Gentili dottoresse e dottori, sono un uomo eterosessuale di 32 anni ed arrivato questa età non pi

4 risposte
Gentili dottoresse e dottori,

sono un uomo eterosessuale di 32 anni ed arrivato questa età non più così "giovane" mi ritrovo, non chiaramente per mia volontà, ad essere ancora vergine.

Ho avuto, fortunatamente, relazioni sentimentali con l'altro sesso in passato ma, purtroppo, non sono mai completamente sbocciate fino a poter arrivare ai tanto agognati rapporti completi e ciò mi ha lasciato una grandissima frustrazione. Questa circostanza mi tormenta psicologicamente sin dall'adolescenza, quando cioè gli amici e le amiche più stretti/e iniziavano a vivere questo periodo così tradizionalmente ricco di sensazioni e scoperte, sia di sé sia del mondo esterno e, trovando evidentemente in me un porto sicuro, si confidavano sulle loro esperienze e fantasie mentre io ero del tutto avulso da questa nuova realtà, ritrovandomi ad essere in secondo piano rispetto alla scena principale in corso nelle loro vite.

Questo ha provocato, e provoca tuttora, in me un profondo senso di vuoto e di disagio relazionale, incidendo negativamente sul mio benessere psicofisico e facendomi di fatto sentire come un alieno all'interno della società odierna, tanto (iper)sessualizzata quanto a volte tremendamente superficiale e basata sulle apparenze. Come cantava De Andrè, "è triste trovarsi adulti senza essere cresciuti" passando per le tappe che (praticamente) tutti fanno a ridosso di quell'età e nella decade dei vent'anni e senza avere avuto la possibilità di sperimentare e confidarsi ad un livello di complicità così intimo con le partner...

Mi sento ormai al capolinea e senza alcuna speranza di poter provare anch'io, seppur con un ritardo notevole, se non del tutto imperdonabile per la società di oggi, queste esperienze (ri)trovando così un affetto autentico e maggiore autostima.

Quali consigli vi sentireste di darmi? Ho passato e passo innumerevoli momenti di sconforto e di isolamento per la vergogna, ma conservo ancora un briciolo di ottimismo nei confronti dell'imprevisto che può ribaltare la situazione...

Grazie mille
Gentile utente, grazie per questa Sua intima condivisione.
Lei cita De Andrè in una delle canzone più belle mai scritte....ma questa è anche la canzone che più di altre, fa vedere l risvolto della medaglia: ad ogni azione corrispende una reazione . Se si sente triste piochè adulto senza essere cresciuto, quel nano in questione diventa anche giudice in terra del bene e del male, con tutte le conseguenze .....una fra tante , la più importante , la vendetta!!! la paragonerei al senso di vuoto e di disagio di cui lei parla. Non posso , non sono in grado , non sarebbe corretto dare consigli senza conoscere lei e la sua storia , lei e la sua visione, lei e le sua abitudini, lei e la sua vita attuale. Partirei dalla "briciola " di ottimismo che la anima e la porta a scriverci per ottenere aiuto, la vergogna non può far parte del resto delle bricole che potremmo raccogliere per cibarcene e sentirci "pieni".
Spero di essere da lei contattata , opero anche on line, conoscerla e far diventare i consigli ,un sostegno reale....non conoscendo affatto la statura di Dio.
cordialmente
Dott.ssa Giusi Vicino

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Gentile utente, la tua esperienza è molto più comune di quanto sembri, anche se in questo momento può sembrarti isolante. Vivere una pressione sociale così forte attorno alla sessualità può portare a sentirsi esclusi o inadeguati, ma è importante ricordare che non c’è una "tempistica giusta" o una strada obbligata che tutti devono seguire. La vita di ciascuno ha ritmi diversi, e non sono le tappe che mancano a definire il tuo valore come persona.

Quello che racconti rivela un desiderio profondo di intimità autentica e di connessione emotiva, soffocata dal bisogno di non sentirti da meno degli altri. Più che concentrarti sull’idea di "recuperare" il tempo perduto, potrebbe aiutarti spostare l’attenzione sul vivere pienamente ciò che arriverà, quando sarà il momento. Le relazioni non nascono solo da un’esperienza sessuale, ma da un’intesa più ampia che cresce nel tempo e nella reciproca apertura.

Se la vergogna e il senso di isolamento pesano, parlarne con un terapeuta potrebbe aiutarti a scardinare quei pensieri critici che ti fanno sentire bloccato. Non sei "sbagliato", né hai nulla di imperdonabile. Semplicemente, il tuo percorso è stato diverso da quello che immaginavi o che altri hanno vissuto.

Puoi provare a focalizzarti sulle relazioni umane che ti arricchiscono, quelle in cui ti senti accolto e ascoltato. Non serve partire con l’idea di arrivare subito a un rapporto completo; l’intimità cresce gradualmente, passo dopo passo. Più ti sentirai a tuo agio con te stesso, più sarà naturale condividerlo con qualcun altro.

L’ottimismo che senti è prezioso. Anche se il passato pesa, il futuro è aperto e pieno di possibilità. Concediti tempo e spazio per vivere quello che arriverà, senza forzature o aspettative troppo rigide. Non sei definito da ciò che non hai vissuto, ma da come scegli di affrontare il tuo presente.
Gentilissimo,
capisco il suo disagio nel confrontarsi con realtà diverse intorno alla sua cerchia di amici e conoscenti che hanno percorso le tappe di conoscenza fisica e sessuale in tempi più "regolari". Il virgolettato non è a caso, poiché le posso assicurare ,che ci sono tantissime persone, che ho conosciuto: uomini e donne, nella sua medesima situazione o che lo sono state fino a quando non hanno deciso di affrontare la loro difficoltà con un esperto. Le suggerisco di non far passare più altro tempo e iniziare un percorso di psicoterapia, meglio se con un sessuologo, che dovrebbe avere come con obiettivi primari rinforzare la sua autostima e sbloccare la sua sessualità con una partner per arrivare finalmente al tanto agognato rapporto sessuale completo.
Buongiorno, comprendo dalle sue parole che la situazione per lei è fonte di disagio, e credo altrettanto ci siano svariati temi da esplorare che richiedono uno spazio di ascolto più adeguato che possa permettere di trovare risposte insieme a lei e per lei. Qualsiasi risposta data qui si baserebbe su presupposti sbagliati in quanto non tagliati nello specifico su di lei, perciò il mio consiglio è di intraprendere un percorso psico-sessuologico per capire i motivi e ricercare risposte al suo disagio. Buona giornata, cordiali saluti! Resto a disposizione, se ha bisogno non esiti a contattarmi!!

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.