò che ha scritto emerge chiaramente la difficoltà di un periodo molto delicato sotto molteplici punti di vista. In questo "momento di forte dolore e confusione" utilizzando le sue parole, le consiglio (se sente di farcela data la precedente esperienza) di iniziare un percorso di terapia al fine di elaborare la rottura traumatica con la sua figura di cura, per essere accompagnata nell' esplorazione della sua situazione matrimoniale attuale e il suo desiderio di maternità, ma soprattutto per centrarsi lei stessa nel qui ed ora dei tanti eventi che la stanno coinvolgendo, così da affrontare con maggiore consapevolezza il suo presente e il suo futuro. Le auguro il meglio, resto a sua disposizione.
Dott. Vincenzo Filoso
Salve Signora,
Le relazioni legate al nostro bisogno di cura e accudimento sono una reazione naturale del nostro inconscio che rimanda probabilmente ad esperienze vissute in precedenza.
Le consiglio un incontro con uno psicologo/a per esplicitare meglio questo suo vissuto e valutare insieme un eventuale percorso di supporto psicologico o psicoterapeutico, che le consenta di esplorare meglio le origini del suo bisogno di accudimento. Capirne l’origine, potrebbe aiutarLa a trovare una forma concreta a questa sua esperienza, capendone anche meglio l’utilità o meno nel proseguire un eventuale relazione.

Cordialmente
Gentilissima grazie molte per la sua condivisione. L'incontro con questo operatore sanitario è stato un fattore importante, poiché le ha portato alla luce la sua esigenza di "essere accudita", è un bisogno che lei ha, ma che grazie a questo incontro è come dire ri-emerso in superficie e non può più evitare di "non considerarlo". In merito all'operatore sanitario e al futuro con lui, se ci pensa bene, la risposta che disperatamente cerca, l'ha già trovata. Lui è più giovane e le ha espresso direttamente o indirettamente il suo bisogno in futuro di avere della prole. Questo sicuramente è un qualcosa che ferma sia lui, che lei. Afferma che il suo matrimonio sta andando male. Troppe cose che bollono in pentola. Inizi a fare ordine, così lo farà anche dentro di lei. Provi a cercare di prendersi del tempo di qualità con suo marito e di parlare con lui. Si confidi come avrebbe fatto un tempo con lui. Non ha nulla da perdere, anzi. Gli permetta di venire a conoscenza del suo disagio, del fatto che si è accorta che sente il bisogno di essere accudita, protetta, "curata" e che da lui questo non lo sente da un pò, e che vorrebbe tanto che lo ri-facesse. Parlate del vostro rapporto e delle mancanze reciproche, non fate l'errore di evitarvi. Non si preoccupi se ci sarà uno scontro, lo scontro serve anche a chiarirvi e magari a ri-unirvi. Fatevi seguire se potete da un sessuologo, o terapista di coppia, ma datevi una possibilità, io ne conosco uno molto bravo nel caso. E per quanto riguarda la figura dell'operatore sanitario, essa è arrivata al momento giusto per farle accorgere della presenza di questi bisogni che lei ha, e che non vengono soddisfatti. Ringrazi l'universo per questa figura che l'ha fatta "risvegliare", ma non si concentri tanto su quest'uomo, bensì su di lei, iniziando a fare ordine nella sua vita. Infatti usando le sue stesse parole, ha affermato che tutto ciò ha toccato corde profonde...è come se la sua anima le stesse chiedendo di fermarsi, di non lasciarsi trascinare da tutto e da tutti e pensare finalmente a lei e a quello che le manca e che ora è diventato importante più che mai. Però lasci almeno al marito la possibilità si sapere come sta ora. Si prenda del tempo di qualità con lui per dargli attenzione e soprattutto per avere attenzione da lui al fine di confidargli, forse come un tempo faceva, le mancanze importanti che avverte e che sta sentendo.
Gentile utente la situazione che ha descritto è molto chiara, in qualche modo ha già individuato le criticità legate alla sua vita che a parer mio sono state rese più chiare dalla relazione che ha avuto.
L'età coincide con quella dei bilanci e mi creda chi più chi meno si è ritrovato a farli.
Questo per lei è un momento di cambiamenti?
E' un momento di rinascita? Può deciderlo lei, mi sembra che abbia lo spirito giusto per un percorso psicologico, approfondisca la conoscenza di se stessa e valuti il livello di sua soddisfazione relazionale nel matrimonio ma anche personale, sarà un bel viaggio.
La saluto, in bocca la lupo per la sua ricerca
La ringrazio innanzitutto per la sincerità e il coraggio nel parlare di questo momento delicato della sua vita. Da quello che descrive, sembra che questo incontro abbia toccato profondamente alcune corde emotive: il bisogno di sentirsi accudita, la riconsiderazione di un progetto di maternità, e una possibile riscoperta di parti di sé che magari, nella relazione con suo marito, non trovavano più spazio o espressione. È comprensibile che, oltre al vuoto lasciato dal legame con questo professionista, si possa sentire ancora legata al senso di sostegno che lui rappresentava in un momento per lei complesso.
Questo tipo di connessione può portare a una profonda intimità emotiva, che può essere confusa con un sentimento d’amore. La distanza, in questo caso, può aiutarla a valutare con più chiarezza cosa provava davvero per lui come persona e quanto di quel sentimento fosse legato al contesto della terapia e al supporto ricevuto in quel periodo.
Inoltre, il fatto che ora si trovi a riflettere sul suo matrimonio e sui suoi desideri futuri è un segnale importante. A volte, un’esperienza significativa con un’altra persona può far emergere aspetti di noi stessi che erano in secondo piano, mettendo in luce ciò che realmente desideriamo e ciò che non ci appaga più. In questo momento, potrebbe essere utile prendersi del tempo per riflettere su questi aspetti della sua vita (anche per quanto riguarda il tema maternità) e capire se, al di là di questa storia, il suo matrimonio possa offrirle ancora la serenità e il tipo di legame di cui sente il bisogno.

