Gentili Dott.sse e Dottori, leggere le vostre opinioni e consigli mi spinge a "partecipare" a questo

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Buonasera
ho letto con attenzione il suo delicato messaggio, ciò che ha vissuto è sicuramente un "trauma", e lei sta vivendo un disturbo post traumatico da stress.
Con una buona psicoterpia in cui lei può finalmente affidarsi e fidarsi può tutto migliorare.
Resto disponibile per consulto anche primo colloquio
saluti sinceri

Buongiorno,
Mi dispiace per questo suo vissuto sicuramente doloroso che ha per di più coinvolto i suoi familiari.
Sicuramente trovare un professionista che le possa ispirare inizialmente fiducia e con cui si trova bene potrebbe essere un inizio. Una volta che ha trovato il professionista adatto a lei può valutare se intraprendere un percorso che nel tempo la aiuterà a ritrovare la sua serenità sia personale sia relazionale.
Resto a disposizione
D.ssa GDM

Salve! Oddio mi dispiace moltissimo per i danni che le ha arrecato la giustizia. Ho conosciuto in carcere altre persone vittime di errori giudiziari e comprendo la sofferenza e l'impotenza.
Lei chiede da dove iniziare?! Inizi da un primo colloquio conoscitivo e consulenza in cui costruire il suo percorso terapeutico e valutare l'affinità con il terapeuta. Si senta libero di poter decidere lei e scegliere.
Buon proseguimento

Buonasera C C., grazie di condividere la sua delicata situazione.
Può ricominciare dal contattare un professionista nella sua zona oppure online con cui iniziare una rielaborazione del danno subito.
La resilienza, un concetto di cui si sente parlare tanto negli ultimi anni, indica proprio questo, la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare in maniera positiva la propria vita, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre. Coraggio.

Salve. Mi dispiace per quello che le è successo. Concordo con i colleghi nel dire che lei stia vivendo un disturbo post-traumatico da stress. Non è facile affidarsi a un professionista o avere fiducia dopo quello che le è successo. Ma forse la fiducia, l'affidarsi, la relazione accogliente è proprio l'obiettivo di una terapia. Le consiglio di scegliere un terapeuta che la convinca e avviare un lavoro terapeutico in cui gradualmente possa affidarsi e lavorare congiuntamente per riacquisire autostima, fiducia in sè e negi altri e un senso di benessere psicologico generale.
In bocca al lupo

Gentile utente, mi spiace per la terribile esperienza subita e per le conseguenze con cui si sta confrontando attualmente.
La sensazione di paura costante, gli incubi, lo scarso entusiasmo sono segni, sintomi, che fanno ipotizzare un disturbo da stress post traumatico. Trauma è la parola che, a ragione, anche lei usa per descrivere ciò che ha subito, cominci contattando un terapeuta con cui elaborare questa esperienza e recuperare il benessere perduto.
Cordiali saluti

Buon pomeriggio,
solidarietà per ciò che le è successo.
Sembra che lei stia vivendo un disturbo post traumatico da stress, a causa di quello che lei giustamente definisce un trauma importante.
La sua elaborazione all'interno di un percorso psicoterapeutico può certamente aiutarla a superarlo.
Cordialmente, EP

Carissimo esprimo tutta la mia solidarietà per la triste vicenda che lei ha vissuto e accanto a lei la sua famiglia. Da quanto racconta appare palese la presenza di un disturbo post traumatico, il quale come è ormai riconosciuto, necessità di un lavoro specifico e accurato. Le consiglio quindi di intraprendere un percorso psicoterapeutico che le consenta di restituire vitalità alle sue giornate e la libertà di vivere il presente per quello che realmente è. Rimango a disposizione. Cordiali saluti.

Gentile Utente,
da qualcosa ha già iniziato scrivendo qui: ha cominciato dal condividere un pezzettino di sé per poter iniziare a vedere un primo spiraglio di luce. Come si è sentito? Potrebbe valutare di compiere questa esperienza di presenza, magari contattando un professionista della sua zona, e riflettere se questo primo passo possa diventare un cammino più lungo?
Un saluto, Luisa

Buongiorno, data la sua situazione , credo che individuare la figura di un professionista in grado di permetterle di esprimersi in maniera adeguata sia il modo migliore per prendersi cura della sua situazione attuale. Non ci dimentichiamo che il trauma subito, quando si ripercuote nella quotidianità, necessita di essere ascoltato ed elaborato!
Rimango a disposizione
Dott. Francesco Luca

Salve C.C., anche un solo giorno di carcere può cambiare la vita di un uomo. Non c’è condizione economica e sociale che tenga, quando si è subìto un errore giudiziario. La carcerazione ingiusta rappresenta certamente un’ esperienza traumatica che può produrre danni psichici, morali e esistenziali. Le consiglio di contattare un professionista e di iniziare un percorso psicoterapeutico che le dia modo di rinascere più consapevole e forte. Cordiali Saluti Dott.ssa Restituta Cocchia

