Gentile Dottori Mi rivolgo a voi in qualità di paziente, in cerca di un parere medico sulla mia sit
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Gentile Dottori
Mi rivolgo a voi in qualità di paziente, in cerca di un parere medico sulla mia situazione attuale e sulla terapia farmacologica che sto seguendo.
,Da sette anni sono in cura per un disturbo d'ansia generalizzata. Attualmente, seguo una terapia farmacologica con Escitalopram (Entact). Questa terapia mi ha aiutato in passato a gestire l'ansia, che si manifesta principalmente quando si verificano cambiamenti nella mia vita o quando mi trovo fuori dalla mia "zona di comfort", come durante i viaggi o quando devo assumere nuove responsabilità.
Di recente a causa un po’ dell
Assuefazione o inefficacia dello stesso nel senso che c’è ansia legata al pensiero catastrofico quando si verificano situazioni nuove come responsabilità
Viaggiare ecc mi è stata proposta la possibilità di passare alla Paroxetina (Sereupin) come alternativa. Tuttavia, ho alcune preoccupazioni riguardo a questo possibile cambiamento, in particolare per quanto riguarda gli effetti collaterali e l'efficacia del nuovo farmaco rispetto a quello che sto assumendo attualmente. Data la vs competenza medica, sono interessato a conoscere il vs parere professionale sulla situazione, tenendo conto della mia storia di sette anni di assunzione di Entact e del mio attuale percorso di terapia strategica breve.
Sarei grato se potesse gentilmente condividere la vs opinione sulla Paroxetina rispetto all'Escitalopram, considerando la mia lunga esperienza con il farmaco attuale e la mia attuale terapia strategica. Se ci sono benefici o rischi specifici che dovrei considerare in questa decisione, vorrei essere informato in modo appropriato.
Apprezzo molto la vs esperienza e la sua consulenza in questo campo e confido nel vs parere per prendere la decisione migliore per il mio benessere.
La ringrazio anticipatamente per il vs tempo e la sua attenzione. Resto a disposizione per ulteriori dettagli o informazioni che possano essere utili per la sua valutazione.
Cordiali saluti
Mi rivolgo a voi in qualità di paziente, in cerca di un parere medico sulla mia situazione attuale e sulla terapia farmacologica che sto seguendo.
,Da sette anni sono in cura per un disturbo d'ansia generalizzata. Attualmente, seguo una terapia farmacologica con Escitalopram (Entact). Questa terapia mi ha aiutato in passato a gestire l'ansia, che si manifesta principalmente quando si verificano cambiamenti nella mia vita o quando mi trovo fuori dalla mia "zona di comfort", come durante i viaggi o quando devo assumere nuove responsabilità.
Di recente a causa un po’ dell
Assuefazione o inefficacia dello stesso nel senso che c’è ansia legata al pensiero catastrofico quando si verificano situazioni nuove come responsabilità
Viaggiare ecc mi è stata proposta la possibilità di passare alla Paroxetina (Sereupin) come alternativa. Tuttavia, ho alcune preoccupazioni riguardo a questo possibile cambiamento, in particolare per quanto riguarda gli effetti collaterali e l'efficacia del nuovo farmaco rispetto a quello che sto assumendo attualmente. Data la vs competenza medica, sono interessato a conoscere il vs parere professionale sulla situazione, tenendo conto della mia storia di sette anni di assunzione di Entact e del mio attuale percorso di terapia strategica breve.
Sarei grato se potesse gentilmente condividere la vs opinione sulla Paroxetina rispetto all'Escitalopram, considerando la mia lunga esperienza con il farmaco attuale e la mia attuale terapia strategica. Se ci sono benefici o rischi specifici che dovrei considerare in questa decisione, vorrei essere informato in modo appropriato.
Apprezzo molto la vs esperienza e la sua consulenza in questo campo e confido nel vs parere per prendere la decisione migliore per il mio benessere.
La ringrazio anticipatamente per il vs tempo e la sua attenzione. Resto a disposizione per ulteriori dettagli o informazioni che possano essere utili per la sua valutazione.
Cordiali saluti
Buonasera. Trovo legittimi tutti i suoi quesiti, ma davvero le consiglio di rimetterli con fiducia al suo curante, sono troppo importanti per ricevere un parere approssimativo, non conoscendo la sua situazione. In queste situazioni si rischia di ingenerare delle preoccupazioni o di essere imprecisi. Un disturbo non è una entità chiaramente definita in tutti i pazienti, nè tutti i pazienti rispondono in modo eguale alle terapie farmacologiche, nè a quelle psicologiche. Le ho detto poco, ma spero il mio consiglio possa servirle. Un saluto
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Gentilissimo, non mi è chiaro se "la terapia strategica" a cui fa riferimento sia o meno una psicoterapia. In ogni caso le consiglio di affiancare al trattamento farmacologico una psicoterapia. Quanto alla "resistenza" sviluppata nei confronti dell'entact la invito a discuterne oltre che col suo psichiatra anche con lo psicologo di riferimento perchè una recrudescenza sintomatologica può essere dovuta a molti fattori, come per es cambiamenti relazionali, nuove sfide che la vita le sta proponendo ed altro ancora, e non limitarsi alla fine dell'efficacia farmacologica; non è nemmeno detto che ciò costituisca un peggioramento. Quanto alla paroxetina sappia che appartiene alla stessa categoria dell'Entact, cioè antidepressivi SSRI, la cui tollerabilità varia da paziente a paziente ma considerando che lei ha gia una lunga esperienza di assunzione, starei tranquillo. Un caro saluto
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