Se sente il bisogno di ulteriore supporto per affrontare questi sentimenti contrastanti e chiarire meglio le sue priorità, potrebbe trovare utile un percorso di ascolto psicologico che le permetta di esplorare queste emozioni in un ambiente sicuro e di individuare cosa è meglio per lei in questo momento. Ciò le consentirebbe di ritrovare quella lucidità che cerca e di prendere decisioni in linea con i suoi bisogni.

Le auguro di trovare la serenità che merita e di poter affrontare questo momento di transizione con consapevolezza e fiducia.

Un caro saluto,
Dott.ssa Alessandra Arena
Gentile signora,
la situazione che descrive appare complessa e profondamente coinvolgente, un intreccio di sentimenti e bisogni che toccano aspetti importanti della sua vita. È comprensibile che il rapporto con questa persona, nato all'interno di un contesto di cura, abbia risvegliato in lei emozioni intense. L'intimità emotiva e la vicinanza che si sviluppano in una relazione terapeutica possono, infatti, creare una forte connessione, non solo per l’attrazione che può generarsi, ma per la sensazione di accudimento e di sostegno che vi sono coinvolte.
Spesso, relazioni come quella che descrive toccano corde profonde della nostra psiche, riportando alla luce desideri, insoddisfazioni o bisogni inespressi che possono essere legati a vari ambiti della vita, come il senso di realizzazione personale, la maternità o la percezione del tempo che passa. La sua riflessione sul matrimonio, unita al vuoto che sente dopo l’allontanamento dal suo terapeuta, indica che probabilmente sta attraversando una fase di profonda trasformazione, durante la quale è naturale provare confusione e dolore.
In questo contesto, il bisogno di “lucidità” che esprime sembra un’indicazione importante. Potrebbe esserle utile esplorare, in un ambiente sicuro e neutro, le radici di queste emozioni, per meglio comprendere cosa rappresenti per lei questa persona e quali aspetti della sua vita potrebbero trarre beneficio da un cambiamento. Le potrebbe anche essere utile esplorare cosa desideri per il suo futuro, sia personale che relazionale.
Considerando la complessità della situazione e l’impatto che questo momento sta avendo sul suo benessere, sarebbe sicuramente utile confrontarsi con un professionista della salute mentale. Uno psicoterapeuta potrebbe accompagnarla in un percorso di esplorazione delle sue emozioni e dei suoi desideri più profondi, aiutandola a fare chiarezza e a individuare le scelte più autentiche per la sua serenità e realizzazione personale.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima, La Sua esposizione è senz'altro molto lucida e frutto di analisi profonda, e non senza dolore, del Suo vissuto.
Le domande che si pone, e ci pone, sono una guida per un suo personale ed importante percorso di significato ( sia di questa esperienza che della sua esistenza futura).