Buongiorno,
Sono dispiaciuta per ciò che le è accaduto.
Sono disponibile ad aiutarla con un percorso individuale anche online per superare questo trauma.
Mi contatti pure.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara

Buongiorno, capisco quanto dolore e sofferenza abbia tenuto dentro. Senza possibilità di esprimere il suo malessere, in un contesto adeguato, rischia di aumentare i sintomi, fino a farli diventare sempre più invalidanti.
Credo che sia arrivato il momento di fare chiarezza nella sua vita per alleggerirsi del peso che si porta dietro. A volte, per andare avanti è necessario affrontare le esperienze traumatiche, in modo da lasciare il passato nel passato ed evitare che incida negativamente nella vita attuale. Le auguro di trovare la strada giusta ed affidarsi ad uno psicoterapeuta che sappia comprendere il suo malessere e supportarla in questo momento delicato di vita. Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Scala

Caro utente, quello che lei ha vissuto deve essere uno degli incubi peggiori che una persona possa temere. Essere accusati ingiustamente di un reato e dover dimostrare la propria innocenza ha lasciato sul campo macerie che nessun risarcimento potrà mai compensare. Lei ha però ora l'occasione di non restare ulteriormente schiacciato da quanto successo. Rinascere e ricominciare si può. Chiedere aiuto si deve. Si faccia aiutare da uno specialista che possa accompagnarla in un percorso di elaborazione del lutto. Le ferite restano, ma con il tempo fanno meno male. Bisogna armarsi di pazienza ma soprattutto di tanta fiducia, fiducia che ce la farà. Le auguro il meglio.

Buongiorno, sicuramente quello che ha vissuto ha bisogno di essere elaborato grazie al supporto di uno psicoterapeuta. Lei parla di "trauma subito" e quindi Le consiglierei una terapia EMDR. Le auguro di poter riprendere in mano la Sua vita. Resto a disposizione Dott.ssa Elena Epilotti

Gentilissimo, da come descrive ciò che ha vissuto sembra che abbia subito un evento traumatico, ossia un'esperienza molto dolorosa e di difficile elaborazione se non supportata da un professionista. Da qui, affinché possa ritrovare fiducia, le suggerisco di intraprendere un percorso terapeutico.
A disposizione, le auguro buona vita.
Dottoressa Francesca Carubbi

Buongiorno, mi dispiace molto per quello che ha subito e le conseguenze a cui è andato incontro. Le consiglio un percorso di psicoterapia per elaborare i vissuti traumatici e ritrovare un nuovo equilibrio. Resto a disposizione, cordiali saluti dottoressa E. Piras

Salve C. C., ci sono eventi nella vita che non possiamo controllare e quando accadono ci fanno confrontare non solo con conseguenze pratiche e sociali importanti, ma anche con conseguenze emotive ed interiori molto grandi. Una volta acquisita dentro di noi la sensazione di precarietà, di impotenza e di ingiustizia, non esiste risarcimento che possa sanare questo stato interiore. Queste emozioni e sensazioni devono essere portate a emergere, affrontate, sfogate e scaricate attraverso un percorso di psicoterapia che non deve solo essere mirato ed esperto e professionale ma anche umano ed umanamente pronto ad accettare di accompagnare la persona attraverso quelle emozioni e sensazioni spiacevoli e destabilizzanti per tutti noi. La ringrazio per la richiesta perché permette di affrontare un tema che tocca tutti noi. Spero di averle risposto.

Buongiorno gentile utente, intanto grazie per aver condiviso la sua storia. Se ci si sintonizza sullo stato d’animo che anima il suo racconto si percepisce chiaramente il dramma immenso che ha colpito lei e i suoi cari e l’esperienza traumatica vissuta che ha sconvolto la sua vita.
Quello che lei ha passato è come se avesse diviso la linea del tempo in un prima e in un dopo, costringendola a rinunciare, suo malgrado alla vita precedente che magari era soddisfacente e appagante, compresa la propria identità e immagine che probabilmente è stata stravolta e calpestata e quindi non più riconosciuta anche da chi le orbitava intorno. Complesso immedesimarsi in ciò che può aver provato.
Certamente il consiglio che le posso dare per cominciare a prendersi cura di se stesso è di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per iniziare un percorso. In prima battuta ci sarebbe la necessità di elaborare quanto è accaduto perché spesso accade che, chi è vittima di un trauma, fermi la propria vita a quel momento.
Questo primo passo è la condizione “sine qua non” per poter ripartire, c’è bisogno di sistemare quel pezzo di vita doloroso nel continuum temporale della sua vita includendolo nella sua storia… solo facendo questo lei potrà sul serio accettare di ricominciare e ricostruire la sua “nuova” identità. Nel caso avesse bisogno mi rendo disponibile a fare questo lavoro con lei.
Un caro saluto. Dott.ssa Raffaella Corso