Proprio da questi "inciampi" possiamo creare per noi nuove opportunità e nuove direzioni .
Senz'altro le condizioni già sottolineate dai colleghi sono un fattore da considerare.
In questa possibile profonda trasformazione, non senza disagio e dolore, è possibile farsi condurre senza "collusioni" emotive dalla figura che Le auguro potrà permetterle di riascoltarsi profondamente per ciò che sente di essere ora.

Le auguro una Rinascita ricca di significato, che la conduca ad un'esperienza di gioia e di amore libera e profonda .

Con affetto
Dottoressa Francesca Francese
Cara utente, capisco quanto la situazione possa sembrare intricata e carica di emozioni contrastanti. Quando ci si trova in momenti di fragilità, come durante un percorso di cura, si possano sviluppare sentimenti intensi per chi ci sostiene e ci sta vicino. È un’esperienza che può sembrare complessa da decifrare, specie quando queste emozioni si mescolano con sentimenti personali profondi come il desiderio di maternità e le riflessioni sulla propria vita a 40 anni.

Per fare un po’ di chiarezza, potrebbe essere utile separare i diversi aspetti di questa situazione. Da un lato, c’è il rapporto di coppia con tuo marito, che sembra già avere delle difficoltà e meriterebbe forse una riflessione a parte. Da un altro, c’è il legame con questo professionista sanitario, che potrebbe essere alimentato sia dall’attrazione fisica che dal contesto di accudimento in cui si è sviluppato.

Forse una strada per aiutarti a ritrovare maggiore lucidità potrebbe essere concederti uno spazio sicuro in cui esplorare tutti questi aspetti, senza sentirti obbligata a prendere subito decisioni definitive. Valutare come ti senti sia in relazione al matrimonio che a questo rapporto con il professionista, magari con l’aiuto di un supporto psicologico, potrebbe permetterti di fare chiarezza e individuare cosa davvero desideri per il tuo futuro.

Dott.ssa Rossella Costagliola Lotorchisco
Penso che lei abbia decisamente ragione.
Ragione a fare le riflessioni di cui scrive.
Ragione a provare a cercare aiuto.
Forse può apparire ovvio, ma diciamoci pure che nel corso degli anni i nostri bisogni cambiano, sia individualmente che nella coppia.
Potrebbe essere utile un luogo di parola in cui approfondire questi temi.
Le propongo un colloquio online.
Gentile utente,
leggendola non ho potuto fare a meno di pensare a 3 elementi che non riesco a distinguere bene nel suo racconto: desiderio, bisogno e cura.
Tre elementi molto diversi tra loro ma legati forse, in maniera indissolubile.
Mi permetto però di rimandarle che in una relazione psicoterapeutica, il setting, quindi le regole e la cornice in cui si svolgono gli incontri di cura, sono di solito ben definiti e chiari, se è questo il caso specifico, a livello etico e deontologico, non dovrebbe crearsi questo tipo di confusione o andrebbe sicuramente chiarita, mi spiace si sia ritrovata in una situazione così complessa.
La invito a prendersi uno spazio per sé, con un/una professionista diverso per "curare" questo momento di dolore e confusione, come lei scrive, cercando di mettere a fuoco veramente ciò che sente, cosa desidera e di cosa ha bisogno, perché spesso, se non sempre, queste cose non coincidono e ci si può trovare in difficoltà.
Prendersi cura di sé richiede spesso fatica e coraggio, l'Altro può accompagnarci e guidarci ma non sostituirsi a noi, l'abbraccio.
Gentilissima utente, pare evidente che stia vivendo un momento di grande complessità emotiva e introspezione. La connessione che ha avuto con il professionista sanitario sembra aver risvegliato in lei una serie di emozioni e desideri che vanno oltre l'ambito della cura, sollevando interrogativi sulla sua vita attuale e sulle sue aspirazioni future. È naturale che un intreccio tra la relazione di cura e un legame affettivo crei una connessione profonda e intensa, ma può anche confondere i confini tra assistenza professionale e attrazione personale. Il suo riconoscimento del bisogno di decidere su ciò che vuole per se stessa è un passo molto importante. La sua riflessione sulla sua relazione con suo marito e sulla possibilità di staccarsi da entrambi per ritrovare lucidità suggerisce che sta valutando seriamente la sua situazione attuale e le sue opzioni. È comprensibile che la questione della maternità e della differenza di età aggiunga un ulteriore strato di complessità alla sua decisione. Questo può richiedere del tempo e una profonda comprensione di ciò che desidera davvero per il suo futuro. Potrebbe essere utile esplorare questi sentimenti con un professionista che possa aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e a prendere decisioni basate su un'autentica consapevolezza di sé.
Se desidera un supporto o ulteriori riflessioni su questo tema, non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti, Dott.ssa Laura Lanocita
Gentile,
La ringrazio per aver condiviso una parte così personale della sua vita. È evidente che si trova in una situazione complessa e carica di emozioni, e desidero offrirle un supporto nel riflettere su quanto descritto.
Innanzitutto, vorrei riconoscere il dolore e la confusione che sta vivendo.
È comprensibile che un legame così intenso, nato in un contesto di vulnerabilità come quello della terapia, possa generare sentimenti profondi e complicati. L'attrazione che prova nei confronti di questa persona, unita alla sua figura di terapeuta, può complicare ulteriormente il suo vissuto emotivo.
L'assenza di questo professionista, unitamente alla sensazione di un vuoto, può essere il riflesso di una perdita di supporto e accudimento che ha trovato in lui. È importante considerare il significato che ha avuto questa relazione per lei: non solo un'attrazione fisica, ma anche un legame che ha toccato aspetti profondi della sua vita e della sua storia personale.
Riguardo al suo matrimonio e alla sua insoddisfazione attuale, è utile esplorare ciò che desidera per il suo futuro. La questione della maternità, in particolare, merita attenzione. È naturale porsi domande sul futuro e sul momento in cui potrebbe desiderare figli, specialmente se questo argomento è stato esplicitamente sollevato dal suo ex terapeuta.
Le consiglio di considerare una consulenza con un professionista della salute mentale, per aiutarla a gestire queste emozioni e difficoltà. Parlare con qualcuno potrebbe facilitarle un percorso di autoconsapevolezza che permetta di esplorare le proprie esigenze e desideri più profondi.
Resto a disposizione.

Cordialmente
Dott.ssa Gloria Giacomin
Buonasera, mi ha colpito molto la frase in cui lei dice" non riesco ad accettare l'idea che la sua vicinanza come terapeuta sia conclusa", come a significare l'importanza che questa persona ha avuto nel prendersi cura di lei. Forse è proprio la dimensione della cura e dell'attenzione che è mancata nella sua relazione di coppia e che l'ha portata ad avvicinarsi a qualcun altro. Si sono aperte molte domande in lei e questo potrebbe essere il momento giusto per guardarsi dentro.
Buonasera, la situazione che sta vivendo è sicuramente complessa e comprendo il dolore e la confusione che possono accompagnare un momento come questo, carico di emozioni profonde e conflitti interiori. Trovarsi coinvolta in una relazione con una persona conosciuta in un contesto di cura può facilmente far emergere sentimenti intensi, spesso legati anche al bisogno di sentirsi ascoltati, compresi e accuditi. Questa vicinanza terapeutica potrebbe aver risvegliato in lei desideri e bisogni che forse erano rimasti latenti, oppure meno visibili nel contesto della sua vita quotidiana e del matrimonio. È del tutto naturale che questo legame abbia aperto una riflessione più ampia, toccando temi fondamentali come il matrimonio, la maternità e l’avanzare del tempo. Anche se l’attrazione è stata sincera e la vicinanza è stata reale, come lei stessa intuisce, il fatto che fosse in un contesto di cura può avere intensificato i sentimenti, perché un legame di questo tipo porta con sé un’intimità particolare e un senso di protezione che non sempre troviamo nei rapporti abituali. La sua decisione di fermare i contatti potrebbe anche essere un segnale di consapevolezza e lucidità: sembra che in lei ci sia un’intuizione che prendersi una pausa sia la strada giusta per riflettere con chiarezza su ciò che desidera davvero, senza essere condizionata dall’intensità di questa esperienza. Se è così, allora questa decisione può rivelarsi un modo per ritrovare stabilità e fare luce su ciò che sente realmente, dando valore ai bisogni più profondi che sono emersi per lei in questi mesi. Parlando del suo matrimonio, è possibile che questo incontro abbia messo in evidenza delle aree di insoddisfazione o delle mancanze che erano già presenti e che, forse, con il tempo sono diventate difficili da ignorare. Domandarsi se c’è spazio per un rinnovamento del rapporto con suo marito potrebbe essere utile, così come capire se le necessità emotive che sono emerse in questo periodo possano trovare ascolto e accoglienza anche all'interno del matrimonio. Questo potrebbe essere un momento importante per esplorare cosa significa per lei sentirsi davvero soddisfatta in una relazione e, se possibile, provare a comunicare con suo marito riguardo ai suoi bisogni attuali. Infine, toccando il tema della maternità e delle riflessioni legate all’età, può darsi che questo incontro abbia riacceso il desiderio o il rimpianto per aspetti della vita che, per vari motivi, non ha potuto esplorare come avrebbe voluto. È naturale e umano provare una certa tristezza o nostalgia quando sentiamo che alcune scelte possono non essere più alla nostra portata, ma è importante anche chiedersi in che modo questi temi possano trovare un senso per lei oggi, tenendo conto della persona che è e delle esperienze che ha vissuto. Forse può essere utile riflettere su quali aspetti della maternità o dell'intimità familiare desidererebbe integrare nella sua vita, magari in forme nuove, a prescindere dai limiti imposti dalle circostanze. Ritrovarsi a fare i conti con questi temi può essere doloroso, ma è anche un’opportunità di crescita, per comprendere meglio i suoi desideri più autentici e il modo in cui può realizzarli, con o senza la presenza delle persone che hanno recentemente fatto parte della sua vita. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno e grazie per aver condiviso una situazione così complessa e carica di emozioni profonde. Da ciò che descrivi, sembri attraversare un momento di grande cambiamento e riflessione su più livelli della tua vita, sia per la relazione con questo professionista sia per il matrimonio, e forse anche su un piano più personale legato al senso di maternità e al passare del tempo.

È comprensibile che il legame con chi ti ha curata possa aver suscitato sentimenti intensi: l’esperienza di "accudimento" può, infatti, portare a sentire un profondo attaccamento. Questo, però, ha delle radici particolari e molto complesse, perché tocca non solo il legame con lui, ma anche i tuoi bisogni di sostegno, sicurezza e forse desiderio di rinnovamento emotivo.

Hai anche accennato a un senso di insoddisfazione nel matrimonio e a un desiderio di "staccarti da entrambi" per recuperare una tua lucidità. Potrebbe essere importante approfondire cosa questi due legami rappresentino per te, in modo da comprendere meglio cosa effettivamente cerchi per te stessa e per il tuo futuro. Cosa potrebbe significare per te ritrovare una tua centralità e uno spazio di serenità, indipendentemente dai legami attuali?

Forse, dare ascolto a queste domande e a ciò che emerge potrebbe aiutarti a fare chiarezza e a comprendere come desideri procedere, con rispetto verso te stessa e verso le tue esigenze più profonde.
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Comprendo quanto possa essere complesso elaborare sentimenti così profondi, soprattutto quando emergono in un contesto di cura e di cambiamenti significativi nella propria vita. Da ciò che ha raccontato, appare chiaro quanto questo rapporto abbia toccato aspetti intimi e importanti, non solo sul piano affettivo ma anche rispetto a temi personali come la maternità.
Come psicologi, non possiamo dirle quale sia la scelta giusta o come gestire questa situazione; tuttavia, possiamo offrirle supporto per esplorare e fare chiarezza sui suoi sentimenti e bisogni profondi. In situazioni simili, spesso si inizia con una consulenza psicologica di 3-4 incontri per comprendere meglio la sua storia e problematica presentata. Se sente che il percorso potrebbe essere utile, è possibile proseguire con un sostegno psicologico, per aiutarla a scoprire nuove risorse e punti di forza per affrontare in modo più efficace questo momento complesso.
Buongiorno gentile Utente, comprendo come questo periodo possa essere complesso e carico di emozioni contrastanti, nate in parte dall’intensa esperienza di cura che ha vissuto con questa persona e in parte dal momento delicato che sta attraversando nel suo matrimonio. L’incontro con questo professionista sembra aver toccato aspetti di sé che forse prima erano meno esplorati o che si erano espressi in modo diverso. È comune che il supporto profondo, l’attenzione e l’ascolto ricevuti durante una fase vulnerabile possano intrecciarsi con sentimenti affettivi, specialmente quando emerge un'attrazione reciproca.
Il suo desiderio di ritrovare lucidità distaccandosi da entrambi i legami mostra una buona consapevolezza della necessità di fare chiarezza. Affrontare il suo bisogno di “accudimento” e i sentimenti legati agli anni che passano, ai progetti di vita e alla maternità potrebbero aiutarla a vedere la sua situazione con maggiore serenità, sia rispetto a questo nuovo legame che al rapporto con suo marito. Si tratta di temi che richiedono tempo e ascolto, ma che, se esplorati a fondo, possono offrirle indicazioni su cosa desidera per sé, al di là dei singoli rapporti, restituendole la lucidità che cerca.
In questo momento, potrebbe aiutarla proseguire con un supporto psicologico, che la accompagni a elaborare ciò che ha vissuto in modo da distinguere con chiarezza quanto del suo desiderio dipenda dalla figura di cura e quanto, invece, sia effettivamente legato alla persona che ha conosciuto. Spesso è attraverso questo percorso che emergono risposte autentiche, che le permetteranno di affrontare anche la complessità del suo rapporto attuale e di prendere decisioni più serene e consapevoli, rispettose dei suoi bisogni e dei suoi progetti di vita.
Sono certo che dare spazio a questa riflessione sarà fondamentale per ritrovare il suo equilibrio e orientare le sue scelte.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
Gentile utente,
grazie per aver condiviso il suo vissuto.
Il consiglio che mi viene da darle è quello di iniziare un percorso da uno specialista per indagare a fondo tutto ciò che le sta succedendo. Naturalmente, ritengo che questa "relazione di cura" durata anche un pò abbia messo ancor di più in luce le problematiche, da lei citate, del suo matrimonio.
Resto a disposizione.
Un caloroso abbraccio

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